Il sottostante è l'attività, finanziaria o reale, cui è collegato il valore del certificate. Può trattarsi di un titolo oppure di un indice azionario, di azioni, di materie prime, etf, fondi, bond o valute. Il sottostante può essere composto da un singolo asset oppure da una pluralità di attività finanziarie.
Sì sempre al prezzo bid o denaro. Per meglio rispondere alla domanda è innanzitutto importare comprendere la differenza tra emittente e market maker.
L’emittente è l’istituzione finanziaria che emette il certificate e garantisce la liquidazione dell’importo di rimborso alla data di scadenza del certificate. L’emittente ha l’obbligo di rispettare determinati vincoli di solidità patrimoniale e deve assicurare agli strumenti emessi elevata liquidità sul mercato; adempie a quest’obbligo svolgendo, o delegando a un intermediario finanziario, l’attività di market maker. Questi assume l'impegno di esporre in via continuativa i prezzi in acquisto e in vendita sul mercato di quotazione per tutti i certificate durante l’orario di negoziazione.
È quindi il market maker ad avere l’obbligo di riacquistare sempre i certificate emessi.
Un certificate a capitale protetto permette di investire proteggendo interamente il capitale alla scadenza. L’investitore non perderà il capitale, se non in caso di default dell’emittente. I vantaggi del certificate a capitale protetto stanno nella possibilità per l’investitore di non perdere mai e aggiungere la possibilità di un guadagno o remunerazione oltre alla protezione totale.
Il capitale è protetto, ma non garantito: rimane infatti il rischio default dell’emittente.
Il prezzo strike (o valore Iniziale) di un certificate è il livello di riferimento iniziale dell’attività finanziaria sottostante in riferimento al quale si calcola la performance del certificate. Il prezzo strike viene determinato nella data di strike (o data di valutazione iniziale).
Nel caso in cui un sottostante sia quotato in valuta estera, è presente un rischio di cambio, perché un eventuale deprezzamento della valuta di riferimento del sottostante potrebbe annullare i guadagni conseguiti attraverso una performance positiva del sottostante
Una soluzione al rischio di cambio è offerta dai certificate di tipo “Quanto”, che conservano inalterato nel tempo il rapporto tra Euro e valuta di riferimento del sottostante: questo protegge l’investitore dal rischio di movimenti sfavorevoli del tasso di cambio tra l’Euro e la valuta di riferimento del sottostante.
Puoi sempre vendere un certificate quotato sul mercato (in ogni giorno di mercato aperto), poiché i certificate sono prodotti finanziari che prevedono la presenza di un market maker che assicura la liquidità sul prodotto. Potrai negoziare un certificate tramite il tuo Home banking o tramite un intermediario.
L’investitore dunque non deve attendere la scadenza per liquidare il suo investimento.
Alcuni certificate offrono l’opzione di rimborso anticipato. Il certificate dunque viene ritirato in anticipo pagando un premio all’investitore al verificarsi di una certa condizione, in genere ciò avviene se il valore del sottostante o di tutti i sottostanti si trova a un livello pari o superiore a quello determinato nel prospetto. Basta che questo evento si verifichi alla prima data di valutazione per il rimborso anticipato perché il certificate restituisca il valore nominale e la cedola corrispondente.
Nel caso in cui alla data di valutazione il valore del sottostante si trovi a un livello inferiore a quello determinato nel prospetto, il rimborso anticipato non scatterà, ma basterà attendere la data di valutazione successiva per poter approfittare.
Se il certificate non viene rimborsato in anticipo, alla scadenza naturale del certificate si possono presentare diversi scenari con diverse forme di protezione del capitale a seconda della tipologia di certificate.
La maggior parte delle banche operanti in Italia offre ai propri clienti un servizio di Home Banking o mette a disposizione delle piattaforme di trading: attraverso queste piattaforme è possibile acquistare in autonomia ogni tipo di certificate, fornendo l’ISIN del prodotto.
E' comunque sempre possibile recarsi in filiale ed operare direttamente allo sportello indicando all'operatore l'ISIN del prodotto sul quale si desidera investire.
In ogni caso, la sua banca provvederà a verificare l'adeguatezza dello strumento finanziario scelto rispetto alla sua conoscenza ed esperienza in materia di investimenti in prodotti finanziari (questionario MiFID), alla sua situazione finanziaria e ai suoi obiettivi di investimento.
Il mercato EuroTLX è un mercato finanziario Europeo con un sistema multilaterale di negoziazione di strumenti finanziari organizzato e gestito da EuroTLX SIM S.p.A.
EuroTLX è principalmente dedicato agli investimenti per quantitativi di piccole e medie dimensioni, con un’ampia e accessibile gamma di strumenti negoziabili anche da investitori non professionali.
