Gima torna a casa

Nata da uno spin off di Ima, il gruppo Gima, specializzato nelle macchine per il confezionamento delle sigarette, aveva debuttato in Borsa il 2 ottobre 2017 e a distanza di poco meno di due anni ritorna insieme alla controllante.

Quotata a 12,5 euro poco meno di due anni fa, Gima viene riacquistata al 50% sotto, 8,3 euro. Fatti due conti gli azionisti di Ima hanno incassato circa 150 milioni di euro… non aggiungiamo altro.

La parabola in Borsa è scritta nelle quotazioni, il titolo dopo il boom iniziale ha raggiunto i top a 19,31 euro. E' stato poi un continuo calare complice il calo delle domanda di sigarette elettroniche che ha portato a una trimestrale disastrosa.

Lo scorso 17 marzo Gima TT ha chiuso i primi 3 mesi dell'anno con un ricavi per 19,7 milioni di euro, in calo del 52,3% rispetto al primo trimestre del 2018.

Il margine operativo lordo è stato pari a 5,4 milioni di euro, in flessione del 61,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre l'utile prima delle imposte è calato del 64,7% anno su anno a 4,9 milioni di euro.

Nei primi tre mesi del 2019 i nuovi ordini acquisiti ammontano a 18,7 milioni di euro, rispetto ai 43,3 milioni di euro nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente.

Il portafoglio ordini al 31 marzo 2019 ammontava a 52,5 milioni di euro, dai 112,4 milioni di euro al 31 marzo 2018.

La posizione finanziaria netta di GIMA al 31 marzo 2019 era positiva e pari a 7,8 milioni di euro (25,3 milioni di euro al 31 marzo 2018).

Ieri (12 Giugno 2019) è arrivato il via libera dai cda di Gima TT e della  controllante Ima (gruppo Vacchi) alla fusione delle due società.

Ok anche ai rapporti di  cambio fissato in 11,4 nuove azioni Ima per 100 azioni Gima TT.

Tra gli obiettivi dell'operazione quello di creare una società con una dimensione del flottante superiore, ridurre i costi operativi delle due quotate, e "permettere al management di dedicarsi pienamente alla gestione operativa della  divisione tabacco minimizzando elementi di distrazione imputabili alla recente volatilità interventuta nel settore non prevedibili al momento della quotazione di Gima TT".

Il rapporto di cambio implica un premio dell'8,5% sul prezzo odierno di  chiusura delle azioni Gima TT, e del 6,8% sul prezzo medio ponderato dell'ultimo mese.