SMALL CAP: notizie ed analisi da Integrae SIM

BREAKING NEWS 19.04.2024
19 aprile 2024
Nel comunicato stampa del 15 aprile 2024, Finanza.Tech, fintech company quotata su Euronext Growth Milan, ha comunicato di aver raggiunto il completamento di oltre 630 operazioni con successo, per un valore totale superiore ai € 550,00 mln, generati sia da operazioni finanziarie che transazioni relative ai crediti d’imposta. Finanza.Tech, inoltre, comunica il rilascio di una nuova piattaforma, che si pone l’obiettivo di colmare il divario tra le esigenze delle PMI e le opportunità offerte dal mondo finanziario, aprendo così nuove prospettive e possibilità di crescita per il tessuto imprenditoriale italiano. Finanza.Tech annuncia di rendere accessibile in via inedita la nuova piattaforma proprietaria a un vasto pubblico, comprendendo imprese, operatori finanziari, consulenti e professionisti, con l’obiettivo di offrire a tutti gli interessati l’accesso a strumenti avanzati di analisi e soluzioni per la gestione finanziaria. La piattaforma fornisce i mezzi digitali necessari alle imprese per ottenere il credito conforme alle proprie esigenze e tempistiche, permettendo anche alle piccole e microimprese di accedere al mercato dei capitali in modo semplice, veloce e sicuro. La nuova release presenta una soluzione “all-in-one” per indagare, analizzare e finanziare, in grado di combinare dati, tecnologia e intelligenza artificiale per semplificare le valutazioni e le attività quotidiane legate alla finanza d’impresa. FinanzaTech con questa innovativa piattaforma risponde alle esigenze di una vasta gamma di utenti, che siano piccoli imprenditori, consulenti, direttori finanziari di aziende o operatori di istituti finanziari. L’accesso alla piattaforma avviene tramite diverse opzioni: una soluzione free, che offre alcuni strumenti di base, come l’analisi della Centrale dei Rischi, insieme a tutte le funzionalità di business information, finalizzate alla valutazione dell’affidabilità delle imprese; soluzioni più avanzate come Tool, Execution, Data (TED) e TED PLUS. Queste ultime forniscono non solo dati di business information, ma anche strumenti di execution per finalizzare operazioni finanziarie come finanziamenti e factoring, insieme a tool per l’analisi finanziaria e gli adempimenti amministrativi; infine, è presente l’opzione ILLIMITED CFO, che, oltre alle attività di analisi digitale e di planning, offre anche un supporto fisico attraverso un advisor finanziario dedicato. L’advisor accompagna e supporta l’azienda nelle fasi di analisi, pianificazione ed esecuzione, agendo come un vero e proprio temporary manager della gestione finanziaria d’impresa. Il centro della piattaforma è Know Your Match (KYM), un sofisticato motore di intelligenza artificiale e machine learning, che sfrutta sia i dati interni aziendali che quelli di mercato per proporre le soluzioni finanziarie più adatte. KYM è in grado di anticipare le future esigenze di liquidità e finanza, offrendo soluzioni mirate attraverso un processo di matching che verifica l’effettiva compatibilità dell’azienda con la c.d. Policy dei vari player finanziari. Lo scopo della nuova piattaforma di Finanza.Tech, dunque, è facilitare la comunicazione tra le aziende e i player del mercato finanziario, eliminando l’asimmetria informativa e consentendo alle imprese di relazionarsi in modo efficace con il sistema creditizio e il mercato dei capitali. Un esempio pratico dell’impiego della piattaforma è l’offerta di soluzioni rapide ed efficaci per garantire liquidità alle piccole imprese. Attraverso il modulo TED, infatti, la piattaforma analizza la situazione economico-finanziaria dell’azienda, producendo un dettagliato resoconto (Dossier FT) e, infine, indentifica le soluzioni finanziarie ad hoc (KYM) presenti sul mercato. Con IllimiTED, un Advisor FT dedicato collabora con l’impresa, creando e aggiornando un infomemo per presentarla alle istituzioni finanziarie e guidarla nell’esecuzione delle operazioni. Questo supporto continuo si estende alla gestione finanziaria complessiva dell’azienda, garantendo assistenza costante all’imprenditore. L’offerta di Finanza.Tech è adatta anche per large corporate che mirano a ottenere risparmi fiscali tramite l’acquisto di crediti di imposta. Nel dettaglio, la piattaforma fornisce una dashboard intuitiva per valutare i crediti disponibili, procedere con la sottoscrizione del contratto di acquisto e, infine, concludere in tempo reale attraverso con il relativo pagamento. Questo approccio semplifica la gestione fiscale e migliora la pianificazione finanziaria, offrendo un’esperienza sicura e efficiente per ottimizzare le risorse aziendali. Tenendo in considerazione il comunicato, confermiamo la nostra raccomandazione: target price € 2,30, rating BUY e risk Medium.

Initiation of Coverage 19.04.2024
19 aprile 2024
Bellini Nautica SpA, a capo dell’omonimo Gruppo, è una Società italiana attiva nel settore nautico di lusso, specializzata nella vendita, restauro e commercializzazione di imbarcazioni “Vintage Riva”, nel commercio di yacht nuovi e usati e nell’offerta di servizi di rimessaggio e portuali. Fondata nel 1967 a Clusane d’Iseo (BS), lungo le sponde del Lago d’Iseo, la Società è riuscita grazie all’esperienza e la passione della famiglia Bellini ad affermarsi come leader italiano nella restaurazione di imbarcazioni Riva d’epoca, diventando un punto di riferimento per gli appassionati in tutto il mondo. La Società è attiva nel segmento del lusso nautico, ambito in cui Bellini Nautica si distingue fornendo alla sua clientela, sia italiana che internazionale, servizi di restauro e commercializzazione di imbarcazioni Riva d’epoca, oltre a servizi turistici portuali e alla vendita di barche nuove e di seconda mano. Si denota come Bellini Nautica, all’interno della propria nicchia di mercato, mira a soddisfare una clientela esigente e benestante, inclusi collezionisti di barche Riva vintage e diportisti in cerca di servizi su misura caratterizzati da attenzione ai dettagli e professionalità. Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Bellini Nautica sulla base della metodologia DCF e sui multipli di un campione di società comparabili. Il valore che risulta dall’applicazione del metodo DCF (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali un rischio specifico del 2,5%) è pari a € 29,9 mln, mentre quello risultante dal metodo dei multipli, applicando uno sconto del 25,0%, è pari a € 8,4 mln. Ne risulta un equity value medio di € 19,2 mln. Il target price è € 3,00, rating BUY e rischio MEDIUM.       

UPDATE 19.04.2024
19 aprile 2024
Il Gruppo ha registrato, per il FY23A, valore della produzione pari a € 55,44 mln, segnando una crescita del +97,6% rispetto al dato del FY22A pari a € 28,06 mln. L’EBITDA si attesta a € – 0,05 mln, in aumento del 95,9% rispetto al dato del FY22A, pari a € – 1,20 mln. L’EBITDA Margin passa dal -4,3% del FY22A all’attuale -0,1%, segnando un incremento del 4,2%. L’EBIT, dopo ammortamenti e svalutazioni per € 1,92 mln, è pari a € – 1,97 mln, in diminuzione del -63,5% rispetto al risultato del FY22A (€ – 1,20 mln). L’EBIT Margin del FY23A risulta pari al -3,5%, in decrescita di 0,7 punti percentuali rispetto al valore del FY22A (-4,3%), principalmente a causa della ripresa della contabilizzazione degli ammortamenti per Ie immobilizzazioni materiali e immateriali (sospesa ex DL 104/2020 fino al 2022) che ha inciso per un importo complessivo pari a circa € 1,80 mln. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo Valore della Produzione FY24E pari a € 84,00 mln ed un EBITDA pari a € 2,55 mln, corrispondente ad una marginalità del 3,0%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il Valore della Produzione possa aumentare fino a € 222,00 mln (CAGR 23A-27E: 41,5%) nel FY27E, con EBITDA pari a € 19,45 mln (corrispondente ad una marginalità del 8,8%), in crescita rispetto a € – 0,05 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del -0,1%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Destination Italia sulla base della metodologia DCF. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 47,8 mln. Il target price è di € 2,60, rating BUY e rischio MEDIUM.

UPDATE 19.04.2024
19 aprile 2024
Il valore della produzione al 31 dicembre 2023 ammonta a € 9,49 mln, registrando un calo del 74,9% rispetto al risultato dell’anno precedente, pari a € 37,80 mln, ma sostanzialmente in linea con le nostre stime pari a € 9,60 mln. L’EBITDA registra un valore pari a € 4,67 mln, evidenziando un decremento del 81,6% rispetto al FY22A, quando la voce ammontava a € 25,44 mln, tuttavia risulta essere superiore rispetto alle nostre precedenti stime, pari a € 4,15 mln. L’EBIT di esercizio per il FY23A, dopo ammortamenti e svalutazioni pari a € 5,47 mln (€ 95,53 mln nel FY22A), si attesta a un valore di € -0,80 mln, rispetto al valore negativo registrato nel FY22A, pari a € -70,10 mln. Il Net Income consolidato ammonta a € 0,62 mln, segnando un miglioramento rispetto al dato negativo dell’esercizio precedente, pari a € -69,90 mln. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso che per i prossimi anni. In particolare, stimiamo un valore della produzione per il FY24E pari a € 9,00 mln ed un EBITDA pari a € 6,00 mln, corrispondente ad una marginalità del 66,7%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 12,30 mln (CAGR 23A-26E: 9,0 %) nel FY26E, con EBITDA pari a € 7,30 mln (corrispondente ad una marginalità del 59,3%), in crescita rispetto ai € 4,67 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del 49,2%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Mondo TV sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 41,6 mln. L’equity value di Mondo TV utilizzando i market multiples risulta essere pari € 48,3 mln (includendo un discount pari al 25%). Ne risulta un equity value medio pari a circa € 44,9 mln. Il target price è di € 0,70, rating BUY e rischio MEDIUM.

Il punto sul mercato di Integrae SIM
18 aprile 2024

«I peggiori delusi, sono quelli che si sono delusi da soli» ( Christian Nestell Bovee)

Più rimbalzo che cambio di rotta. Le borse europee hanno chiuso la seduta di ieri registrando un modesto aumento, e navigando tra le aspettative sulle prossime mosse delle banche centrali e i risultati trimestrali delle aziende statunitensi. La Borsa italiana ha chiuso con un aumento dello 0,7%, seguita dal Dax (+0,22%), dal Ftse 100 (+0,37%) e dal Cac 40 (+0,5%). Rialzi sono stati trainati dai settori manifatturiero, beni di consumo durevoli e finanziario, interrompendo temporaneamente un trend di ribasso che durava da alcune sedute. Il tema è che senza miglioramenti significativi sul fronte geopolitico o monetario, il movimento di ieri può essere considerato più che altro una reazione tecnica piuttosto che un’inversione rialzista del trend. Lo scenario di fondo sta quindi cambiando aumentando le probabilità di una correzione, anche modesta, che potrebbe però consolidare l’aspettativa che i massimi dell’anno siano alle nostre spalle. Scenario verosimile almeno a Wall Street dopo che anche John Williams, presidente della Federal Reserve di New York, si è unito a Loretta Mester e Michelle Bowman nel non vedere la necessità immediata di ridurre i tassi d’interesse, poiché la Fed continua a basarsi sui dati economici, che indicano segnali “forti”. L’economia degli Stati Uniti dimostra di essere resiliente nonostante una politica monetaria restrittiva, mantenendo un andamento sostenuto. Williams ha dichiarato che la politica monetaria attuale è adeguata, e non esclude la possibilità di un aumento dei tassi nel caso in cui l’andamento dell’economia lo richieda. Il principale obiettivo della Fed rimane infatti quello di contenere l’inflazione entro il 2%, come stabilito e ribadito un paio di giorni fa dallo stesso governatore centrale Jerome Powell.

Il taglio è vicino?

Se in Usa la politica monetaria è ingessata, in Europa la situazione pare fortunatamente diversa. Secondo Olli Rehn, consigliere della Banca Centrale Europea e governatore della Banca di Finlandia, giugno potrebbe rappresentare il momento opportuno per avviare la riduzione dei tassi d’interesse. Rehn ha indicato che se vi è fiducia nell’andamento dell’inflazione verso l’obiettivo del 2% in modo stabile, allora sarà il momento adatto per iniziare a modificare l’orientamento della politica monetaria e abbassare i tassi. Il banchiere ha anche sottolineato che questa prospettiva è condizionata all’assenza di ulteriori tensioni geopolitiche e variazioni nei prezzi dell’energia. Si tratta di una notizia molto positiva che giunge da uno dei falchi della Bce, ovvero lo schieramento più ostile al cambio di rotta della politica monetaria. Ipotesi che da mesi è invece sostenuta a gran voce dai componenti del board della Bce “mediterranei” come Italia, Spagna (ieri lo ha ribadito il Vice Presidente Luis de Guindos) e la stessa Francia ma che sinora non aveva fatto breccia nel direttorio. Il mercato dei bond ha reagito subito spingendo verso il basso lo spread BTP-Bund, sceso sotto la soglia di 140 punti, e i rendimenti lontani dal livello di allerta del 4%. Debole anche l’euro, ma questa, lo abbiamo ripetuto più volte, è una buona notizia per la nostra economia e la stessa Piazza Affari.

Una ricetta contro la volatilità

Nel 2024, i mercati sono partiti con il piede giusto ma l’incertezza a livello macroeconomico, dovuta alle crescenti tensioni geopolitiche e all’attesa di un cambiamento nel ciclo di politica monetaria, sta mettendo in discussione il trend per il resto dell’anno. Gli operatori si domandano se il rally delle Borse possa continuare. Secondo Francesco Sandrini, responsabile delle strategie multi-asset di Amundi una strategia multi-asset, come la diversificazione e la possibilità di essere investiti su tutti i mercati, è particolarmente importante in un periodo di grande incertezza macroeconomica. L’esperto, intervistato da Investing.com, ha sottolineato che il profilo di rischio ideale è stato confermato dai risultati ottenuti fino a marzo 2024, con un bilancio al 50% tra azioni e obbligazioni. Secondo l’esperto considerando l’attuale scenario di politica monetaria la quota di portafoglio in azioni dovrebbe evitare settori che hanno già performato privilegiando approcci di valore (comparto diffuso anche sul listino Euronext Growth Milan e che ha sinora sottoperformato). Amundi raccomanda anche un’esposizione ai mercati emergenti e i bond, ma con cautela verso i settori ad alto rendimento, che potrebbero aver già beneficiato dell’abbondanza di liquidità. In sintesi, prevede uno scenario favorevole per gli asset rischiosi nel prossimo anno, con rischi di correzioni minori nel breve termine.


ISCC FINTECH – Sottoscritto un contratto per la cessione di un portafoglio NPL per €12,9 mln
18 aprile 2024

Integrated System Credit Consulting Fintech (ISCC Fitech), società attiva in Italia nel settore dell’acquisto di portafogli c.dd. granulari di crediti non performing loan (altrimenti detti crediti NPL) da parte di istituzioni finanziarie, società regolamentate di erogazione di beni o servizi (telefonia, gas, luce), special purpose vehicles e società finanziarie ex art. 106 T.U.B. e nell’attività di gestione e recupero degli stessi (attività di c.d. “ Credit Management ”), ha annunciato di avere sottoscritto, con un importante operatore finanziario italiano,  un contratto di cessione di un portafoglio da crediti NPL composto da crediti consolidati in decreti ingiuntivi già emessi tutti regolarmente notificati e non opposti, per un GBV complessivo, alla data di cut-off del 1° Marzo 2024, di circa. €12,9 milioni, per un valore di ca. €3,15 milioni. 

L’operazione è stata strutturata ed eseguita attraverso la piattaforma MyNpl.it che ha agito in qualità di Financial Advisor.

Primo passo per un cambio di rotta

“ L’operazione, in linea con il processo virtuoso già avviato nel 2022 dalla Società, rappresenta una delle più importanti leve strategiche e rientra nell’ambito di un più ampio progetto e ci rende pienamente soddisfatti poiché ben si inquadra nell’attività di valorizzazione che la Società ha fatto del suo Portafoglio Crediti e parallelamente consente di accelerare l’operatività prevista nei mesi prossimi ” ha dichiarato l’Amministratore Delegato di ISCC Fintech Gianluca De Carlo.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target price €7,05 (upside potential +182%).

Per leggere il documento completo della nostra ricerca, comprensivo delle informazioni previste dalla normativa di riferimento, clicca qui: https://mcusercontent.com/f37b6d8e674d36dc39aa6f188/files/ba88e9bb-6b26-78be-a286-b4d34f33163d/202404_ISC_FY23A.01.pdf


FINANCIAL GALA’ – Banca Valsabbina è il nostro Main Sponsor!
18 aprile 2024

Si avvicina il Financial Galà “Real Economy”: ne approfittiamo per ringraziare Banca Valsabbina, il nostro Main Sponsor.

Grazie per il supporto e per la condivisione dei nostri valori!

21 maggio 2024

Dalle 10:00 alle 14:30

Milano Luiss Hub – Via Massimo D’Azeglio, 3, 20154 Milano

Per maggiori informazioni: https://financialgala.it/


ILPRA – Acquisisce il Restante 76,67% di Ilpra System Espana e Pianifica Aumento di Capitale
18 aprile 2024

ILPRA, PMI innovativa quotata su Euronext Growth Milan attiva nel settore del packaging con un’ampia gamma di macchine e soluzioni tecnologiche per il confezionamento di prodotti alimentari, cosmetici e medicali, informa che in data odierna il Consiglio di Amministrazione, preso atto del Documento Informativo e del parere favole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, ha deliberato l’acquisizione del residuo 76,67% del capitale sociale di Ilpra System Espana S.L., attribuendo all’Amministratore Delegato Maurizio Bertocco i poteri per procedere all’operazione.

I dettagli

L’operazione avverrà tramite: aumento di capitale, sottoscritto con rinuncia e relativo conferimento del credito commerciale vantato dalla Società alla data del 31 dicembre 2023, pari ad Euro 2.140.093,00. Il socio Ilpra Group S.r.l. non sottoscriverà l’aumento di capitale e pertanto non riceverà alcun introito a fronte del 76,67% del capitale detenuto ad oggi. La gestione diretta della società collegata consentirà di rafforzarne le potenzialità per cogliere appieno le opportunità di un mercato dai volumi commerciali molto vicini a quelli del mercato italiano. Inoltre, l’ubicazione geografica e logistica della Controllata, che ha sede nella Catalogna, la rende un’ideale polo aggregante nel settore del packaging iberico, in grado di sfruttare le possibilità di add-on di altre realtà commerciali e produttive sul mercato spagnolo. Infine, il rafforzamento delle operations spagnole permetterebbe anche la costituzione di una importante “testa di ponte” verso il mercato dell’America Latina, con il quale si condivide, oltre alla lingua, anche la cultura di business, il sistema finanziario e alcune logiche di funzionamento del settore del packaging.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target price €9,50 (upside potential +93%).

Per leggere il documento completo della nostra ricerca, comprensivo delle informazioni previste dalla normativa di riferimento, clicca qui: https://mcusercontent.com/f37b6d8e674d36dc39aa6f188/files/01a23ae7-b0f1-26c2-16dd-1389c875e306/202403xx_ILPRA_FY23A.01.pdf


UPDATE 18.04.2024
18 aprile 2024
Il valore della produzione si attesta a € 34,54 mln, segnando una decrescita del 13,8% rispetto a € 40,04 mln registrati nel bilancio 2022 e in sostanziale coerenza con € 34,50 mln stimati nel nostro precedente report. L’EBITDA, pari a € 2,26 mln, registra un decremento rispetto al valore dell’esercizio precedente, pari a € 7,19 mln, risultando, tuttavia, poco al di sotto rispetto alle nostre stime di € 2,50 mln. L’EBITDA Margin, pari al 6,5%, è al di sotto rispetto al dato equivalente per il 2022, pari al 18,0% e leggermente inferiore rispetto alle nostre aspettative, che proiettavano un valore del 7,2%. L’EBIT ammonta a -€ 3,05 mln (€ 1,25 mln nel FY22A*), leggermente inferiore alle nostre stime di -€ 2,60 mln. Il Net Income si attesta a -€ 2,39 mln rispetto a € 2,50 mln registrato nel FY22A* e in lieve diminuzione rispetto alle attese (-€ 1,95 mln). Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore della produzione FY24E pari a € 39,55 mln ed un EBITDA pari a € 5,00 mln, corrispondente ad una marginalità del 12,6%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 51,05 mln (CAGR 23A-26E: 13,9%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 10,00 mln (corrispondente ad una marginalità del 19,6%), in crescita rispetto a € 2,26 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del 6,5%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di SEIF sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 17,1 mln. L’ equity value di SEIF utilizzando i market multiples risulta essere pari € 16,9 mln (includendo un discount pari al 25,0%). Ne risulta un equity value medio pari a circa € 17,0 mln. Il target price è di € 0,75, rating BUY e rischio MEDIUM.

UPDATE 18.04.2024
18 aprile 2024
Il Valore della Produzione si attesta a € 19,48 mln, in crescita rispetto al valore di € 15,84 mln registrato a fine 2022, e in crescita rispetto ai € 18,90 mln stimati nel nostro precedente report. L’EBITDA, pari a € 3,35 mln, registra una crescita pari al 35,3% rispetto a € 2,48 mln dell’esercizio precedente e risulta inferiore rispetto alle nostre stime pari a € 3,80 mln. Anche l’EBITDA Margin, pari al 17,2%, risulta in aumento rispetto al valore del 2022 (15,6%) e al di sotto delle nostre precedenti stime, pari al 20,1%. L’EBIT, dopo ammortamenti e svalutazioni pari a € 2,32 mln (in decrescita del 23,3% rispetto al 2022), risulta pari a € 1,03 mln, rispetto al valore negativo di € – 0,55 mln dell’esercizio precedente. Il Net Income si attesta a € 0,49 mln, rispetto a € – 0,62 mln nel 2022. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A,modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo Valore della Produzione FY24E pari a € 26,00 mln ed un EBITDA pari a € 5,20 mln, corrispondente ad una marginalità del 20,0%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il Valore della Produzione possa aumentare fino a € 34,00 mln (CAGR 23A-26E: 20,4%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 8,50 mln (corrispondente ad una marginalità del 25,0%), in crescita ,rispetto a € 3,35 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del 17,2%). Abbiamo condotto la valutazione dell’ equity value di ABTG sulla base della metodologia DCF. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,50%) restituisce un equity value pari a € 38,8 mln. Il target price è di € 7,20, rating BUY e rischio MEDIUM.

INTEGRAE SIM – Diventa il primo content provider italiano sul terminale Bloomberg per modelli finanziari aziendali
18 aprile 2024

Integrae SIM diventa il primo provider italiano di Equity Research sul terminale Bloomberg per modelli finanziari aziendali!

Siamo entusiasti di annunciare che le analisi e ricerche del nostro Ufficio Studi sono ora disponibili per gli utenti Bloomberg Terminal attraverso la funzione {MODL<GO>}. Grazie alla soluzione Company Financials {MODL<GO>}, sarà possibile accedere in modo efficiente alle nostre ricerche dettagliate su oltre 60 società quotate e agli approfondimenti sul mercato Euronext Growth Milan.

Le nostre analisi includono stime su metriche economiche e finanziarie, accompagnate da una vasta selezione di dati storici, fornendo una panoramica completa delle società quotate sul mercato EGM. Integrae SIM, rafforza il proprio impegno nei confronti del mercato con l’accesso privilegiato a informazioni complete e tempestive.

Per maggiori informazioni, clicca qui:  https://lnkd.in/dKT5CrrY


UPDATE 18.04.2024
18 aprile 2024
Nella relazione annuale 2023, il Gruppo ha chiuso l’esercizio con ricavi di periodo pari a € 2,58 mln. Il risultato, in calo sia rispetto ai € 4,45 mln dell’FY22A che alle nostre stime del precedente report, risulta imputabile all’assenza di proventi derivanti dall’attività di rivendita, che avevano contribuito per circa € 3,00 mln nel precedente esercizio e si pensava potessero generare la maggior parte dei ricavi di periodo anche nel 2023. L’EBITDA di periodo, pari a – € 2,34 mln, contro i € 0,95 mln del 2022, è viziato dalla componente, mancata nell’esercizio, dei ricavi da attività di rivendita. Conseguentemente, sono negativi anche l’EBIT pari a – € 3,35 mln, contro i € 0,03 mln del FY22A, e il Net Income, che si attesta a – € 3,39 mln (- € 0,03 mln al FY22A). Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso che per i prossimi anni. Stimiamo in particolare un valore della produzione FY24E pari a € 10,00 mln, con un EBITDA di € 4,40 mln corrispondente a una marginalità del 44,0%; negli anni successivi, ci aspettiamo un valore della produzione in crescita fino a € 19,10 mln, con EBITDA di € 11,20 mln e una marginalità dell’58,6%. Abbiamo condotto la valutazione dell’ equity value di ISCC Fintech sulla base delle metodologie DCF e Excess Return. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 106,2 mln. L’ equity value di ISCC Fintech utilizzando il metodo Excess Return risulta essere pari € 75,7 mln. Ne risulta un equity value medio pari a circa € 90,9 mln. Il target price è di € 7,05, rating BUY e rischio MEDIUM.

Il punto sul mercato di Integrae SIM
17 aprile 2024

«Chi non da tutto, non da niente» ( Helenio Herrera)

La doccia fredda. Le parole di Jerome Powell sulla politica monetaria consolidano le preoccupazioni degli operatori sulla possibilità di una correzione dei mercati. Wall Street in particolare non riesce ad interrompere la serie di sedute in perdita (sono diventate tre dall’inizio del mese). Dopo un primo trimestre record, i listini hanno cambiato umore a causa dell’inflazione statunitense, più tenace del previsto. Il mercato è sempre più convinto che la Fed rinvierà il taglio dei tassi, da quasi 1 anno al 5,25-5,5% e sui massimi da oltre 20 anni, da giugno alla fine dell’estate se non addirittura dopo le elezioni presidenziali. Situazione diversa in Europa, che dovrebbe tagliare i tassi già a giugno. Gli ultimi dati sull’inflazione nell’Eurozona (+2,6% il dato di marzo, in linea con le attese) consolidano questa aspettativa. Il disallineamento tra le due politiche monetarie ha come conseguenza il rafforzamento del dollaro, con ricadute positive per l’economia europea, in particolare quella italiana che questa settimana ha inoltre festeggiato il Made in Italy che nel 2023 ha toccato quota €420 miliardi di esportazioni. Il probabile ritardo nell’inversione della politica monetaria negli Usa ha spinto anche il rendimento del Treasury decennale, che rimane sopra il 4,6%, livello che rende molto attraente l’investimento obbligazionario. Infine il petrolio, che resta in balia delle tensioni geopolitiche. Per il momento la reazione di Israele all’attacco dell’Iran è impostata alla moderazione e così la quotazione del Brent (il contratto future sul greggio più diffuso al mondo) rimane sotto la soglia di $90 allontanando la prospettiva di una recrudescenza dell’inflazione.