La negoziazione sull'EuroTLX avviene dalle ore 9:00 alle ore 17:30.
L’effetto memoria è una caratteristica propria di alcuni certificati. Esso permette al proprietario di un certificate di recuperare le cedole non incassate a causa del verificarsi di determinate condizioni. Prendiamo come esempio un certificate provvisto di effetto memoria che al momento della rilevazione ha un si trova prezzo del sottostante al di sotto del livello di barriera. Ma se alla data di rilevazione successiva il prezzo del sottostante dovesse trovarsi nuovamente sopra al livello di barriera allora l’investitore oltre al coupon finale e al valore nominale del prodotto si trova accreditate anche tutte le cedole eventualmente non distribuite in precedenza (grazie all’effetto memoria).
La barriera europea, detta anche barriera a scadenza o discreta, serve a proteggere l'investitore in caso di discesa del sottostante fino al raggiungimento di un limite, la barriera, che se raggiunta (o oltrepassata) al momento della scadenza del certificate comporta la cessione della protezione del capitale investito. Per l’investitore sarà come aver investito direttamente sul sottostante senza aver percepito i dividendi.
La barriera europea è dunque attiva solo alla naturale scadenza del certificate, indicata all’interno del KID. Ad esempio, potrebbe accadere che i prezzi del sottostante scendano sotto il livello di barriera durante la vita del certificate ma che risalgano prima della scadenza, senza causare effetti negativi circa la protezione del capitale.
Questo genere di barriera riduce di molto il rischio di non aver diritto al premio, dato che non bisogna temere se il sottostante si dovesse portare sotto il livello di barriera durante la vita del certificate, perché il premio non verrà intaccato e verrà distribuito in caso di un recupero sopra la barriera..
La barriera viene anche espressa come percentuale del valore iniziale del sottostante.
La barriera americana è quella più pericolosa, perché è una barriera continua. Essa è valida durante tutta la vita del certificato, a partire dall’emissione fino alla data di scadenza. La barriera americana scatta se il suo livello viene raggiunto o oltrepassato da parte del sottostante anche in intraday, ovvero in ogni giorno di borsa aperta. Se il sottostante tocca una barriera americana il premio svanisce ma il valore del certificate segue il sottostante e in caso di apprezzamento il certificate verrà rimborsato anche sopra la pari fino al cap (totale massimo di rimborso), comportando comunque un guadagno all’investitore.
Il KID (Key Information Document) è un documento contenente informazioni chiave relative a un certificate, con l’obiettivo di rendere in poche righe comprensibili a tutti le caratteristiche della soluzione di investimento proposta: i rischi, i costi, i guadagni e le perdite potenziali. All’interno del KID l’investitore potrà trovare, ad esempio: data e prezzo di emissione, scadenza del prodotto finanziario, andamento nel tempo, durata dell’investimento, scenari di performance, indicatore di rischio e molto altro.
Il reddito generato dai certificate appartiene alla categoria dei “redditi diversi di natura finanziaria”. Quando si vende un certificate, o qualsiasi altro strumento finanziario, si possono verificare due casi:
Il Fisco italiano ha stabilito che sulle plusvalenze è applicata un’imposta sostitutiva del 26%, mentre le minusvalenze originano un credito fiscale. Questo credito andrà sottratto dalle future plusvalenze. In pratica, questo significa che la perdita può essere recuperata nell’anno in cui si verifica e nei successivi quattro anni (recupero delle minusvalenze fiscali).
Questo fattore è un punto di forza dei certificate perchè molti altri prodotti finanziari non permettono il recupero delle minusvalenze fiscale.
L’ISIN è un codice standard utilizzato in tutto il mondo per conferire un numero identificativo e inequivocabile a obbligazioni, azioni, futures, warrant, diritti, trusts, titoli di credito, e opzioni (a ogni strumento finanziario). I codici ISIN sono assegnati ai titoli per identificare univocamente a livello internazionale gli strumenti finanziari emessi sui mercati finanziari. Sono composti di 12 caratteri alfa-numerici e in Italia è la Banca d’Italia ad avere l’autorità di codifica nazionale.
Per investire in certificate bisogna essere ritenuti idonei, ovvero in grado di conoscere i rischi e i benefici di questo strumento finanziario e dei mercati.
La valutazione dell'idoneita a poter investire in questo tipo di investimenti, avviene tramite il questionario MiFID, con il quale ogni cliente completa il proprio profilo finanziario e fornisce informazioni riguardo a:
Sulla base delle risposte fornite al questionario MiFID, banche e intermediari finanziari provvedono a valutare l’appropriatezza e adeguatezza delle operazioni che riguardano l’investitore, tra cui investire in certificate.
