Tassi fermi, quando scenderanno neanche la Fed lo sa


La banca centrale ha avvertito che i progressi nella discesa dell’inflazione sono in stallo. La parte buona del messaggio di ieri riguarda la liquidità, che resterà abbondante perché le banche regionali restano in una situazione precaria. Jerome Powell ha anche escluso la possibilità di un rialzo tassi.

Due nomi primari del tema dell’intelligenza artificiale, Super Micro Computer e Advanced Micro Devices, hanno presentato conti del trimestre molto buoni ma non sbalorditivi, gli investitori hanno reagito con forti vendite.
In calo il petrolio e il bitcoin.


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Le rassicurazioni di Jerome Powell sulla possibilità di un rialzo dei tassi non sono bastate ieri a evitare una chiusura in ribasso dei due principali indici di Wall Street: l’S&P500 ha chiuso in ribasso dello 0,3% dopo aver segnato nel tardo pomeriggio un rialzo di oltre l’1%, il Nasdaq è sceso dello 0,3%, mentre il Dow Jones ha guadagnato lo 0,2%.

FEDERAL RESERVE

I membri del Federal Open Market Committee hanno votato all'unanimità per mantenere i tassi d'interesse sui fondi federali in una fascia obiettivo compresa tra il 5,25% e il 5,50%, livello immutato dal luglio 2023. La parte più rilevante del comunicato è quella dove si dice che i progressi nella discesa dell'inflazione sono in stallo.
"Finora, quest'anno, i dati non ci hanno fornito questa maggiore fiducia, in particolare le letture sull'inflazione sono state superiori alle aspettative" - ha detto il presidente Jerome Powell nella conferenza stampa- "È probabile che per ottenere questa maggiore fiducia ci vorrà più tempo di quanto previsto in precedenza".
La banca centrale ritiene che la politica monetaria sia oggi adeguatamente restrittiva per far scendere l'inflazione al 2% nel tempo, ma non è chiaro quanto tempo ci vorrà. Siamo in un contesto economico florido, con un basso tasso di disoccupazione e una solida crescita del prodotto interno lordo reale, questo significa che non c’è fretta di intervenire, non c’è da salvare l’economia degli Stati Uniti.
La Federal Reserve ha anche confermato di voler tenere alto il livello della liquidità, anticipando che a partire da giugno, rallenterà la riduzione del proprio bilancio, la quantità di Treasuries che lascia scadere ogni mese, senza re investirli, sarà di 25 miliardi di dollari, contro i sessanta miliardi di oggi. Il provvedimento dovrebbe evitare guai con le banche regionali, ancora pericolanti dopo la mezza catastrofe dell’anno passato. Il mercato si aspettava che il tetto fosse abbassato a trenta miliardi.
"La decisione di rallentare il ritmo del deflusso non significa che il nostro bilancio si ridurrà in ultima analisi di meno di quanto ma ci permette di avvicinarci al suo livello finale in modo più graduale", ha dichiarato Powell ai giornalisti.

Le comunicazioni della Federal Reserve sono state ritenute inizialmente accomodanti, ma abbastanza da mettere in ombra le indicazioni arrivate qualche ora prima dal fronte societario. Advanced Micro Devices e Super Micro Computer, due tra i potenziali maggiori beneficiari della spinta alla spesa per l'intelligenza artificiale hanno presentato conti del trimestre molto buoni ma non super, o comunque non tali da legittimare la corsa dei due titoli da inizio anno: +77% il primo e +715% il secondo. Super Micro Computer ha chiuso il trimestre con un rialzo del 200% e ha fornito indicazioni in linea con le aspettative degli analisti, eppure, il titolo ha chiuso in calo del 14%. AMD ha perso quasi il 9%. Il mercato ha penalizzato anche Nvidia -3,9%. Oggi escono i conti di Apple, Booking Holdings, ConocoPhillips e Moderna.

BORSE

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità. Future del Dax di Francoforte invariato.

In Asia prosegue il rimbalzo dell’indice Hang Seng di Hong Kong, +2% a fine seduta. Sono ancora chiuse le borse della Cina.
Sulla parità i mercati azionari del Giappone e della Corea del Sud. E’ ancora molto volatile lo yen, oggi in forte calo sul dollaro dopo il balzo di ieri.

Il petrolio WTI ha perso ieri il 4%, stamattina il greggio del Texas è poco sotto quota ottanta dollari di prezzo. Le scorte statunitensi di petrolio hanno rivelato un inaspettato aumento. Secondo i dati diffusi dal dipartimento dell'Energia è stato registrato un rialzo di 7,265 milioni di barili a 460,89 milioni, mentre le attese che erano per un dato in ribasso di 1,5 milioni.

Il bitcoin ha chiuso in forte calo le ultime due sedute, stamattina il prezzo di riferimento è 53.400 dollari, minimo degli ultimi due mesi.

TITOLI SOTTO I RIFLETTORI A PIAZZA AFFARI

Leonardo. DRS ha registrato un fatturato di 688 milioni di dollari nel primo trimestre, con un aumento del 21% rispetto all'anno precedente. L'utile netto è più che raddoppiato a 29 milioni dollari.

MFE-Media for Europe. L'assemblea dei soci di ProSiebenSat.1 ha respinto la proposta presentata dal principale azionista che chiedeva al management del gruppo tedesco di preparare la scissione delle attività digital da quelle televisive. La proposta è stata votata dal 71% del capitale sociale presente in assemblea, dunque sotto la soglia richiesta per il via libera fissata al 75%.

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