Sunrun favorita dall’intelligenza artificiale. Lo dice Morgan Stanley

Il mercato dell’energia solare è destinato a raddoppiare negli Stati Uniti nei prossimi cinque anni grazie alla spinta degli incentivi contenuti nell’Inflation Reduction Act (IRA) voluto l’estate scorsa dal presidente Biden. Secondo uno studio diffuso giovedì 8 giugno dalla Solar Energy Industries Association e da Wood Mackanzie (gruppo di ricerca e consulenza nel settore energetico), la capacità fotovoltaica installata negli Usa raggiungerà nel 2028 i 377 gigawatt dagli attuali 142 gigawatt.

Lo studio rileva che è in corso una forte crescita della domanda di impianti solari mentre si sta rafforzando la produzione di pannelli made in Usa. Entro il 2028 potrebbero essere in funzione ben 60 gigawatt di capacità produttiva statunitense, rispetto ai meno di 9 gigawatt attuali. Attualmente, grazie al forte impiego di fondi pubblici, sono in costruzione almeno 16 gigawatt di capacità.

Fra i principali beneficiari della nuova corsa al solare c’è Sunrun, l’azienda californiana leader nell’installazione di sistemi ad energia solare per immobili residenziali. Quotata al Nasdaq, Sunrn aveva creato momenti di sconforto negli investitori all’inizio di maggio annunciando risultati del primo trimestre ampiamente deludenti. Il titolo era caduto in poche sedute da 19 dollari a 14,55 dollari, minimo degli ultimi tre anni segnato il 19 maggio. Da lì è scattato una reazione che ha portato a un recupero delle quotazioni del 32% in 20 giorni, fino a segnare ieri di nuovo 19 dollari.

Molti analisti spiegano che la repentina discesa è stata il frutto di una reazione emotiva, seguita da una più chiara comprensione dei motivi che hanno portato Sunrun ad annunciare una perdita di 240 milioni di dollari per il periodo gennaio marzo, rispetto ai -39 milioni previsti in media dagli analisti.

In effetti, Sunrn continua a godere di un ampio sostegno da parte dei broker, con ben 19 raccomandazioni di acquisto (11 Buy e 8 Outperform) su un totale di 25 analisti che coprono il titolo. Nessuno consiglia di vendere le azioni. La media dei target price è 35 dollari (+83% rispetto al prezzo attuale).

Gli ultimi broker a intervenire sul titolo sono stati il 4 giugno Credit Suisse, che ha confermato il giudizio Buy con target price a 27 dollari, e Morgan Stanley, che recentemente ha incluso Sunrun nell’elenco delle società destinate ad avere grandi vantaggi dalla diffusione dell’intelligenza artificiale (AI).

Il potenziale dell'intelligenza artificiale è immediatamente evidente in settori come la tecnologia, ma, secondo Morgan Stanley, è poco apprezzato quando si discute di transizione energetica. Invece rappresenta una grande opportunità per il settore.  Il mercato, dice lo studio, non si rende conto che l'intelligenza artificiale si basa su una grande quantità di energia. "Il mercato non comprende la potenziale domanda di energia pulita per alimentare i requisiti energetici dell'evoluzione dell'AI", si legge nel report. Secondo Morgan Stanley, i software guidati dall'intelligenza artificiale possono aiutare a gestire la generazione e lo stoccaggio di energia per fornire soluzioni di backup e microgrid ai clienti. Due sono le aziende Usa nel campo dell’energia pulita che avranno i maggiori vantaggi dalla diffusione dell’AI: Stem e Sunrun. La piattaforma software di Stem, denominata Athena e basata sull'intelligenza artificiale, aiuta le aziende a ottimizzare l'efficienza energetica passando automaticamente dall'alimentazione a batteria alla generazione in loco e alla rete elettrica. Sunrun, invece, fornisce impianti solari su tetto, accumulo di energia e stazioni di ricarica per veicoli elettrici. "Vediamo un futuro in cui Sunrun fornirà ai clienti una soluzione di microgrid guidata dall'intelligenza artificiale, che consentirà di isolarsi dalla rete a un costo totale dell'energia inferiore e più affidabile della rete", si legge nel report della banca Usa.

Per quanto riguarda i conti di Sunrun, la Ceo Mary Powell ha spiegato che la forte perdita del primo trimestre è dovuta all’eccezionalità del periodo che ha costretto Sunrun ad affrontare una forte crescita delle spese di marketing e di installazione di nuovi pannelli a fronte  di un boom della domanda, salita del 30% negli Usa e in California addirittura dell’80%.

Il modello di business di Sunrun prevede che i pannelli non siano venduti ai clienti, ma vengano offerti gratuitamente all’interno di un contratto in cui l’azienda si impegna all’installazione, alla gestione e alla manutenzione dell’impianto per un periodo di 20 anni e in cambio vende al proprietario della casa l’energia prodotta sul suo tetto. Quindi quello di Sunrun è un modello di business di lunga durata, ma nel breve termine, siccome l’azienda paga l’installazione dei pannelli in anticipo, i costi possono superare le entrate.

Secondo il consensus degli analisti, il fatturato  di Sunrun passerà dai 2,3 miliardi di dollari del 2022 ai 2,6 miliardi del 2024 (+13% in due anni), mentre la redditività dovrebbe gradualmente migliorare, con l’Ebitda che dovrebbe finalmente diventare positivo nel 2024. Di utile vero e proprio, invece, non se ne parla prima del 2025.