Il prezzo del petrolio continua a salire: sarà duraturo?
Il prezzo del petrolio prosegue nel suo graduale apprezzamento. La crescita economica globale, spinta dall’avanzamento dei piani vaccinali, dovrebbe generare ulteriore domanda nei prossimi mesi.
A cura di Massimo De Palma, Head of Multi Asset Team, Antonio Anniballe e Paolo Mauri Brusa, Portfolio Managers presso GAM (Italia)
Opec+, una domanda in crescita di 6 milioni di barili al giorno nel 2021
La ripresa economica globale delle ultime settimane ha attivato una dinamica di crescita dell’inflazione. Un fenomeno transitorio, come dichiara la Fed, oppure più prolungato, con conseguenze inevitabili su un eventuale tapering? Secondo il team di GAM “la valutazione può riguardare sia il dato core, tendenzialmente più stabile, sia le componenti più volatili come alimentari ed energia, che ha un peso intorno al 6% dell’indice”.
Massimo De Palma, Responsabile team Multi Asset Italia di GAM, sottolinea che per questo l’andamento del prezzo del petrolio dovrebbe in qualche modo influenzare l’umore degli operatori di mercato, dopo che i futures hanno toccato livelli che non si vedevano dal 2018. L’ultima riunione del 1° giugno dell’Opec+, durata solo mezz’ora, non ha riservato sorprese, con la conferma del piano concordato in aprile di ridurre gradualmente la stretta produttiva decisa per la pandemia. Opec+ è un prospetto di alleanza formale tra Opec e tutti quegli altri membri esterni, guidati dalla Russia, che portano avanti una politica orientata, al momento, anche sui tagli di produzione del petrolio.
A giugno verranno reintrodotti 700.000 barili/giorno e a luglio 840.000, con l’Arabia Saudita che continuerà a diminuire i tagli volontari attuati all’inizio di quest’anno. I sauditi prevedono infatti di produrne 350.000 in più a giugno e 400.000 a luglio. Gli analisti di GAM sottolineano però “un sostanziale scetticismo degli analisti sul fatto che questo incremento di produzione sia sufficiente a compensare l’aumento di domanda legato alla ripresa dell’economia a livello globale”.
L’Opec+ stima per il 2021 una domanda mondiale di petrolio in crescita di circa 6 milioni di barili al giorno, a un tasso invariato rispetto alla stima del mese scorso, equivalente a una media di 96,58 MB/giorno.
Le sanzioni all’Iran
“Il dubbio dei ministri Opec riguarda l’eventuale allentamento delle sanzioni all’Iran”, sottolinea il team GAM. Le trattative tra i funzionari di Stati Uniti ed Iran sono ripresi ad aprile, con l’obiettivo di rilanciare l’accordo sul nucleare del 2015. “L’intesa, che potrebbe consentire all’Iran di esportare fino a un milione e mezzo di barili al giorno, sarà difficile da raggiungere prima delle elezioni presidenziali iraniane che si terranno il prossimo 18 giugno”. L’ultra-conservatore Ebrahim Raisi, attualmente a capo del potere giudiziario, potrebbe essere il successore del presidente uscente Hassan Rouhani. Questa scelta darebbe maggior forza all’ala più intransigente del regime, quella che aveva osteggiato l’accordo del 2015 con Obama. Gli analisti prevedono quindi che “gli Stati Uniti vorranno attendere per capire se lasciare aperta la porta ad un accordo sul nucleare”. In ogni caso per l’Iran i tempi per la ripartenza dell’export di petrolio non sarebbero così brevi.
È quindi probabile, conclude l’analisi degli esperti di GAM, che il prezzo del petrolio possa continuare nella sua lenta progressione al rialzo anche se l’OPEC+, con la sua recente consuetudine di tenere riunioni mensili per decidere gli aggiustamenti della produzione, cerca di mantenere la situazione sotto controllo.
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