L’Italia perde lo scudo?

I titoli di Stato italiano vanno a ruba sia sul mercato all’ingrosso che retail. Un interesse legato all’alto rendimento offerto, rispetto a un rischio di default praticamente nullo nonostante un rapporto tra debito e Pil tra i più alti del mondo. Secondo il World Economic Outlook, il Fondo monetario internazionale ha infatti previsto che il debito italiano continuerà a salire fino al 2029 arrivando al 144,9% dal 137,3% dello scorso anno. Ma da cosa dipende questa serenità? Dal 2022 i nostri titoli di Stato beneficiano dell’effetto Tpi, “Transmission Protection Instrument” noto anche come “scudo anti-spread”, programma in base al quale la Bce si impegna ad acquistare titoli di un determinato Paese se questo finirà sotto l’attacco dei mercati. Uno strumento mai entrato in funzione, in quanto la sola esistenza è sinora servita a incoraggiare gli investitori a comprare titoli italiani senza preoccupazioni per le fragili finanze. Ma qualcosa potrebbe cambiare. A inizio aprile il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha definito “scontata” l’apertura di una procedura per deficit eccessivo nei confronti dell’Italia da parte della Commissione Europea a causa del deficit oltre la soglia del 3%. Dichiarazioni che hanno fatto accendere un campanello di allarme nelle sale operative, dal momento che una delle condizioni previste dalla Bce per poter attivare il Tpi è che il Paese che ne ha bisogno non sia destinatario di una procedura per deficit eccessivo. La presidente Bce Christine Lagarde, ad una domanda sul Tpi durante la conferenza stampa successiva al meeting della scorsa settimana, ha risposto che essere in procedura per deficit eccessivo è una delle “alternative” che verranno prese in considerazione nel processo per decidere se un Paese possa o no usufruire di questo strumento. Non una conferma ma il dubbio inizia a insinuarsi tra i desk di tutto il mondo. Tutto questo a poche settimane dall’avvio della raccolta di una nuova tranche del BTP Valore.

Trend is not your friend

Anziché cercare di anticipare le mosse delle banche centrali, meglio puntare su temi di investimento di lungo termine. Questa la strategia messa in evidenza dal Team Quantitative Equity Product di Schroders che ha individuato sette temi chiave per il 2024: recessione evitata, investimenti di lungo termine, Magnifici Sette, settore Tech, dispersione delle valutazioni, geopolitica ed elezioni, perdita di slancio del tema ESG. In particolare gli esperti sottolineano l’importanza delle valutazioni: l’S&P500 ha iniziato il 2024 a circa 21 volte gli utili futuri (P/E), con un premio quasi il 20% sopra la mediana di 15 anni. Utilizzando invece il Cyclically Adjusted Price Earnings (CAPE), il rapporto prezzo/utili sale a 31 volte, superiore del 22% rispetto alla media post-1990, facendo ipotizzare che i rendimenti azionari futuri saranno inferiori ad oggi. Scenario leggermente diverso per le azioni di altri Paesi, perché il CAPE medio nel resto del mondo viaggia a 15 volte ed è leggermente scontato rispetto alla storia recente. Schroeders conclude sostenendo che l’elevata dispersione delle valutazioni apre a svariate opportunità con un notevole potenziale per il mercato azionario. Tra le più interessanti il ritorno della qualità e i titoli difensivi, l’attrattiva delle small cap (in Italia focus sull’Euronext Growth Milan), gli investimenti value, con titoli di alta qualità a prezzi ragionevoli, e i Mercati Emergenti. Non a caso da aprile gli indici azionari cinesi sono i migliori al mondo.


PASQUARELLI AUTO – Prosegue la strategia di espansione territoriale
17 aprile 2024

Pasquarelli Auto, provider di mobilità, attivo nel commercio di vetture e veicoli commerciali nuovi e usati, nel noleggio a breve, medio e lungo termine, nonché nell’assistenza e vendita di ricambi, ha comunicato di aver sottoscritto in data odierna l’accordo per l’affitto di un ramo d’azienda di Autocori S.r.l. situato a Giulianova, in provincia di Teramo.

In dettaglio:

L’accordo, che riguarda l’avvio dell’attività di commercio di autovetture, di ricambi e officina, nonché l’utilizzo dell’immobile, rappresenta un passo strategico per Pasquarelli Auto, in quanto permette di espandere la loro presenza sul territorio con una nuova sede in una provincia non ancora presidiata. In particolare, l’immobile sul quale la società svolgerà la propria attività con l’apertura di una nuova concessionaria KIA Motors è già dotato di attrezzature per lo svolgimento dell’attività di commercio e riparazione di autovetture, risultando un elemento di valore e driver di sviluppo sul quale Pasquarelli Auto intende incrementare le opportunità di crescita.

L’affitto del ramo d’azienda avrà efficacia a partire da luglio 2024 e avrà una durata di 36 mesi. Al termine di questo periodo, è previsto l’obbligo di acquisto del medesimo ramo d’azienda, purché la proposta di concordato preventivo di Autocori S.r.l., attualmente in corso, venga omologata dal Tribunale di Teramo.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €3,75 (upside potential +363%).

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UPDATE 17.04.2024
17 aprile 2024
Green Oleo, nella relazione finanziaria al 31 dicembre 2023, ha registrato un valore della produzione pari a € 62,58 mln, dei quali € 60,57 mln sono riconducibili ai ricavi di vendita, € 2,61 mln afferiscono alla variazione negativa delle rimanenze e € 4,62 mln fanno capo alla voce altri ricavi. L’EBITDA risulta pari a € 1,55 mln, corrispondente a un EBITDA margin pari al 2,5% sul valore della produzione. L’EBIT, in considerazione delle problematiche sopra citate, mostra un valore negativo, per il 2023, pari a -€ 1,26 mln, a seguito di D&A per € 2,81 mln. Il Net Income risulta negativo e pari a € -0,59 mln. Alla luce dei risultati FY23A, rivediamo le nostre stime sia per l’anno in corso che per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore della produzione FY24E pari a € 67,20 mln ed un EBITDA pari a € 4,70 mln, corrispondente ad una marginalità del 7,0%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 81,50 mln nel FY26E, con EBITDA pari a € 6,10 mln (corrispondente ad un EBITDA margin del 7,5%), in crescita rispetto al valore di € 1,55 mln del FY23A (pari ad un EBITDA margin del 2,5%). Abbiamo condotto la valutazione dell’ equity value di Green Oleo sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 78,1 mln. L’ equity value di Green Oleo utilizzando i market multiples risulta essere pari € 45,0 mln (includendo un discount pari al 25,0%). Ne risulta un equity value medio pari a circa € 61,6 mln. Il target price è di € 1,90 (prev. € 2,65), rating BUY e rischio MEDIUM.

UPDATE 17.04.2024
17 aprile 2024
Il valore della produzione si attesta a € 26,91 mln, rispetto a un valore pari a € 22,71 mln registrato a fine 2022 (+18,5%) e a € 26,00 mln stimati nel nostro precedente report. L’EBITDA, pari a € 3,43 mln, registra un significativo aumento pari al 22,2% rispetto al valore dell’esercizio precedente (€ 2,81 mln), attestandosi in linea con le nostre precedenti stime di € 3,45 mln. Anche l’EBITDA Margin, pari al 12,7%, è superiore rispetto al dato equivalente per il 2022, pari al 12,4%. L’EBIT ammonta a € 1,71 mln (€ 1,31 mln nel 2022) e risulta lievemente al di sotto delle nostre stime di € 1,95 mln. Il Net Income si attesta a € 1,18 mln rispetto a € 0,87 mln registrati nel FY22A. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore della produzione FY24E pari a € 32,10 mln ed un EBITDA pari a € 4,35 mln, corrispondente ad una marginalità del 13,6%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 45,00 mln (CAGR 23A-26E: 18,7%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 6,55 mln (corrispondente ad una marginalità del 14,6%), in crescita rispetto a € 3,43 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del 12,7%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Lindbergh sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 46,6 mln. L’equity value di Lindbergh utilizzando i market multiples risulta essere pari € 31,6 mln (includendo un discount pari al 25%). Ne risulta un equity value medio pari a circa € 39,1 mln. Il target price è di € 4,60, rating BUY e rischio MEDIUM.

UPDATE 17.04.2024
17 aprile 2024
Nel bilancio consolidato al 31 Dicembre 2023, Palingeo comunica di aver registrato ricavi per € 58,50 mln, in crescita del 14,7% rispetto al risultato di € 51,02 mln del precedente esercizio. L’EBITDA di periodo ammonta a € 13,14 mln, in notevole crescita sia rispetto al valore FY22A, pari a € 7,96 mln, che alla nostra stima di € 11,05 mln. L’EBITDA margin si attesta al 21,4%, in forte incremento rispetto al dato del 2022 (14,9%) e alla nostra precedente stima pari al 16,1%. L’EBIT si attesta a € 9,47 mln, in netto miglioramento rispetto ai € 5,42 mln dell’esercizio precedenti (+74,7%). Il Net Income si attesta a € 6,71 mln, in aumento dell’84,3% su base annua rispetto al risultato dell’esercizio precedente di € 3,64 mln.  Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore della produzione FY24E pari a € 71,45 mln ed un EBITDA pari a € 15,35 mln, corrispondente ad una marginalità del 21,5%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 80,75 mln (CAGR 23A-27E: 7,0%) nel FY27E, con EBITDA pari a € 17,85 mln (corrispondente ad una marginalità del 22,1%), in crescita rispetto a € 13,14 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del 21,4%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Palingeo sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 84,1 mln. L’equity value di Palingeo utilizzando i market multiples risulta essere pari € 74,5 mln. Ne risulta un equity value medio pari a circa € 79,3 mln. Il target price è di € 12,00, rating BUY e rischio MEDIUM.

SIMONE S.p.A. – Nuovo progetto per l’applicazione dell’Intelligenza artificiale
16 aprile 2024

Simone S.p.A., società attiva nel campo dell’editoria quotata su Euronext Growth Milan, ha comunicato di aver avviato una partnership industriale con Contrader, azienda italiana di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), al fine di implementare i sistemi informatici della Società tramite l’applicazione e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per l’archiviazione e gestione dei propri contenuti proprietari.

In dettaglio:

Il progetto di sviluppo digitale, ideato e condiviso da Contrader, ha l’obbietto di rendere l’archivio di Simone S.p.A. il primo in Italia nel settore dell’editoria specializzata per l’impiego dell’intelligenza artificiale. I dati nella disponibilità dell’I.A. saranno quelli di proprietà di Simone S.p.A., continuamente aggiornati e revisionati dai redattori, quindi, coperti da copyright; l’intelligenza artificiale sarà impiegata come strumento per l’archiviazione, gestione e sviluppo dell’immenso archivio proprietario.

Per Simone S.p.A. si tratta di un’occasione per potenziare e valorizzare la propria capacità di sviluppare contenuti altamente specializzati, e mostrare la propria continua capacità di innovazione, grazie anche a programmi e innovazioni tecnologiche sviluppati internamente. Recentemente, infatti, Simone S.p.A. ha registrato alla Siae il software Dash, un applicativo interamente autoprodotto per l’automazione, l’organizzazione, la gestione dei processi interni. Il tutto seguendo le linee strategiche di sviluppo e investimento tracciate in fase di IPO.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €3,10 (upside potential +101%).

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BREAKING NEWS 16.04.2024
16 aprile 2024
Nel comunicato stampa dell’11 aprile 2024, Longino & Cardenal SpA, società attiva nella ricerca, selezione e distribuzione di cibi rari e preziosi e punto di riferimento per l’alta ristorazione nazionale ed internazionale, ha annunciato l’avvenuta costituzione di Longino Digital Factory Srl, con l’obiettivo strategico di promuovere nuove attività nel settore del digital-food sfruttando il proprio know-how maturato in oltre 30 anni di esperienza con la collaborazione di oltre 5.000 stakeholders del settore, inclusi chef stellati. Nello specifico, Longino Digital Factory Srl è il primo risultato della nuova linea strategica intrapresa dal Gruppo, in seguito al processo di digitalizzazione avviato nel periodo pandemico (2020) che ha permesso un efficientamento operativo e organizzativo, congiuntamente alla realizzazione di tre piattaforme e-commerce dedicate al consumatore finale (B2C) in Italia, Hong Kong e Dubai, insieme a un e-commerce specifico per i clienti del settore della ristorazione (B2B). In parallelo, sono state introdotte nuove strategie di marketing digitale, con numerose attività internalizzate attraverso la formazione di un team dedicato. La nuova Società, con una partecipazione del 51,0% di Longino & Cardenal SpA, del 30,0% di Vincenzo Cannata (già Digital & eCommerce Director di L&C ) e del 19,0% di Lorenzo Errico (già Digital Marketing Manager di L&C), si concentrerà sulla diffusione del know-how gastronomico promuovendo la digital trasformation per le aziende del settore Food & Beverage, offrendo consulenza, formazione e assistenza per l’attuazione di strategie di marketing e comunicazione digitale, analisi di mercato, gestione di siti web ed e-commerce, creazione di contenuti, campagne sui social media, e ottimizzazione SEO e SEM. Allo stesso tempo, il Gruppo ha comunicato la riorganizzazione manageriale della funzione di Amministrazione e Finanza che ha visto l’uscita del Dott. Paolo Barbieri con la conseguente delega con effetto immediato ai consiglieri esecutivi Riccardo Uleri già Presidente della Società e Cristina Sambuchi, già CFO della Società dal 2003 al 2019 e attuale Investor Relations Manager. Tale riorganizzazione, si inserisce all’interno del piano di continua ottimizzazione dei costi reso possibile dagli investimenti effettuati in digitalizzazione degli ultimi anni per l’efficientamento dei processi aziendali. Alla luce del comunicato stampa, confermiamo le nostre stime: target price € 4,00 rating BUY e risk MEDIUM.

UPDATE 16.04.2024
16 aprile 2024
Saccheria F.lli Franceschetti ha chiuso il 2023 generando ricavi pari a € 17,79 mln, segnando una decrescita rispetto al dato equivalente relativo al FY22A, pari a € 23,18 mln e alle nostre stime pari a € 19,50 mln. L’EBITDA, pari a € 2,29 mln, registra un lieve decremento, pari al -4,1% rispetto ai € 2,39 mln del 31 dicembre 2022 e a € 2,45 mln stimati nel nostro precedente report. L’EBITDA Margin, risulta essere quindi pari al 12,9%, attestandosi su un livello ampiamente superiore rispetto al dato del FY22A, pari a 10,3%. L’EBIT si conferma pari a € 1,81 mln, segnando una sostanziale parità rispetto alla cifra registrata nel 2022. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo ricavi FY24E pari a € 18,00 mln ed un EBITDA pari a € 2,05 mln, corrispondente ad una marginalità del 11,4%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore dei ricavi possa aumentare fino a € 21,00 mln (CAGR 23A-26E: 5,7%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 2,65 mln (corrispondente ad una marginalità del 12,6%), rispetto a € 2,29 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA Margin del 12,9%). A livello patrimoniale, invece, stimiamo una NFP per il FY24E pari a € 1,04 mln di debito. Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Saccheria F.lli Franceschetti sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 23,5 mln. L’equity value di Saccheria F.lli Franceschetti utilizzando i market multiples risulta essere pari € 17,2 mln (includendo un discount pari al 25%). Ne risulta un equity value medio pari a circa € 20,4 mln. Il target price è di € 2,30, rating BUY e rischio MEDIUM.

REDELFI – Nuovo contratto di finanziamento di 15 milioni con Anthilia Capital Partners SGR
16 aprile 2024

Redelfi S.p.A., società a capo dell’omonimo Gruppo industriale con sede operativa a Genova – impegnata nello sviluppo di infrastrutture innovative e sostenibili per favorire la transizione energetica, ha comunicato di aver sottoscritto un contratto di finanziamento per un totale di €15 milioni attraverso i fondi Anthilia Must, Anthilia BIT III e Anthilia BIT IV Co-Investment Fund, finalizzato all‘implementazione di Battery Energy Storage System stand-alone (BESS) in Italia, ed in particolare per lo sviluppo della pipeline BESS di Bright Storage S.p.A., uno dei quattro driver del Piano Industriale 2023-2026.

In dettaglio:

Il finanziamento, della durata di cinque anni, sottoscritto integralmente dai fondi Anthilia Must, Anthilia BIT III e Anthilia BIT IV Co-Investment Fund, è pari a €15 milioni, che verranno versati in due rate, entro il febbraio 2025. La garanzia industriale dell’operazione è rappresentata da un valore minimo di €57 milioni di ricavi derivanti dai contratti ad oggi presenti in backlog inerenti al mercato BESS italiano, riflessi nel Piano Industriale. Il finanziamento prevederà interessi pagati semestralmente a un tasso di interesse variabile, allineato alle condizioni di mercato, con un periodo di pre-ammortamento fino a dicembre 2026, mese in cui inizierà il rimborso della quota capitale.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €11,50 (upside potential +111%).

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UPDATE 16.04.2024
16 aprile 2024
Al termine dell’esercizio FY23A il Gruppo ha realizzato ricavi per € 19,78 mln, in decrescita dell’ 8,2% rispetto i € 21,54 mln dello scorso periodo. L’EBITDA, pari a € 2,48 mln, registra un aumento del 18,7% rispetto ai € 2,08 mln del 2022, ma risulta peggiorativo se paragonato con la nostra stima di € 3,90 mln. Allo stesso modo l’EBITDA margin passa dal 9,7% dello scorso esercizio al 12,5% nel 2023. L’EBIT di periodo, dopo ammortamenti e svalutazioni per € 2,30 mln ammonta a € 0,18 mln, in netta crescita rispetto al risultato di € – 0,21 mln del FY22A. Il Net Income si attesta a € – 0,46 mln, in linea con il dato dell’esercizio precedente, pari a € – 0,52 mln. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore dei ricavi FY24E pari a € 23,00 mln ed un EBITDA pari a € 4,80 mln, corrispondente ad una marginalità del 20,9%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che i ricavi possano aumentare fino a € 28,90 mln (CAGR 23A-26E: 13,5%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 6,40 mln (corrispondente ad una marginalità del 20,8%), in crescita rispetto a € 2,48 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del 12,5%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Websolute sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 45,5 mln. L’equity value di Websolute utilizzando i market multiples risulta essere pari € 40,5 mln. Ne risulta un equity value medio pari a circa € 43,0 mln. Il target price è di € 4,20, rating BUY e rischio MEDIUM.

UPDATE 16.04.2024
16 aprile 2024
Nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, NVP comunica ricavi per € 27,48 mln, segnando un aumento del 57,9% rispetto i € 17,41 mln del FY22A e superando anche la stima del nostro precedente report, pari a € 24,50 mln. L’EBITDA di periodo si attesta a € 7,75 mln, in aumento del 38,2% rispetto a € 5,61 mln del FY22A, conseguentemente l’EBITDA margin, passa dal 32,2% (FY22A) al 28,2% nel 2023. L’EBIT è pari a € 3,11 mln, +47,0% rispetto ai € 2,11 mln del FY21A, in linea con la stima del precedente report pari a € 3,25 mln. Positivo anche il Net Income, pari a € 0,73 mln. Alla luce dei risultati pubblicati nel bilancio per il FY23A, modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore della produzione FY24E pari a € 35,50 mln con un EBITDA pari a € 10,25 mln, corrispondente ad una marginalità del 31,1%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 49,50 nel FY26E, con EBITDA pari a € 16,45 mln (corrispondente ad un EBITDA Margin del 35,0%), in crescita rispetto al valore di € 7,75 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA Margin del 28,2%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di NVP sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 74,02 mln. L’equity value di NVP utilizzando i market multiples risulta essere pari € 66,57 mln (includendo un discount pari al 25,0%). Ne risulta un equity value medio pari a circa € 70,29 mln. Il target price è di € 9,25, rating BUY e rischio MEDIUM.

UPDATE 16.04.2024
16 aprile 2024
Pozzi Milano, nel bilancio al 30 giugno 2023, comunica di aver registrato ricavi di vendita di prodotti finiti per € 8,41 mln, sostanzialmente confermando, al netto di un piccolo calo (-1,7%) il volume d’affari dello stesso periodo dell’esercizio precedente, che si era chiuso con ricavi di vendita pari a € 8,56 mln. L’EBITDA di periodo è pari a € 1,15 mln, registrando un netto miglioramento (56,0%) rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente, pari a € 0,74 mln, in ragione di un efficientamento del mix delle vendite; positivi anche EBIT, che passa da € 0,63 mln a € 0,93 mln, e il Net Income, in aumento da € 0,41 mln a € 0,65 mln. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione semestrale 1H23A, aggiustiamo leggermente le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo un valore della produzione per il FY23E pari a € 22,30 mln e un EBITDA di € 2,45 mln. La revisione al ribasso dei ricavi di fine anno tiene prudenzialmente conto della crisi dei consumi, ma è compensata da una marginalità in crescita di circa un punto percentuale. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 30,00 mln (CAGR: FY22A – FY26E: 8,4%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 3,90 mln, corrispondente a una marginalità del 13,0%, in crescita rispetto a € 2,19 mln del FY22A, corrispondente a una marginalità del 10,1%. Abbiamo condotto la valutazione dell’ equity value di Pozzi Milano sulla base della metodologia DCF. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 59,4 mln. Il target price è quindi pari a €1,75 ( unch.), rating BUY e rischio MEDIUM.Pozzi Milano, nel bilancio al 31 dicembre 2023, comunica di aver registrato ricavi di vendita di prodotti finiti per € 18,79 mln, sostanzialmente in linea, al netto di un piccolo calo (-12,7%) il volume d’affari dell’esercizio precedente, che si era chiuso con ricavi di vendita pari a € 21,53 mln. L’EBITDA di periodo è pari a € 2,35 mln, in miglioramento (7,5%) rispetto al FY22A, pari a € 2,19 mln, in ragione di un efficientamento del mix delle vendite; positivo anche EBIT, che passa da € 1,65 mln a € 1,90 mln, mentre rimane stabile il Net Income, che passa da € 1,01 a € 1,03 mln. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo un valore della produzione per il FY24E pari a € 21,20 mln e un EBITDA di € 2,50 mln. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 25,75 mln (CAGR: FY23A – FY26E: 10,1%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 3,35 mln, corrispondente a una marginalità del 13,1%, in crescita rispetto a € 2,35 mln del FY23A, corrispondente a una marginalità del 12,5%. Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Pozzi Milano sulla base della metodologia DCF. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 52,23 mln. Il target price è quindi pari a €1,50 (prev. € 1,75), rating BUY e rischio MEDIUM.

Il punto sul mercato di Integrae SIM
15 aprile 2024

«Lo stile di Milano lo sintetizzerei con tre D: discrezione, disciplina, dovere» ( Giorgio Armani) I mercati tengono. Il riaccendersi del conflitto in Medio Oriente aveva fatto pensare al peggio e invece la descalation ha preso il sopravvento, ridimensionando molto i timori della vigilia. Piazza Affari in particolare ha sfiorato in chiusura la soglia dei 34mila punti, sul podio delle migliori piazze finanziarie dell’Eurozona. Tornano però a salire i rendimenti dei titoli di Stato che in Italia si avvicinano alla soglia psicologica del 4%. I fronti aperti sono molti, e quindi il flusso di notizie in grado di indirizzare le Borse altrettanto ampio: geopolitica, dati macro e la stagione delle trimestrali statunitensi. In particolare la reporting season del primo trimestre 2024 darà un’importante indicazione sullo stato di salute della corporate America in chiave prospettiva, le previsioni dei Ceo valgono in fatti più di molti indicatori macroeconomici. Su questo fronte nella giornata di oggi alle 11:00 sarà diffuso il dato sull’inflazione in Italia a marzo: atteso un aumento dello 0,1% su base mensile e +1,3% su base annua. In serata invece alle 19:15 un discorso del governatore della Fed Jerome Powell. Tornando alle trimestrali oggi saranno diffusi i conti di Louis Vuitton, J&J, Bank of America e Morgan Stanley. Riflettori puntati sui titoli bancari le cui valutazioni sono molto “tirate” e ogni indicazioni deludente potrebbe innescare prese di beneficio tali da influenzare il listino. Milano non si tocca Alfa Romeo cambia il nome del nuovo Suv: da Milano a Junior dopo le polemiche con il Ministero del Made in Italy. Un’auto chiamata Milano – ha spiegato il Ministro Adolfo D’Urso – non si può produrre in Polonia. Questo lo vieta la legge italiana che nel 2003 ha definito l’Italian Sounding. La nuova vettura dell’Alfa Romeo sarà infatti realizzata a Tychy, dove Stellantis sta producendo la Fiat 600 e la Jeep Avenger. Secondo il CEO di Stellantis, Carlos Tavares se costruito in Italia, il nuovo Suv, avrebbe avuto un prezzo di partenza di circa €40 mila anziché €30 mila, limitandone così il potenziale sul mercato. La casa automobilistica franco-italiana ha quindi deciso di fare marcia indietro, e il mercato non l’ha presa male: il titolo ha chiuso la seduta in rialzo del 2,5%, poco sotto la soglia di €25. Un annuncio arrivato nella giornata dedicata al Made in Italy, che coincide con la nascita di Leonardo Da Vinci, il più noto rappresentante del genio italiano. Dalla moda al design, dal cibo all’arte, il Made in Italy rappresenta il meglio del nostro saper fare, frutto di una tradizione millenaria e di una costante ricerca di innovazione. Temi di investimento rappresentati anche in Piazza Affari, ed in particolare sul listino Euronext Growth Milan dove sono quotate centinaia di Pmi di eccellenza e ad alto potenziale di crescita in grand parte oggetto di copertura da parte dell’ufficio studi di Integrae Sim. Torna il Btp Valore Dopo soli due mesi, il Ministero del Tesoro ha deciso di proporre una nuova emissione, la quarta, del Btp Valore. Una scelta basata sull’elevata domanda registrata nella terza emissione di fine febbraio scorso, oltre €18 miliardi raccolti in una settimana. Il collocamento partirà lunedì 6 maggio. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato un premio di fedeltà leggermente più alto rispetto a quello della precedente emissione, che passerà dallo 0,7% di febbraio allo 0,8%. La struttura di remunerazione rimane la stessa, con un tasso cedolare annuo per i primi tre anni e un tasso superiore per i tre anni successivi. Una scelta che rappresenta, secondo alcuni operatori, una scelta rischiosa poiché è identica all’emissione precedente. Aspetto che rende praticamente immediato il confronto tra i tassi cedolari offerti. Se il nuovo Btp Valore venisse emesso oggi, il rendimento annuo sarebbe del 3,3% per i primi 3 anni, in linea con il rendimento attuale del Btp di riferimento a 3 anni, ma per i successivi 3 anni, il tasso dovrebbe essere del 3,7%, a confronto con il 4% dell’emissione di febbraio. Una cedola meno generosa che potrebbe non essere apprezzata dal mercato limitando la raccolta con conseguente danno reputazionale sul prodotto. Ma in generale la scelta del Ministero di drenare nuova liquidità dai conti correnti dei risparmiatori a favore del debito pubblico, non giova al mercato dei capitali che attende ancora il lancio di nuovi strumenti finanziari, pensiamo al fondo di fondi sovrano, annunciato dal Governo e non ancora realizzato.


