La Gdf perquisisce gli uffici di Cattolica e notifica tre informazioni di garanzia ai vertici. Il titolo crolla in Borsa


Venerdì la guardia di finanza ha perquisito la sede veronese della società. Informazioni di garanzia al presidente del Cda Bedoni, al dg Ferraresi e al segretario del cda Lai. L’ipotesi di reato: illecita influenza sull'assemblea. Il titolo apre cauto e a metà mattina si attesta a -2,98%.


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La Gdf bussa alla sede di Cattolica

Venerdì la Guardia di Finanza ha effettuato una perquisizione negli uffici di Cattolica Assicurazioni per acquisire documenti in seguito ad accertamenti ispettivi della Consob e su mandato della Procura di Verona. La stessa compagnia assicurativa ha diffuso la notizia della perquisizione specificando come i finanzieri abbiano anche notificando tre informative di garanzia al presidente del consiglio di amministrazione, Paolo Bedoni, al direttore generale, Carlo Ferraresi, e al segretario del cda, Alessandro Lai. L’ipotesi di reato è di illecita influenza sull'assemblea.

L'indagine riguarderebbe tre assemblee degli azionisti, compresa anche quella di venerdì quando la società ha approvato la trasformazione in Spa, aprendo all'entrata nel capitale di Generali. Sotto la lente anche l’assemblea di aprile 2019, sotto la guida dell’ex ad Alberto Minali, quando per le nomine era stata presentata una sola lista, e quella dello scorso 27 giugno. Per le ultime due riunioni era stato predisposto un rappresentante indipendente, Computershare, per la verifica del voto e delle deleghe.

Venerdì scorso l’ok alla trasformazione in Spa

Cattolica ha ribadito la correttezza delle operazioni assembleari e precisato la validità “a tutti gli effetti” delle delibere assunte venerdì (aumento di capitale sociale per 500 milioni e trasformazione in Spa). A favore della trasformazione in Spa ha votato il 70,74% dei partecipanti all’assemblea, mentre il 29,07% (circa 785 soci) ha espresso voto contrario. Il passaggio, previsto dall' accordo quadro con Generali, consentirà a quest’ultima di entrare nel capitale di Cattolica con una quota del 24,4% attraverso un aumento di capitale riservato.

Cattolica dovrà ora attendere l’autorizzazione dell’Ivass alle modifiche statutarie, mentre i soci che non hanno concorso l’approvazione della società in Spa avranno 15 giorni di tempo per esercitare il diritto di recesso.

Titolo cauto in apertura di contrattazioni

Il titolo ha avuto due giorni per incassare la notizia, questa mattina a aperto a -0,78% (a 5,095 euro) per poi perdere terreno fino a un rosso del 2,98% a metà mattina, scambiato a 4,98 euro.

Secondo Equita Sim, le notizie degli ultimi giorni, «insieme a un’eventuale impugnativa della decisione assembleare sulla trasformazione valutata da alcuni gruppi di soci», possono creare incertezza sull’intervento di rafforzamento patrimoniale da parte di Generali, e creare «pressione negativa sul titolo». Gli analisti mantengono Rating hold e tp a 4,5 euro.

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