Alibaba: Jack Ma ci ripensa e non vende le sue azioni

Il fondatore aveva annunciato giovedì scorso un piano per vendere 10 milioni di azioni. Ma dopo la débâcle degli ultimi giorni ora dice che il prezzo è nettamente inferiore al valore dell’azienda. MorningStar spiega perché gli analisti restano positivi.

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Prima buona notizia dopo una settimana disastrosa

Dopo la valanga di brutte notizie che ha colpito Alibaba la settimana scorsa, spedendo venerdì 17 novembre le quotazioni al minimo degli ultimi 12 mesi (a 77,60 dollari), arriva oggi la prima novità positiva per il colosso cinese dell’e-commerce. Jack Ma, fondatore e primo azionista individuale della società con una quota del 5%, ha congelato l’annunciato piano di vendita di 10 milioni di azioni del valore di circa 800 milioni di dollari.

Per una disgraziata fatalità, il progetto di cessione delle azioni di Ma è stato reso pubblico giovedì 16 novembre scorso, lo stesso giorno in cui Alibaba ha comunicato i risultati del trimestre e ha annunciato lo stop al progetto di scissione e successiva quotazione in Borsa di Alibaba Cloud, alla quale fanno capo attività valutate circa 11 miliardi di dollari. Il rinvio della quotazione, ha spiegato il management, si è reso necessario perché il divieto imposto dagli Stati Uniti all’esportazione in Cina dei chip più avanzati ha bloccato i progetti di investimento e crescita di Alibaba Cloud.

Per il mercato è stata una brutta sorpresa che ha innescato un immediato ribasso, con le vendite che sono diventate ancora più insistenti quando si è saputo del piano di cessioni di azioni di Jack Ma. Giovedì le quotazioni di Alibaba sono scese del 9% e il giorno dopo hanno perso poco meno del 2%, con una perdita complessiva di capitalizzazione di 22 miliardi di dollari.

Ma: non vendo perché il prezzo è inferiore al valore della società

Mercoledì 22 novembre la Chief People Officer di Alibaba, Jane Jiang Fang, ha annunciato che Ma non ha venduto neanche una azione perché le quotazioni non hanno raggiunto il livello desiderato dal miliardario fondatore. "L'ufficio di Ma ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che Ma continuerà a mantenere la sua partecipazione in Alibaba. Questo è un dato di fatto", ha dichiarato Jiang nella nota. "Il prezzo attuale di Alibaba è significativamente inferiore al suo valore reale, quindi Ma non venderà". Il miliardario crede che il valore delle attività di Alibaba aumenterà, ha detto la manager.

Il prezzo di vendita era stato stabilito ad agosto

Il family office di Ma aveva bisogno di fondi per investire in imprese agricole e in enti di beneficenza in Cina e altrove, e all'inizio di quest'anno ha preso accordi con un broker per la vendita di azioni a un prezzo fissato ad agosto, ha detto Jiang. Il broker non era a conoscenza del fatto che la divulgazione dell'accordo di vendita, imposta dalle autorità del New York Stock Exchange, sarebbe avvenuta lo stesso giorno dell’annuncio dei risultati finanziari dell'azienda.

Secondo Bloomberg, a causa della caduta delle azioni Alibaba di settimana scorsa, il patrimonio di Jack Ma si è ridotto di 683 milioni di dollari scendendo a 29,2 miliardi di dollari. Ma non esercita più nessun ruolo ufficiale in Alibaba dal 2020.

Forse pesa il drastico cambio al vertice di Alibaba Cloud

Gli investitori erano arrivati all’appuntamento con i dati del trimestre di Alibaba desiderosi di conoscere i progressi del programma di ristrutturazione annunciato lo scorso marzo, il cui obiettivo era separare le attività del conglomerato in sei divisioni distinte. Ma il programma è stato rimandato.

Né l'aumento degli utili, legato soprattutto all'incremento del valore delle partecipazioni, né il miglioramento del cash flow o l'introduzione di un dividendo hanno incontrato il favore del mercato, che sta punendo il titolo facendolo tornare ai minimi del novembre 2022. Come motivazione dello stop alla quotazione del cloud il gruppo cita le sanzioni statunitensi volte a controllare l'esportazione di tecnologia di intelligenza artificiale in Cina. Il che è già un bel guaio. Ma non si può dimenticare la rivoluzione appena avvenuta al vertice di Alibaba, con l’avvicendamento alla carica di Ceo fra Daniel Zhang, stretto collaboratore del fondatore Jack Ma, e Eddie Wu. Zhang avrebbe dovuto restare nel gruppo come Ceo della divisione Cloud, concentrandosi sulla crescita di questa attività segnata dallo sviluppo tumultuoso dell’intelligenza artificiale. Invece a settembre ha lasciato anche questo incarico, senza dare spiegazioni. Il nuovo Ceo dell’intero gruppo, Eddie Wu, è un informatico e ha assunto la guida anche del Cloud. Alibaba ha messo a punto un modello di chatbot basato sull’AI generativa simile a ChatGPT.

Analisti sempre ultra-positivi, anche se abbassano i target price

Anche dopo il disastro di settimana scorsa resta altissima la percentuale di analisti che consigliano di comprare azioni Alibaba, con 40 giudizi positivi (Buy o Outperform) su 45 analisti che coprono il titolo. La media dei target price è scesa in una settimana dell’8% e oggi è di 129 dollari, un prezzo che implica un upside del 64%.

MorningStar riassume così i tre motivi principali per cui gli analisti apprezzano Alibaba:

  • Il valore delle merci vendute (Gmv) sulla piattaforma di Alibaba è stato nel 2022 di 8.833 yuan per utente, nettamente superiore ai valori dei due principali concorrenti, Pinduoduo (3.285 yuan) e JD.com (5.905 yuan).
  • Gli utenti attivi annuali di base sui mercati al dettaglio cinesi di Alibaba hanno registrato un tasso di fidelizzazione superiore al 90%.
  • Il margine Ebita corretto per il commercio cinese di Alibaba è stato del 32,5%, superiore al margine Ebit del 3,1% di JD.com e al margine Ebit del 12,4% di Pinduoduo.

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Aziende citate nell'Articolo

Titolo:
Codice: BABA
Isin: US01609W1027
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