FINANCIAL GALA’ – Sveliamo la location della nuova edizione!
15 aprile 2024

Per questa nuova edizione del Financial Galà, abbiamo scelto l’innovativa e centralissima sede dell’Università LUISS a Milano: il Milano Luiss HUB, a pochi passi dall’iconica Piazza Gae Aulenti. Grazie alla partnership con Luiss Alumni Network (LAN) avremo accesso a un vasto network di conoscenze, rapporti personali e professionali, e opportunità da condividere. 21 maggio 2024 Milano Luiss Hub – Via Massimo D’Azeglio, 3, 20154 Milano

https://financialgala.it/


GREEN OLEO – Partecipa ad una delle fiere più importanti al mondo per gli ingredienti nella cosmesi
15 aprile 2024

GREEN OLEO, società quotata su Euronext Growth Milan tra i principali produttori europei di oleochimica fine da fonti rinnovabili e biodegradabili, annuncia la sua partecipazione alla fiera in-cosmeticsGlobal.

Evento di riferiento a livello mondiale

L’evento fieristico, tra i più prestigiosi a livello mondiale, è un punto di riferimento per gli esperti del settore cosmetico, essendo interamente dedicato agli ingredienti e alle materie prime utilizzati in questa industria. Riunendo esperti e professionisti specializzati in ingredienti, fragranze, apparecchiature di laboratorio, test e soluzioni all’avanguardia, la fiera è allineata alle ultime tendenze e innovazioni del settore a livello globale.

GREEN OLEO sarà presente a Parigi, presso lo stand 1V20, per presentare la sua innovativa linea GreenCos®. Questa gamma di emollienti provenienti prevalentemente dalla filiera dell’olivo valorizza gli ingredienti Made in Italy con una filiera corta, garantendo non solo qualità, ma anche tracciabilità e sostenibilità, con un’impronta di carbonio estremamente bassa rispetto ad altri emollienti vegetali, offrendo una solida alternativa agli ingredienti prodotti in Asia.

in-cosmetics ® Global, offre non solo l’opportunità di esplorare le ultime tendenze del settore, ma anche un ambiente ideale per creare reti di contatti e avviare nuove collaborazioni. Questa partecipazione permetterà a GREEN OLEO di far conoscere da vicino la qualità dei suoi prodotti per la cura della persona, della cosmesi e della skincare.

Il commento del Direttore Commerciale

Alessandro Viano, Direttore Commerciale di GREEN OLEO ha commentato:” Partecipare a in-cosmetics ® Global è un’opportunità unica per capire i trend del settore e comprendere il feedback del mercato agli ingredienti per la cosmesi sostenibili e con una bassa impronta carbon footprint. Questa fiera rappresenta un’occasione straordinaria per confrontarci direttamente con i professionisti del settore e continuare a offrire prodotti che non solo soddisfano le esigenze del mercato, ma contribuiscono anche alla sostenibilità ambientale ”.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target €2,65 (upside potential +178%).

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SOLIDWORLD GROUP – La tecnologia 3D del Gruppo protagonista di un intervento salvavita
15 aprile 2024

SolidWorld Group S.p.A., azienda a capo del Gruppo leader nel settore delle tecnologie industriali di design e stampa 3D, della bio-fabbricazione 3D e delle linee di produzione di pannelli fotovoltaici di ultima generazione, ha reso noto che è stato realizzato un intervento chirurgico grazie al ricorso alla stampa 3D integrato all’approccio laparoscopico minimamente invasivo, permettendo di salvare la vita ad una giovane donna e di preservare la milza della paziente.

I dettagi dell’intervento

L’intervento è stato effettuato all’ospedale San Giovanni di Dio (Firenze). La stampa 3D di Bio3DModel, società del gruppo SolidWorld, è stata utilizzata per creare un modello della milza fatto su misura sulla paziente, utilizzato nel pre-operatorio per pianificare con precisione le modalità dell’intervento. Il modello comprendeva infatti le strutture anatomiche come la milza, il pancreas e i vasi splenici, dettagli che hanno potuto fornire preziose informazioni sia prima che durante l’intervento, contribuendo al suo successo.

“Abbiamo effettuato degli incontri con i chirurghi e, una volta ricevuti i documenti quali tomografie ed esami medici, abbiamo ricreato un modello fedelissimo dell’organo nel tempo della pre-ospedalizzazione della paziente. Il nostro team di ingegneria biomedica composto da Federica Giovannini e Paulina Socha, ha preparato il modello che comprendeva i punti critici e i rapporti delle varie anatomie, differenziate per colore, necessari per la guida intraoperatoria” ha dichiarato l’ing. Giovan Battista Semplici, presidente di Bio3DModel.

“Preservare la milza in casi del genere è spesso impegnativo, soprattutto quando l’aneurisma entra quasi nella milza – ha spiegato in una nota della Azienda USL Toscana Centro il dott. Emiliano Chisci, chirurgo vascolare che assieme al primario della Chirurgia generale, Alessandro Anastasi, e alla guida del direttore del dipartimento chirurgico, Stefano Michelagnoli, ha condotto l’intervento – tuttavia siamo riusciti a preservare l‘organo escludendo un grande aneurisma dell’arteria splenica”. L’intervento è un’ulteriore testimonianza di quanto la tecnologia di stampa 3D biomedicale e la competenza espressa dal polo tecnologico di Bio3DModel a Barberino Tavernelle (Firenze) sia un efficace ausilio alle equipe mediche impegnate in operazioni complesse, nonchè dell’impatto positivo dell’integrazione di tecnologie avanzate come la stampa 3D nella pratica chirurgica.

L’innovativa Electrospider

Stampa 3D e Biostampa 3D – Una tecnologia alla quale il Gruppo SolidWorld ha aggiunto, nel corso del 2023, anche la biostampa 3D. Grazie a Electrospider, stampante in grado di riprodurre tessuti umani, SolidWorld Group è in grado di fornire supporto a ospedali, cliniche private, fondazioni ed istituti di ricerca italiani ed internazionali al fine di stampare per la prima volta contemporaneamente sia la struttura di supporto al tessuto, realizzata in materiale biocompatibile, tramite la tecnica di elettrofilatura, con spessore nanometrico, sia gli idrogel cellulari di diverse tipologie di cellule umane. Electrospider, di cui SolidWorld Group detiene il brevetto mondiale, è nata dalla collaborazione tra Bio3DModel e il Centro di Ricerca E. Piaggio dell’Università Università di Pisa (Dipartimento di Ingegneria Biomedicale).

Il nostro giudizio  

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €7,00 (upside potential +119%).

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WEBSOLUTE – Il management acquista azioni sul mercato
15 aprile 2024

Il top management di Websolute, tra le principali digital company italiane attiva nei settori della comunicazione e tecnologia digitale e del digital marketing e-commerce, acquista azioni sul mercato. Secondo un aggiornamento delle comunicazioni di internal dealing, Cartom, primo azionista di Websolute, ha acquistato sul mercato 30.800 azioni, al prezzo medio di €1,0729. I dettagli

Con queste operazioni sul mercato la quota di partecipazione di Cartom in proprio è passata dal 21,09% al 21,58%. La società è riconducibile a Maurizio Lanciaprima vice direttore generale della società e CFO. L’operazione è un segnale di fiducia sul titolo dopo che a inizio aprile la società ha comunicato l’acquisizione del 70% del capitale sociale di Lunghezza d’Onda Srl. Fondata nel 2010 la target è proprietaria di Showefy©, una suite software specializzata in configurazione prodotti e gestione dei servizi per il settore dell’arredamento. La piattaforma, adottata da importanti leader del mercato italiano e internazionale, integra tecnologie all’avanguardia, inclusa l’intelligenza artificiale, per una completa integrazione con i processi aziendali.

Guarda l’intervista di Lamberto Mattioli, Presidente e Amministratore Delegato di Websolute, che spiega il senso strategico dell’operazione di acquisizione di Lunghezza d’Onda: https://video.milanofinanza.it/video/growth-italia-websolute-acquista-il-70-di-lunghezza-d-onda-sWeGT7XhDwq

Il nostro giudizio  

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target price € 4,70 (upside potential +356%).

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FINANZA.TECH – Lancia la nuova piattaforma che facilita l’accesso al mercato dei capitali
15 aprile 2024

Finanza.tech, società benefit e fintech company quotata su Euronext Growth Milan, apre per la prima volta la sua piattaforma a imprese, operatori finanziari, consulenti e professionisti, mettendo a loro disposizione l’accesso in maniera semplice, rapida e strutturata, all’utilizzo di strumenti di analisi e di soluzioni per la gestione finanziaria, oltre che a dati e informazioni a supporto del processo decisionale.

In dettaglio:

Con il rilascio della nuova versione, l’utente di Finanza.Tech, che sia un piccolo imprenditore o un consulente o un amministrativo di una PMI, un direttore finanziario di una corporate o un operatore di un intermediario bancario o finanziario, ha a disposizione, per la prima volta, una soluzione all-in-one – per indagare, analizzare, finanziare – in grado di combinare dati, tecnologia e intelligenza artificiale per rendere semplici le valutazioni e le azioni quotidiane della finanza d’impresa.

Cuore della piattaforma è KYM (Know Your Match), motore di intelligenza artificiale e machine learning che basandosi sui dati economico finanziari dell’azienda, intercetta e anticipa le sue future necessità in termini di liquidità e finanza, proponendo soluzioni mirate che sono il risultato di un matching che ha verificato l’effettiva compatibilità dell’azienda con la c.d. Policy dei vari player finanziari.

Le nuove funzionalità della piattaforma di Finanza.tech sono disponibili su https://portal.finanza.tech/.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €2,30 (upside potential +184%).

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UPDATE 15.04.2024
15 aprile 2024
Reway Group, Società italiana di riferimento per il ripristino delle infrastrutture stradali e autostradali, ha comunicato la sottoscrizione di un accordo per l’acquisizione del 70,0% del capitale sociale di Se.Gi. SpA, tra i principali operatori italiani attivi nel settore della manutenzione di infrastrutture e opere civili nell’ambito ferroviario. L’operazione consente a Reway Group di espandersi nel settore della manutenzione ferroviaria ordinaria e straordinaria e beneficiare dell’importante  track record  e presenza sul mercato della società neo-acquisita. Come effetto dell’operazione, modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore della produzione FY23E pari a € 137,75 mln ed un EBITDA pari a € 26,20 mln, corrispondente ad una marginalità del 19,0%. Per gli anni successivi, stimiamo un valore della produzione in crescita fino a € 231,00 mln nel FY25E (CAGR 22-25: 27,8%), con un EBITDA di € 48,50 mln, corrispondente ad un EBITDA margin del 21,0%.  Abbiamo condotto la valutazione dell’ equity value  di Reway Group sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il  DCF method  (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 1,5%) restituisce un  equity value  pari a € 326,1 mln. L’ equity value  di Reway Group utilizzando i  market multiples  risulta essere pari € 224,7 mln (includendo un  discount  pari al 10,0%). Ne risulta un  equity value  medio pari a circa € 275,4 mln. Il target price è di € 7,15 (prev. € 6,00), rating BUY e rischio MEDIUM.

UPDATE 15.04.2024
15 aprile 2024
Il valore della produzione si attesta a € 22,56 mln, registrando una crescita del 21,9% rispetto al dato del FY22A, pari a € 18,51 mln, nonostante un contesto geopolitico incerto e prezzi di materie prime ed energia altamente instabili. L’EBITDA si attesta a € 0,84 mln, rispetto ad una valore pari a € 0,14 mln per il FY22A, registrando un incremento pari al 495,0%. L’EBIT, dopo ammortamenti e svalutazioni per € 0,56 mln, si attesta a € 0,27 mln. Il Net Income si attesta a € 0,11 mln, in crescita del 151,0% rispetto al dato negativo riportato per il FY22A pari a € -0,21 mln. La NFP risulta pari a € 0,00 mln, raggiungendo la soglia della parità rispetto al dato del FY22A, pari a € 0,87 mln di debito. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo Valore della Produzione FY24E pari a € 24,00 mln ed un EBITDA pari a € 1,10 mln, corrispondente ad una marginalità del 4,6%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il Valore della Produzione possa aumentare fino a € 42,30 mln (CAGR 23A-28E: 13,4%) nel FY28E, con EBITDA pari a € 3,40 mln (corrispondente ad una marginalità del 8,0%), in crescita rispetto a € 0,84 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del 3,7%). A livello patrimoniale, invece, stimiamo per il FY24E una NFP cash positive pari a € 0,24 mln. Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Acquazzurra sulla base della metodologia DCF. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,50%) restituisce un equity value pari a € 25,1 mln. Il target price è di € 9,70, rating HOLD e rischio MEDIUM.

UPDATE 15.04.2024
15 aprile 2024
Il valore della produzione si attesta a € 11,37 mln, in crescita sia rispetto a € 9,47 mln registrati a fine 2022 (+20,1%), sia rispetto a € 10,95 mln stimati nel nostro precedente report. L’EBITDA risulta pari a € 0,53 mln, segnando una contrazione del 71,6% rispetto al valore registrato alla fine dell’esercizio precedente (€ 1,87 mln) e attestandosi al di sotto delle nostre attese, che proiettavano un valore pari a € 1,65 mln. L’EBITDA margin è pari al 4,7%, anch’esso in decrescita rispetto al valore di 19,8% del FY22A e alle nostre stime pari al 15,1%. L’EBIT si attesta a € 0,14 mln (€ 1,67 mln nel 2022), rispetto alle nostre stime che proiettavano un valore di € 1,35 mln. Il Net Income si attesta a € 0,01 mln (€ 1,13 mln nel 2022), mostrando una flessione anche rispetto a € 0,85 mln proiettati nelle nostre precedenti stime. La NFP mostra un peggioramento, passando da € 0,88 mln del FY22A a € 1,49 mln. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo un valore della produzione FY24E pari a € 11,90 mln ed un EBITDA pari a € 1,15 mln, corrispondente ad una marginalità del 9,7%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 15,65 mln (CAGR 23A-26E: 11,2%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 2,70 mln (corrispondente ad una marginalità del 17,3%), in crescita rispetto a € 0,53 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del 4,7%). Data la mancanza di società comparabili, abbiamo condotto la valutazione dell’ equity value di Deodato Arte sulla base della sola metodologia DCF. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 26,5 mln. Il target price è di € 0,85, rating BUY e rischio MEDIUM.

SPINDOX – Con Envision Everything alla Milano Design Week
15 aprile 2024

In occasione della Milano Design Week 2024, dal 16 al 19 aprile pp.vv., Raffles Milano (Via Felice Casati 16) ospita la mostra Envision Everything. L’allestimento nasce da un’idea di Valentina Temporin, presidente di Ultra, società del Gruppo Spindox specializzata nella progettazione di mondi virtuali ed esperienze immersive. L’allestimento raccoglie i lavori degli studenti del corso di Architettura Virtuale, di cui Temporin è titolare per Raffles. Con l’ausilio di visori VR, il pubblico potrà esplorare strutture e spazi architettonici che non sono mai stati costruiti o che sono andati perduti nel tempo.

L’Architettura Circolare e la Riqualificazione Urbana attraverso la Realtà Virtuale

La mostra mette al centro il tema della riqualificazione urbana e dell’architettura circolare, invitando a pensare spazi sostenibili basati sul recupero ciò che è stato perduto. Grazie alla tecnologia VR, la mostra offre un’esperienza immersiva che permette di rivivere progetti architettonici storici scomparsi, esplorandone le straordinarie dimensioni tridimensionali. L’esposizione si pone come ponte tra il passato e un possibile futuro, rivelando come l’ingegnosità architettonica possa ancora ispirare e trasformare. Envision everythink non è soltanto un omaggio ai grandi maestri dell’architettura, ma anche un’esplorazione delle infinite possibilità del campo, aprendo una finestra su mondi che sono stati o avrebbero potuto essere. Una vera celebrazione del potenziale infinito dell’architettura, in cui si invitano i visitatori a diventare esploratori dell’impossibile.

Osaka ’70 Reloaded: Le Esperienze Virtuali degli Studenti e l’Eredità di Ultra nel Design Virtuale

Le esperienze realizzate dagli studenti riprendono un concetto già sviluppato con l’allestimento virtuale Osaka ’70, realizzato da Ultra per il Museo MAXXI di Roma: una ricostruzione virtuale progetto firmato dall’architetto Maurizio Sacripanti in occasione del concorso per il padiglione italiano all’Esposizione Internazionale di Osaka del 1970. Sempre per conto del MAXXI, Ultra ha curato il virtual setting della mostra antologica dedicata all’artista cinese Cao Fei. Oltre al MAXXI, Ultra annovera fra i propri clienti imprese e istituzioni culturali di primaria importanza, come Emporio Armani, Plenitude, Intercos Group, ActionAid, MAD Architects, MEET Digital Culture Center e Sisal.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price € 15,80 (upside potential +84%).

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Il punto sul mercato di Integrae SIM
14 aprile 2024

Una pace cattiva è meglio di una guerra buona” ( proverbio ebraico) Torna la paura sui mercati? La settimana si apre con il riaccendersi dell’escalation militare in Medio Oriente che alimenta i timori di una prima importante correzione da parte degli indici mondiali che hanno iniziato male il secondo trimestre dell’anno, dopo avere ritoccato più volte i massimi storici nel mese di marzo. Un primo assaggio di quello che potrebbe accadere oggi arriva dal bitcoin: crollato di oltre il 5% e vicino alla soglia di $60mila. Si consolida quindi la prospettiva di tassi di interesse più alti più a lungo che ha riacceso la volatilità nel corso dell’ultima settimana: +7%, nuovamente a ridosso della soglia di 20 punti. Sempre in range ma comunque un segnale di debolezza per il mercato azionario. Di riflesso si sono mossi soprattutto gli indici delle small cap ovvero quelli più legati all’economia reale che soffrono con il perdurare di tassi di interesse su livelli elevati. Ma il grande spauracchio è il ritorno dell’inflazione che rinvia l’atteso taglio del costo del denaro da parte della Fed mentre la recessione, almeno in Europa si fa sempre più concreta. Tra le poche note positive l’alleggerimento della pressione del prezzo del petrolio che resta lontano dalla soglia di allarme di $90 nonostante i venti di guerra. Dopo le riunioni delle banche centrali il calendario macro di questa settimana è meno ricco di spunti. Tra questi; oggi alle 14:30 le vendite al dettaglio in Usa a marzo, martedì alle 10:00 l’inflazione in Italia, e in serata un discorso di Jerome Powell, mercoledì alle 11:00 l’inflazione nella zona euro. Lo scoperto torna sotto i riflettori A sorpresa nel mese di aprile l’orso sembra essersi risvegliato dal letargo iniziato nell’ottobre 2023. Le aspettative di sei manovre finanziarie correttive di politica monetaria nel corso dell’anno si sono affievolite sino a svanire quasi del tutto, e c’è chi inizia a ipotizzare addirittura un aumento dei tassi. Un contesto che riaccende l’appetito degli speculatori al ribasso, ovvero coloro che utilizzano le tecniche di vendita allo scoperto. Secondo i più recenti dati Consob sulle posizioni nette corte rispetto all’ultimo mercato Orso, dove ad essere venduti erano soprattutto i titoli bancari, nel nuovo contesto, la speculazione batte sulle società del comparto industriale, o dei servizi ad esso legati. Questo perché, almeno in Europa, inizia a farsi sentire la recessione, che nella fase iniziale, colpisce soprattutto le società esposte all’economia reale. Eurogroup Lamination, Fincantieri e le Industrie De Nora sono i titoli più veduti alla scoperto, mentre l’unica banca ancora nel mirino della speculazione ribassista è Banca Monte dei Paschi di Siena. Si allenta invece la pressione sui titoli dell’energia, ed in particolare Saipem, che in passato ha avuto numerose posizioni corte “attive”, arrivate oltre il 10% del flottante, che invece nel corso degli ultimi 2 mesi si sono praticamente dimezzate. Tra i titoli finanziari ancora oggetto di vendite allo scoperto Azimut Holding, colosso del risparmio gestito, che vede posizioni nette corte superiori all’1% del capitale. La culla fa bene alla Borsa Secondo l’Istat il 2008 è stato l’ultimo anno in cui in Italia il numero delle nascite ha superato i decessi. Il numero medio di figli per donna scende da 1,24 nel 2022 a 1,20 nel 2023. Molto vicino al minimo storico di 1,19 figli nel lontano 1995. Sta venendo meno quindi anche l’impatto dell’immigrazione, i tassi di natalità della popolazione straniera sta infatti progressivamente convergendo verso quelli degli italiani. Ma la cosa più eclatante è che anche la Cina è entrata nella lunga lista di Paesi che registrano più decessi che nascite. Il trend demografico potrebbe avere ripercussioni negative sull’economia globale. Secondo un’analisi dell’Economista Jared Franz di Capital Group, la demografia influenza gli acquisti e il potenziale di guadagno delle aziende, contribuisce a definire la politica monetaria e, in ultima analisi, il benessere di ogni generazione successiva. Non c’è quindi solamente il cambiamento climatico a mettere a rischio la crescita ma anche la demografia. Le conseguenze sono ingenti per la spesa pubblica e anche per settori come beni di consumo, assistenza sanitaria e edilizia abitativa. L’analisi di Capital Group osserva che si sta verificando una collisione involontaria di due forze: demografia e Intelligenza Artificiale. Questi due megatrend dirompenti cambieranno il futuro del lavoro in settori come l’assistenza sanitaria, la produzione, il commercio e altri. L’esperto di Capital Group conclude sostenendo che l’IA potrebbe inaugurare una nuova era di aumento della produttività, per cui forse non sarà necessario avere una grande popolazione per crescere come avvenuto nel passato.


GREEN OLEO – Incontra la squadra di Tennis in Carrozzina della Canottieri Baldesio
12 aprile 2024

GREEN OLEO, società quotata su Euronext Growth Milan tra i principali produttori europei di oleochimica fine da fonti rinnovabili e biodegradabili, ha incontrato la squadra di Tennis in Carrozzina della Canottieri Baldesio di Cremona.

I dettagli

La squadra di Tennis in Carrozzina della Canottieri Baldesio di Cremona ha fatto visita a Green Oleo, consolidando i rapporti di stima e di amicizia tra le due realtà del territorio. Durante l’incontro, la società ha accolto gli atleti e gli allenatori, ai quali si è unita l’amministratore delegato, l’avvocato Beatrice Buzzella, congratulandosi per il loro straordinario impegno e i risultati eccezionali ottenuti e riconoscendone l’importanza del lavoro svolto sia sul campo che nella promozione dello sport nella comunità. Questa collaborazione ha rafforzato i legami tra le realtà locali e promosso valori di inclusione, impegno e sostenibilità.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target €2,65 (upside potential +178%).

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LONGINO&CARDENAL – Annuncia la nascita di Longino Digital Factory per la trasformazione digitale nel settore food
12 aprile 2024

Longino & Cardenal S.p.A., attiva nella ricerca, selezione e distribuzione di cibi rari e preziosi e punto di riferimento per l’alta ristorazione azionale ed internazionale, rende nota la costituzione di Longino Digital Factory S.r.l. (“Longino Digital Factory”) per sviluppare una serie di attività nell’ambito digital-food, sfruttando il proprio know-how maturato in oltre 30 anni di esperienza con la collaborazione di oltre 5.000 stakeholders del settore, inclusi chef stellati.

I dettagli

In seguito al notevole progetto di trasformazione digitale avviato nel 2020 durante la pandemia, Longino & Cardenal S.p.A. sta ora lanciando una nuova iniziativa strategica con la costituzione di Longino Digital Factory. Questa nuova divisione si concentrerà sulla promozione del know-how gastronomico attraverso strategie digitali e consulenza per la trasformazione digitale delle aziende del settore Food&Beverage. La riorganizzazione manageriale comprende anche la delega della funzione di Amministrazione e Finanza ai consiglieri esecutivi Riccardo Uleri e Cristina Sambuchi, con quest’ultima che assume anche il ruolo di Investor Relations Manager. La riorganizzazione è mirata a ottimizzare i costi e a migliorare l’efficienza aziendale, grazie agli investimenti in digitalizzazione. La società ringrazia il Dott. Paolo Barbieri per il suo contributo e gli augura il meglio per il futuro. Si specifica che il Dott. Paolo Barbieri non detiene azioni o altri strumenti finanziari partecipativi nella Società Longino & Cardenal S.p.A.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target €4,00 (upside potential +66%).

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FINANCIAL GALA’ – Live il sito internet!
11 aprile 2024

Con il Financial Galà edizione “Real Economy” si accendono i riflettori sulle PMI che rappresentano un’opportunità di investimento per un futuro con basi solide.

Vi presentiamo la nuova edizione dell’evento esclusivo organizzato da Integrae Sim e dedicato all’incontro tra le eccellenze esposte all’economia reale sul listino Euronext Growth Milan di Borsa Italiana e l’ecosistema degli investitori.

Visita il sito internet per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità!

https://financialgala.it/

21 maggio 2024


GREEN OLEO – Innovazioni e Prospettive di Crescita
11 aprile 2024

GREEN OLEO, società quotata su Euronext Growth Milan tra i principali produttori europei di oleochimica fine da fonti rinnovabili e biodegradabili, ha presentato oggi, nell’ambito di una video call con analisti, investitori e stampa economico-finanziaria, la strategia di crescita per il 2024-2026.

I dettagli

La Società mira a continuare il percorso di sviluppo avviato nel 2020-2023, focalizzandosi sull’integrazione a valle della catena del valore per ridurre l’esposizione alla ciclicità della chimica di base e sulla crescita in settori applicativi ad alto valore aggiunto come la Cosmetica, la Lubrificazione, i Detergenti, gli Intermedi per l’industria, le Resine e le Vernici, e l’Agro. Il piano d’azione per la realizzazione di questa strategia si basa su tre pilastri principali:

Capacità Produttiva: Priorità sull’incremento dei volumi nel 2024, seguito dall’ottimizzazione della marginalità attraverso il cambio di mix produttivo nei bienni successivi. Investimenti mirati mirano a ottimizzare gli impianti di esterificazione per aumentare la produzione e la flessibilità. Sviluppo Gamma Prodotti: Monitoraggio costante delle normative di settore per guidare l’attività di R&D. Investimenti focalizzati sulla gamma degli esteri per la cosmetica e la lubrificazione, con progetti che includono la creazione di esteri alternativi a basso impatto ambientale e innovazioni per i sistemi di raffreddamento. Proposta Commerciale e Rete di Vendita: Espansione della rete di vendita con l’aggiunta di un sales manager per la Cosmetica. Il nuovo magazzino di prodotti finiti permetterà una gestione più efficiente del flusso commerciale. Implementazione di un CRM per migliorare la gestione del rapporto con i clienti. Partecipazione a fiere internazionali di settore per ampliare le opportunità di mercato.

