Amplifon si rafforza negli Stati Uniti
Il gruppo ha acquistato tre diverse aziende per un totale di 50 punti vendita attivi nel Paese, uno dei mercati più importanti del settore con il 40% del mercato globale.
Amplifon in verde
Inizio di settimana positivo per il titolo Amplifon a Piazza Affari, sostenuto dalla notizia dell’acquisizione di alcuni punti vendita negli Stati Uniti, mercato molto importante per il settore delle soluzioni per la cura dell’udito nel quale è attivo il gruppo.
Le azioni della società arrivano a sfiorare il +2% nella prima mezz’ora di scambi, tra le migliori del FTSE MIB di questa mattina (+0,10%) e toccando un massimo di 29,94 euro.
Resta negativo il bilancio per il titolo nel corso di questo 2024, con un calo del 4% rispetto ai livelli di inizio gennaio (31,25 euro).
L’acquisizione
Questa mattina la società ha annunciato di aver rilevato il business di uno dei principali franchisee di Miracle-Ear negli Stati Uniti, marchio attraverso il quale Amplifon opera nel Paese, considerato dal gruppo come “il più grande mercato al mondo”.
Il network acquisito è composto da tre diverse aziende (Hearing Pro Inc, Las Davis Enterprises Inc, e MiracleEar Centers of Arkansas LLC) e comprende circa 50 punti vendita localizzati in quattro stati (Arkansas, Kansas, Illinois e Missouri) con circa 85 dipendenti e realizza un fatturato annuale di circa 20 milioni di dollari.
A seguito dell'operazione il network Miracle-Ear raggiunge circa 350 punti vendita diretti, che si aggiungono agli oltre 1.200 negozi in franchising. Complessivamente, le Americhe hanno generato ricavi per circa 400 milioni di euro nel 2022 (circa il 20% del totale del gruppo Amplifon) tramite oltre 1.800 punti vendita, si legge nella nota del gruppo.
La strategia
L’operazione accelera la strategia di Amplifon finalizzata al rafforzamento del proprio posizionamento negli Stati Uniti, facendo leva su una maggior scala e creando nuove opportunità per perseguire l’eccellenza e l’innovazione nel servizio fornito ai propri clienti, a beneficio sia del business diretto sia di quello di tutti i franchisees.
Si tratta di “un nuovo importante passo nel percorso di ulteriore accelerazione della nostra crescita nel mercato americano, il più importante al mondo”, spiega nella nota l’amministratore delegato Enrico Vita, sottolineando che l’operazione “si inserisce perfettamente nel nostro modello di business negli Stati Uniti, caratterizzato dallo sviluppo di una importante rete di negozi diretti che opera in sinergia con il nostro storico e comprovato business in franchising.
La view degli analisti
Gli USA rappresentano “oltre il 40% del mercato globale, mentre l’intera regione Americas contribuisce a circa un quinto del fatturato di Amplifon”, calcolano da WebSim Intermonte.
L'operazione è in linea con la strategia di Amplifon “di potenziare la sua presenza nel settore Direct-To-Consumer, replicando quanto fatto nel 2020 per acquisire la rete di PJC Hearing (110 negozi, spesa di 27 milioni di euro), secondo maggiore franchisee di Miracle Ear”, aggiungono dalla sim, ricordando che l’acquisizione di PJC era stata pagata “un multiplo del fatturato pari a 0,7 volte, un multiplo interessante anche se non direttamente comparabile con quelli delle acquisizioni retail di terzi, che portano in dote market share aggiuntive e nuovi clienti”.
Questa operazione “consente, infatti, ad Amplifon di gestire direttamente la relazione con il cliente, consolidandone il fatturato e di aumentare la scala operativa del business di Miracle Ear”, concludono da WebSim, mantenendo un giudizio ‘neutrale sul titolo, con target price di 33 euro.
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