Coronavirus, duro attacco della Cina all’Italia: “agire in modo razionale”

L’Italia sotto accusa da parte della Cina a causa della sua decisione di fermare ogni volo diretto nel gigante asiatico
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La Cina contro l’Italia
Un attacco all’Italia arriva dalla Cina sul tema del coronavirus, in particolare per la decisione di fermare i voli diretti verso il paese asiatico da parte del nostro paese.
Alla domanda arrivata dai giornalisti circa possibili incomprensioni con Pechino a seguito della decisione del governo, il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang si auspicava che “Roma possa valutare la situazione in modo obiettivo, razionale e basato sulla scienza”.
Nel corso del briefing online con i media, il portavoce cinese invitava l’Italia, pertanto, a “rispettare le raccomandazioni autorevoli e professionali dell’Oms e astenersi dall’adottare misure eccessive”.
Il coronavirus continua a diffondersi
Intanto, cresce il bilancio dei morti per il coronavirus, arrivati a oltre 900 la cui maggior parte in Cina, mentre i casi di contagio sono saliti oltre quota 40 mila. Si tratta già di una cifra superiore a quella della Sars, il cui bilancio si era fermato a 774 deceduti in tutto il mondo nel biennio 2002-2003.
Secondo l’OMS, il numero di infezioni rilevato si sta stabilizzando, anche se è ancora troppo presto per concludere che l’epidemia abbia superato il massimo. “"Stiamo registrando un periodo di stabilità di quattro giorni, in cui il numero di casi segnalati non è aumentato. Questa è una buona notizia e potrebbe riflettere l'impatto delle misure di controllo che sono state messe in atto", ha dichiarato il responsabile del programma di emergenza sanitaria dell'Oms, Michael Ryan.
Cala il morale degli investitori a causa del virus
Le conseguenze del coronavirus sull’economia continuano a preoccupare gli investitori anche nella zona euro. Secondo i dati sull’indice Sentix diffusi nella giornata di oggi, il morale è calato per la prima volta in quattro mesi, proprio a causa dei timori sull’economia causati dal diffondersi delle conseguenze del virus.
L’indice è sceso per la prima volta in quattro mesi fermandosi a 5,2 punti rispetto al precedente 7,6 del mese di gennaio, anche se resta superiore alle attese del consensus Reuters che si fermava a 4,1.
"La diffusione del coronavirus e le conseguenti misure drastiche adottate dal governo cinese hanno gettato un'ombra sulle prospettive economiche", spiega il direttore generale di Sentix, Manfred Huebner, aggiungendo che "fortunatamente, finora l'effetto è limitato".
"Tuttavia, alla luce del significativo peggioramento dei dati economici cinesi, è chiaro che l'effetto negativo sarà probabilmente di molto superiore se nei prossimi giorni non sarà evidente che la diffusione del virus è stata contenuta", ha aggiunto.
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