Il settore auto è stato uno di quelli che ha più patito la situazione attuale: shortage di chip, inflazione alle stelle, caro petrolio e timori di una recessione economica in arrivo. In Borsa, in Europa, questo si è tradotto, da inizio anno, con un calo del comparto del 22,34% contro il -15% dell’Euro Stoxx 600.
Titoli come Volkswagen, Renault Stellantis quotano a multipli, storicamente, tra i più depressi, con il numero uno tedesco che passa di mano a 4 volte gli utili attesi dal consensus Bloomberg per il prossimo anno, Stellantis a 2,68, Renault a 8 volte.
Se dovessimo poi andare a guardare un altro indice, ovvero l’Ev sull’Ebitda, valore d'impresa nettato da cassa e altre poste che gonfiano la capitalizzazione, il loro sconto sui fondamentali aumenterebbe, con un Ev/Ebitda (valore di impresa su Ebitda) tra le 0,7 volte di Renault, 1 per Stellantis e 1,5 per Volkswagen. I produttori di auto tradizionali in Borsa scontano multipli fortemente a sconto soprattutto se raffrontati con i nativi elettrici come Tesla 101 volte gli utili, Lucid o le cinesi Nio. Xpeng Li auto.
Il certificate sfrutta il forte calo di questi titoli per offrire un elevato rendimento con una protezione profonda su azioni che sui fondamentali appaiono ampiamente depresse e che in borsa stanno già scontando uno scenario fosco. La domanda di auto, dopo anni difficili, è ora più resiliente sostenuta da un ricambio ciclico, da nuovi incentivi all’elettrico e dalle lunghe liste di attesa per ricevere una vettura nuova.
Tabella aggiornata al 7 settembre 2022