La Società valuta anche potenziali acquisizioni di aziende italiane ed estere per consolidare la sua presenza nei settori della Cosmetica e della Lubrificazione. Alcune delle possibili target includono distributori di ingredienti per cosmesi con canali di vendita online, produttori di esteri e produttori di estratti naturali per ingredienti cosmetici. Per quanto riguarda la Lubrificazione, l’obiettivo è acquisire un produttore di formulati lubrificanti nel mercato USA per espandersi a livello internazionale e aumentare la capacità produttiva.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target €2,65 (upside potential +178%).

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LINDBERGH – Firmato l’accordo per l’acquisizione di Vergottini Srl
11 aprile 2024

Lindbergh S.p.A., società a capo dell’omonimo Gruppo attivo in Italia e Francia nel settore MRO (Maintenance, Repair and Operations) per l’offerta di servizi, prodotti e soluzioni di logistica per le reti di assistenza tecnica attraverso la propria piattaforma tecnologica T-Linq, comunica di aver concluso, per il tramite della controllata SMIT Srl, un accordo per l’acquisizione del 100% di Vergottini Srl.

In dettaglio:

Vergottini Srl opera in Valtellina e su tutto il territorio lombardo nell’ambito delle tecnologie energetiche nel settore termotecnico impiantistico, con particolare riferimento alle attività di installazione, trasformazione, ampliamento e manutenzione di impianti per il gas, apparecchi termici, di riscaldamento e di climatizzazione, impianti elettrici, impianti ad energie rinnovabili e di trattamento aria e ventilazione. Questa operazione si inserisce nella linea strategica del Gruppo volta a costituire, mediante la controllata SMIT, la prima realtà industriale italiana in grado di erogare servizi di assistenza tecnica e installazione nel settore della termoidraulica su tutto il territorio nazionale.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target price €4,60 (upside potential +53%).

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BREAKING NEWS 11.04.2024
11 aprile 2024
Nel comunicato stampa del 21 marzo 2024, Frendy Energy, società attiva in Italia nella produzione di energia elettrica da impianti mini-idro, quotata su Euronext Growth Milan, ha reso nota l’approvazione da parte del CDA dei risultati al 31 dicembre 2023. Nel corso dell’anno, il Gruppo ha generato: Ricavi di vendita pari a € 1,83 mln, segnando un aumento del 51,7% rispetto a € 1,21 mln del FY22A; EBITDA pari a € 0,76 mln, in netto miglioramento rispetto ai circa € 0,13 del FY22A; EBIT pari a € 0,22 mln rispetto al dato negativo del FY22A, pari a € – 4,47 mln; Net Income pari a € 0,24 mln, rispetto al dato negativo del FY22A pari a € – 3,34 mln; La NFP migliora passando da € 1,49 mln cash positive nel FY22A, a € 2,53 mln cash positive nel FY23A. Il miglioramento dei risultati rispetto all’anno precedente è dovuto principalmente alle maggiori produzioni di energia elettrica per effetto della maggior idraulicità, soprattutto nella seconda parte dell’anno, con un incremento della produzione da parte del Gruppo di circa 3 GWh. Si ricorda che il 2022 era stato un anno segnato da una forte scarsità della risorsa idrica a causa dell’elevata siccità. Per quanto concerne l’EBIT, pari a € 0,22 mln, si evidenzia che nell’esercizio precedente erano state effettuato delle svalutazioni delle immobilizzazioni pari a € 3,80 mln a seguito dell’impairment test sul valore degli asset del Gruppo. Dal punto di vista patrimoniale, si precisa che il miglioramento della NFP è dovuta principalmente al flusso di cassa positivo della gestione e al miglioramento della gestione del circolante. Sulla base di quanto comunicato, in attesa di conoscere l’evoluzione futura della Società e le sue prospettive di crescita, lasciamo il nostro target price, la nostra raccomandazione e il nostro livello di rischio a Under Review (U/R). 

UPDATE 11.04.2024
11 aprile 2024
Nel bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023, Redelfi ha comunicato ricavi di vendita pari a € 10,74 mln, quasi triplicando il valore a bilancio nel 2022 di € 3,96 mln. Il valore della produzione è pari a € 10,91 mln, in crescita del 141,6% rispetto ai € 4,51 mln totalizzati durante l’esercizio precedente. L’EBITDA di periodo è stato pari a € 5,06 mln, raggiungendo una crescita del 296,7% rispetto al dato del 31 dicembre 2022 che si attestava a € 1,68 mln. L’EBIT, dopo ammortamenti e svalutazioni per € 0,49 mln, ammonta a € 4,57 mln, in crescita rispetto al valore raggiunto nel corso del FY22A di € 1,14 mln e con un EBIT margin del 42,5%. Positivo anche il Net Income, pari a € 3,03 mln. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il 2023 e della conferma dell’evoluzione del Piano Industriale 2023-2026, confermiamo le nostre stime sia per l’anno in corso che per i prossimi anni. In particolare, confermiamo valore della produzione FY24E pari a € 18,25 mln ed EBITDApari a € 6,65 mln, corrispondente ad una marginalità del 36,7%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 34,85 mln (CAGR FY23A – FY26E: 47,3%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 24,15 mln (corrispondente ad una marginalità del 69,6%), in crescita rispetto a € 5,06 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA Margin del 47,0%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Redelfi sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 95,8 mln. L’equity value di Redelfi utilizzando i market multiples risulta essere pari € 98,8 mln (includendo un discount pari al 25,0%). Ne risulta un equity value medio pari a circa € 97,3 mln. Il target price è di € 11,50, rating BUY e rischio MEDIUM.

UPDATE 11.04.2024
11 aprile 2024
Al termine del FY23A, il valore della produzione si attesta pari a € 1,76 mln, in crescita del 7,1% rispetto agli € 1,64 mln totalizzati nel FY22A. L’EBITDA al termine del 2023 totalizza un valore pari ad € -0,07 mln, l’EBITDA Adjusted, che tiene in considerazione una plusvalenza di € 0,17 mln, ammonta a € 0,10 mln per un EBITDA margin adjusted pari al 5,9%.L’EBIT, dopo ammortamenti e svalutazioni per complessivi € 0,22 mln, si attesta ad un valore di € -0,29 mln. Il Net Income, dopo oneri finanziari netti per € -0,07 mln e un contributo positivo delle imposte pari a € 0,14 mln, risulta pari a € -0,23 mln. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo lievemente le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo un valore della produzione per il FY24E pari a € 3,70 mln ed un EBITDA pari a € 1,05 mln, corrispondente ad una marginalità del 28,4%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 6,50 mln (CAGR 23A-26E: 32,5%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 2,25 mln (corrispondente ad una marginalità del 34,6%), in crescita rispetto agli € -0,07 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del -3,9%). Infine, stimiamo una NFP per il 2026E pari a € 1,70 mln, in miglioramento rispetto ai € 3,69 mln di debito del FY23A grazie principalmente ai flussi di cassa positivi generati dalle operations. Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di AATECH sulla base della metodologia “sum-of-parts”, attraverso la valutazione e l’aggregazione delle partecipate secondo il metodo dei multipli di mercato. Tenendo in considerazione le varie partecipazioni detenute dal Gruppo, ne risulta un equity value medio pari a circa € 17,1 mln. Il target price è di € 2,80 rating BUY e rischio MEDIUM.

UPDATE 11.04.202
11 aprile 2024

Il valore della produzione per il 2023 si attesta a € 26,40 mln, in crescita rispetto al dato FY22A di € 21,56 mln e in linea con la nostra stima di € 26,50 mln. L’EBITDA, pari a € 4,43 mln, registra un aumento del 14,8% rispetto ai € 3,86 mln dell’esercizio precedente. L’EBITDA margin si attesta al 16,8%, in leggera flessione rispetto al dato del FY22A, pari al 17,9% e in linea con il valore contenuto nel nostro precedente report (17,0%). L’EBIT ammonta a € 2,26 mln (€ 2,17 mln nel FY22A), confermando le nostre stime di € 2,30 mln. Il Net Income si attesta a € 1,27 mln, in linea col risultato dello scorso esercizio di € 1,34 mln. La NFP raggiunge un valore cash-positive di € 0,34 mln, che risulta migliorativo sia rispetto il risultato di € 0,04 mln nel FY22A, sia rispetto alla nostra precedente stima pari a € 0,09 mln.  Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore della produzione FY24E pari a € 29,00 mln ed un EBITDA pari a € 5,25 mln, corrispondente ad una marginalità del 18,1%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 36,00 mln (CAGR 23A-26E: 10,9%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 7,00 mln (corrispondente ad una marginalità del 19,4%), in crescita rispetto a € 4,63 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del 16,8%).  Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Fos sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 40,1 mln. L’equity value di Fos utilizzando i market multiples risulta essere pari € 39,3 mln (includendo un discount pari al 25%). Ne risulta un equity value medio pari a circa € 39,7 mln. Il target price è di € 5,80, rating BUY e rischio MEDIUM.


UPDATE 11.04.2024
11 aprile 2024
Il valore dei Ricavi si attesta su un valore di € 40,90 mln, in linea rispetto a un valore pari a € 40,83 mln registrato a fine 2022 e leggermente inferiore a € 45,50 mln stimati nel nostro precedente report. L’EBITDA, pari a € 6,18 mln, registra un incremento pari al 24,2% rispetto ai € 4,98 mln dell’esercizio precedente e risulta in linea alle nostre precedenti stime pari a € 6,18 mln. L’EBITDA Margin, pari al 15,1%, risulta superiore rispetto al dato dell’esercizio precedente (12,2%) e alle nostre stime (13,2%). L’EBIT, dopo ammortamenti e svalutazioni per € 2,26 mln (€ 1,68 nel FY22A), si attesta a € 3,92 mln (€ 3,30 mln nel FY22A), rispetto a nostre stime pari a € 3,80 mln. Il Net Income si attesta a € 2,04 mln (€ 2,01 mln nel FY22A), in linea rispetto a € 2,10 mln delle nostre precedenti stime. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo Ricavi FY24E pari a € 50,00 mln ed un EBITDA pari a € 7,60 mln, corrispondente ad una marginalità del 15,2%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore dei Ricavi possa aumentare fino a € 77,00 mln (CAGR 23A-27E: 17,1%) nel FY27E, con EBITDA pari a € 12,35 mln (corrispondente ad una marginalità del 16,0%), in crescita rispetto a € 6,18 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del 15,1%). A livello patrimoniale, invece, modifichiamo le nostre precedenti stime di NFP per il FY24E, giungendo a un valore pari a circa € 22,44 mln di debito. Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di G.M. Leather sulla base della metodologia DCF. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,50%) restituisce un equity value pari a € 59,5 mln. Il target price è di € 5,30, rating BUY e rischio MEDIUM.

Il punto sul mercato di Integrae SIM
10 aprile 2024

La vita è un po’ come il jazz: viene meglio quando si improvvisa” ( George Gershwin) L’inflazione mette paura ai mercati. Anche l’indice supercore, il più attenzionato da parte della Fed ha deluso le attese nel mese di marzo. Il dato macro game changer della settimana, ha portato cattive notizie per i mercati (Nasdaq e S&P 500 -1%, MSCI World -0,8%) e un Joe Biden alla ricerca della rielezione. Il taglio dei tassi in Usa è quindi probabilmente rinviato a luglio, inizia a farsi strada la probabilità che nel 2024 non ci sia alcuna manovra finanziaria e addirittura che la Fed sarà costretta ad alzare il costo del denaro. La differenza del dato finale è stata comunque appena del +0,1% oltre le attese. Guardando le cose da un altro punto di vista l’inflazione si è stabilizzata intorno al 3%, ovvero non sale nonostante le spinte verso l’alto ci siano: economia a stelle e strisce robusta e tensione geopolitca. Vero quindi che i tassi restano più alti più a lungo ma anche l’economia non ne risente, l’occupazione è elevata, e quindi i profitti delle aziende saliranno. I mercati sembrano quindi in grado di gestire la situazione. Chi farà più fatica è invece il Presidente Usa in carica Joe Biden, che più i cittadini perdono potere d’acquisto più lui perde consensi aumentando così le probabilità di vittoria dello sfidante Donal Trump (anche se ieri la sua Trump Media ha perso un altro 8% a Wall Street), che ha sempre avuto un ottimo rapporto con i mercati finanziari. In questo scenario, quasi diametralmente opposto a quello stimato a gennaio scorso, gli investitori restano posizionati sulle scadenze brevi dei titoli obbligazionari con l’idea di spostarsi su scadenze più lunghe in modo opportunistico in base ai dati macro in uscita. Infine Milano che ha tenuto quota 34mila punti, grazie anche al fatto che tassi più alti più a lungo portano ingenti profitti alle banche italiane che pensano in maniera significativa sull’indice. Il giorno della Bce Oggi è il giorno della Bce. Alle 14:15 l’annuncio e alle 14:45 la conferenza stampa della Governatrice. Scontato che i tassi non saranno toccati, molta attenzione alle dichiarazioni di Christine Lagarde. Le condizioni per una riduzione ci sono tutte, ma è probabile che verrà preso tempo, senza indicare una data precisa che però molto probabilmente sarà anticipata rispetto alla manovra della Fed (giugno?). Altro fattore che frena il cambio di rotta sono le elezioni europee e la nomina del nuovo presidente della commissione europea, dove sono in ascesa le quotazioni di Mario Draghi. I tempi per un taglio sono però maturi, anche al netto di questioni di coordinamento con le altre banche centrali. L’impatto sarebbe ovviamente positivo per l’economia europea, in condizioni di stagnazione, grazie alla svalutazione dell’euro con la possibilità di favorire le esportazioni. In questo contesto i maggiori vantaggi sarebbero per l’Italia ed in particolare per le Pmi che hanno una quota rilevante nel commercio internazionale. Ricadute positive quindi anche per il mercato dei capitali nazionale con l’indice Euronext Growth Milan che potrebbe tornare sotto i riflettori dopo avere sottoperformato rispetto alle blue chips ed essere arrivato su valutazioni fortemente a sconto rispetto alle large cap. Che Salone! Si è chiusa ieri la seconda giornata del Salone del Risparmio in corso a Milano, l’evento più importante in Europa in materia di risparmio privato. Tra i messaggi forti della giornata la necessità di procedere al rafforzamento del mercato dei capitali nazionale, a poche ore dall’approvazione del DEF, ovvero il Documento di Economia e Finanza del Governo che delinea gli obiettivi economici del Paese nel medio periodo. Il Governo la confermato che restano allo studio nuovi strumenti per convogliare il risparmio privato verso l’economia reale, che potrebbero servire a ridurre il frazionamento degli investimenti attuali ovvero la creazione di un contenitore unico, un fondo di fondi sovrano. L’inflazione Usa in crescita per il trentaseiesimo mese consecutivo non pare avere però impattando molto sull’umore del mercato: secondo un sondaggio condotto da Class Cnbc tra gli operatori presenti al Salone, non c’è timore ovvero in pochi si aspettano una correzione dei mercati, inclusa Piazza Affari. La mobilitazione dei capitali pubblici da parte dell’Europa, insieme al risparmio privato è la ricetta proposta dagli esperti intervenuti ad un panel al quale era presente anche Integrae SIM, e che ha applaudito alla proposta di Mario Draghi Presidente della Commissione europea.


PALINGEO – Nuovo massimo storico
10 aprile 2024

Palingeo, azienda leader nei settori della geotecnica e della geognostica, per la realizzazione di opere edili, infrastrutturali e per il consolidamento di terreni di fondazione o sostegno di fonti di scavo, ha raggiunto un nuovo massimo storico nella giornata di oggi.

Il titolo ha fatto segnare il prezzo di € 6,00 +20% rispetto al valore di IPO di € 5,00.

Esercizio 2023: Boom

Il movimento a rialzo del titolo è stato innescato dalla pubblicazione dei risultati dell’esercizio 2023.

Palingeo ha registrato infatti un notevole successo nell’esercizio precedente: il valore della produzione è salito a € 61,5 milioni, con un aumento del 15,46% rispetto all’anno precedente. L’EBITDA ha raggiunto € 13,14 milioni, con un incremento del 65,12%, mentre l’EBIT è aumentato del 74,65%, raggiungendo € 9,47 milioni. L’utile netto è salito a € 6,71 milioni, con un aumento dell’84,28%. La posizione finanziaria netta è migliorata a € 7,8 milioni, con disponibilità liquide che sono passate a € 7,8 milioni. Il patrimonio netto complessivo è cresciuto del 32,35%, raggiungendo € 24,2 milioni. Il backlog acquisito al 31 dicembre 2023 è stato di circa € 84 milioni, con ulteriori acquisizioni previste per il 2024 e il 2025. Questi risultati confermano il successo e la solidità dell’azienda nel mercato attuale.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €10,80 (upside potential +81%).

Per leggere il documento completo della nostra ricerca, comprensivo delle informazioni previste dalla normativa di riferimento, clicca qui:

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UPDATE 10.04.2024
10 aprile 2024
Il valore della produzione al termine del periodo si attesta pari a € 99,85 mln, in crescita del 21,2% rispetto al dato del FY22A pari a € 82,41 mln. L’EBITDA al termine del FY23A si attesta pari a € 7,23 mln, in crescita del 14,5% rispetto ai € 6,31 mln del periodo precedente. La marginalità risulta pari al 7,2%, lievemente al di sotto del valore del FY22A, pari a 7,7%. L’EBIT, risulta pari ad € 2,86 mln registrando una crescita del 9,0% rispetto al valore di 2,62 mln dell’esercizio precedente. Il Net Income consolidato, registra un valore pari a € 0,25 mln, in diminuzione rispetto al periodo precedente in cui ammontava a € 0,81 mln. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il 2023 modifichiamo leggermente nostre stime sia per l’anno in corso che per i prossimi anni. In particolare, stimiamo un valore della produzione per il FY24 pari a € 112,50 mln ed un EBITDA pari a € 8,75 mln, corrispondente ad una marginalità del 7,8%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 148,65 mln (CAGR 23A-26E: 14,2%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 13,00 mln (corrispondente ad una marginalità dell’8,7%), in crescita rispetto ai € 7,23 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del 7,2%). Infine, ci aspettiamo un miglioramento della NFP, che si attesterà nel FY26E ad un valore cash positive di € 0,75 mln. Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Spindox sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 94,6 mln. L’equity value di Spindox utilizzando i market multiples risulta essere pari € 95,0 mln (includendo un discount pari al 25,0%). Ne risulta un equity value medio pari a circa € 94,8 mln. Il target price è di € 15,80, rating BUY e rischio MEDIUM.

UPDATE 10.04.2024
10 aprile 2024
I Ricavi del FY23A si attestano a € 62,04 mln, in crescita del 27,4% rispetto a € 48,70 mln del FY22A, e superiori in linea rispetto ai valori stimati nel nostro precedente report, pari a € 62,00 mln. Anche il Valore della Produzione, dopo Altri Ricavi per € 7,39 mln, registra un aumento del 22,2%, passando da € 56,84 mln del FY22A a € 69,43 mln del FY23A. L’EBITDA è pari a € 13,92 mln e in crescita del 24,0% rispetto a € 11,23 mln nel FY22A, con EBITDA Margin pari al 22,4% in diminuzione di 0,6 punti percentuali rispetto al margine del 23,0% del precedente esercizio. Il Net Income si attesta a € 6,49 mln e risulta in linea rispetto a € 6,47 mln registrato nel FY22A. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo Ricavi FY24E pari a € 72,00 mln ed un EBITDA pari a € 16,60 mln, corrispondente ad una marginalità del 23,1%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore dei Ricavi possa aumentare fino a € 90,00 mln (CAGR 23A-26E: 13,2%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 21,30 mln (corrispondente ad una marginalità del 23,7%), in crescita rispetto a € 13,92 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA Margin del 22,4%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di ILPRA sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 118,8 mln. L’equity value di ILPRA utilizzando i market multiples risulta essere pari € 110,0 mln (includendo un discount pari al 25,0%). Ne risulta un equity value medio pari a circa € 114,4 mln. Il target price è di € 9,50, rating BUY e rischio MEDIUM.

Emma Villas – Acquisisce Marche Holiday: Potenziamento nel Vacation Rental
10 aprile 2024

Emma Villas S.p.A., azienda leader in Italia nel settore del vacation rental (affitti brevi di ville e tenute di pregio) quotata sul segmento Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, comunica di aver finalizzato l’acquisizione del 100% della società Marche Holiday Villas, società di nuova costituzione in cui sono state conferite le attività relative all’affitto di immobili ai fini turistici di Marche Holiday, specializzata in affitti di case vacanze, ville con piscina e appartamenti nelle Marche e nel centro Italia. L’operazione si inserisce in un contesto di espansione per linee esterne per Emma Villas, che rafforza la strategia di sviluppo sul territorio italiano, incrementando la capillarità sul territorio e rafforzando la leadership per numero di proprietà in esclusiva, in coerenza con le prospettive di crescita aziendali.

In dettaglio:

L’acquisizione di Marche Holiday da parte di Emma Villas rappresenta un passo strategico per l’azienda. Marche Holiday è un’importante realtà nel settore turistico marchigiano, con 23 ville in gestione esclusiva, caratterizzate da elevati standard di servizio e una media di occupazione annuale di 8,2 settimane. Grazie alla distribuzione e alla multicanalità di Emma Villas, si prevede un ulteriore aumento dell’occupazione. Questa acquisizione consolida la presenza di Emma Villas nelle Marche, portando il numero totale di ville in gestione nel territorio a circa 55. L’operazione contribuisce anche al rafforzamento del management team di Emma Villas, mantenendo risorse umane di esperienza come Laura Sabbatini, che ha contribuito allo sviluppo di Marche Holiday. Oltre al portafoglio di ville, l’acquisizione include anche il marchio “Marcheholiday”. Emma Villas gestisce già 32 proprietà nelle Marche, un’area ricca di tesori naturali e culturali. L’azienda, con un team di oltre 100 professionisti, è un punto di riferimento nel settore del vacation rental, accogliendo più di 55.000 ospiti ogni anno. Per gli aspetti legali dell’operazione, Emma Villas si è affidata all’Avvocato Luigi Ammirati. È importante notare che l’operazione non è considerata significativa ai sensi del Regolamento Emittenti Euronext Growth Milan.

Il nostro giudizio

Sul titolo Emma Villas, Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €6,90 (upside potential +151%).

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Il punto sul mercato di Integrae SIM
9 aprile 2024

La gente semplicemente non capisce che là fuori è una dannata guerra” ( Jimmy Connors)

Il mese di aprile si conferma sfidante per le Borse mondiali. La volatilità è tornata a salire (+2,6% il Vix) mentre i principali listini mondiali hanno chiuso sotto la parità: MSCI World -0,15%, Eurostoxx 50 -0,76%, ed infine Piazza Affari -1,1% peggiore listino in Europa. Anche Wall Street ha chiuso intorno alla parità in assenza di spunti di rilievo sia a livello macro che corporate. Oggi le cose potrebbero prendere invece una chiara direzione con il calendario economico che alle 14:30 prevede la diffusione dell’inflazione in Usa a marzo, mentre alle 20:00 saranno diffusi i verbali dell’ultima riunione del FOMC. Che il mercato sia in attesa di spunti per prendere una direzione lo prova anche l’andamento del best performer da inizio anno: il bitcoin. La criptovaluta ha lasciato sul terreno oltre il 3%, perdendo quota $70mila. Continua a salire invece l’oro, a un passo dalla soglia dei $2.400, terza seduta consecutiva al rialzo. Restano invece lontano dai massimi i vettori energetici: petrolio -1,5% a $85, contratto TTF sul gas -1,7%. Infine l’Eua, ovvero il contratto sulle emissioni inquinanti, che misura le aspettative del livello di attività industriale, in crescita dello 0,7% ma del 30% circa sotto i massimi. Barbell strategy Per gli analisti di Goldman Sachs la Federal Reserve (Fed) e la Banca Centrale Europea (BCE) effettueranno il primo taglio dei tassi nel mese di giugno. Una posizione basata sulle recenti riunioni di marzo delle due istituzioni che hanno rafforzato questa prospettiva. Per quanto riguarda la BCE, non sarà necessario che si verifichino significative revisioni al ribasso nelle proiezioni sull’inflazione, ma piuttosto che i dati confermino le attese al fine di iniziare il processo di riduzione dei tassi ufficiali nel mese di giugno. Negli Stati Uniti invece il presidente della Fed, Jerome Powell, insieme a una maggioranza ristretta del consiglio direttivo, “sono fermamente convinti di evitare ritardi e mirano alla riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) di giugno per la prima riduzione dei tassi”. In questo contesto Goldman Sachs suggerisce di adottare l’approccio “barbell” che prevede la concentrazione delle proprie risorse finanziarie in due estreme macrocategorie: investimenti a basso rischio e investimenti ad alto rischio. La strategia punta quindi ad evitare gli investimenti a rischio medio. Il termine “barbell” prende spunto dal bilanciere utilizzato nei pesi: estremità pesanti con una barra leggera al centro che le collega. Per Goldman Sachs, una parte del portafoglio dovrebbe quindi essere dedicata alle società difensive caratterizzate da bilanci robusti che reinvestono profitti e possono generare crescita degli utili. L’altra parte dovrebbe includere società mature con capacità di generare liquidità per riacquistare azioni e distribuire dividendi, insieme a imprese più piccole sottovalutate. Il crowd si muove Opstart, terza piattaforma italiana di crowdfunding per raccolta fondi, ha acquisito circa il 60% di BacktoWork, altro importante player di settore, in un’operazione di consolidamento dell’industria. L’operazione ha portato alla creazione di una realtà che conta 60mila utenti, con oltre 600 campagne avviate e €157 milioni di euro di raccolta di capitale. Opstart diventa così il principale portale italiano per la raccolta di fondi attraverso il crowdfunding, che comprende modalità come equity, lending e debt, oltre a essere il più attivo in termini di campagne lanciate. Secondo la società attraverso questa operazione nascerà un grande player italiano nel settore del crowdfunding, in grado di competere efficacemente con i concorrenti stranieri. L’iniziativa ha portato anche ad un ampliamento della base azionaria di Opstart, che ora include investitori privati e istituzionali; come Banca Valsabbina, che controlla Integrae SIM, e Warrant Hub, nonché Intesa Sanpaolo. Quest’ultima, infatti, ha ceduto le sue azioni in Backtowork per diventare azionista di Opstart, contribuendo a creare il primo portale italiano per la raccolta fondi. Il crowdfunding rappresenta uno strumento di avvicinamento delle Pmi al mercato dei capitali, che nella prospettiva di una quotazione in Borsa saranno molto più preparate ad affrontare il rapporto con gli investitori.


SOLIDWORLD GROUP – Lancia il nuovo sito corporate
9 aprile 2024

SolidWorld Group, azienda a capo del Gruppo leader nel settore delle tecnologie industriali di design e stampa 3D, della bio-fabbricazione 3D e delle linee di produzione di pannelli fotovoltaici di ultima generazione, comunica il lancio del suo nuovo sito web, www.solidworldgroup.it, che rappresenta un significativo passo avanti nella strategia di comunicazione e impegno verso la trasparenza. Con un design rinnovato e con l’introduzione dei 3 pillar: Industrial, Biomedical e Solar, il nuovo sito offre accesso semplificato e intuitivo alle aree di Investor Relations e Governance, riaffermando l’impegno del Gruppo verso gli stakeholders e il mercato finanziario.

