Apple cambia pelle, dagli squilli ai servizi: la nuova sfida per rimanere il numero uno

Apple non delude i mercati. Dopo aver già abbondantemente tagliato le stime il gruppo di Cupertino archivia il suo primo trimestre fiscale 2019 con ricavi in calo del 5% rispetto allo stesso periodo di un anno fa a 84,3 miliardi. L’utile per azione si è attestato a 4,18 dollari, in crescita del 7,5% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

A frenare la crescita sono state soprattutto le vendite dell’iPhone scese del 15% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Buone indicazioni invece sul lato dei servizi cresciuti del 19%.

Anche i ricavi di Mac e Wearables, Home e Accessories hanno raggiunto i massimi storici, crescendo rispettivamente del 9% e del 33%, mentre i ricavi di iPad sono cresciuti del 17%.

"Anche se è stato deludente perdere il nostro obiettivo di fatturato, guardiamo ad Apple nel lungo termine e i risultati di questo trimestre dimostrano che la forza del nostro business è radicata in profondità", ha detto Tim Cook, CEO di Apple. "La nostra base di dispositivi attivi ha raggiunto il massimo storico di 1,4 miliardi di prodotti nel primo trimestre, con una crescita in ciascuno dei nostri segmenti geografici. Questa è una grande testimonianza della soddisfazione e della fedeltà dei nostri clienti e sta portando il nostro business dei servizi a nuovi record grazie al nostro grande ecosistema in rapida crescita".

Abbiamo generato un fortissimo flusso di cassa operativo di 26,7 miliardi di dollari nel trimestre di dicembre e abbiamo stabilito il record assoluto di utile per azione pari a 4,18 dollari", ha dichiarato Luca Maestri, CFO di Apple. "Abbiamo restituito oltre 13 miliardi di dollari ai nostri investitori durante il trimestre attraverso dividendi e riacquisti di azioni. Il nostro saldo netto di cassa era di 130 miliardi di dollari alla fine del trimestre e continuiamo a puntare ad una posizione neutrale in termini di cassa netta nel tempo".

Per il prossimo trimestre la società prevede ricavi tra 55 e 59 miliardi di dollari, margine lordo tra il 37 per cento e il 38 per cento, spese operative comprese tra 8,5 miliardi di dollari e 8,6 miliardi di dollari, altri proventi/(oneri) di 300 milioni di dollari

A mettere sotto i riflettori i numeri si scopre che il forte calo di vendite di iPhone in tutto il mondo è stato il tallone di Achille della trimestrale. Secondo Strategy Analytics, si stima che la casa di Cupertino abbia spedito 65,9 milioni di iPhone in tutto il mondo nel 4° trimestre 2018, con un calo del 15% rispetto ai 77,3 milioni del 4° trimestre 2017.

La società sta cercando di cambiare pelle, spostandosi sul fronte dei ricavi da servizi e dopo l’ingresso a gamba tesa su musica e film ora punta a inventare il nuovo netflix dei giochi.

Quello appena trascorso e anche i prossimi saranno trimestri di transizione da un modello di business nuovo dove nulla è scontato nonostante il forza di un marchio come Apple.