Alibaba finalmente rimbalza, ma c’è lo scoglio della signora Zhou

13/12/21 11:15

La società ha licenziato la dipendente che mesi fa ha denunciato il suo superiore per molestie e violenza sessuale. La vicenda sta suscitando un vasto dibattito in Cina e il management rischia di uscirne male, proprio ora che i rapporti con le autorità di Pechino sembravano pacificati.

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Nell’ultima settimana il titolo ha guadagnato l’11%.

Mentre gli investitori di tutto il mondo si chiedono quanto ci sia di duraturo nel rimbalzo delle quotazioni di Alibaba (+11% nelle ultime cinque sedute), in Cina il nome del colosso dell’e-commerce corre sui social per un’altra ragione: Alibaba ha licenziato una giovane donna, sua dipendente, che aveva denunciato il suo superiore per molestie e violenza sessuale durante un viaggio di lavoro compiuto mesi fa. La donna, di cui è stato reso noto solo il nome proprio, Zhou, ha ricevuto il 25 novembre una lettera di licenziamento con effetto immediato per avere danneggiato la società diffondendo false informazioni.

La notizia del licenziamento della signora Zhou è stata resa nota sabato 11 dicembre dal quotidiano di Stato Dahe ed è diventata subito virale su Weibo, una specie di Twitter cinese, dove l’hashtag che identificava il tema in poche ore ha ricevuto oltre 660 milioni di click.

L’impegno del Ceo Zhang a cambiare i riferimenti culturali nei luoghi di lavoro.

A luglio, quando la signora Zhou aveva reso note le sue accuse, il caso aveva scatenato un vasto dibattito sui media cinesi che si interrogavano su quanto fossero diffusi gli atteggiamenti scorretti e le molestie sessuali nei confronti delle donne lavoratrici. L’eco fu così vasta da spingere il Ceo di Alibaba, Daniel Zhang, ad annunciare pubblicamente che il colosso dell’e-commerce si sarebbe impegnato per cambiare i riferimenti culturali al suo interno. E adesso che la lavoratrice che ha denunciato le molestie è stata licenziata, Zhang non fa di certo una bella figura, anche se Alibaba dice che la signora Zhou non aveva accettato i precedenti tentativi della società di cercare la sua cooperazione, che includevano offerte di pagare le sue spese legali e di consulenza e successivamente il tentativo di negoziare una sua uscita concordata.

Il dubbio di una regia nella diffusione della notizia.

Per chi segue da investitore le vicende Alibaba è inevitabile interrogarsi se questa vicenda, resa nota con 15 giorni di ritardo da un quotidiano controllato dal governo, possa essere utilizzata per rimettere sulla graticola Alibaba e il suo management, quando sembrava che finalmente fra il colosso tech e il governo di Pechino fosse stata raggiunta la pace.

Alla base della caduta di Borsa di Alibaba negli ultimi 12 mesi (-52%) c’è la scelta del Partito comunista cinese di ridurre il potere dei giganti cinesi della web economy, di cui Alibaba è il massimo esponente. Sotto la regia di Pechino, nel giro di un anno ad Alibaba sono state comminate multe miliardarie, la sua controllata Ant Financial è stata costretta a dividersi in tre diverse società, sono state introdotto nuove leggi per spezzare il predominio di Alibaba nell’e-commerce e aumentare la concorrenza.

Titolo a buon mercato: vale solo 12,7 volte gli utili del 2022.

Alla quotazione attuale di 124 dollari Alibaba è incredibilmente a buon mercato, dato che vale soltanto 12,7 volte gli utili stimati per l’anno prossimo.

QUOTAZIONI ALIBABA: AL MINIMO DAL 2017

Fra i motivi che hanno spinto la recente ripresa del titolo c’è la nomina di un nuovo Chief Financial Officer nella persona di Toby Xu, l’attuale vice, che dal prossimo 1° aprile prenderà la guida della gestione finanziaria del gruppo. Mentre il core business di Alibaba genera robusti utili, molte delle più recenti iniziative in altre attività non stanno dando i risultati sperati e ci sono anche perdite significative. E’ per questo che i risultati dell’ultimo trimestre hanno mostrato profitti in forte calo, pur con ricavi in netta crescita. L’avvicendamento alla guida della finanza del gruppo vuole sottolineare l’intenzione di portare rapidamente tutti gli investimenti alla redditività.

Nuovo impegno di Pechino per sostenere la crescita dell’economia.

Di positivo per chi vuole approfittare delle basse quotazioni di Borsa c’è il fatto che il governo cinese la settimana scorsa ha dato chiari segnali di volere spingere per sostenere la crescita dell’economia nazionale ed evitare ulteriori rallentamenti. Nelle ultime ore la riserva obbligatoria per le banche è stata abbassata dall’8,9% all’8,4%, un provvedimento che spinge per un aumento della liquidità nel sistema finanziario.

Ciononostante investire in Alibaba significa ancora avere a che fare con qualcosa di difficilmente prevedibile, come le scelte del Partito comunista cinese. La domanda è: il desiderio di Pechino di mettere il freno ad Alibaba è ormai appagato o ci saranno altri provvedimenti penalizzanti? Di certo a questi prezzi il titolo è molto conveniente, ma il punto di domanda è molto grosso.