I dettagli

Una piattaforma innovativa per Investor Relations: la nuova sezione Investor Relations del sito è stata ristrutturata per garantire che investitori attuali e potenziali, gli analisti e tutti gli stakeholders interessati abbiano accesso immediato a informazioni finanziarie complete, aggiornamenti sugli eventi aziendali, report semestrali e annuali, e dati di mercato essenziali. Governance trasparente e responsabile: rinnovando la sezione Governance, il Gruppo SolidWorld dimostra ulteriormente il suo impegno verso la trasparenza e l’etica aziendale. Esperienza utente migliorata: il design del sito web è stato pensato per offrire un’esperienza utente più fluida e, soprattutto, interattiva. Invito alla comunità finanziaria e ai media: il Gruppo SolidWorld invita investitori, analisti finanziari, giornalisti e il pubblico a esplorare il nuovo sito web e a scoprire le informazioni e le relative risorse rinnovate.

Il nostro giudizio  

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €7,00 (upside potential +121%).

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CROWDFUNDME – Importante crescita nel primo trimestre 2024
9 aprile 2024

CrowdFundMe, gruppo di finanza alternativa tra le principali piattaforme italiane di Crowdinvesting (Equity Crowdfunding, Real Estate Crowdfunding e Private Debt) quotato su Borsa Italiana, comunica che nel primo trimestre 2024 ha registrato un fatturato consolidato pari a € 530.000, in crescita del 53% rispetto allo stesso periodo 2023.

Principali risultati al 31/03/2024 vs. risultati al 31/03/2023:

Fatturato consolidato pari a € 530.000 vs. € 345.931 (+53%) Raccolta consolidata pari a € 9,7 milioni vs. € 7,8 milioni (+24%) Investimento medio su CrowdFundMe pari a € 6.652 (vs. € 5.454) e su Trsuters pari a € 1.457 (vs. € 1.029) Campagne lanciate pari a 32 vs. 26

In dettaglio

Il risultato deriva innanzitutto dalla crescita della raccolta consolidata, che si è attestata a oltre € 9,7 milioni, rispetto a € 7,8 milioni nei primi tre mesi dello scorso anno. Questi dati mostrano la capacità del gruppo CrowdFundMe – compresa la controllata Trusters, piattaforma di investimenti immobiliari – di aumentare la redditività rispetto alla raccolta: quest’ultima è cresciuta del %24, mentre il fatturato del 53%. L’investimento medio ha visto un incremento sia su CrowdFundMe (da € 5.454 a € 6.652, +21,9%) sia su Trusters (da € 1.029 a € 1.457, +41,5%), testimoniando un miglioramento della propensione al rischio degli investitori, sia per la fiducia nei confronti dei due portali sia per le migliorate prospettive economiche. Infine, anche le campagne lanciate complessivamente dal gruppo sono aumentate (32 vs. 26).

Tra i round conclusi nel primo trimestre 2024 su CrowdFundMe, si segnala CaSRevolution, startup innovativa operante nel mercato healthcare che ha raccolto € 1.287.040, con il supporto di Utopia SIS. CrowdFundMe prevede di proseguire la sua crescita anche nel secondo trimestre e nel secondo semestre dell’anno corrente. Tra i round attuali, di particolare rilievo è quello di Green Arms, startup innovativa che ha già raccolto oltre € 800.000 e che consente a cittadini e imprese di partecipare a progetti energetici 100% da fonti rinnovabili.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target price €7,50 (upside potential +244%).

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UPDATE 09.04.2024
9 aprile 2024
Tramite comunicato stampa del 12 ottobre 2023, la Società ha comunicato di aver perfezionato l’acquisizione del 100% del capitale di Abbrevia SpA, attraverso il veicolo Bidco AML SpA, controllata da DigitalInfo Srl. L’operazione risulta in linea con la strategia della holding, che intende investire in PMI innovative ad alta redditività ed in fase di consolidamento, con l’obiettivo di incrementarne il valore attraverso attività di internazionalizzazione ed espansione sui mercati, sviluppo di nuovi prodotti ed operazioni di M&A. Tenendo in considerazione l’acquisizione della società Abbrevia SpA in data 12 ottobre 2023, modifichiamo le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore della produzione FY23E pari a € 13,05 mln ed un EBITDA pari a € 2,20 mln, corrispondente ad una marginalità del 16,9%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 16,80 mln (CAGR 23E-25E: 13,5%) nel FY25E, con EBITDA pari a € 3,80 mln (corrispondente ad una marginalità del 22,6%), in crescita rispetto a € – 1,68 mln del FY22A. A livello patrimoniale, stimiamo una NFP di debito pari a € 4,28 mln nel FY25E. Si specifica che le stime FY23E-FY25E derivano dal consolidamento delle maggioranze, acquisite nel corso del 2023, delle società Abbrevia e Audio Technologies. Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di i-RFK sulla base della metodologia “sum-of-parts”, attraverso la valutazione e l’aggregazione delle partecipate secondo il metodo dei multipli di mercato, del Book Value o del Market Value. Tenendo in considerazione l’operazione straordinaria di acquisizione del 100,0% del capitale di Abbrevia SpA, ne risulta un equity value medio pari a circa € 42,21 mln. Il target price è di € 3,50, rating BUY e rischio MEDIUM.

UPDATE 09.04.2024
9 aprile 2024
I ricavi si attestano pari a € 32,09 mln, in diminuzione dell’1,4% rispetto al FY22A (€ 32,54 mln). L’EBITDA si attesta a € 5,34 mln, rimanendo sostanzialmente in linea con il livello dell’esercizio concluso nel FY22A, pari a € 5,83 mln. L’EBITDA margin del FY23A, calcolato sul valore della produzione, è pari al 15,8%, rispetto ad un dato al FY22A pari al 17,3%. L’EBIT risulta pari a € 0,91 mln, in diminuzione rispetto al valore del FY22A, pari a € 1,76 mln. Con riferimento al Net Income, il Gruppo ha registrato un valore pari a € – 0,46 mln. A livello patrimoniale, la NFP passa da € 16,51 mln del FY22A a € 19,64 mln del FY23A. A livello patrimoniale stimiamo per il FY26E una NFP di debito pari a € 7,46 mln. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore della produzione FY24E pari a € 40,00 mln ed un EBITDA pari a € 8,00 mln, corrispondente ad una marginalità del 20,0%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 54,00 mln (CAGR 23A-26E: 16,8%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 12,50 mln (corrispondente ad una marginalità del 23,1%), in crescita rispetto a € 5,34 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del 15,8%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Siav sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 64,0 mln. L’equity value di Siav utilizzando i market multiples risulta essere pari € 60,7 mln (includendo un discount pari al 25%). Ne risulta un equity value medio pari a circa € 62,3 mln. Il target price è di € 6,80, rating BUY e rischio MEDIUM.

Il punto sul mercato di Integrae SIM
8 aprile 2024

JP Morgan durerà più del Partito comunista cinese” ( Jamie Dimon) Prove tecniche di rimbalzo. Nella settimana in cui si riunisce la Bce (scontato che non verranno toccati i tassi di interesse), i mercati tentano il recupero dopo le perdite della scorsa settimana. Il peggiore inizio del mese da marzo 2023 per l’MSCI World, che ieri ha invece chiuso al rialzo dello 0,24%, in ripresa anche l’Eurostoxx 50, +0,37%, mentre si sono mosse a lungo intorno alla parità le Borse statunitensi. Bene Piazza Affari, maglia rosa in Europa con l’FTSE Mib in rialzo di quasi l’1%, così come gli indici delle small cap: Russell 2000 +0,46%, S&P 600 Small Cap +0,42%, FTSE Italia STAR +1,05%. Si prende una pausa di riflessione anche il petrolio in calo dello 0,7%, lontano dalla soglia di $9, anche se, secondo Bloomberg, potrebbe raggiungere il traguardo di $100 nel corso dell’anno a causa di una serie di fattori di carattere geopolitico e della riduzione dell’offerta su base “volontaria” da parte di alcuni Paesi Opec (in primis il Messico). Continua a salire invece l’Oro, vicino alla soglia di $2.400, così come il bitcoin che punta di nuovo verso i massimi storici posti in area $80mila. Il calendario macro di oggi è “scarno” in attesa dei dati sull’inflazione Usa a marzo in uscita mercoledì che insieme alla riunione del board della Bce (giovedì) faranno da market mover.

Parola di Jamie Transizione green, rimilitarizzazione e ristrutturazione del commercio sono fattori che incidono sull’inflazione, destinata quindi a rimanere su livelli mediamente più alti di quelli ai quali ci siamo abituati dall’inizio del secolo, e che hanno portato i tassi di interesse a zero. Concetti riportati da Jamie Dimon, amministratore delegato di JP Morgan nella consueta lettera annuale agli azionisti. Secondo il banchiere più famoso al mondo: “l’enorme spesa fiscale, i miliardi di dollari necessari ogni anno per l’economia verde, la rimilitarizzazione del mondo e la ristrutturazione del commercio globale sono tutti fattori inflazionistici”. Dimon si è anche espresso sull’intelligenza artificiale che avrà un impatto profondo sulla società: “verrà trasformata come in passato è accaduto con la stampa, l’elettricità e internet”. JP Morgan ha oltre 2.000 dipendenti sull’IA e il machine learning: “Prevediamo che il nostro uso dell’intelligenza artificiale abbia il potenziale per migliorare virtualmente ogni lavoro e che avrà un impatto sulla composizione della forza lavoro. Potrebbe ridurre determinate categorie di lavori o ruoli, ma potrebbe crearne allo stesso tempo delle altre”, si legge nella lettera di Dimon. Robotaxi Dopo avere perso il 30% da inizio anno ed essere con un piede fuori dal club dei Magnifici di Wall Street, le azioni di Tesla tornano a correre. A innescare gli acquisti l’annuncio di venerdì scorso su X circa la presentazione del robotaxi a guida autonoma il prossimo 8 agosto. “Tesla Robotaxi reveal on 8/8”, questo il sintetico messaggio lasciato da Elon Musk che ha ravvivato le speranze degli investitori. In passato, Musk ha affermato che i modelli Tesla con Fsd (Full Self-Driving) “saranno sovrumani a tal punto che sembrerà strano in futuro che gli esseri umani guidino automobili, anche se esausti e ubriachi!”. Per gli analisti di Deutsche Bank le ultime novità potrebbero rappresentare un punto di svolta per il futuro della società, anche se è ancora presto per stabilire in quale direzione. Non dimentichiamo infatti che poco prima dell’annuncio di Musk, Reuters aveva riportato la notizia secondo la quale Tesla avrebbe deciso di abbandonare il piano di produrre modelli di auto elettriche a basso prezzo, ovvero sotto i $25mila dollari. Notizia smentita dallo stesso Musk. L’iniziativa sul robotaxi potrebbe quindi essere mirata a creare hype sul titolo che negli ultimi mesi ha sofferto particolarmente la concorrenza della cinese Byd. Il differenziale tra produzione e ordini, che indica il livello di magazzino, è sui massimi storici. Un segnale della perdita di appeal dei prodotti di Tesla che resta tuttavia ancora al primo posto al mondo per produzione di auto elettriche.


ALTEA GREEN POWER – Il portafoglio ordini supera € 150 milioni al 31 marzo 2024
8 aprile 2024

Altea Green Power, azienda attiva nello sviluppo e nella realizzazione di impianti per la produzione di energia nel rispetto dell’ambiente e come “integratore di servizi” per un’assistenza completa durante tutte le fasi della realizzazione e gestione di impianti green, comunica che al 31 marzo 2024 il portafoglio ordini ha superato il valore di € 150 milioni.

I dettagli

L’accordo prevede lo sviluppo di 9 progetti per impianti BESS Storage, che sono collocati in varie regioni italiane. Nell’ambito dell’attività in corso, Altea Green Power svolgerà, per conto del fondo di investimento nord americano, tutti gli adempimenti necessari al completamento dell’iter autorizzativo fino al “Notice to Proceed”, il quale dovrebbe concludersi, indicativamente, entro 3 anni e mezzo. In seguito a tale accordo il portafoglio ordini di Altea Green Power ha superato il valore di € 150 milioni, in aumento di circa il 114% rispetto allo stesso periodo del 2023, evidenziando, quindi, la bontà del modello di business e confermando i target di crescita indicati nel piano industriale 2024 – 2028.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €14,30 (upside potential 86%).

Per leggere il documento completo della nostra ricerca, comprensivo delle informazioni previste dalla normativa di riferimento clicca qui:

https://mcusercontent.com/f37b6d8e674d36dc39aa6f188/files/758cc44f-cbd3-20d8-2267-cc3f7a15f175/20240408_AGP_FY23A.pdf


UPDATE 08.04.2024
8 aprile 2024
Nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, Altea Green Power comunica di aver registrato ricavi di vendita per € 3,40 mln, con un valore della produzione che si attesta a € 17,30 mln, segnando una crescita del 3,5% rispetto al risultato del FY22A, pari a € 16,70 mln. L’EBITDA di periodo raggiunge un valore di € 7,30 mln, facendo registrare una crescita del 18,0% rispetto al risultato di fine anno 2022, che si attestava a € 6,10 mln. L’EBIT, dopo ammortamenti e svalutazioni per € 0,20 mln, è positivo e pari a € 7,10 mln, anch’esso con un incremento importante del 17,2% rispetto ai € 6,10 mln registrati nel FY22A. Positivo anche il Net Income, pari a € 4,90 mln, vs € 4,20 mln dell’esercizio precedente. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, lasciamo invariate le nostre stime sia per l’anno in corso che per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore della produzione FY24E pari a € 31,00 mln ed un EBITDA pari a € 18,75 mln, corrispondente ad una marginalità del 60,5%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 54,40 mln (CAGR 23A-26E: 46,4%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 33,75 mln (corrispondente ad una marginalità del 62,0%), in crescita rispetto a € 7,26 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del 41,9%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Altea Green Power sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 271,9 mln. L’equity value di Altea Green Power utilizzando i market multiples risulta invece pari a € 223,2 mln. Ne risulta un equity value medio pari a € 247,6 mln. Il target price è pari a € 14,30 (prev. € 14,00), confermiamo rating BUY e rischio MEDIUM.

UPDATE 08.04.2024
8 aprile 2024
I Ricavi si attestano a € 25,21 mln, sostanzialmente in linea col risultato dell’esercizio precedente di € 25,46 mln e con la nostra stima di €25,60 mln. L’EBITDA, pari a € – 0,99 mln, registra una flessione rispetto ai € 4,39 mln dell’esercizio precedente. Come conseguenza, l’EBIT risulta pari a € – 5,33 mln, rispetto al risultato dell’ultimo esercizio pari a € 1,80 mln e a nostre precedenti stime pari a € – 4,25 mln. Il Net Income  si attesta pari a € – 5,34 mln, rispetto a € 1,25 mln del FY22A e € – 5,75 mln contenuto nel nostro precedente report. La NFP passa da € 14,43 mln del FY22A a € 20,94 mln di debito nel FY23A. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore della produzione FY24E pari a € 30,00 mln ed un EBITDA pari a € 3,90 mln, corrispondente ad una marginalità del 13,0%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 42,00 mln (CAGR 23A-27E: 9,8%) nel FY27E, con EBITDA pari a € 12,00 mln (corrispondente ad una marginalità del 28,6%), in crescita rispetto a € – 0,99 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del -3,4%). A livello patrimoniale, stimiamo per il FY27E una NFP di debito pari a € 7,09 mln. Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Doxee sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 67,0 mln. L’equity value di Doxee utilizzando i market multiples risulta essere pari € 50,3 mln (includendo un discount pari al 25%). Ne risulta un equity value medio pari a circa € 58,7 mln. Il target price è di € 6,80, rating BUY e rischio MEDIUM.

UPDATE 08.04.2024
8 aprile 2024
Nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, il primo anno di consolidamento full-year dopo l’acquisizione di Pinum Doors & Windows nel 2022, Nusco comunica di aver registrato ricavi di vendita pari a € 56,73 mln, in crescita dell’11,4% rispetto al dato di fine anno 2022, pari a € 50,92 mln. Del totale ricavi, il 61,0% (pari a € 34,60 mln) è generato in Italia, mentre il restante 39,0% (€ 22,13 mln) è generato all’estero, principalmente in Paesi appartenenti all’Unione Europea. L’EBITDA Adjusted di periodo raggiunge il valore record di € 7,24 mln, +39,1% vs. FY22A (€ 5,20 mln) e con una marginalità pari al 12,8%; l’EBIT ammonta a € 4,33 mln, corrispondenti ad un EBIT margin del 7,6%. Positivo anche il Net Income, che raggiunge € 2,20 mln raddoppiando (+94,7%) il dato dell’esercizio precedente, pari a € 1,13 mln. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso che per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore della produzione FY24E pari a € 63,50 mln ed un EBITDA pari a € 8,40 mln, corrispondente ad una marginalità del 13,5%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 76,00 mln (CAGR 23A – 26E: 9,0%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 11,20 mln (corrispondente ad una marginalità del 15,0%), in crescita rispetto a € 7,24 mln del FY23A (EBITDA margin del 12,8%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Nusco sulla base della metodologia DCF. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 63,3 mln. Il target price è quindi di € 3,40 (prev. € 3,15), rating BUY e rischio MEDIUM.

Il punto sul mercato di Integrae SIM
7 aprile 2024

Nella vita, a differenza degli scacchi, il gioco continua dopo lo scacco matto” ( Isaac Asimov) Il ritorno della volatilità. In una settimana l’indice della paura, ovvero il Vix sull’S&P 500, ha fatto un balzo di oltre il 23%, il maggiore rialzo in 5 sedute dal settembre del 2023. Il secondo trimestre del 2024 si è quindi aperto all’insegna delle tensioni dopo 5 mesi di rally. Gli indici hanno fatto un primo passo indietro dai massimi storici con l’oro che si è posizionato sui top storici. In salita anche il petrolio, sempre più vicino alla soglia di $90, sulle attese di una escalation militare in Medio Oriente. Ma, a innescare le preoccupazioni sono l’inflazione, che in Usa rimane elevata, e il mercato del lavoro particolarmente tonico con la disoccupazione ai minimi storici. Solo i salari orari crescono meno dell’inflazione. Elementi che allontanano la possibilità di un intervento della Fed almeno sino a ottobre, e c’è chi mette in dubbio un taglio dei tassi di interesse nel corso del 2024. Oggi è difficile pensare che, diversamente da quello che ha dichiarato Jerome Powel, entro fine anno ci saranno 3 tagli del costo del denaro. L’S&P 500 ha chiuso la peggiore settimana da ottobre scorso, e potremmo essere solo all’inizio. Se il mercato dovesse iniziare a scontare “zero” interventi della Fed i listini statunitensi potrebbero correggere oltre il 10% dai livelli attuali. Movimento che si propagherebbe nel resto del mondo, con l’Europa più fragile considerato che la Bce difficilmente si discosterà dalla politica della Fed nonostante l’Eurozona sia in stagnazione da almeno 1 anno. In questo contesto torneranno ad essere protagonisti i bond con le scadenze brevi e i beni rifugio. L’attenzione è ora rivolta al dato sull’indice dei prezzi al consumo a marzo in Usa in uscita mercoledì alle: 14:30.

Meta senza filtri fa arrabbiare Trump

Nuovo record in Borsa per Meta che in vista delle prossime elezioni presidenziali in Usa adotta una nuova politica di gestione dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale. In particolare sulle immagini, i video e gli audio creati con l’AI verrà messa un’etichetta per renderli riconoscibili, evitando quindi che siano considerati reali e possano dare origine a fenomeni speculativi. Il gruppo punta quindi ad un atteggiamento trasparente e “aperto” nei confronti della libertà di espressione veicolata attraverso i propri canali social. Una svolta rispetto al passato, quando aveva preferito rimuovere testi, immagini e audio giudicati non appropriati e venendo accusata di assumere una posizione rispetto alle idee altrui. Forse anche questo ha spinto Trump Media & Technology Group, il social network di Donal Trump che promette di non filtrare mai le opinioni, al ribasso in Borsa: -35% in una settimana, tornando sui prezzi di fine marzo, ovvero quando la società è approdata a Wall Street. Non ha giovato neanche il fatto che il candidato presidente abbia portato in causa due dei co-fondatori della società, Wesley Moss e Andrew Litinsky. Per entrambi l’accusa è di cattiva gestione. I due manager erano responsabili della creazione della struttura di governance di Trump Media, della preparazione del lancio del social network Truth Social e della ricerca di una Spac per quotare l’azienda. Trump Media ha chiuso il bilancio con una perdita di quasi $60 milioni, a fronte di una valutazione che è arrivata a toccare $10miliardi.

Cacao maravigliao

Il cambiamento climatico e la robusta domanda in Nord America, stanno facendo lievitare i prezzi del cacao e del caffè. A distanza di pochi giorni dalle feste pasquali quando i consumi di cioccolata si impennano, è diventato mainstream il movimento dei prezzi del cacao saliti di oltre il 120% in un anno, sui massimi storici a $10mila a tonnellata. A comprare a mani basse sono le società che macinano il cacao (noti anche come grinders) disposti a pagare prezzi elevatissimi per assicurarsi la fornitura, in un contesto che vede i produttori dell’Africa occidentale ad un passo dall’impossibilità di onorare i contratti stipulati in precedenza. In particolare pesa la minore produzione di cacao in Costa d’Avorio, il più grande produttore mondiale, secondo le società di ricerca del settore la produzione di cacao della Costa d’Avorio per il 2023/24, che terminerà a settembre, scenderà del 21,5% su base annua al minimo degli ultimi 8 anni. Le condizioni di crescita sfavorevoli e le malattie dei raccolti nelle aziende agricole dei Paesi produttori stanno alimentato un rialzo dei prezzi anche di altri materie agricole. È infatti in forte espansione anche il prezzo del caffè, che ha fatto segnare un nuovo record avvicinando la soglia dei $2 a libbra. Livello che per Citibank sarà addirittura superato, mentre il cacao dovrebbe ritracciare. Un insieme di dati che alimenta le preoccupazioni circa una nuova fiammata dell’inflazione in Nord America, grande consumatore di entrambe i prodotti.


UPDATE 05.04.2024
5 aprile 2024
Al 31 dicembre 2023 i ricavi si attestano pari a € 35,79 mln risultando in crescita del 12,9% rispetto al periodo precedente in cui ammontavano a € 31,71 mln. L’EBITDA al 31 dicembre 2023 risulta pari a € 0,81 mln denotando una crescita notevole rispetto al valore di € -0,73 mln del periodo precedente. Il margine si attesta quindi pari al 2,2%. Similmente positiva risulta la crescita dell’EBITDA Adjusted che raggiunge gli € 0,96 mln rispetto al periodo precedente in cui ammontava a € -0,71 mln. Di conseguenza, risulta in crescita anche l’EBITDA Adjusted margin, che passa dal -2,2% del 2022 al 2,7%. L’EBIT, si attesta a € 0,09 mln in miglioramento rispetto al dato del 2022 pari ad € -1,46 mln. Il Net Income si attesta pari ad € -0,53 mln in miglioramento rispetto ai € -1,24 mln del periodo precedente. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il 2023, confermiamo quasi integralmente le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore delle vendite FY24E pari a € 41,00 mln ed un EBITDA pari a € 1,90 mln, corrispondente ad una marginalità del 4,6%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore delle vendite possa aumentare fino a € 60,20 mln (CAGR 23A-26E: 18,9%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 5,40 mln (corrispondente ad una marginalità del 9,0%), in crescita rispetto a € 0,81 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del 2,2%). A livello patrimoniale stimiamo per il FY26E una NFP di debito pari a € 2,61 mln. Data la mancanza di società comparabili, abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Longino & Cardenal sulla base della sola metodologia DCF. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 25,0 mln. Il target price è di € 4,00, rating BUY e rischio MEDIUM.

Initiation of Coverage 05.04.2024
5 aprile 2024
Kruso Kapital SpA è una società italiana innovativa operante nel settore finanziario, con un focus particolare sul credito su pegno e sulla gestione di investimenti. Fondata nel 2018 e con sede a Milano, Kruso Kapital nasce dall’esperienza di un team di professionisti del settore bancario e finanziario, con l’obiettivo di rivoluzionare il mercato del credito attraverso soluzioni innovative e su misura per i suoi clienti. La Società è al vertice del gruppo Kruso Kapital, che attualmente detiene il controllo totalitario delle società Art-Rite e ProntoPegno Grecia, e nel corso del 2024 entrerà nel Gruppo anche la società portoghese Crédito Económico Popular. I servizi offerti dal Gruppo includono il credito su pegno, la consulenza finanziaria, l’acquisto e la gestione di portafogli creditizi e la partecipazione a progetti di finanza strutturata. Kruso Kapital si rivolge sia a clienti privati che istituzionali, offrendo soluzioni finanziarie adatte a soddisfare diverse esigenze di liquidità e investimento. La strategia del Gruppo si basa su un modello di business innovativo che integra tecnologia avanzata e competenza finanziaria per ottimizzare i processi di valutazione del credito e gestione del rischio. Questo approccio permette di offrire prodotti finanziari altamente competitivi e di garantire un servizio clienti eccellente, caratterizzato da velocità, trasparenza e affidabilità. Kruso Kapital è attiva nel mercato italiano del credito su pegno, con 14 filiali sparse su tutto il territorio nazionale, dove opera tramite contratti di locazione specifici. In particolare, le filiali del Gruppo servono circa il 25,0-30,0% della popolazione italiana, equivalente ad una clientela potenziale che varia dai 4.000 ai 6.000 utenti. In termini di volumi, il mercato del pegno italiano è valutato a circa € 800,00 mln, con un profilo di rischio stabile e solide prospettive di crescita, specialmente nella congiuntura economica corrente, in cui gli economisti non escludono una recessione economica per il prossimo futuro, seppur di lieve entità. Inoltre, le caratteristiche strutturali del mercato italiano e sud-europeo favoriscono lo sviluppo potenziale del business del credito su pegno, infatti il settore viene considerato uno strumento affidabile per ottenere liquidità attraverso i beni materiali, servizio particolarmente importante nei periodi di maggiore difficoltà economica. Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Kruso Kapial sulla base della metodologia DCF. Il DCF method (che nel calcolo del ke include a fini prundenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari ad € 73,8 mln. Il target price è di € 3,00, rating BUY e richio MEDIUM 

NVP – Elevata Crescita dei Ricavi e Incremento del Portafoglio Ordini
5 aprile 2024

NVP, PMI Innovativa attiva nella realizzazione end‐to‐end di contenuti per network televisivi e servizi broadcasting, comunica che i Ricavi consolidati al 31 marzo 2024, non soggetti a revisione contabile, si attestano a €7,2 milioni, in crescita del 20% rispetto a €6,0 milioni al 31 marzo 2023. Il perimetro di consolidamento comprende le società E.G. Audiovisivi S.r.l. e Produzioni Italia S.r.l., che hanno contribuito con Ricavi per circa 1,0 milioni di euro interamente realizzati in Italia.

