De Nora affonda dopo minori stime al 2025


La riduzione del costo dei metalli utilizzati ha spinto la società a ridurre le proprie stime di utili alla fine del 2025, anche se conferma la guidance sui dividendi nel periodo.


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De Nora in rosso

Subito in profondo rosso il titolo Industrie De Nora a Piazza Affari, società specializzata in elettrochimica e attiva nel settore delle tecnologie sostenibili per la Green Economy.

Le azioni della multinazionale italiana quotata su Euronext Milan cedono subito oltre il 3%, scendendo ad un minimo di 18,45 euro, livello che non toccava da fine febbraio.

Resta positivo, per ora, il bilancio del titolo nel 2023, segnando una crescita del 29%, mentre negli ultimi 12 mesi sta guadagnando il 45%.

Ridotte le previsioni

Le vendite si sono scatenate a causa della riduzione delle previsioni al 2025 rispetto a quanto già previsto, comunicata questa mattina prima dell’apertura del mercato.

Alla fine del 2025, De Nora si attende ricavi comprese tra 1,35 e 1,5 miliardi, al di sotto del precedente range di 1,5-1,7 miliardi.

A portare la società a modificare le proprie previsioni c’è la riduzione del costo dei metalli nobili utilizzati nelle tecnologie per la generazione di idrogeno verde, spiega la società nella nota, futura causa di un calo dei livelli dei prezzi applicati ai clienti.

Aumentate, invece, le previsioni sull’Ebitda adjusted, ora portate a 250-280 milioni, oltre le precedenti stime di 230-270 milioni, con un’incidenza sui ricavi compresa tra il 18% e il 20%, rispetto al precedente 15%-16%.

Previsti investimenti complessivi nel periodo 2023-2025 intorno a 330 milioni, dei quali circa 200 milioni legati alla linea di business Energy Transition, principalmente destinati allo sviluppo della capacità produttiva.

Inoltre, la società prevede una posizione finanziaria netta leggermente positiva alla fine del periodo, in linea con il 2022, “senza considerare eventuali operazioni di M&A” e conferma la guidance sui dividendi di un payout del 25% del risultato netto.

I numeri del 2022

Lo scorso anno De Nora ha realizzato ricavi per 852,8 milioni, segnando una crescita del 38,5% rispetto al 2021, mentre l’utile netto è salito del 34,9%, a 89,7 milioni.

L’Ebitda adjusted si è attestato a 190,8 milioni (+50,6%), con una marginalità del 22,4%, mentre il backlog ha segnato il record nella storia societaria, raggiungendo quota 789,6 milioni (+44,3%). Aumento (+43,6%) anche per l’Ebit, arrivato a 125,8 milioni.

Alla luce di questi risultati, il consiglio di amministrazione ha proposto all’assemblea del 28 aprile la distribuzione di un dividendo di 0,12 euro per azione e si attende ricavi a 900-950 milioni nel 2023, con un Ebitda adjusted di 175-185 milioni.

Risultati record

“Dal primo bilancio annuale chiuso dopo la quotazione su Euronext Milan emergono risultati record in linea con le guidance annunciate”, dichiara nella nota Paolo Dellachà, amministratore delegato.

“Il 2022 ha segnato un deciso ramp-up del segmento energy transition che ad oggi rappresenta un esempio di ‘best in class’ per capacità produttiva di tecnologie dedicate alla generazione dell’idrogeno verde portando De Nora a rivestire il ruolo di leader in termini di market share dei progetti attivi o in costruzione ad oggi sul mercato”, aggiungeva il manager.

“Grazie agli ordini raccolti, tra l’altro, l’attuale backlog permette di avere una perfetta visibilità sulla attività produttiva della divisione Energy Transition nell’anno in corso”, concludeva Dellachà.

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