Auto elettrica, il governo cinese spinge le vendite di Nio


Il secondo produttore al mondo di veicoli elettrici punta a raddoppiare quest’anno i ricavi, che dovrebbero arrivare a 5 miliardi di dollari. Il primo marzo diffonderà i risultati del 2020. Il piano di Pechino prevede che fra quattro anni il 20% dei nuovi veicoli immessi nel mercato dovrà essere alimentato a “Nuova energia”. In Borsa un rally pazzesco.


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A gennaio vendite di auto in Cina +30%. I veicoli Nev +239%.

Ottimi risultati per le vendite di auto in Cina, salite a gennaio del 30% sullo stesso mese dell’anno precedente. Si tratta del decimo mese consecutivo di crescita, con numeri che confermano il ruolo del Dragone come Paese che guida la ripresa dell’industria automobilistica mondiale, dopo la battuta d’arresto subita per la pandemia da Covid.

Secondo i dati diffusi dalla China Association of Automobile Manufacturers (Caam), a gennaio sono state vendute 2,5 milioni di vetture. Di queste, 179mila sono vetture cosiddette a “Nuova energia” (Nev), che includono le auto elettriche pure, le ibride plug-in e le auto a idrogeno con celle combustibili. L’incremento di vendite di questa categoria è stato del 239%. I Nev rappresentano oggi l’1,75% del parco circolante cinese, costituito da 281 milioni di auto, e l’81% dei Nev è rappresentato da veicoli elettrici.

L’anno scorso i cinesi hanno acquistato nel complesso 25,3 milioni di veicoli, e nonostante questo dato comporti un calo dell’1,9% rispetto al 2019, “la Cina continua a essere prima al mondo nelle vendite di auto”, si legge nel comunicato della Caam.

Il governo di Pechino ha indubbiamente un ruolo di primo piano nell’orientare le scelte dei consumatori cinesi. Grazie alla politica di incentivi per favorire l’ambiente, nel 2020 le vendite di veicoli a nuova energia in Cina sono aumentate del 10,9% su base annua, arrivando a 1,37 milioni di unità.

Il piano di Pechino: gli obiettivi al 2025 e al 2035.

Lo scorso novembre Pechino ha presentato un piano di sviluppo dal 2021 al 2035 per il suo settore veicoli a nuova energia, che mira ad accelerare la transizione per portare il Paese a essere un gigante dell’industria automobilistica. Il piano prevede che entro il 2025 i veicoli a nuova energia dovranno rappresentare il 20% delle vendite di nuove automobili, mentre i veicoli utilizzati nel trasporto pubblico saranno completamente elettrificati entro il 2035.

L’atteggiamento incoraggiante del governo sta dando la spinta ai produttori locali di Nev, come Nio e Xpeng, ma non tutti stanno riportando buoni risultati. Ad esempio sono deludenti i dati di Byd, la Casa automobilistica con sede a Shenzhen, che nei mesi scorsi aveva presentato in Norvegia il Suv compatto Tang dichiarando l’ambizione di espandersi in Europa. Nel 2020 il marchio ha venduto solo 189mila veicoli a nuova energia, in calo del 17% rispetto al 2019.

Per contro, pochi giorni fa ha riportato risultati molto buoni Nio, secondo produttore al mondo di veicoli elettrici dopo Tesla. A gennaio 2021 Nio ha venduto 7.225 vetture, nuovo record mensile che rappresenta una crescita del 350% sullo stesso mese del 2020.

Per Nio un rally di Borsa pazzesco. Le prospettive a confronto con Tesla.

In Borsa Nio è reduce da un rally pazzesco, avendo messo a segno un rialzo del 1.450% in 12 mesi (+22% dall’inizio dell’anno). Quotata al New York Stock Exchange (Nyse), ha raggiunto una capitalizzazione di 92 miliardi di dollari, che pur essendo solo un decimo di quella di Tesla, è comunque superiore a quella di tutti i big mondiali dell’auto, General Motors, Volkswagen e Ford.

Il primo marzo Nio presenterà i risultati del 2020. La società punta su uno sviluppo commerciale basato su veicoli di lusso ad altissima tecnologia. Al momento, però, gli utili non ci sono e non sono nemmeno previsti a breve. Per il 2021 le stime indicano un fatturato di 5 miliardi di dollari, il che vuole dire che la capitalizzazione è pari a 18 volte i ricavi previsti. Si tratta di un multiplo leggermente superiore a quello di Tesla, che capitalizza 812 miliardi, ovvero 16 volte i ricavi previsti per il 2021 (49,4 miliardi).

Per un investitore tradizionale si tratta in tutti e due i casi di capitalizzazioni esasperate rispetto al valore del business sottostante. Ma se si considerano le potenzialità di crescita, tutto cambia. E Nio ha dalla sua un mercato potentemente incoraggiato dal governo del suo Paese, il che permette a molti analisti di prevedere il raddoppio dei ricavi nel 2021 e una crescita del 70% per l’anno successivo.

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Codice: NIO.US
Isin: US62914V1061
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