Fed, due aumenti di tassi entro il 2023 e meno acquisti. In una parola: Tapering.


Il ritmo di acquisti mensili pari a 120 miliardi di dollari verrà rivisto. La crescita economica elevata e un tasso di inflazione in aumento fanno cambiare rotta alla Federal Reserve Usa.


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Quello che va fatto

Il mercato lo temeva da tempo: i dati macro sono stati inequivocabili, parlano di crescita e di inflazione e la Fed sta facendo quello che va fatto. L’attuale ritmo di acquisti di 120 miliardi di dollari al mese presto si ridurrà. 

In conferenza il presidente Jay Powell, ha dichiarato che il board ha avviato la discussione sul ridimensionamento degli acquisti di obbligazioni dopo aver rilasciato previsioni che prevedono due aumenti dei tassi di interesse entro la fine del 2023, proiettando un ritmo di inasprimento più rapido del previsto.

"L'economia ha chiaramente fatto progressi", ha detto Powell, "Sebbene il raggiungimento dello standard sia ancora lontano, i partecipanti si aspettano che i progressi continuino", ha affermato. "Potete pensare a questo incontro come all'incontro per parlare di parlare, se volete", ha aggiunto dopo una riunione di due giorni del Federal Open Market Committee. Ma il board si è interrogato proprio sul rapporto tra crescita economica e mantenimento o meno dell’attuale ritmo di acquisti di asset. 

La Fed ha mantenuto invariato il range del tasso di riferimento da zero a 0,25%, non si muove da questi livelli da marzo 2020. Nessuna indecisione: il voto del FOMC è stato unanime. 

La chiara presa di posizione della Fed, dopo continue litanie su un tasso di inflazione momentaneo, è stata un po’ una sorpresa e i mercati hanno reagito attivando le classiche leve di fronte a un cambio di rotta simile: rialzo dei rendimenti dei Treasury, aumento del dollaro e calo delle azioni.

"È una sorpresa da falco", ha affermato Thomas Costerg, economista senior degli Stati Uniti presso Pictet Wealth Management. “Stiamo vedendo una Fed che sembra positivamente sorpresa dalla velocità delle vaccinazioni e dal continuo allentamento delle misure di distanziamento sociale”. 

Le proiezioni trimestrali mostrano 13 funzionari su 18 favorevoli ad almeno un aumento dei tassi entro la fine del 2023, contro i sette di marzo. Undici funzionari prevedono almeno due aumenti entro la fine del 2023. Inoltre, sette di loro prevedono una mossa già nel 2022, rispetto a quattro. 

"I punti dovrebbero essere presi con le pinze", ha detto Powell, riferendosi alle previsioni sui tassi di interesse. Ha avvertito che le discussioni sull'aumento dei tassi sarebbero "altamente premature".

Tutte le stime della Fed

Quanto all’inflazione, il board stima un aumento dei prezzi del 3,4% nel 2021 rispetto a una proiezione di marzo del 2,4%. La previsione per il 2022 è salita al 2,1% dal 2% e la stima per il 2023 è stata portata al 2,2% dal 2,1%. Negli ultimi due mesi le pressioni sui prezzi al consumo si sono rivelate più calde del previsto. I dati del Dipartimento del Lavoro hanno mostrato un aumento dello 0,8% dei prezzi ad aprile e un aumento dello 0,6% a maggio, segnando i due maggiori aumenti mensili dal 2009.

A differenza di altre banche centrali, la Fed ha tre mandati:

  • stabilità dei prezzi
  • crescita economica
  • piena occupazione

Powell nei mesi scorsi ha continuato a dichiarare che l’inflazione sarà temporanea e non preoccupa quindi accettare anche un lieve rialzo dei prezzi per raggiungere gli altri due obiettivi. La Bce, ad esempio, ha solo il mandato della stabilità dei prezzi.

I dati del Dipartimento del Lavoro sull'occupazione pubblicati dall'ultima riunione del FOMC a fine aprile, avevano deluso le aspettative. Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti era ancora elevato al 5,8% a maggio, con dati ancora di molto inferiori i livelli pre-pandemia.

Tuttavia, la proiezione mediana del FOMC per la disoccupazione nel quarto trimestre del 2021 è rimasta invariata al 4,5% e la stima mediana per lo stesso trimestre dell'anno successivo è stata ridotta al 3,8% dal 3,9%. La previsione per il 2023 si è mantenuta al 3,5%.

Il grafico sotto mostra la crescita del numero di salari non agricoli negli Usa. I livelli, benché siano in forte crescita, sono ai livelli pre pandemia.

Ripresa della crescita economica

Sul fronte della crescita economica, la ripresa degli Stati Uniti sta acquisendo forza a seguito dell'allentamento delle restrizioni commerciali e la fine dei lockdown. La forte domanda da parte dei consumatori e delle imprese ha superato la capacità, portando a colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento, tempi di consegna più lunghi e prezzi più elevati. Un esempio è il settore dei chip che sta rallentando la produzione per l'automotive. 

Il FOMC ha alzato le sue proiezioni per la crescita economica. Il PIL è cresciuto del 7% quest'anno, rispetto a una proiezione precedente del 6,5%. Il board ha mantenuto la previsione di espansione del 2022 al 3,3% e ha alzato la stima del 2023 al 2,4% dal 2,2% di marzo.

Il grafico mostra un aumento del Pil negli Usa ai livelli prepademia.

Il bilancio della Fed

Da tenere sotto controllo anche l’esplosione del bilancio della Federal Reserve che con il tapering potrebbe presto diminuire.

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