Un certificate (in italiano certificato) è uno strumento finanziario emesso dalle banche (chiamate emittenti) con l’obiettivo di migliorare il profilo rendimento/rischio di un investimento.
Esistono due macrocategorie di certificate: i certificate di investimento e i certificate a leva, con profili di rischio/rendimento diametralmente opposti.
I certificate di investimento sono studiati per offrire protezione totale o parziale dai ribassi dei sottostanti (indici, azioni, materie prime, etf, fondi, bond, valute).
Esistono molteplici tipologie di certificate per rispondere alle diverse esigenze dell’investitore: alcuni puntano a offrire un premio finale o una maxicedola, altri puntano un flusso cedolare periodico con l’obiettivo di ottimizzare i rendimenti, ecc..
I certificate a leva sono strumenti molto rischiosi perché moltiplicano la performance del sottostante, ma allo stesso tempo ne possono moltiplicare le perdite.
Non esiste dunque una tipologia di certificate migliore di un’altra ma strutture diverse che si adattano meglio alle esigenze dell’investitore, per questo sono spesso definiti soluzioni di investimento.
L’obiettivo di avere più sottostanti decorrelati è generalmente quello di aumentare la cedola, tuttavia con più sottostanti, aumentano anche i rischi, ad esempio, che solo un sottostante scenda toccando la barriera mentre magari gli altri salgono.
La scelta di avere un unico sottostante, invece, va nella direzione opposta, ridurre il rischio totale a fronte di rendimenti più bassi ma con maggiore protezione.
Un certificate a capitale condizionatamente protetto difende l’investimento e nella maggior parte dei casi offre un guadagno anche a fronte di una calo del sottostante, ma fino a un determinato livello o performance negativa prestabilita. La protezione tiene o è valida fino a un calo predeterminato inizialmente, ovvero con il sottostante che raggiunge una “barriera” di protezione stabilita al momento dell’emissione del contratto.
Quota denaro (bid) è il prezzo a cui un compratore è disposto ad acquistare uno strumento finanziario.
Quota lettera (ask) è il prezzo a cui un venditore è disposto a vendere uno strumento finanziario.
Denaro (bid) e lettera (ask) rappresentano quindi i prezzi di domanda e di offerta. Quando si incrociano avviene la transazione.
Sì, esiste la possibilità che un’emittente possa fallire (il cosiddetto default dell’emittente). In caso di fallimento dell’emittente, l’investitore si trova nella posizione di un creditore non privilegiato, cioè senza alcuna garanzia reale o personale, della società.
Investire in certificate comporta anche questo rischio, da tenere sempre in considerazione: prima di investire in un certificate va sempre quindi valutato con attenzione il rating dell’emittente. Il rating di un emittente è un giudizio espresso da un’organizzazione esterna e indipendente, l’agenzia di rating, sulle capacità di un emittente di far fronte agli impegni finanziari secondo certe scadenze.
La barriera sul premio o sulle cedole è una soglia sotto al valore di strike che consente di ottenere il premio o i coupon, se non oltrepassata dal sottostante.
La barriera sul capitale è una barriera che permette di proteggere il capitale investito, se non oltrepassata dal sottostante.
Ampia scelta di tipologie di prodotti per profili di rischio diversi (certificate a capitale protetto, condizionatamente protetto o certificate a capitale non protetto). Questo permette al singolo investitore di scegliere l’opzione che più si addice alla sua propensione al rischio, alla disponibilità di capitale iniziale e alle sue aspettative di guadagno.
Ampia gamma della tipologia dei premi: unico al ritiro, cedole mensili, o maxicedola iniziale, possibilità di un rimborso anticipato o di recupero di cedole non distribuite.
Ampia gamma di sottostanti: azioni, indici, materie prime, valute, bond, fondi, etf
L’emittente direttamente o indirettamente svolge anche la funzione di market maker, ovvero garantisce sempre la liquidità del prodotto. L’investitore per legge troverà sempre un acquirente o un venditore disposto a comprare o vendere il certificate.
Rispetto all'investimento diretto nel sottostante di cui replica la performance, il certificate tutela maggiormente l’investitore anche in caso di perdita del sottostante (ma non oltre una certa soglia o barriera) e potrebbe guadagnare.
Il Mercato SeDeX (Securities Derivative Exchange) è il mercato gestito da Borsa Italiana sul quale vengono negoziati i Certificate e Covered Warrant. Il mercato SeDex è organizzato in un'unica fase di negoziazione continua e si svolge tra le ore 9.00 e le ore 17.25.
Bond a 20 anni in sterline
Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.