Ricavi e Portafoglio Ordini

I Ricavi si riferiscono per €5,6 milioni alle attività riconducibili alle “manifestazioni sportive” (€4,5 milioni al 31 marzo 2023) e per €1,6 milioni alle attività di “entertainment & moda” (€1,5 milioni al 31 marzo 2023). I Ricavi all’Estero sono pari a €0,8 milioni (€0,3 milioni al 31 marzo 2023). Il Portafoglio ordini relativo al Q2 2024 è pari a circa €7,3 milioni ed evidenzia un incremento del 20% rispetto al portafoglio ordini del Q2 2023 (€6,1 milioni).

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €7,85 (upside potential +165%).

Per leggere il documento completo della nostra ricerca, comprensivo delle informazioni previste dalla normativa di riferimento, clicca qui:

https://mcusercontent.com/f37b6d8e674d36dc39aa6f188/files/9ad88135-f997-ef46-45a0-6fba264d0b88/202310_NVP_1H23A.pdf


INTEGRAE SIM – Fabrizio Barini ospite a FLEAPCAST
5 aprile 2024

Fabrizio Barini, Senior Banker di Integrae SIM, è stato recentemente ospite come speaker al FLEAPCAST, il podcast prodotto da Fleap S.p.A. dedicato alla divulgazione finanziaria, alla smart governance e alla blockchain.

Già dalla prima puntata del podcast è emerso un tema di grande rilevanza: l’Italia, pur essendo uno dei Paesi con i maggiori risparmi privati procapite al mondo, presenta una carenza significativa nei test di consapevolezza finanziaria.La ricerca condotta da FABI evidenzia questo fenomeno, mostrando come molti capitali rimangano fermi o si indirizzino principalmente verso investimenti “sicuri” come i BTP e il settore immobiliare, faticando ad entrare nei mercati finanziari.

Questa situazione è spiegabile principalmente dalla scarsa conoscenza finanziaria, che alimenta una percezione del rischio elevata, ma anche da fattori culturali che influenzano le scelte di investimento. Durante la discussione, Fabrizio Barini ha raccontato il ruolo cruciale delle SIM nel sistema finanziario, collocandole come ponte tra le aziende e i mercati.


ESPE S.p.A. – Acquisisce Nuova Commessa Fotovoltaica da 20,6 MWp: Valore di €11,3 Milioni
5 aprile 2024

ESPE S.p.A., attiva in modo continuativo e strutturato nel settore delle energie rinnovabili come EPC contractor specializzato nella fornitura di impianti fotovoltaici e proprietaria della tecnologia a marchio “ESPE” per la realizzazione di turbine nel minieolico e cogeneratori a biomassa, comunica che è stato concluso un accordo con un importante cliente italiano Independent Power Producer per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra in provincia di Roma per complessivi 20,6 MWp pari a circa 11,3 milioni di Euro. Si prevede l’ultimazione della installazione entro il primo semestre 2025.

Il commento del CEO

Enrico Meneghetti, Presidente e Amministratore Delegato di ESPE commenta: “Siamo soddisfatti di comunicare questo accordo con un cliente storico con cui abbiamo il piacere di collaborare da oltre dieci anni e che ci ha commissionato più di 45 MWp di potenza totale da installare. Questo segna un passo avanti significativo nelle relazioni commerciali tra le due realtà iniziate con la fornitura di turbine eoliche con tecnologia proprietaria ESPE. La commessa è un’ulteriore conferma della qualità del nostro lavoro e del giusto percorso che abbiamo intrapreso nel mercato delle rinnovabili”.

Grazie a questo nuovo accordo contrattuale, la Società rafforza la sua presenza nel settore fotovoltaico nazionale e consolida ulteriormente il proprio portafoglio clienti.

A seguito della firma di questo nuovo contratto, alla data odierna il portafoglio ordini ammonta a circa 97 milioni di Euro ed è costituito per il 98% da fotovoltaico. L’attuale portafoglio ordini si esplica entro la fine del primo semestre 2025.

Il nostro giudizio


Il punto sul mercato di Integrae SIM
4 aprile 2024

Il competitivo ha bisogno dell’altro, da solo non è nessuno” ( Franco Battiato) Il taglio dei tassi può aspettare. Il presidente della Fed Jerome Powell ha ribadito che la banca centrale Usa si prenderà il tempo necessario per riflettere sulla corretta tempistica del primo taglio dei tassi, considerando la dinamica di crescita e inflazione. Posizione confermata dal Presidente della Fed di Richmond secondo il quale l’effetto del taglio dei tassi non si è ancora sentito sull’economia per cui è meglio aspettare prima di ridurre il costo del denaro alimentando l’aspettativa che il primo taglio del 2024 avverrà solo a fine anno e sarà unico. Risultato: aumento dei rendimenti dei titoli di Stato, con il trentennale statunitense salito sino al 4,5%, e Borse ampiamente sotto la parità: Nasdaq e S&P 500 in calo di oltre l’1%, mentre l’MSCI World dello 0,56%. Le minute della Bce invece fanno invece pensare che in Europa ci siano le condizioni per un taglio dei tassi anticipato rispetto agli Usa. Ad aprile e giugno però non sembrano esserci possibilità anche considerato che ci troviamo nel periodo elettorale ma i tempi sono maturi prima della fine dell’estate. In questo contesto a beneficiarne è l’oro, che ha fatto segnare un nuovo massimo storico sopra la soglia di $2.300. Ma in generale molte materie prime sono sui massimi: come argento e rame. Questo fa pensare che l’inflazione non sia stata ancora completamente domata. Per questo molta attenzione ai dati macro in uscita oggi alle 14:30: il salario orario medio mensile a marzo, e il tasso di disoccupazione a marzo. La pace secondo Yanet Yanet Yellen ha iniziato il proprio viaggio di 4 giorni in Cina. La dimostrazione di come almeno sulla carta, le relazioni tra Washington e Pechino siano meno tese. Il programma del Segretario prevede colloqui con studenti e professori dell’Università di Pechino e incontri con importanti economisti cinesi. La sua visita si concluderà con una conferenza stampa lunedì 8 aprile, in cui discuterà i risultati dei suoi impegni in Cina. Il problema è che il vero obiettivo viaggio del segretario del tesoro statunitense, è di denunciare i rischi della overcapacity cinese ovvero i sussidi alla produzione concesse dal governo di Pechino a favore delle proprie aziende. Dal punto di vista statunitense una pratica che rischia di causare un’inondazione di prodotti Made in Cina nel mondo. Per questo Washingston potrebbero introdurre dei nuovi dazi in particolare sulle tecnologie green. La risposta di Pechino è opposta: gli Usa vogliono limitare la crescita cinese ma la produzione asiatica fa bene all’economia perché aiuta a tenere sotto controllo l’inflazione come avvenuto nei primi 20 anni del secolo in corso. Abbastanza per aumentare il livello di tensione tra i due Paesi. Ma la buona notizia è che Yellen è molto apprezzata in Asia e per questo il suo viaggio potrebbe aiutare a trovare un’intesa tra le nazioni da cui dipende sia la crescita economica mondiale e la pace. Il mattone d’oro 110mila euro al metro quadro. Questo il prezzo pagato da Kering per l’acquisizione dello storico edificio di via Monte Napoleone 8 a Milano. L’investimento complessivo è di €1,3 miliardi, la più grande transazione su un singolo asset mai fatta in Italia. Grande anche la plusvalenza: a vendere è Blackstone property partners Europe che aveva comprato l’edificio nel novembre del 2021, insieme a un pacchetto di altri 13 immobili di pregio a Milano per l’importo di €1,3 miliardi. A distanza di meno 3 anni, lo stesso importo è stato pagato per un solo asset. L’edificio del 1.700 si sviluppa su cinque piani e si trova nel cuore del Quadrilatero della Moda, all’angolo con via Sant’Andrea. Complessivamente occupa un’area lorda di 11.800 metri quadrati (interamente locati per una media di 9 anni) includendo oltre 5 mila mq di spazio commerciale. Secondo Kering l’investimento fa parte della strategia immobiliare selettiva del gruppo che mira a garantire posizioni chiave altamente desiderabili per le maison. Dopotutto via Montenapoleone ha scalato la classifica delle vie commerciali più redditizie al mondo. Secondo il report «Main Streets Across the World 2023», stilato dalla società immobiliare americana Cushman & Wakefield, la via è tra più lussuose del mondo: si piazza al secondo posto, subito dopo la Fifth Avenue di New York (l’anno scorso era terza), e prima in Europa, davanti agli Champs Élysées di Parigi.


INTEGRAE SIM – Story Time – Episodio #3 ”I benefici della quotazione”
4 aprile 2024

Story time è la trasmissione di Radio Canale Italia, che fa conoscere le storie di eccellenza dell’economia e della società.

Integrae SIM è ospite insieme all’avvocato Vittorio Buonaguidi, fondatore dello Studio Buonaguidi & Partners, per approfondire gli strumenti di accesso al mercato del capitale per le PMI.

In questo episodio parleremo dei benefici derivanti dalla quotazione in Borsa, per cui dei vantaggi che ne scaturiscono per l’impresa, di quali professionisti ha bisogno l’impresa per poter percorrere al meglio la strada verso la quotazione, e infine del ruolo svolto dall’avvocato nel processo di quotazione.

L’episodio completo è disponibile sul nostro canale YouTube al seguente link:


WEBSOLUTE – Racconta l’Acquisizione di Lunghezza d’Onda ai microfoni di Class CNBC
4 aprile 2024

Lamberto Mattioli, Presidente e Amministratore Delegato di Websolute WEBSOLUTE, tra le principali digital company italiane attiva nei settori della comunicazione e tecnologia digitale e del digital marketing e-commerce, ha recentemente condiviso su Class CNBC i dettagli dell’acquisizione del 70% del capitale sociale di Lunghezza d’Onda Srl commentando i benefici in termini di Ebitda che guadagna il gruppo.

I dettagli

Lunghezza d’Onda, fondata nel 2010 da Antonio De Cicco e Andrea Zofrea, è proprietaria di Showefy©, una suite software specializzata in configurazione prodotti e gestione dei servizi per il settore dell’arredamento. La piattaforma, adottata da importanti leader del mercato italiano e internazionale, integra tecnologie all’avanguardia, inclusa l’intelligenza artificiale, per una completa integrazione con i processi aziendali.

Nel 2023, l’azienda ha registrato eccellenti performance finanziarie, con ricavi delle vendite e delle prestazioni pari a 916 mila euro, un valore della produzione di 935 mila euro, un EBITDA di 585 mila euro con un margine del 63%, e un indebitamento finanziario netto positivo di 785 mila euro.

L’acquisizione da parte del Gruppo Websolute promette molteplici sinergie:

Consolidamento del posizionamento competitivo nel settore dell’arredamento e del design, offrendo ai clienti una soluzione tecnologica innovativa e integrabile. Utilizzo della suite Showefy© in altre industrie, ampliando le opportunità commerciali. Integrazione delle funzionalità Showefy© nelle piattaforme digitali gestite da Websolute, potenziando l’offerta di servizi. Benefici per Lunghezza d’Onda grazie all’inserimento nel Gruppo Websolute, accelerando lo sviluppo del business e sfruttando la scalabilità del modello di business. L’acquisizione promette di generare valore aggiunto per entrambe le aziende, potenziando la loro posizione nel mercato e offrendo nuove opportunità di crescita.

Guarda l’intervista QUI: https://video.milanofinanza.it/video/growth-italia-websolute-acquista-il-70-di-lunghezza-d-onda-sWeGT7XhDwq3

Il nostro giudizio  

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target price € 4,70 (upside potential +384%).

Per leggere il documento completo della nostra ricerca, comprensivo delle informazioni previste dalla normativa di riferimento, clicca qui:

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UPDATE 04.04.2023
4 aprile 2024
Convergenze, nella relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2023, ha registrato un valore della produzione pari a € 22,82 mln, riconducibili all’attività delle due Business Unit TLC (€ 10,48 mln, pari al 45,9% del totale) ed Energy (€ 12,17 mln, 53,3%) e ad altri ricavi per € 0,17 mln (0,8%). L’EBITDA di periodo, pari a € 3,22 mln, segna una straordinaria crescita del 134,9% rispetto all’anno precedente (€ 1,37 mln), con EBITDA margin del 14,1%. L’EBIT segue l’andamento dell’EBITDA mostrando un significativo miglioramento, attestandosi a € 1,19 mln vs – € 0,44 mln del 2022. Positivo quindi anche il Net Income, pari a € 0,51 mln, rispetto al valore negativo per – € 0,80 mln del FY22A. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore della produzione FY24E pari a € 25,50 mln ed un EBITDA pari a € 3,95 mln, corrispondente ad una marginalità del 15,5%. Ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 31,05 mln (CAGR 23A-26E: 10,8%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 5,75 mln (EBITDA margin del 18,5%), in crescita rispetto a € 3,22 mln del FY23A (EBITDA margin del 14,1%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Convergenze sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 39,1 mln. L’equity value di Convergenze utilizzando i market multiples risulta essere pari € 24,7 mln (includendo un discount pari al 25,0%). Ne risulta un equity value medio pari a circa € 31,9 mln. Il target price è di € 4,25 (prev.  € 3,65), rating BUY e rischio MEDIUM.

UPDATE 04.04.2024
4 aprile 2024
Il Valore della Produzione si attesta a € 13,21 mln, rispetto a un valore pari a € 10,85 mln registrato a fine 2022 e a € 14,60 mln stimati nel nostro precedente report. L’EBITDA, pari a € 3,19 mln, registra un incremento pari al 62,5% rispetto ai € 1,96 mln dell’esercizio precedente e risulta lievemente migliore delle nostre precedenti stime pari a € 3,10 mln. L’EBITDA Margin, pari al 24,1%, risulta superiore rispetto sia al dato dell’esercizio precedente (18,1%) sia alle nostre stime (21,2%). L’EBIT, dopo ammortamenti e svalutazioni pari a € 1,14 mln, si attesta a € 2,05 mln (€ 1,00 mln nel FY22A). Il Net Income si attesta a € 1,68 mln, registrando una crescita straordinaria, pari al 101,8% rispetto a € 0,83 mln del FY22A. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le nostre stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo Valore della Produzione FY24E pari a € 15,70 mln ed un EBITDA pari a € 3,80 mln, corrispondente ad una marginalità del 24,2%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il Valore della Produzione possa aumentare fino a € 26,00 mln (CAGR 23A-27E: 18,4%) nel FY27E, con EBITDA pari a € 6,40 mln (corrispondente ad una marginalità del 24,6%), in crescita rispetto a € 3,19 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA Margin del 24,1%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Circle sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 31,5 mln. L’equity value di Circle utilizzando i market multiples risulta essere pari € 33,0 mln (includendo un discount pari al 25,0%). Ne risulta un equity value medio pari a circa € 32,2 mln. Il target price è di € 8,00,  rating BUY e rischio MEDIUM.

UPDATE 04.04.2024
4 aprile 2024
Il valore della produzione del FY23A si attesta a € 248,23 mln, in crescita del 21,8% rispetto ai € 203,81 mln del FY22A e in linea con le nostre stime pari a € 243,00 mln. L’EBITDA del periodo è pari a € 9,51 mln, in diminuzione dell’1,8% rispetto a € 9,69 mln nel FY22A, con EBITDA Margin pari al 3,8%, in decrescita rispetto al margine del 4,8% dello scorso anno. L’EBIT, dopo ammortamenti e svalutazioni per € 2,00 mln, è pari a € 7,51 mln, in diminuzione del 7,7% rispetto al risultato del FY22A (€ 8,13 mln). Il Net Income della Società si attesta a € 4,24 mln rispetto a € 5,50 mln registrato nel FY22A e ai € 7,35 mln riportati nelle nostre precedenti stime. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo valore della produzione FY24E pari a € 315,00 mln ed un EBITDA pari a € 15,60 mln, corrispondente ad una marginalità del 5,0%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che il valore della produzione possa aumentare fino a € 435,50 mln (CAGR 23A-26E: 20,6%) nel FY26E, con EBITDA pari a € 27,30 mln (corrispondente ad una marginalità del 6,3%), in crescita rispetto a € 9,51 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del 3,8%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Pasquarelli Auto sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 1,5%) restituisce un equity value pari a € 81,1 mln. L’equity value utilizzando i market multiples risulta essere pari € 105,3 mln (includendo un discount pari al 25,0%). Ne risulta un equity value medio pari a circa € 93,2 mln. Il target price è di € 3,75, rating BUY e rischio MEDIUM.

Il punto sul mercato di Integrae SIM
3 aprile 2024

Anche la mente più erudita ha bisogno di imparare” ( George Santayana)

La correzione è già finita? I dati macro usciti ieri hanno gettato acqua sul fuoco ovvero sopito le preoccupazioni circa una recrudescenza dell’inflazione e l’allungamento della stagione dei tassi elevati. L’indice dei prezzi al consumo nell’eurozona a marzo è stato inferiore alle previsioni avvicinandosi al target del 2% della Bce, mentre il tasso di disoccupazione è salito più delle previsioni. Due fattori che spingono nella direzione di un allentamento della politica monetaria almeno da parte della Bce. Un contesto che ha spinto al rialzo le Borse europee: Eurostoxx 50 +0,3%, mentre ancora meglio ha fatto Piazza Affari con l’indice FTSE Mib 40, che ha sfiorato un aumento di mezzo punto percentuale. Da sottolineare il buon andamento delle mid-small cap: +1,49% l’indice FTSE Italia Small Cap, +0,9% l’FTSE STAR. Anche a Wall Street c’è stato un tentativo di rimbalzo guidato dalle parole di Jerome Powell, che dalla prestigiosa università californiana di Stanford ha ribadito concetti già espressi nelle ultime settimane ovvero che l’inflazione non è ancora sotto controllo ma che la Fed taglierà i tassi nel corso del 2024. Probabile che questo avvenga nell’ultimo trimestre dell’anno, forse dopo le elezioni statunitensi. A questo punto sale l’attesa per il dato sul mercato del lavoro che sarà diffuso venerdì, insieme al dato sui salari.

L’elettrico deve dimagrire

In occasione del Freedom of Mobility Forum organizzato da Stellantis, l’amministratore delegato Carlos Tavares ha dichiarato che l’industria automobilistica dovrà ridurre il peso delle batterie dei veicoli elettrici del 50% nei prossimi 10 anni per rendere l’elettrificazione significativa dal punto di vista ambientale. Il manager ha spiegato che la produzione di un pacco batterie per un veicolo elettrico con una autonomia di 400 chilometri richiede oggi in media circa 500 chilogrammi di materie prime aggiuntive rispetto a un’auto tradizionale. Una contraddizione se si pensa che la motorizzazione elettrica dovrebbe aiutare a ridurre i consumi, ma se un’auto pesa troppo questo non può avvenire. Tavares ritiene che il settore automobilistico, grazie all’evoluzione tecnologica, dovrà compiere una “svolta” in termini di densità di potenza delle batterie. Durante il forum il leader di Stellantis ha poi spiegato di non ritenere nel breve l’idrogeno una tecnologia alternativa praticabile per la mobilità di massa a causa degli elevatissimi costi, anche dando per scontato che l’energia utilizzata per produrre idrogeno sia pulita.

La casa green fa bene all’economia

Secondo le stime di The European House-Ambrosetti, la riconversione dei circa 5 milioni di immobili più vecchi (il riferimento è a quelli costruiti tra il 1946 e il 1976) del patrimonio immobiliare del Paese abiliterebbe investimenti complessivi per oltre €330 miliardi. Questi includerebbero varie di tipologie di interventi: dal cappotto al ricambio di impianti di riscaldamento e raffreddamento, degli ascensori, degli elettrodomestici, delle illuminazioni o degli erogatori di acqua di rete. Secondo l’analisi tali investimenti avrebbero un ritorno economico per i cittadini significativamente positivo: i benefici netti potenziali stimati dalla riconversione in smart building si stimano tra €17 e 19 miliardi all’anno per le famiglie italiane. Tale risparmio equivarrebbe a un calo delle spese per i consumi energetici del 15-19%. Un contesto positivo per tutte le imprese italiane esposte al mercato della casa green e tra queste quelle quotate sul listino Euronext Growth Milan, dedicato alle Pmi ad alto potenziale di crescita. In particolare ricordiamo AATech, venture builder attivo nel campo della transizione energetica, E-globe specializzata nella distribuzione di impianti di climatizzazione e condizionamento d’aria ecosostenibili e di impianti termoidraulici e Nusco, specializzata in progettazione, fabbricazione e commercializzazione di porte e finestre in legno, PVC e alluminio con il marchio Nusco. Tutte società oggetto di copertura da parte di Integrae Sim.


UPDATE 03.04.2024
3 aprile 2024
I ricavi si attestano pari a € 49,75 mln, in aumento del 2,5% rispetto ai dati del FY22A (€ 48,51 mln) e alle nostre stime pari a € 49,00 mln contenute nel nostro precedente report. L’EBITDA ammonta a € 8,10 mln, registrando un aumento del 7,2%  rispetto ai € 7,56 mln del FY22A. L’EBITDA margin si attesta pari al 16,3%, rispetto ad un valore pari al 15,6% per il FY22A. L’EBIT Adjusted, dopo ammortamenti e svalutazioni per € 3,04 mln, si attesta a € 5,06 mln, risultando in crescita rispetto ai € 3,61 mln del FY22A (+39,9%) e allineato rispetto alle nostre stime che si attestavano ad valore pari a € 5,55 mln.  Il Net Income si attesta a € 3,01 mln, in aumento del 53,2% rispetto al risultato dell’esercizio precedente (€ 1,96 mln). La NFP risulta pari a € 5,34 mln, rispetto a € 7,85 mln al 31 dicembre 2022. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, modifichiamo le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimiamo ricavi FY24E pari a € 46,00 mln ed un EBITDA pari a € 6,45 mln, corrispondente ad una marginalità del 14,0%. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che i ricavi possano aumentare fino a € 50,00 mln nel FY27E, con EBITDA pari a € 8,75 mln (corrispondente ad una marginalità del 17,5%), in crescita rispetto a € 8,10 mln del FY23A (corrispondente ad un EBITDA margin del 16,3%). Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Marzocchi Pompe sulla base della metodologia DCF e dei multipli di un campione di società comparabili. Il DCF method (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali anche un rischio specifico pari al 2,5%) restituisce un equity value pari a € 69,2 mln. L’equity value di Marzocchi Pompe utilizzando i market multiples risulta essere pari € 41,9 mln (includendo un discount pari al 25%). Ne risulta un equity value medio pari a circa € 55,6 mln. Il target price è di € 8,50,  rating BUY e rischio MEDIUM.

UPDATE 03.04.2024
3 aprile 2024
I ricavi risultano pari a € 40,56 mln in lieve decrescita del 5,9% rispetto ai € 43,12 mln del 2022 ma in aumento rispetto alle nostre precedenti stime pari a € 40,00 mln. Il First Margin si attesta ad un valore di € 2,25 mln, in decremento del 19,5% rispetto al valore di € 2,80 mln del periodo precedente e rispetto alle nostre stime pari a € 2,40 mln. Similmente, il rapporto tra il First Margin e il totale dei ricavi passa dal 6,5% del 2022 al 5,6% del 2023. Il Net Income risulta positivo, attestandosi pari a € 0,35 mln, in decrescita rispetto agli € 0,46 mln del periodo precedente. Infine, la NFP risulta pari a € 1,32 mln di debito, in peggioramento sia rispetto al periodo precedente, in cui era pari a € 0,14 mln (di debito), che rispetto alle nostre precedenti stime di € 0,33 mln, principalmente a causa dell’incremento del valore delle scorte di magazzino per circa € 1,10 mln. Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23A, confermiamo quasi integralmente le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. Stimiamo un volume di ricavi per il FY24E pari a € 41,00 mln con First Margin pari a € 2,65 mln, e un EBITDA pari a € 0,95 mln. Per gli anni successivi, ci aspettiamo che le vendite possano raggiungere i € 44,00 mln nel FY26E con un First Margin pari a € 3,05 mln e EBITDA pari a € 1,15 mln. Infine, ci aspettiamo un miglioramento della NFP, che secondo le nostre stime passerà dagli € 1,32 mln del FY23A ad un valore di € 1,48 mln (cash positive) nel FY26E. Abbiamo condotto la valutazione dell’equity value di Confinvest sulla base della metodologia DCF. Il metodo DCF (che nel calcolo del WACC include a fini prudenziali un rischio specifico del 2,5%) restituisce un valore dell’ equity value pari a € 15,1 mln. Il target price , quindi è di € 2,15 (prev. €2,10), rating BUY e risk MEDIUM.

SPINDOX – Promuove l’Intelligenza Artificiale
3 aprile 2024

Spindox, società di riferimento nel mercato dei servizi e dei prodotti ICT (Information & Communication Technology) destinati all’innovazione digitale delle imprese, è fra i promotori del seminario sull’AI Act che si svolge presso la Scuola di Robotica di Genova. Al convegno partecipano personalità rappresentative dell’ecosistema europeo dell’intelligenza artificiale (IA), tra cui Gianmarco Veruggio, pioniere della Roboetica e fondatore di Scuola di Robotica.

Progetti e applicazioni pratiche nell’AI

Durante l’evento sono presentati anche casi studio e applicazioni pratiche dei principi dell’AI Act: Horizon Europe REXASI-PRO e PRAESIIDIUM (entrambi coordinati da Spindox Labs), in quanto esemplificativi dell’applicazione dei principi europei sull’intelligenza artificiale. Il primo concerne, da un lato la progettazione di nuove soluzioni affidabili per orchestrare le flotte di veicoli guidati dall’intelligenza artificiale, dall’altro la messa a punto di una metodologia per certificare la robustezza dei veicoli autonomi basati sull’intelligenza artificiale per le persone a mobilità ridotta. Il secondo, invece, riguarda la previsione in tempo reale del rischio diabetico.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price € 16,00 (upside potential +83%).

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REDELFI – Completa con Successo Progetti BESS per una Capacità Totale di 2,8 GW
3 aprile 2024

Redelfi S.p.A., società a capo dell’omonimo Gruppo industriale con sede operativa a Genova – impegnata nello sviluppo di infrastrutture innovative e sostenibili per favorire la transizione energetica, comunica che la società controllata Bright Storage S.p.A., partecipata al 51% da Redelfi e al 49% da Flash S.p.A., società parte del Gruppo WRM, ha valutato positivamente e accettato tutti i progetti BESS presentati da Redelfi in virtù del Development Service Agreement sottoscritto il 12 febbraio u.s. per una capacità totale di 2,8 GW, raggiungendo così il target di sviluppo negoziato.

I dettagli

Il raggiungimento di questo primo obiettivo conferma l’efficacia di Redelfi in qualità di developer che, in tempi più brevi rispetto a quanto previsto, ha presentato a Bright Storage l’intera pipeline di progetti. Inoltre, la positiva valutazione e la conseguente accettazione dei progetti da parte di Bright Storage costituiscono il presupposto per l’incasso, da parte di Redelfi, della prima tranche del corrispettivo pattuito per i servizi di sviluppo ai sensi del DSA che, come già precedentemente evidenziato, apporterà alla Società ricavi recurrent sino al completamento del processo autorizzativo, tramite i gate di sviluppo definiti per ogni progetto, per una durata massima di cinque anni.

Il nostro giudizio

Sul titolo Redelfi Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target price €11,00 (upside potential +91%).

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INTRED – Conclude Acquisizione del 100% di Connecting Italia S.r.l.
3 aprile 2024

Intred S.p.A., primario operatore di telecomunicazioni in Italia, facendo seguito a quanto già comunicato lo scorso 29 gennaio 2024, rende noto che in data odierna ha avuto luogo il closing dell’operazione di acquisizione del 100% del capitale sociale di Connecting Italia S.r.l., avvenuta mediante acquisto delle relative azioni della società Aliedo S.p.A.

I dettagli Con riferimento all’Operazione, che prevedeva un corrispettivo per il 100% del capitale sociale di Connecting Italia S.r.l. pari a €3,60 milioni, Intred ha proceduto a corrispondere ai venditori un importo pari a circa €3,25 milioni calcolato al netto della PFN al 31 ottobre 2023 che sarà oggetto di successivo aggiustamento sulla base della PFN calcolata alla data odierna. Di seguito si riportano i dati approvati dell’esercizio 2023, ultimo approvato di Connecting Italia S.r.l.:

Ricavi pari a € 2,8 milioni; EBITDA riferito al perimetro di acquisizione superiore al 20%; Posizione Finanziaria Netta (credito) pari a € 0,2 milioni.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target price € 20,50 (upside potential +97%).

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SOLIDWORLD GROUP – Crescono gli ordini per il settore “solar”
3 aprile 2024

SolidWorld Group S.p.A., azienda a capo del Gruppo leader nel settore delle tecnologie industriali di design e stampa 3D, della bio-fabbricazione 3D e delle linee di produzione di pannelli fotovoltaici di ultima generazione, ha comunicato che SolidFactory, controllata del Gruppo, ha ottenuto un nuovo ordine di €1,2 milioni per la fornitura di una linea di produzione di pannelli solari advanced technology per un ulteriore nuovo cliente Nord Americano da consegnare entro il 2024.

I dettagli dell’annuncio

SolidFactory, azienda specializzata in progetti industriali 5.0 chiavi in mano e linee industriali per la produzione di pannelli solari advanced tecnology, ha stretto un nuovo contratto di fornitura con un player nord americano per la fornitura completa di una linea innovativa per la produzione di pannelli solari advanced tecnology, il quale acquista la prima linea di produzione di pannelli fotovoltaici di nuova generazione, con la tecnologia proprietaria di SolidFactory, che assicura una efficienza energetica superiore rispetto ai pannelli standard. La commessa, che supera il milione, sarà da consegnare e fatturare entro novembre 2024 e prevede la fornitura, da parte di SolidFactory, di una linea produttiva (dalla parte meccanica fino al software digitale di gestione e all’automazione) per la “mass production” di pannelli fotovoltaici ad alta efficienza.

Cresce il backlog nel solare

Grazie a questa nuova intesa, il backlog di SolidFactory si attesta a fine marzo a €4,9 milioni (dati forniti dal management aziendale e non sottoposti a revisione contabile), sottolineando l’impegno e l’ambizione internazionale della società e rafforzando le fondamenta su cui si erigono i progetti di crescita del Gruppo Solidworld: industria additiva, biotecnologia e tecnologie avanzate per il solare.

Il nostro giudizio  

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €7,00 (upside potential +128%).

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Il punto sul mercato di Integrae SIM
2 aprile 2024

Prima di intraprendere qualcosa rifletti attentamente e dopo avere riflettuto agisci subito” ( Sallustio)

Siamo all’inizio di una correzione? Il secondo trimestre 2024 inizia con il segno meno. Wall Street ha chiuso per la seconda seduta consecutiva in ribasso sui timori di un ulteriore allungamento della politica monetaria restrittiva. Se la Fed stima 3 tagli entro fine anno (secondo i dot plot) il mercato inizia a prezzare un numero inferiore, c’è addirittura la probabilità che la politica monetaria non venga toccata. Ragione per cui si riaccende il mercato monetario con il T-Bond, a 10 anni che punta verso il 4,5% di rendimento (ieri al 4,3%), ai massimi da 4 mesi. Per alcuni operatori la discesa, per ora, è ordinata, ovvero colpisce solo i settori che hanno corso di più. La flessione delle Borse (consideriamo l’MSCI World, o l’S&P 500) potrebbe quindi arrivare massimo al 5%. Una correzione sarebbe invece nell’ordine del 20%. Tra i segnali di allarme il petrolio, che tratta sui massimi da ottobre a causa delle tensioni geopolitiche con l’escalation in Russia e Medio Oriente, e l’oro, sui massimi storici, ovvero la caccia ai porti sicuri nella prospettiva di un ritorno della volatilità. Se il futuro dipende quindi dalla politica monetaria molta attenzione all’agenda macroeconomica di oggi che prevede un discorso di Jerome Powell: è stato proprio un suo intervento venerdì scorso a spingere verso il basso i listini statunitensi nelle prime sedute del mese di aprile.

L’Italia isola felice?

Anche se Piazza Affari ha concluso la prima seduta del secondo trimestre 2024 in rosso, il Paese non sembra essere in una posizione di debolezza rispetto alle altre Piazze Finanziarie. Anzi, il PMI manifatturiero italiano ha mostrato un dato in salita nel mese di marzo. Un rialzo solo marginale, ma che per la prima volta in un anno ha superato la soglia di 50. Il segnale che la nostra economia si comporta meglio delle altre nazioni dell’eurozona. Sicuramente di Germania e Francia, che hanno un PMI inferiore a 50 punti. Ma essendo le nazioni europee fortemente integrate dal punto di vista commerciale, non si tratta comunque di una buona notizia nemmeno per l’Italia. La domanda estera debole non potrà che penalizzare il Made in Italy. Entro il 10 di aprile sarà inoltre presentato il DEF, ovvero il documento di economia e finanza del Governo italiano. Secondo le prime anticipazioni per il 2024 viene ipotizzata una crescita dell’1% del Pil, mentre il deficit dovrebbe posizionarsi al 4,3%, sempre del Pil. Valori in peggioramento rispetto alle stime prevedenti, ma comunque non allarmanti. Si tratta però di previsioni ottimistiche rispetto al consensus, e ad esempio a quelle dell’ufficio parlamentare di bilancio che vede il Pil in aumento dello 0,8% nel 2024. Il tutto sulla base di condizioni macro molto favorevoli, ovvero riduzione dei tassi nel 2024, attuazione del PNRR e ripresa del commercio internazionale. Uno scenario forse troppo ottimistico ed infatti sempre ieri sia lo spread che il rendimento del BTP a 10 anni sono tornati a salire rapidamente.

Tesla crash?

Le consegne di vetture Tesla nel primo trimestre 2024 sono state ben sotto le attese, mentre in assoluto hanno raggiunto 387mila unità, ovvero un calo dell’8% su base annua (e +20% sul trimestre precedente). Si è trattato inoltre della prima contrazione dal secondo semestre 2020 quando il mondo era in piena pandemia, il secondo della storia del gruppo e il peggiore in assoluto. Altro dato allarmante è che si è ampliata ai massimi storici la differenza tra consegne effettuate ed auto prodotte, ovvero le scorte stanno aumentando. Un trimestre che è stato definito addirittura disastroso dagli analisti, nonostante Tesla si sia ripresa il titolo di primo produttore al mondo di auto elettriche. La concorrente cinese BYD (partecipata da Warren Buffet) ha infatti subito un calo 40% delle consegne su base trimestrale, anche se in aumento del 13,4% su base annua. Sorride invece Xiaomi, +16% ieri in Borsa sui massimi storici, dopo l’annuncio del lancio del suo primo veicolo elettrico commerciale, che costa meno della Tesla più venduta in Cina (anche se servono 6 mesi per ottenerla). In generale, il problema di Tesla sembra essere strategico, nel senso che non mancano nuovi modelli e l’unico modo per difendere la quota di mercato è abbassare i prezzi. Ma questa potrebbe rivelarsi una spirale mortale in grado di spingere ancora più verso il basso il valore della società.


WEBSOLUTE – Acquisizione di Lunghezza d’Onda tra Sinergie e Crescita
2 aprile 2024

WEBSOLUTE, tra le principali digital company italiane attiva nei settori della comunicazione e tecnologia digitale e del digital marketing e-commerce, annuncia l’acquisizione in data odierna del 70% del capitale sociale di Lunghezza d’Onda Srl.

I dettagli

Lunghezza d’Onda, fondata nel 2010 da Antonio De Cicco e Andrea Zofrea, è proprietaria di Showefy©, una suite software specializzata in configurazione prodotti e gestione dei servizi per il settore dell’arredamento. La piattaforma, adottata da importanti leader del mercato italiano e internazionale, integra tecnologie all’avanguardia, inclusa l’intelligenza artificiale, per una completa integrazione con i processi aziendali.

Nel 2023, l’azienda ha registrato eccellenti performance finanziarie, con ricavi delle vendite e delle prestazioni pari a 916 mila euro, un valore della produzione di 935 mila euro, un EBITDA di 585 mila euro con un margine del 63%, e un indebitamento finanziario netto positivo di 785 mila euro.

L’acquisizione da parte del Gruppo Websolute promette molteplici sinergie:

Consolidamento del posizionamento competitivo nel settore dell’arredamento e del design, offrendo ai clienti una soluzione tecnologica innovativa e integrabile. Utilizzo della suite Showefy© in altre industrie, ampliando le opportunità commerciali. Integrazione delle funzionalità Showefy© nelle piattaforme digitali gestite da Websolute, potenziando l’offerta di servizi. Benefici per Lunghezza d’Onda grazie all’inserimento nel Gruppo Websolute, accelerando lo sviluppo del business e sfruttando la scalabilità del modello di business.

L’acquisizione promette di generare valore aggiunto per entrambe le aziende, potenziando la loro posizione nel mercato e offrendo nuove opportunità di crescita.

Il nostro giudizio  

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target price € 4,70 (upside potential +374%).

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PALINGEO – Nuovo massimo storico
2 aprile 2024

Palingeo, azienda leader nei settori della geotecnica e della geognostica, per la realizzazione di opere edili, infrastrutturali e per il consolidamento di terreni di fondazione o sostegno di fonti di scavo, ha raggiunto un nuovo massimo storico nella giornata di oggi.

Il titolo nella giornata di oggi ha fatto segnare il prezzo di € 5,70 +14% rispetto al valore di IPO di € 5,00.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €10,80 (upside potential +94%).

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FINANCIAL GALA’ – Save the date!
2 aprile 2024

Scopri il Financial Galà edizione “Real Economy”!

Preparatevi ad un evento unico dedicato al mondo finanziario e imprenditoriale. Non vediamo l’ora di condividere con voi tutti i segreti di questa straordinaria esperienza!

Save the Date: 21 maggio 2024

Per maggiori informazioni, contattateci via email all’indirizzo dmm@integraesim.it e rimanete sintonizzati sui nostri canali digitali per scoprire tutti i dettagli che sveleremo nelle prossime settimane!


REDELFI – Una nuova identità aziendale
2 aprile 2024

Redelfi S.p.A., società a capo dell’omonimo Gruppo industriale con sede operativa a Genova – impegnata nello sviluppo di infrastrutture innovative e sostenibili per favorire la transizione energetica, e quotata sul segmento Euronext Growth Milan di Borsa Italiana comunica il rinnovo della brand identity della Società con il lancio ufficiale del suo nuovo logo aziendale e del sito web completamente rinnovato. Il nuovo logo, sviluppato con attenzione al dettaglio e alla coerenza con i valori fondamentali della Società, descrive la visione di Redelfi per il futuro mantenendo al contempo la sua storicità.

La scelta del Rebranding

Il rebranding di Redelfi rappresenta un pilastro importante per l’evoluzione della Società, partita dalla scelta di focalizzarsi sul segmento energy e giunta sino all’impegno preso con il mercato con la pubblicazione del Piano Industriale 23-26, il quale vede la business unit Green come driver principale. Con linee pulite e un design moderno, il nuovo logo mantiene il doppio colore, spostando l’attenzione sul “re”, che rimanda al termine “renewables”, maggiormente accentuato dalle doppie foglie, incrementando il concetto di energia pulita e di impegno per un futuro più sostenibile. Insieme al nuovo logo, Redelfi presenta il suo sito web rinnovato, una vetrina digitale che esprime l’essenza della Società presentando in modo chiaro la sua missione, i suoi valori e il suo business. Progettato per offrire un’esperienza utente intuitiva, moderna e coinvolgente, il nuovo sito web presenta un design in movimento e una navigazione semplificata, fornendo agli utenti un accesso immediato alle informazioni più rilevanti e alle ultime novità della Società.

Il nostro giudizio

Sul titolo Redelfi Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target price €11,00 (upside potential +96%).

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ALFIO BARDOLLA – EBITDA in crescita del 35% rispetto al 2022
2 aprile 2024

Il consiglio di amministrazione di Alfio Bardolla Training Group, PMI Innovativa leader in Italia nel digital financial & business training, ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023.

Principali risultati consolidati al 31 dicembre 2023

Totale ricavi: €19,5 milioni (€15,8 milioni al 31 dicembre 2022), con significativa crescita dei ricavi da corsi e coaching e della controllata EBITDA: €3,3 milioni (€2,5 milioni al 31 dicembre 2022) EBIT: €1 milioni (€-0,5 milioni negativi al 31 dicembre 2022) Risultato netto: €0,5 milioni (€-0,6 milioni negativi al 31 dicembre 2022) Posizione finanziaria netta (cash positive): €1,8 milioni (€0,8 milioni cash positive al 31 dicembre 2022)

Il nostro giudizio

Sul titolo Alfio Bardolla Training Group, Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target price €7,50 (upside potential +247%).

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DESTINATION ITALIA – Valore della produzione +98% rispetto al 2022
2 aprile 2024

Destination Italia, società specializzata nel turismo incoming di qualità verso l’Italia, conferma la crescita di tutti gli indicatori economici nell’esercizio 2023. Come più diffusamente esposto nel comunicato del 28 marzo 2024, il Valore della Produzione si attesta a €55,4 milioni, +98% rispetto a €28,1 milioni nel 2022, anche per effetto della fusione per incorporazione di Portale Sardegna, avvenuta nel giugno 2021.

EBITDA raggiunge break even

Grazie all’incremento del fatturato e ad una attenta politica di contenimento dei costi di struttura, l’EBITDA raggiunge il break even, incrementandosi deI +96% rispetto a -1,2 milioni di euro nel 2022. Tutto questo ha avuto un effetto positivo su EBIT, Risultato ante imposte e Risultato Netto, che evidenziano un sensibile miglioramento rispetto al 2022; per apprezzare questo miglioramento occorre tenere in considerazione il fatto che l’esercizio 2023 contabilizza €1,8 milioni di ammortamenti per Ie immobiIizzazioni materiaIi e immateriaIi, i quali erano stati sospesi nel 2022 ex DL 104/2020.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €2,60 (upside potential +210%).

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FINANZA.TECH – Approvato il bilancio della società
2 aprile 2024

L’assemblea degli azionisti di Finanza.tech S.p.A. Società Benefit e fintech company, ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023 e la relativa documentazione accessoria.

Approvato il bilancio della società e preso visione del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2023

L’esercizio 2023 chiude con un utile consolidato di €622.264. In particolare, si rileva che: • i Ricavi consolidati si attestano a € 10,64 milioni, +197% (€ 3,59 milioni al 31 dicembre 2022); • l’EBITDA consolidato si attesta a € 2,05 milioni (€ 0,30 milioni al 31 dicembre 2022), con EBITDA margin al 19,3% (8,5% al 31 dicembre 2022); • il risultato operativo consolidato (EBIT) si attesta a € 1,05 milioni (€ 0,2 milioni al 31 dicembre 2022); • Il risultato netto si attesta a € 0,62 milioni (€ 0,10 milioni al 31 dicembre 2022); • L’Indebitamento Finanziario Netto risulta positivo per € 0,63 milioni (cassa per € 0,62 milioni al 31 dicembre 2022).

Principali risultati economico-finanziari di Finanza.tech S.p.A. Società Benefit al 31 dicembre 2023: • Ricavi core: € 9,99 milioni (€ 2,12 milioni al 31 dicembre 2022); • EBITDA: € 1,74 milioni (€ 0,21 milioni al 31 dicembre 2022); • EBIT: € 0,78 milioni (€ 0,11 milioni al 31 dicembre 2022); • Risultato Netto: € 0,44 milioni (€ 0,06 milioni al 31 dicembre 2022); • Indebitamento Finanziario Netto: € 0,41 milioni (cassa per € 0,78 milioni al 31 dicembre 2022);

Approvata la destinazione del risultato d’esercizio

Inoltre, l’assemblea ordinaria degli azionisti ha deliberato di destinare l’utile d’esercizio, pari a €443.821:

per €33.806 a riserva legale per €282.713 a riserva indisponibile costituitasi a causa della quota di ammortamento non effettuata di cui all’art.60, comma 7-ter D.L. 104/2020 per la restante parte, pari ad €127.302 a riserva statutaria

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €3,00 (upside potential +257%).

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NVP – Crescono a doppia cifra tutti gli indicatori
2 aprile 2024

Il consiglio di amministrazione di NVP, PMI Innovativa attiva nella realizzazione end-to-end di contenuti per network televisivi e servizi broadcasting, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

In dettaglio:

Valore della produzione pari a €31,1 milioni, +55% rispetto al 2022 (€20,0 milioni) Ricavi pari a €27,5 milioni, +58% rispetto al 2022 (€17,4 milioni) EBITDA pari a €7,8 milioni, +38% rispetto al 2022 (€5,6 milioni) EBITDA margin 28% (nel 2022 pari a 32%) EBIT pari a €3,1 milioni, +47% rispetto al 2022 (€2,1 milioni) Posizione finanziaria netta -15,3 milioni di euro (nel 2022 era -11,6 milioni di euro)

Proposto dividendo

Il consiglio ha deliberato di proporre all’assemblea di destinare l’utile di esercizio, pari a €507.509,04 come segue:

€43.891,31 a riserva legale; €227.913,21 a dividendo mediante la distribuzione di un dividendo lordo pari a €0,03 per azione, con data di stacco il 6 maggio 2024, come record date il 7 maggio 2024 e come data di pagamento l’8 maggio 2024; €235.704,52 a riserva straordinaria.

Il dividend yield risulta pari all’1,03% rispetto all’ultimo prezzo di chiusura, mentre il payout ratio risulta pari al 44,9%.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €7,85 (upside potential +171%).

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SPINDOX – Anno di robusta crescita per il gruppo
1 aprile 2024

Il consiglio di amministrazione di Spindox, società di riferimento nel mercato dei servizi e dei prodotti ICT destinati all’innovazione digitale nel business delle imprese, ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023.

In dettaglio:

• Valore della produzione: €99,8 milioni (+21,2% vs. €82,4 milioni al 31.12.2022) • Ebitda: €7,2 milioni (+14,5% vs. €6,3 milioni al 31.12.2022) • Ebit: €2,8 milioni vs. €2,6 milioni al 31.12.2022 • Risultato netto: negativo per €0,1 milioni vs. utile di €0,6 milioni al 31.12.2022 • IFN: negativo (debito) per €2,9 milioni vs. negativo (debito) per €3,9 milioni al 31.12.2022

Paolo Costa, Presidente di Spindox, ha così commentato i risultati approvati dal CDA: «Anche il 2023 – chiuso con ricavi consolidati per 99,8 milioni di euro, in incremento del 21,2% – è stato un anno di crescita robusta per il nostro Gruppo. Negli ultimi sei anni Spindox ha fatto registrare, con riferimento al valore della produzione, un CAGR pari al 20%, ben superiore alla performance del mercato di riferimento. Ciò conferma che non siamo di fronte a un fenomeno episodico, ma al frutto di un percorso perseguito con costanza, nonostante le notevoli turbolenze di contesto macroeconomico. Alcuni fenomeni hanno inciso sulla dinamica degli oneri finanziari e inevitabilmente influenzato la nostra bottom line. Siamo tuttavia riusciti, nella seconda metà del 2023, a migliorare in misura sensibile la posizione finanziaria netta del Gruppo.”

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price € 16,00 (upside potential +70%).

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Emma Villas – Approvati i risultati FY23
1 aprile 2024

Il Consiglio di Amministrazione di Emma Villas S.p.A., azienda leader in Italia nel settore del vacation rental (affitti brevi di ville e tenute di pregio) quotata sul segmento Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023.

In dettaglio:

• Ricavi delle vendite e delle prestazioni pari a €32,52 milioni, +15% rispetto a €28,37 milioni nel 2022 • Valore della produzione pari a €32,71 milioni, +14% rispetto a €28,81 milioni nel 2022 • EBITDA pari a €1,90 milioni (EBITDA Margin pari al 6%), +47% rispetto a €1,30 milioni (EBITDA Margin pari al 5%) nel 2022 • EBITDA Adjusted1 pari a &3,90 milioni (EBITDA Adjusted Margin pari al 12%), in aumento del +33% rispetto a €2,94 milioni (EBITDA Margin Adjusted pari al 10%) nel 2022 • EBIT pari a €1,3 milioni, +91% rispetto a €660 mila nel 2022 • Risultato netto pari a €937 mila, circa 6 volte superiore rispetto a €168 mila nel 2022 • Indebitamento Finanziario Netto (cash positive) pari a €3,20 milioni, +77% rispetto a €1,81 milioni (cash positive) nel 2022

Il nostro giudizio

Sul titolo Emma Villas, Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €6,90 (upside potential +123%).

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FOCUS FOTOVOLTAICO – Si conferma il trend di crescita del fotovoltaico
29 marzo 2024

Dal KEY 2024 a Tour 2024 di Italia Solare: i principali eventi di settore confermano il trend di crescita del fotovoltaico italiano, un fatto che diventa particolarmente rilevante se si pensa che tutto questo è avvenuto in un contesto di mercato in cui gli incentivi statali hanno giocato un ruolo minimo. Si tratta dunque di una crescita fatta di fiducia e investimenti reali, una grande svolta rispetto al passato, quando erano gli incentivi a determinare l’andamento del settore. Il fotovoltaico è maturo e oggi è pronto per raccogliere la sfida della transizione energetica.

ESPE S.p.A sotto i riflettori

Contesto positivo per ESPE S.p.A., società attiva in modo continuativo e strutturato nel settore delle energie rinnovabili come EPC contractor specializzato nella fornitura di impianti fotovoltaici e proprietaria della tecnologia a marchio “ESPE” per la realizzazione di turbine nel minieolico e cogeneratori a biomassa.

Il nostro giudizio


CIRCLE – Crescita Consolidata del 22% nel 2023
29 marzo 2024

Circle, PMI Innovativa specializzata nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per l’innovazione e la digitalizzazione dei settori portuale e della logistica intermodale oltre che nella consulenza internazionale sui temi del Green Deal e della transizione energetica, ha approvato in data odierna il bilancio consolidato e il progetto di bilancio per l’esercizio 2023.

VALORE DELLA PRODUZIONE CONSOLIDATO IN CRESCITA DEL 22%, PARI A EURO 13,2 MILIONI RICAVI DEI PRODOTTI SOFTWARE PROPRIETARI IN CRESCITA DEL 100%, PARI A EURO 3,2MILIONI EBITDA CONSOLIDATO IN CRESCITA DEL 63%, PARI A EURO 3,2 MILIONI, CON EBITDA MARGIN CHE RAGGIUNGE IL 24% EBIT CONSOLIDATO IN CRESCITA DEL 106%, PARI A EURO 2,05 MILIONI UTILE NETTO CONSOLIDATO IN CRESCITA DEL 102% PARI A EURO 1,7 MILIONI INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO CONSOLIDATO ADJUSTED (CASH POSITIVE) PER EURO 4.1 MILIONI

Il commento del CEO

Luca Abatello, Presidente & CEO di CIRCLE commenta così i risultati raggiunti: “Il 2023 è stato un anno molto articolato e ricco di cambiamenti di mercato e di contesto geopolitico; per CIRCLE Group si è trattato di un anno di notevole soddisfazione. La crescita del Gruppo è infatti proseguita lungo le due direttrici nodali di sviluppo dei prodotti software proprietari e dei progetti innovativi. Sui prodotti un apporto fondamentale è stato dato dai Servizi Federativi Milos®, alla base del piano industriale Connect for Agile Growth, e dai nuovi prodotti presentati, fra cui Milos® MTO, Milos® Global Supply Chain VIsibility e Milos® Intelligence. La focalizzazione riguarda sempre più attività capaci di portare un immediato valore aggiunto ai clienti e di rispondere concretamente alle sfide quotidiane che impongono smaterializzazione e gestione proattiva. Sul fronte europeo abbiamo portato avanti i capisaldi legati a Green & Energy Transition, firmato numerosi nuovi progetti europei, e stiamo lavorando sull’attuazione a livello europeo in nove Stati membri del nuovo Regolamento 2020/1056 eFTI per la gestione totalmente smaterializzata dei documenti di accompagnamento della merce e per la gestione uniformata a livello europeo dei controlli lungo la catena logistica multimodale. A ciò si aggiungono ottime prospettive per il 2024: siamo entrati finalmente nel cuore dei piani Next Generation EU ed Energy Transition che vedranno il loro picco tra la metà del 2024 e la metà del 2026 con anche i fondi PNRR e 5.0”. Principali risultati consolidati al 31 dicembre 2023 CIRCLE Group ha registrato un Valore della Produzione pari a Euro 13,2 milioni, con un incremento del 22% rispetto ad Euro 10,9 milioni al 31 dicembre 2022. La crescita dei ricavi derivanti dai prodotti software proprietari, proposti anche in modalità SaaS (Software As A Service) su piattaforma cloud, è stata ancora più accentuata rispetto al precedente esercizio e pari a Euro 3,2 milioni, con un aumento del 100% rispetto al 2022 (Euro 2 milioni). E’ stata consolidata la scelta intrapresa già nel finire del 2022, di riduzione delle vendite al mercato di componenti non CORE e non legate a prodotti proprietari, servizi federativi e consulenza specialistica (ad esempio hardware e servizi correlati), stante la focalizzazione sulle componenti maggiormente strategiche e a più alto valore aggiunto.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €7,70 (upside potential +18%).

