Amazon, Apple e Facebook, battono le stime e conquistano Wall Street

Ieri le Big Tech Usa, Amazon, Apple, Facebook e Alphabet hanno presentato i conti trimestrali nello stesso giorno, per la prima volta. I risultati sono stati superiori a qualsiasi attesa degli analisti, spinti dal lockdown e dall’aumento dei servizi per il lavoro a distanza.
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I titoli Fang brillano nel buio di un’economia Usa depressa
Una pioggia di miliardi per i titoli Fang.
I conti trimestrali presentati ieri allo squillo finale della campanella di Wall Street hanno confermato la potenza di fuoco di Amazon, Apple, Facebook e Alphabet (anche se la controllata Google ha visto il primo calo dei ricavi pubblicitari nella storia).
Per la prima volta, le quattro Big Tech hanno pubblicato i risultati finanziari alla stessa data e con un solo giorno di distanza dall’audizione al Congresso Usa, dove sono stati accusati di abusare del loro colossale potere di mercato.
Non solo, i risultati sono arrivati lo stesso giorno in cui gli Usa hanno registrato un calo del Pil a un tasso annualizzato del 32,9%: la peggiore performance economica della nazione dalla Grande Depressione.
Profitti monstre per le Big Tech
Amazon ha registrato il suo più grande profitto nei 26 anni di storia dell'azienda chiudendo il trimestre con un utile di 5,2 miliardi di dollari, oltre 10 dollari per azione contro un valore stimato dal consensus di 1,46 dollari. I ricavi sono pari a 88,9 miliardi (+40%). La società di Jeff Bezos aveva previsto un perdita nel secondo trimestre per una previsione di spesa di circa 4 miliardi di dollari in attrezzature protettive per il personale e altre spese relative a Covid-19.
Apple, non solo ha riferito guadagni per 11 miliardi di dollari su 60 miliardi di ricavi, ma ha anche annunciato un frazionamento azionario, con l’obiettivo di rendere più accessibile l'acquisto. Le azioni, salite dell’80% dall’inizio dell’anno, saranno suddivise in 4 per ogni una attuale. Apple ha riportato guadagni di fatturato anno su anno in ogni categoria e in ogni area geografica, anche in conseguenza alla richiesta di device per il lavoro e lo studio a distanza.
Nel trimestre anche Facebook ha superato qualsiasi previsione di Wall Street rastrellando denaro dagli annunci pubblicitari con le aziende che hanno approfittato dei suoi strumenti per sfruttare l’impennata del traffico online durante il lockdown. La società di Mark Zuckerberg registra 5,2 miliardi di dollari di profitti e ricavi a 18,7 miliardi (+11%).
L’unica società a non stracciare qualsiasi previsione degli analisti è stata Alphabet, la società madre di Google, con un fatturato di oltre mille miliardi di dollari. I ricavi di Google, condizionati dalla frenata della pubblicità, sono scesi a 31,6 miliardi di dollari, risultato comunque superiore alle attese.
Azioni in crescita nell’after hour
Nel trading after hour, le azioni di Amazon sono in crescita del 5,01%, quelle di Apple si attestano a +6,44% e Facebook +6,50, mentre le azioni di Alphabet vedono un incremento superiore (+7,63% mentre si scrive). Tutti i titoli sono già stati scambiati ai massimi di tutti i tempi nella sessione regolare di giovedì.
Ieri l’S&P500 ha chiuso in calo dello 0,4%, mentre il Nasdaq in positivo dello 0,4% sulla scia delle attese per i risultati dei Fang. L’indice NYFang è salito di oltre il 47% rispetto all'anno precedente, un confronto annuale impietoso con l’S&P 500, che viaggia “piatto”. La performance delle quattro big tech le ha portate a rappresentare quasi un quinto del valore totale dell'S&P 500, tale concentrazione rafforza l'argomento della regolamentazione messo sul piatto ieri dal Congresso.
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