Ancora turbo lusso grazie a voci di nuovi stimoli in Cina
Le prospettive di un possibile sostegno all’economia cinese attirano acquisti sul settore del lusso, sui mercati europei e a Milano si distinguono particolarmente Salvatore Ferragamo e Moncler.
Acquisti sul lusso
Nuova giornata di acquisti generalizzati sul settore del lusso questa mattina sui mercati europei grazie alle indiscrezioni dei media su un nuovo pacchetto di stimoli in Cina dopo quanto già deciso da Pechino nei giorni scorsi, sostenendo così le società più esposte al mercato cinese.
L’indice europeo del settore, lo Stoxx 600 Travel and Leisure, guadagna l’1% dopo due ore di scambi, trascinato dai titoli francesi di Louis Vuitton (+6%), Kering (+6%), Christian Dior (+6%) e Hermes (+5%). Bene anche Burberry (+5%), Richmont (+5%), Swatch (+5%) e Hugo Boss (+4%).
A Piazza Affari, cresce del 2% il FTSE Italia Brands, con Salvatore Ferragamo (+8%) in evidenza, seguito da Moncler (+5%), Brunello Cucinelli (+4%), Ferrari (+1,60%), Safilo (+1%) e Aeffe (+1%).
Nuovi stimoli in Cina
L’indiscrezione di nuove misure di sostegno all’economia arriva da fonti di Bloomberg, secondo le quali le autorità cinesi avrebbero intenzione di iniettare 142 miliardi di dollari per rafforzare il capitale delle principali banche del paese, a soli due giorni dall'ultimo pacchetto di misure espansive messe a punto da Pechino.
Il finanziamento deriverà principalmente dall'emissione di nuove obbligazioni sovrane speciali, scrive il quotidiano, aggiungendo però che i dettagli devono ancora essere definiti e sono soggetti a modifiche.
Si tratterebbe della prima volta dalla crisi finanziaria del 2008 che Pechino inietta capitale nelle sue grandi banche.
Rispetto a quanto annunciato ad inizio settimana, questa nuova decisione si tratta di “un tipo diverso di stimolo”, spiega Hao Hong, economista capo presso Grow Investment Group, in quanto “fatto tramite l'emissione di obbligazioni speciali e si tratta di uno stimolo fiscale, pertanto può sostenere le banche nonostante il calo dei prezzi degli immobili, garantendo che la capacità di prestito delle banche non ne risentirà", ha aggiunto.
Focus su Moncler
Luci ancora su Moncler, in attesa della trimestrale prevista per il prossimo 29 ottobre. “Ci aspettiamo che i ricavi del terzo periodo 2024 (prima del contributo di Stone Island) si attestino a 537,8 milioni, in calo del 4,2% anno su anno, dopo un effetto negativo del ForEx del 2,4%”, scrivono da WebSim Intermonte.
In termini di canali, “le vendite retail di Moncler dovrebbero raggiungere 391,9 milioni, -0,9% YoY (o +2% YoY a cambi costanti), mentre le vendite wholesale sono previste a 145,9 milioni, in calo del 12% YoY”, aggiungono dalla sim, mentre le attese dei loro analisti per il contributo di Stone Island è di “103,7 milioni, -4,4% YoY, una combinazione di un canale retail positivo (+23,6%) compensato dalla razionalizzazione del wholesale (-17,4%)”.
Alla luce di queste stime per il terzo trimestre 2024 e considerando il confronto difficile del quarto trimestre, da WebSim riducono le loro previsioni sui ricavi 2024/2025 “per tenere conto di minori ricavi, soprattutto DTC, mentre lasciamo invariate le nostre ipotesi per Stone Island”, riflettendo “una minore dinamicità del settore e non il deterioramento del posizionamento del marchio Moncler”: complessivamente, “la revisione dell'EPS per il 2024/2025 è di -4,6%/-4,8%”. Target price sul titolo ridotto da 62,5 a 55,8 euro, con giudizio ‘neutrale’.
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