Enel, pronto buyback pari al 4,95% del capitale
Indiscrezioni di stampa rilanciano l’ipotesi di un piano di acquisto di azioni proprie per un massimo di 500 milioni di azioni, fino a 2 miliardi di euro, possibilità giudicata “positiva” per la società secondo gli analisti di Equita Sim.
Enel verso il buyback
Flavio Cattaneo sarebbe pronto a proporre all’assemblea degli azionisti di Enel prevista per il 23 maggio un piano di buyback per un massimo di 500 milioni di azioni, pari al 4,95% circa del capitale, mettendo sul piatto fino a 2 miliardi di euro (gli acquisti cesseranno una volta che anche solo uno dei due limiti, 500 milioni di titoli e due miliardi di euro di esborso, sia stato raggiunto).
Anche se per ora siamo davanti ad un’indiscrezione di stampa diffusa da MF, si tratterebbe di un consistente aumento della quota detenuta dalla società, in quanto attualmente è limitata allo 0,1%.
“Si tratta di una notizia positiva come strumento a disposizione del gruppo ma resta da stabilire se verrà poi effettivamente utilizzato dal management anche a sostegno della politica di remunerazione degli azionisti oltre che al finanziamento dei piani di incentivazione”, avvisano da Equita Sim, confermando la raccomandazione ‘buy’ su Enel, con target price di 7,30 euro rispetto ai 6,256 di questa mattina (+0,20%).
Le motivazioni
Col piano di buyback tuttora in vigore, a ottobre 2023 sono state acquistate 4,2 milioni di azioni a servizio del piano 2023 di incentivazione di lungo termine destinato al management del gruppo. Con il via libera dell’assemblea sono previsti un programma di buyback valido per altri 18 mesi e una nuova autorizzazione alla disposizione di azioni proprie senza limiti temporali.
Tra le motivazioni c’è ovviamente quella che generalmente il mercato apprezza di più: “offrire agli azionisti uno strumento ulteriore di monetizzazione del proprio investimento”, scrive MF, a cui segue la necessità di “operare sul mercato in un’ottica di investimento a medio e lungo termine” e naturalmente quella di “adempiere agli obblighi derivanti dal Piano 2024 d’incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel e/o di società da questa controllate”.
Previsioni sulla trimestrale
Ieri, intanto, sono arrivate le prime indicazioni dai risultati delle controllate Latam di Enel con i dati di Enel Americas e Enel Chile, risultati leggermente superiori alle attese a livello operativo.
Nel primo trimestre 2024 Enel Americas ha visto un Ebitda di 1,077 miliardi di dollari, in crescita del 14% su base annuale e superiore a 1,008 miliardi del consensus. Il net income è salito a 359 milioni di dollari, crescendo del 16,8% e superando le previsioni di 336 milioni.
Per quanto riguarda Enel Chile, l’Ebitda CLP è risultata stabile (-0,1%) a 278 milioni, inferiore a 287,2 milioni del consensus e il net income CLP è salito (+5,8% YoY) a 148,6 milioni, oltre i 141,6 milioni delle attese.
“I risultati delle controllate sono leggermente meglio delle attese, in particolare in Colombia (Ebitda +21,6% YoY) e Brasile (+2,3%YoY)”, scrivono da Equita che complessivamente stimano “un risultato flat YoY per le attività Latam di Enel (da verificare gli aggiustamenti in fase di consolidamento e la contabilizzazione dei cambi di perimetro)”.
Alla luce di questi risultati, dalla sim il prossimo 9 maggio si attendono per Enel “una trimestrale positiva con Ebitda in crescita del +8% YoY ed utile in aumento del +25,6% a sostegno delle guidance sull’anno in corso”.
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