Lvmh oltre i livelli pre-pandemia: ricavi a +20% nel terzo trimestre
Il gigante francese del lusso ha comunicato un trimestre con risultati superiori a quelli del periodo pre-pandemia grazie al rinnovato interesse verso il settore arrivato con la riapertura delle economie.
La trimestrale di Lvmh
Risultati superiori alle attese nel terzo trimestre 2021 per il gigante del lusso Louis Vuitton Moët Hennessy (Lvmh), grazie al rinnovato interesse per il lusso da parte dei consumatori, arrivato dopo la fine dei lockdown.
Il periodo si è chiuso con vendite pari a 15,512 miliardi di euro, segnando una crescita dell’11% organico rispetto al periodo pre-pandemia 2019, e sopra il consensus di Bloomberg, fermo a 14,99 miliardi di euro.
I ricavi del gigante francese sono cresciuti del 20% nel terzo trimestre, dato in linea con il consensus degli analisti citato da Barclays, che prevedeva un aumento del 21% delle vendite, dopo l'eccezionale +84% del secondo trimestre.
Tra i settori più in evidenza c’è la divisione Moda e pelletteria (da sola quasi la metà delle vendite) con 7,452 miliardi di fatturato, in crescita del 24% rispetto ai 5,945 miliardi del 2019, sostenuta dai marchi storici Louis Vuitton e Dior.
Per quanto riguarda i primi nove mesi dell’anno, Lvmh ha raggiunto 44,2 miliardi di vendite, segnando un incremento dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2019, grazie ai risultati ottenuti soprattutto “negli Stati Uniti e in Asia, dove stanno continuando una crescita a due cifre”, spiegano dal gruppo.
Con il rimbalzo del settore del lusso arrivato con l’attenuarsi della crisi sanitaria, ora si attende la ripartenza completa dei viaggi internazionali, uno dei principali fattori di crescita per il lusso prima della pandemia.
“Nel contesto di un'uscita graduale dalla crisi sanitaria, il gruppo è certo che la crescita attuale continuerà", si legge in un comunicato della società.
La view degli analisti
Diversi analisti avevano espresso cautela sulle prospettive per il settore del lusso in attesa della stagione degli utili.
Edouard Aubin, analista di Morgan Stanley, evidenziava che la recente correzione del prezzo delle azioni LVMH mostrava un rallentamento dei tassi di crescita del settore.
Le azioni di LVMH avevano chiuso ieri in rialzo dello 0,3% a 633,90 euro alla Borsa di Parigi, ancora sotto al livello massimo annuale di 712 euro toccato il 12 agosto.
“Come altri nomi di beni di lusso, LVMH dovrà affrontare una serie di rischi nei prossimi mesi”, spiegava Aubin in una recente nota, aggiungendo che “il gruppo non sarà probabilmente in grado di sostenere il tasso di crescita degli ultimi quattro anni”.
Tra i rischi per il futuro di LVMH e tutto il settore resta la situazione in Cina, dove il Presidente Xi Jinping aveva inviato il paese a raggiungere la “prosperità comune”, riducendo il divario di ricchezza tra i diversi strati sociali della popolare.
Appello, però, che sembra non impensierire il management. “Non vediamo un cambiamento nel sentiment”, dichiarava ieri Jean-Jacques Guiony, direttore finanziario di LVMH.
In particolare, Guiony non vedeva “possibili ripercussioni sulla classe medio-alta, la classe benestante, che rappresenta la maggior parte dei clienti” di Lvmh, aggiungendo di “non essere preoccupato” dai recenti annunci del governo cinese.
Tod’s scatta a Piazza Affari
Sui mercati, intanto, il titolo LVMH non si muove particolarmente nella giornata di oggi e a Parigi guadagna lo 0,70%.
Particolarmente brillante, invece, le azioni Tod’s, in crescita di oltre il 3% a Piazza Affari. Nell’aprile scorso, LVMH aveva aumentato la sua quota in Tod’s fino al 10%, mostrando di puntare ancora di più sulla società italiana.
Tra gli altri titoli del settore del lusso, a Milano guadagnano oltre l’1% Moncler e Salvatore Ferragamo, sotto osservazione nella giornata di oggi proprio a seguito dei risultati di LVMH.
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