Ancora dubbi sugli dei tassi Fed, Wall Street vista aprire in rosso


Continuano a ridursi le previsioni sul primo taglio del costo del denaro per settembre mentre sembra poter continuare la corsa di Nvidia, ieri ai suoi massimi storici.


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Rosso a Wall Street

Wall Street verso un’apertura in rosso trascinata dai cali delle megacap dovuti all’aumento dei rendimenti dei Treasury USA sui timori legati alla tempistica dei tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve.

I future sul Nasdaq cedono lo 0,70% quando manca circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni, seguiti dai contratti sul Dow Jones e da quelli sullo S&P500, entrambi in flessione dello 0,60%.0

Il rendimento del biennale sale fino a sfiorare quota 5% e quello del decennale arriva al 4,571%. Leggero guadagno per il dollaro, portando la coppia EUR/USD a 1,0849.

Si riducono le previsioni sui tagli

Se le previsioni di inizio anno indicavano marzo come data del primo taglio dei tassi, l’inflazione persistente e i commenti ‘hawkish’ dei componenti della Fed hanno spostato l’avvio dell’allentamento monetario a novembre o dicembre, secondo quanto indicato dallo strumento FedWatch di CME group. Solo il 44% dei trader si attende un primo taglio a settembre.

Le aspettative sui tagli dei tassi “si sono effettivamente ridimensionate” evidenzia Aneeka Gupta, direttrice della ricerca macroeconomica presso WisdomTree, anche a causa di “quanto affermato ieri da Neel Kashkari, presidente della Fed di Minneapolis, il quale non escludeva la possibilità di un aumento del costo del denaro nel corso di quest’anno”.

Oggi, intanto, l'attenzione si concentrerà sul Beige Book della banca centrale, previsto per le 20,00 ora italiana, che farà luce sullo stato dell'economia statunitense, mentre i dati sulla spesa per consumi personali di aprile, attesi venerdì, potrebbero offrire indizi sulla traiettoria di taglio dei tassi della Fed.Gli economisti si aspettano che l'inflazione PCE, considerata la misura preferita dalla Fed, rimanga stabile al 2,7% ad aprile rispetto allo stesso livello di marzo, e il dato “sarà una guida importante per la politica della Fed: se si verificasse un leggero rallentamento, questo consoliderebbe sicuramente la possibilità che un taglio dei tassi si concretizzi per settembre”, prevede Gupta.

Nvidia e Elon Musk

Ieri Nvidia ha superato quota 1.100 dollari per la prima volta nella sua storia, chiudendo così 1.139 dollari (+6,98%), e oggi il titolo potrebbe proseguire la sua corsa visto l’andamento positivo nel pre-market USA (+0,70%).

Le azioni della società erano state sostenute ieri dalla notizia che xAI, la startup di intelligenza artificiale di Elon Musk, aveva annunciato domenica di aver raccolto 6 miliardi di dollari, aumentando così l’ottimismo sul tasso di crescita della società produttrice di chip per l’AI, già di per sé molto alto.

Secondo le informazioni, Musk prevede di utilizzare proprio i chip Nvidia per un nuovo ‘supercomputer’ che verrà utilizzato per alimentare il chatbot di xAI chiamato Grok.

“xAI continuerà su questa ripida traiettoria di progresso nei prossimi mesi, con numerosi aggiornamenti tecnologici e prodotti entusiasmanti a breve”, ha spiegato Musk.

Petrolio in rialzo

Continuano a crescere i prezzi del petrolio alla vigilia del vertice dell’OPEC+ che si terrà domenica. Il Brent e il greggio WTI guadagnano circa l’1%, scambiando rispettivamente a 84,58 e 80,48 dollari al barile.

I trader e gli analisti si aspettano che i produttori mantengano i tagli alla produzione volontari di circa 2,2 milioni di barili al giorno e un aumento del consumo di carburante in accelerazione quando sta per iniziare l’estate, visto che la stagione estiva solitamente rappresenta il picco della domanda.

Inoltre, a sostenere i prezzi c’è anche l’interruzione temporanea alla produzione del giacimento petrolifero di Buzzard nel Mare del Nord, secondo quanto annunciato da un portavoce dell'operatore Cnooc. Buzzard ha una capacità di 60.000 barili di petrolio equivalente al giorno.

Notizie societarie e pre-market USA

Robinhood (+3%): riacquisterà 1 miliardo di dollari di azioni, mossa vista come un segno che la società sta cercando di crescere oltre la sua fase di startup (i riacquisti sono tipicamente associati a società consolidate).

American Airlines (-8%): ha tagliato le sue previsioni per il secondo trimestre e ora prevede ora un utile rettificato tra 1 e 1,15 dollari per azione, rispetto alla precedente previsione di 1,15-1,45 dollari.

Marathon Oil (+5%): trattative in corso per essere acquisita da ConocoPhillips in un accordo interamente azionario che potrebbe valutare la società di Houston poco più del suo valore di mercato di 15 miliardi di dollari, secondo fonti del Financial Times.

Semler Scientific (+ 15%): ieri era balzata del 24% dopo che il suo consiglio di amministrazione ha adottato il Bitcoin come principale riserva di tesoreria.

Faraday Future (-53%): ha annunciato ieri il ritiro delle previsioni di produzione per il 2024 a causa delle attuali condizioni di mercato e del livello di finanziamento.

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