La forza di questo prodotto è la sua Maxicedola del 12% incondizionata a fronte di un’esposizione su tre blue chips che offrono equity story interessanti per un prodotto che si compra ampiamente sotto la pari a 935 euro.
In particolare Stellantis quota a multipli molto depressi, vicino a 2 volte gli utili, mentre le quote di mercato sono in salita e il suo portafoglio prodotto è già ben posizionato sull’elettrico.
Generali dovrebbe approfittare del rialzo dei tassi mentre Enel, che arriva da una sottoperformance elevata, ha fissato un buon livello iniziale e potrebbe avvantaggiarsi da un cap al prezzo dell’energia (non prodotta utilizzando gas) a 200 euro a Mwh.
La strategia di investimento è quella di puntare alla Maxicedola (utile anche per compensare eventuali minus in portafoglio) e al rimborso 1.000 euro del prodotto facilitato da un autocall a livelli decrescenti. La barriera profonda e la durata elevata offrono, anche in caso di scenario fosco, di avere un buon periodo di potenziale recupero.
Ad oggi, 4 ottobre 2020, il certificate vede Enel e Stellantis in calo del 10% dal livello iniziale e Generali del 2,7%. In caso di recupero sopra la parità entro la data del 24 maggio, oltre alla maxicedola del 12% l'investitore porta a casa un capital gain di circa il 10% (rimborso a 1.000 euro sui 935 di oggi) e un 2% di cedole, in totale 234 euro (120+94+20 euro) sui 935 di acquisto pari al 25% in 8 mesi. Prodotto che riesce dunque a dare leva al rialzo e protezione in caso di calo dei sottostanti.
Tabella aggiornata al 4 ottobre 2022: