I sottostanti sono le tre maggiori blue chips del nostro Paese che, a livello macro, sta mettendo a segno una buona crescita del Pil, con un’inflazione che sale a tassi inferiori della media europea.
Passiamo a uno a uno i tre sottostanti. La forza di Eni è legata al caro greggio, in passato con il petrolio a 87 dollari al barile (Brent), il titolo Eni quotava a livelli decisamente più elevati di oggi vicino tra i 15 e i 16 euro. Il consensus Bloomberg assegna un target price a 14,4 euro, superiore al livello iniziale fissato a 13,04.
In viola l'andamento del greggio (asse verticale a sinistra) e in azzurro quello di Eni
Intesa Sanpaolo dovrebbe approfittare del rialzo dei tassi per vedere i margini ampliarsi. In omenti con inflazione alta i finanziari sono i titoli che sono riusciti a beneficiarne. Il consensus Bloomberg vede un target price medio a 2,89 euro con 22 consigli di acquistare il titolo 9 di mantenerlo in portafoglio e zero indicazione di venderlo
Enel è tra i titoli che ha sofferto nell’ultimo periodo le aspettative del rialzo dei tassi e il caro gas. In parte l’aumento dei prezzi dell’energia ampliano i margini del settore idroelettrico e quelli delle fonti green, dall’altra riducono quelli del settore gas. Enel è tra le utility al mondo con la maggior parte di energia prodotta da rinnovabili e dalla transizione energetica verso l’obiettivo di zero emissioni, crediamo che il gruppo possa trarne beneficio. Il consensus Bloomberg vede un target a 8,64 euro.