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iVision Tech – Crescono i ricavi delle vendite
29 marzo 2024

Il consiglio di amministrazione di iVision Tech S.p.A., PMI Innovativa e realtà d’eccellenza del manufacturing «Made in Italy» attiva nella progettazione e produzione di montature di occhiali da vista e occhiali da sole in acetato, nonché di occhiali combinati, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

In dettaglio:

• Valore della Produzione pari a €10,52 milioni • Ricavi delle vendite pari a €9,50 milioni • EBITDA pari a €2,13 milioni (EBITDA Margin pari al 20,3%) • EBITDA Aggiustato pari a €1,45 milioni (EBITDA Margin pari al 13,8%) • EBIT pari a €0,48 milioni • Indebitamento Finanziario Netto pari a €2,71 milioni • Utile Netto pari a €0,13 milioni

Il nostro giudizio

Sul titolo iVision Tech, Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), Target price €3,60, upside potential +280%

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PASQUARELLI AUTO – Crescita rilevante del fatturato
29 marzo 2024

Pasquarelli Auto, provider di mobilità, attivo nel commercio di vetture e veicoli commerciali nuovi e usati, nel noleggio a breve, medio e lungo termine, nonchè nell’assistenza e vendita di ricambi ha approvato il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023.

In dettaglio:

• Valore della Produzione pari a €248,2 mln vs €203,8 mln al 31/12/2022 • EBITDA pari a €9,5 mln vs €9,7 mln al 31/12/2022 • Utile netto pari a €4,2 mln vs €5,5 mln al 31/12/2022 • Indebitamento Finanziario Netto si attesta a €25,7 mln rispetto a €18,0 mln al 31/12/2022 • Patrimonio netto pari a €30,0 mln vs 20,7 mln al 31/12/2022 • La società punta a continuare ad espandere la propria offerta e presenza territoriale anche in considerazione dei trend di moderata crescita del settore dell’Automotive in Europa e in Italia

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €3,75 (upside potential +363%).

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Il punto sul mercato di Integrae SIM
29 marzo 2024

Perché la paura di perdere è più forte del piacere di vincere?” ( Daniel Kahneman)

Il primo trimestre del 2024 si è chiuso sul livelli record. Il secondo consecutivo al rialzo per Wall Street, che ha tra l’altro ha chiuso il migliore primo trimestre dal 2021. Il consolidamento del trend iniziato a fine ottobre scorso, guidato dalle aspettative di un’inversione del ciclo della politica monetaria di Fed e Bce, soprattutto ora che è chiaro che i tagli dei tassi di interesse saranno almeno tre nel corso dell’anno, a partire dal mese di giugno. Una fiducia legata al forte calo dell’inflazione, sia baseline che core, oramai proiettata verso il target del 2% di Fed e Bce. Unico rischio il quadro geopolitico che resta invece ancora improntato all’incertezza come ha dimostrato il recente attentato in Russia che sta sta aprendo una frattura con la Nato. In ripresa, per il secondo mese consecutivo le Small Cap: l’indice Russel 2000 ha guadagnato il 3,6%, sostanzialmente in linea con l’S&P 500. Il segnale che il mercato crede nel cambio della politica monetaria. Nel corso del mese marzo si è infine in luce il bitcoin che ha guadagnato oltre il 15%, facendo segnare il nuovo massimo di tutti i tempi a $73.700, e il cacao, anche in questo caso sui massimi di tutti i tempi.

La lezione di Kahneman

Le persone hanno una razionalità limitata. Su questo assunto si basa la teoria economica elaborata da Daniel Kahneman, padre della finanza comportamentale. Il primo e unico psicologo a vincere un nobel (nel 2002) per l’economia. È scomparso all’età di 90 anni. A lui si deve anche la definizione di homo oeconomicus, termine che nel 2014 gli è valso anche l’appellativo di psicologo più influente al mondo. Kahneman ha elaborato la teoria del prospetto, ovvero l’uomo prova più dolore alla perdita di un bene rispetto alla gioia di quando il bene è entrato nei propri averi materiali o spirituali. La simmetria tra guadagni e perdite spiega perché negli investimenti le persone sono molto prudenti, ovvero fanno scelte sub ottimali. È il concetto del premio al rischio: serve un premio per compensare la paura delle perdite. Negli ultimi anni della sua vita Kahneman si dedicò allo studio del concetto di felicità o, più tecnicamente, dell’edonismo, ossia le cose che rendono le esperienze piacevoli o spiacevoli, e come misurarle. Una scoperta degna di nota è stata che le persone ricche erano raramente più felici di quelle con redditi più bassi, sfidando l’idea che il denaro compri la felicità.

Il primo cripto criminale

Sam Bankman-Fried è il primo criptocriminale della storia. Un giudice di New York ha condannato l’imprenditore statunitense a 25 anni di carcere per frode, associazione a delinquere per commettere frode e associazione a delinquere per riciclaggio. I reati sono relativi al modo in cui Bankman-Fried ha gestito i fondi della piattaforma per lo scambio di criptovalute FTX, che aveva fondato nel 2019. L’accusa aveva chiesto una pena molto più lunga, fra i 40 e i 50 anni di carcere. Ma la condanna a 25 anni resta una della più severe per un crimine finanziario emesse negli Stati Uniti negli ultimi anni. Il banchiere Bernie Madoff, che aveva organizzato una gigantesca truffa basata sullo “schema Ponzi” che collassò durante la crisi finanziaria del 2008, fu condannato a 150 anni di carcere nel 2009: aveva più di 70 anni e morì 12 anni dopo. La notizia non ha minimamente impattato sul bitcoin, la cirptovaluta che l’imprenditore ha sfruttato per arricchirsi a danno delle persone che avevano riposto fiducia nella sua piattaforma di trading. Nel corso del 2024 il bitcoin ha toccato il nuovo massimo di tutti i tempi accumulando un guadagno del 67% da inizio anno.


Palingeo – Ricavi in crescita a doppia cifra e numeri record per il 2023
28 marzo 2024

Palingeo, azienda leader nei settori della geotecnica e della geognostica, per la realizzazione di opere edili, infrastrutturali e per il consolidamento di terreni di fondazione o sostegno di fonti di scavo, riunitosi in data odierna ha esaminato e approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2023.

Principali risultati al 31 dicembre 2023

Valore della Produzione pari a Euro 61,5 milioni, in crescita del 15,46% rispetto a Euro 53,27 milioni al 31 dicembre 2022 EBITDA a Euro 13,14 milioni, in crescita del 65,12%, rispetto a Euro 7,96 milioni al 31 dicembre 2022. EBITDA Margin pari al 21,36% (14,9% FY22) EBIT pari a Euro 9,47 milioni, in crescita del 74,65%, rispetto a Euro 5,42 milioni al 31 dicembre 2022 Utile netto pari a Euro 6,71 milioni, in crescita dell’84,28%, rispetto a Euro 3,64 milioni al 31 dicembre 2022 Posizione Finanziaria Netta pari a Euro 7,8 milioni rispetto a Euro 6,7 milioni al 31 dicembre 2022 per effetto della sottoscrizione di nuovi finanziamenti. Le Disponibilità liquide passano da Euro 4,1 milioni a Euro 7,8 milioni, grazie al buon andamento del business che ha consentito un’importante generazione di cassa Patrimonio netto complessivo pari a Euro 24,2 milioni, in crescita del 32, 35% rispetto a Euro 17,5 milioni al 31 dicembre 2022 Backlog acquisito al 31 dicembre 2023 pari a circa Euro 84 milioni con nuovi cantieri acquisiti nel corso del primo trimestre 2024 pari a Euro 19 milioni. Il backlog acquisito si svilupperà sia nel 2024 per circa Euro 61,5 milioni sia nel 2025 per circa Euro 22,5 milioni Prosegue la strategia di crescita del business, attraverso l’acquisizione di competenze e di tecnologie con una forte attenzione alla sostenibilità ambientale  

Leonardo Spada, Paolo Franzoni e Gianbattista Lippi co-fondatori di Palingeo, dichiarano : ” Siamo soddisfatti di annunciare i risultati record del 2023, caratterizzati da un notevole aumento del fatturato e dall’espansione della marginalità. Questi risultati riflettono il buono stato di salute del mercato di riferimento e la solidità della nostra strategia aziendale. Guardando avanti con fiducia, continueremo a guidare l’azienda verso nuovi traguardi, alimentati dall’innovazione, dalla dedizione dei nostri dipendenti e dal nostro approccio sostenibile. ”

PRINCIPALI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI AL 31 DICEMBRE 2023

Il Backlog acquisito alla data del 31/12/2023 ammonta a circa Euro 84 milioni, con nuovi cantieri acquisiti nel corso del primo trimestre 2024 pari a Euro 19 milioni. Il backlog acquisito si svilupperà sia nel 2024 per circa Euro 61,5 milioni sia nel 2025 per circa Euro 22,5 milioni, dando un’ampia visibilità sui ricavi dei prossimi 2 esercizi.

I Ricavi al 31 dicembre 2023 si attestano a € 58,5 milioni, in incremento del 14,65% rispetto a Euro 51,0 milioni registrati nell’esercizio 2022. L’incremento è da imputarsi principalmente alla importante spinta data dall’acquisizione dei cantieri legati a bandi di gara aggiudicati per la realizzazione delle opere pubbliche sostenute dal piano PNRR che ha dato, nel corso del 2023, un forte impulso nelle lavorazioni in cui la Società è specializzata.

Il Valore della produzione nel 2023 si è attestato ad Euro 61,5 milioni, in crescita del 15,46% rispetto all’esercizio precedente, principalmente per effetto dei menzionati risultati registrati in termini di ricavi. A comporre il valore della produzione complessivo, oltre ai ricavi di vendita e alla variazione dei lavori in corso su ordinazione (quest’ultima voce compresa nel valore della produzione caratteristica e negativa, nel 2023, per Euro 0,28 milioni), risultano gli altri ricavi, i quali passano da Euro 2,6 milioni del 2022 a Euro 3,3 milioni nel 2023 (24,01% su base annua) e sono rappresentati principalmente da locazioni attive di attrezzature e macchinari strumentali, risarcimenti danni e assicurativi, contributi per beni strumentali.

I Costi di produzione nel 2023, sono pari a complessivi Euro 48,4 milioni (Euro 45,3 milioni nel 2022). Le componenti più rilevanti per la Società risultano essere i costi per materie prime, i costi per servizi ed i costi per il personale. In particolare, i costi per materie prime sono aumentati nel 2023 del 1,00% (da Euro 21,6 milioni nel 2022 a Euro 21,8 milioni nel 2023) la crescita contenuta rispetto all’andamento del valore della produzione caratteristica è legata all’acquisizione di cantieri in subappalto nei quali la fornitura dei materiali di lavorazione viene fatta dall’appaltatore principale. Il contenuto aumento dei prezzi sconta, inoltre, il progressivo calo del prezzo dei materiali di lavorazione che ha influito positivamente sul contenimento di valore di tale posta. I costi per servizi sono aumentati nel 2023 rispetto al 2022 del 13,41% (da Euro 7,7 milioni nel 2022 a Euro 8,8 milioni nel 2023), in ragione del sostanziale incremento delle prestazioni di servizi direttamente correlate al business sia in termini di lavorazioni esternalizzate sia in termini di trasporti e trasferte. In ultimo, i costi per il personale sono aumentati del 15,89% (da Euro 11 milioni del 2022 a Euro 12,9 milioni nel 2023), a seguito dell’ingresso di circa 18 nuove risorse, reso necessario al fine di far fronte all’importante incremento delle commesse aggiudicate nel corso del 2023 e, quindi, dei conseguenti cantieri da avviare e presidiare.

L’EBITDA è in aumento grazie alla crescita del business, sia in valore assoluto che in termini di marginalità calcolata sul valore della produzione caratteristica. In particolare, il valore dell’EBITDA nel 2023 si attesta a Euro 13,1 milioni, in crescita rispetto all’esercizio precedente in cui era pari a Euro 7,9 milioni (+Euro 5,2 milioni su base annua; +65,12%); a livello di marginalità, l’EBITDA margin calcolato sul valore della produzione operativa passa dal 14,9% del 2022 al 21,36% del 2023, denotando un maggiore efficientamento da parte della Società, soprattutto con riferimento alle materie prime (l’incidenza della voce sul valore della produzione caratteristica, infatti, passa dal 40,5% del 2022 al 34,8% del 2023).

Il Risultato operativo (EBIT) risulta pari a Euro 9,5 milioni, in forte aumento rispetto a Euro 5,4 milioni del 2022 con un incremento su base annua di +74,65%.

Il Risultato netto di periodo si attesta ad Euro 6,71 milioni, in crescita dell’84,28%, rispetto a Euro 3,64 milioni al 31 dicembre 2022.

L’Indebitamento finanziario, come dettagliato di seguito, risulta in incremento e pari a Euro 7,8 milioni, rispetto a Euro 6,7 milioni al 31/12/2022, con disponibilità liquide al 31/12/2022 che risultano fortemente in crescita rispetto al dato al 31/12/2022 e pari a Euro 7,8 milioni (Euro 4,1 milioni al 31/12/2022) per effetto del sostanziale miglioramento del business e della capacità della Società di generare cassa.

Il Patrimonio netto risulta pari a Euro 24,2 milioni in incremento rispetto ad Euro 17,5 milioni rispetto all’anno precedente, per effetto degli utili generati nel corso dell’esercizio 2023.

PRINCIPALI FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DURANTE L’ESERCIZIO 2023

Nel corso del primo semestre del 2023 è stato inserito un nuovo CRM e si è dato avvio al processo di implementazione del controllo di gestione interno tramite il supporto informatico del programma selezionato. Il processo di implementazione permetterà alla società di effettuare una migliore e più puntuale analisi delle commesse in essere con verifica dei margini e allineamento degli scostamenti.

Sempre nel corso del primo semestre del 2023 si sono instaurati i primi rapporti con una società di sviluppo software per l’implementazione di una piattaforma univoca e organica in grado di gestire i dati di produzione rilevati dalle macchine di perforazione. Il progetto ha come obiettivo il monitoraggio costante del lavoro macchina, anche grazie all’implementazione di sensori di monitoraggio da installare a bordo macchina. È, inoltre iniziato lo sviluppo di un software di controllo per i cantieri che, a implementazione ultimata, sarà in grado di rilevare le persone e le ore lavorate su ogni cantiere con un sistema di QR code; l’implementazione del software ha come ulteriore obiettivo anche la marcatura e la mappatura dei macchinari presenti in cantiere sempre con l’ausilio di QR code.

Nel corso del secondo semestre, la Società ha consolidato la sua posizione nel mercato di riferimento registrando un significativo aumento del valore delle commesse acquisite, che ha raggiunto la cifra di 82,2 milioni di euro alla fine dell’esercizio. Questo risultato ha evidenziato un trend positivo di crescita sia dal punto di vista economico che finanziario, confermando la solidità e la competitività dell’azienda nel settore di riferimento.

PRINCIPALI FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO 2023

Nel corso del primo trimestre sono stati acquisiti nuovi cantieri per un controvalore a Euro 19 milioni. I nuovi appalti acquisiti si snodano su tutto il centro-nord Italia.

In data 14 febbraio 2024, la Società ha ricevuto il provvedimento di ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie e dei warrant denominati “Warrant PALINGEO 2024-2026” sul mercato Euronext Growth Milan, sistema multilaterale di negoziazione organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. Dopo aver concluso con successo il collocamento delle proprie azioni ordinarie, con una raccolta complessiva pari a Euro 8,1 milioni mediante l’emissione di n. 5.197.100 nuove azioni ordinarie, l’inizio delle negoziazioni è stato venerdì 16 febbraio 2024. L’operazione ha previsto inoltre l’emissione di Warrant denominati “Warrant PALINGEO 2024-2026”, ai termini e alle condizioni disciplinate dal regolamento dei warrant disponibile sul sito internet della Società www.palingeo.it, nell’apposita sezione Investor Relations > IPO.

Nel periodo tra gennaio e marzo 2024, la Società ha implementato l’organico gestionale amministrativo con assunzione di quattro nuove figure altamente specializzate, in linea la strategia di crescita annunciata in fase di IPO.

In data 18 marzo 2024, la Società ha annunciato un notevole potenziamento della produttività e dell’efficienza dei suoi cantieri in Italia grazie all’acquisizione di cinque nuovi macchinari di ultima generazione a basso impatto ambientale. Questo investimento, in linea con gli obiettivi presentati agli investitori durante l’IPO, consentirà di consolidare il posizionamento competitivo sul mercato e di aprire nuove prospettive di sviluppo. Le nuove attrezzature, del valore complessivo di circa 3,5 milioni di Euro, includono macchine specializzate per micropali, diaframmi di cemento armato/plastici e pali di grosso diametro, tutte dotate di tecnologie avanzate 4.0 e motori “STAGE 5” a basse emissioni. Questo investimento non solo migliora i sistemi di controllo remoto, ma contribuisce anche alla sostenibilità ambientale dei cantieri, rappresentando un passo significativo verso maggiore efficienza, sicurezza e rispetto dell’ambiente nelle operazioni di costruzione in Italia.

In data 21 marzo 2024, la Società ha annunciato l’avvio dei lavori su quattro nuovi cantieri.  Il primo cantiere, commissionato da D’Agostino Angelo Antonio Costruzioni Generali S.p.A., riguarda la realizzazione del “Variante alla S.S. 1 Aurelia 3° lotto tra Felettino ed il raccordo autostradale- 3° stralcio funzionale C dello svincolo di San Venerio allo svincolo Melara”. Il progetto prevede l’utilizzo della tecnica del Jet grouting per la consolidazione del terreno. Il secondo e il terzo cantiere si concentrano sulla realizzazione del “Nuovo collegamento ferroviario stazione di Bergamo – Aeroporto Orio al Serio” e sull’esecuzione del “Ponte San Pietro e raddoppio linea Curno – Bergamo”, richiedendo tecniche avanzate come micropali e pali CFA. Il quarto cantiere, commissionato da ITINERA S.p.A., prevede la posa di pali di grande diametro per un importante progetto autostradale.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

La Società confida nella conferma e in un potenziale accrescimento del volume complessivo dei ricavi, in considerazione dei rapporti contrattuali sottoscritti. Accanto allo sforzo continuo finalizzato all’ottenimento di nuove commesse, la Società continuerà a porre attenzione alla politica di investimento strutturale in macchinari ed impianti all’avanguardia, necessari per l’ottimizzazione dei servizi e delle opere profusi, nonché nell’implementazione di un sistema di controllo di gestione con l’ausilio del nuovo software di gestione implementato a partire dal primo di gennaio del 2023 e all’inserimento di nuovo personale specializzato per la gestione e l’esecuzione delle commesse acquisite.  Parimenti, proseguirà il costante impegno per una attenta ottimizzazione dei diversi costi gestionali.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €10,80 (upside potential +120%).

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EURONEXT GROWTH MILAN – La performance del mese di marzo
28 marzo 2024

Marzo chiude in nero in tutte le principali Borse mondiali (+2,8% l’indice MSCI World), per il quinto mese consecutivo, allo stesso ritmo di febbraio. L’indice S&P 500, +4,1%, ha toccato nel periodo un nuovo massimo di sempre sopra i 5.300 punti. La continuazione del trend iniziato a fine ottobre scorso, guidato dalle aspettative di un’inversione del ciclo della politica monetaria di Fed e Bce, soprattutto ora che è chiaro che i tagli dei tassi di interesse saranno almeno tre nel corso dell’anno, a partire dal mese di giugno. Ma tutto dipende dai dati macro in uscita nel frattempo. Una fiducia legata al forte calo dell’inflazione, sia baseline che core, oramai proiettata verso il target del 2% di Fed e Bce. Il quadro geopolitico resta invece ancora improntato all’incertezza come dimostrano le crescenti tensioni in Russia. In ripresa, per il secondo mese consecutivo le Small Cap: l’indice Russel 2000 ha guadagnato il 3,6%, sostanzialmente in linea con l’S&P 500. Il segnale che il mercato crede nel cambio della politica monetaria. Nel corso del mese di marzo si è messo in luce soprattutto il bitcoin che ha guadagnato oltre il 15%, facendo segnare il nuovo massimo di tutti i tempi a $73.700.

Milano sui massimi da 16 anni

L’indice FTSE Mib 40, ha guadagnato il 6,6%, ai vertici mondiali dopo Madrid (+10,7%), sopra la soglia di 34mila punti, livello che non toccava da 16 anni. Torna in nero l’indice FTSE STAR +4,5% mentre l’indice l’FTSE Italia Growth (che rappresenta il listino Euronext Growth Milan) ha chiuso in rosso dell’1,8%. Un risultato che riflette il perdurare di preoccupazioni da parte degli operatori sull’impatto della recessione nei confronti delle società esposte all’economia reale. Una debolezza che penalizza ulteriormente le valutazioni delle Small Cap su valori in assoluto molto bassi. Il Russell 2000 è ancora indietro rispetto all’S&P 500 nel suo divario più ampio dal 1998. In Italia i titoli dell’Euronext Growth Milan trattano in media 6 volte i profitti attesi creando le condizioni per ampi e rapidi recuperi in caso newsflow positivo anche company specific. La stagione dei risultati di bilancio si sta per concludere con impatti significativi sui titoli che hanno riportato sopra le attese.

I best performer del mese di marzo

Tra i best performer oggetto di copertura da parte di Integrae SIM, segnaliamo:

FAE Technology, Società Benefit e PMI Innovativa che opera nel design, prototipazione, progettazione e produzione di soluzioni per il settore dell’elettronica integrata. Ha chiuso il 2023 con risultati superiori alle attese.

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY).

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Ivision Tech, PMI Innovativa e realtà d’eccellenza del manufacturing «Made in Italy» attiva nella progettazione e produzione di montature di occhiali da vista e occhiali da sole in acetato, nonché di occhiali combinati.

Sul titolo, Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target price €3,60, upside potential +275%.

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Franchetti, società a capo del Gruppo Franchetti, pioniere nel campo della gestione, diagnostica e manutenzione predittiva delle infrastrutture. Ha chiuso il 2023 con risultati superiori alle attese.

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target price €7,20 (upside potential +24%).

Per leggere il documento completo della nostra ricerca, comprensivo delle informazioni previste dalla normativa di riferimento clicca qui: https://mcusercontent.com/f37b6d8e674d36dc39aa6f188/files/115bd251-5f90-58e5-3288-17f92164dae5/202309_Franchetti_Update.pdf

Per maggiori dettagli si legga la tabella sottostante:

EMITTENTE 1 MESE 1 ANNO FAE Technology +38,8% +190,2% iVision Tech +10,7% -22,1% Franchetti +42,7% +109,4%

G.M. Leather – Utile netto sale a €2 milioni
28 marzo 2024

Il Consiglio di amministrazione di G.M. Leather S.p.A., società attiva nel settore della lavorazione e della commercializzazione delle pelli per i settori dell’arredamento, pelletteria e calzatura ha approvato il progetto di bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

In dettaglio:

Ricavi: €40,9M (2022: €40,83M) EBITDA: €6,18M (2022: €4,98M), EBITDA margin 15,1% (2022: 12,2%) EBIT: €3,92M (2022: €3,30 M), EBIT margin 9,6% (2022: 8,1%) Utile Netto: €2,04M (2022: €2,01M) Indebitamento Finanziario Netto: €25,65M (2022: €15,39M)

Simone Voltolin, Amministratore Delegato di GM LEATHER: “ Chiudiamo con soddisfazione il 2023, un anno complessivamente molto difficile sia per l’economia in generale sia per il nostro settore. Il nostro gruppo grazie ai continui ingenti investimenti, alle scelte strategiche ed all’impegno di tutti i collaboratori, ha realizzato performance economiche e finanziarie che riteniamo distintive e caratterizzanti. Oltre alla rilevante attività di R&D ed agli investimenti nel campo dell’innovazione, finalizzata a consolidare la presenza nel segmento del lifestyle ed accrescere quella nel mercato strategico del luxury, il 2023 è stato caratterizzato dagli investimenti strategici nel ramo d’azienda “Divisione Palladio” e nelle materie prime, per diversi motivi ed obiettivi, tra questi: accrescere la capacità competitiva del “gruppo” a fronte di acquisti di pelli e lavorazioni internalizzate effettuate ottimizzando i costi, aumentare la marginalità attuale e prospettica, sterilizzare attraverso questi investimenti strategici eventuali ulteriori effetti esogeni non governabili, che in questi ultimi anni hanno influenzato negativamente ed in misura rilevante l’economia, quali le tensioni sui prezzi delle materie prime, delle utilities, del costo del denaro e non subire eventuali problematiche relative all’approvvigionamento, quali carenze di materia prima sul mercato e/o dilatazione dei tempi sui trasporti internazionali in conseguenza delle tensioni geo/politiche in essere ed emergenti. Gli investimenti effettuati in un momento di difficoltà del contesto economico e di mercato, sottolineano con decisione la volontà del Gruppo GM di essere un’azienda protagonista del prossimo futuro, veloce, in grado di offrire un ampio portafoglio articoli e rispondere prontamente alle richieste della clientela, con prodotti tailor made, grazie alla capacità ed esperienza acquisite.“

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target price €5,3 (upside potential +338%).

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VIMI FASTENERS – Approvato il bilancio d’esercizio
28 marzo 2024

Il consiglio di amministrazione di VIMI Fasteners S.p.A., società leader nella progettazione e produzione di organi di fissaggio ad elevato contenuto ingegneristico per i settori industriale, automotive, oil&gas, aerospace ed altri, già quotata sul sistema multilaterale di negoziazione Euronext Growth Milan, ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

In dettaglio:

• Ricavi consolidati per €61,35 milioni (+15,0% rispetto a €53,35 milioni del 31 dicembre 2022) • EBITDA ADJUSTED consolidato pari a €8,19 milioni, rispetto a €6,08 milioni di EBITDA al 31 dicembre 2022, con un’incidenza del 13,34% sui ricavi (11,41% in termini di EBITDA sui ricavi al 31 dicembre 2022) • IFN consolidato pari a €23,88 milioni (rispetto ad un valore di €14,09 milioni al 31 dicembre 2022 e di €26,59 milioni al 30 giugno 2023 successivamente all’acquisizione di Filostamp)

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione BUY, target price €2,75 (upside potential +79%).

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LINDBERGH – Ottima crescita organica e marginalità soddisfacente
28 marzo 2024

Il consiglio di amministrazione di Lindbergh S.p.A., società a capo dell’omonimo Gruppo attivo in Italia e Francia nel settore MRO per l’offerta di servizi, prodotti e soluzioni di logistica per le reti di assistenza tecnica attraverso la propria piattaforma tecnologica T-Linq, ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

In dettaglio:

• Totale Ricavi pari a €26,91 milioni, in aumento del 19% rispetto a €22,71 milioni nel 2022 • EBITDA pari a €3,43 milioni (EBITDA Margin pari al 12,7%), in aumento del 22% rispetto a €2,81 milioni (EBITDA Margin del 12,4%) nel 2022 • EBIT pari a €1,71 milioni, in aumento del 31% rispetto a €1,31 milioni nel 2022 • Risultato d’Esercizio pari a €1,18 milioni, in aumento del 35% rispetto a €0,87 milioni nel 2022 • Indebitamento Finanziario Netto (debito) pari a €3,79 milioni (debito per €3,14 milioni nel 2022) • Flusso finanziario della gestione operativa pari a €2,6 milioni, pari al 75% dell’EBITDA

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target price €4,60 (upside potential +77%).

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