Apple e Meta subito in guerra per i contenuti della realtà virtuale


Nel giorno stesso della presentazione dell’atteso Vision Pro, Cupertino annuncia l’accordo con Disney che mette a disposizione il suo servizio di streaming per i nuovi visori. Intelligenza artificiale nei nuovi processori del MacBook e del nuovo iOs17.


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Dal metaverso di Zuckerberg allo spatial computing di Cook

Sarà un bene o sarà un male per Meta l’ingresso di Apple nella realtà aumentata e nella realtà virtuale?  Dopo essersi per anni stuzzicati l’un l’altro scambiandosi accuse a volte esplicite, a volte velate, Mark Zuckerberg e Tim Cook avranno adesso un campo d’azione in cui confrontarsi direttamente. Lunedì 5 giugno Apple ha presentato il suo visore Vision Pro per la realtà mista saltando a piedi giunti in quel mercato che da anni Meta cerca di fare crescere.

Come scrive Jonathan Vanian su Cnbc, entrambi  Zuckerberg e Cook vedono la prossima grande era del personal computing come quella in cui le persone indossano un visore per entrare in un mondo virtuale e interagire con oggetti digitali in 3D. Cook lo descrive come spatial computing e Zuckerberg lo chiama metaverso. Altri tecnologi la chiamano realtà mista o aumentata, perché le immagini digitali possono essere sovrapposte al mondo fisico.

Meta leader di un mercato che non esiste

Finora alla società di Zuckerberg l’avventura nel metaverso è costata una valanga di soldi: solo l’anno scorso Reality Labs, la divisione di Meta che si occupa del progetto, ha perso 13,7 miliardi di dollari per essere leader di un mercato che di fatto ancora non esiste. Secondo la società di ricerche CCS Insight, nel 2022  le vendite globali di visori per realtà virtuale e aumentata sono state pari a 9,6 milioni di dollari. A questo punto sono molti gli esperti che condividono il giudizio di Leo Gebbie, analista di CCS Insight, secondo il quale “Se c’è una società che può trasformare il mercato della realtà virtuale da un giorno all’altro, quella è Apple”.

Il Vision Pro costa 3.499 dollari. Il visore di Meta costa 300 dollari

Certo è che l’ingresso di Apple avviene a condizioni particolari: il visore mostrato lunedì a Cupertino alla Worldwide Developers Conference sarà disponibile sul mercato a inizio 2024 al prezzo di 3.499 dollari. Evidentemente Tim Cook ha in mente un lungo periodo di transizione in cui quello della realtà virtuale e aumentata non sarà un mercato di massa, e questo lo differenzia notevolmente da Zuckerberg che vende i suoi visori Quest fra i 300 e i 500 dollari.

Nella presentazione mostrata a Cupertino il visore è indossato da una donna che lo comanda con il movimento degli occhi (puntando una icona), con la voce e con il movimento delle dita. Il dispositivo ha 12 fotocamere, sei microfoni e molti sensori. Lo gestisce il nuovo sistema operativo VisionOS.

Le applicazioni che vengono illustrate sono legate all’entertainment e al lavoro. L’utilizzatore gode di una proiezione digitale sul mondo reale. Le finestre di Safari si affiancano nello spazio fisico. E così lo schermo del Mac diventa grande potenzialmente come tutta la stanza.

Fredda la reazione a Wall Street: Apple sale e poi perde lo 0,7%

Dopo avere speso decine di miliardi di dollari per costruire un’ipotesi di business nel metaverso, l’anno scorso Zuckerberg ha dovuto correre ai ripari di fronte al brusco richiamo di Wall Street dove l’azione Meta in 10 mesi è precipitata del 65%. Licenziamenti, taglio dei costi, ricerca dell’efficienza sono state le parole d’ordine che hanno convinto gli investitori e hanno rilanciato le quotazioni di Meta, in rialzo del 118% dall’inizio dell’anno.

La presentazione di ieri non ha scaldato più di tanto gli investitori, nonostante i toni profetici usati dal Ceo di Apple, Tim Cook: “Questo sarà un giorno storico. Gli annunci di oggi, con la profonda integrazione tra hardware, software e servizi, rappresentano qualcosa che solo Apple può fare”. L’azione Apple è salita brevemente fino a segnare il nuovo massimo storico, ma poi ha ripiegato andando a chiudere la seduta a 179,58 dollari, in calo dello 0,7%.

L’accordo con Disney annunciato dal Ceo Bob Iger

Non c’è dubbio che se c’è un’azienda che sa bene come realizzare prodotti di consumo di massa, che si tratti di computer, lettori di musica digitale, smartphone, tablet o orologi, quella è Apple. Inoltre, Apple ha un nuovo sistema operativo per il Vision Pro, chiamato visionOS. Ciò significa che Meta e Apple saranno in competizione per gli sviluppatori, che vogliono far arrivare i loro giochi e le loro applicazioni al più ampio pubblico possibile.

Se Meta e Apple saranno in competizione per i contenuti della realtà mista, l’azienda della Mela è partita con il piede giusto. Ieri sul palco di Cupertino è salito Bob Iger, Ceo di Disney, per annunciare che il servizio di streaming della sua azienda sarà disponibile per i nuovi visori. Iger ha detto: “Siamo costantemente alla ricerca di nuovi modi per intrattenere, informare e ispirare il nostro pubblico e crediamo che Apple Vision Pro sia una piattaforma rivoluzionaria in grado di trasformare la nostra visione in realtà".

Il nuovo MacBook Air da 15 pollici

Alla Worldwide Developers Conference Apple ha presentato anche altri nuovi prodotti. Il primo è il nuovo MacBook Air da 15 pollici. Ha lo stesso aspetto del 13 pollici ma, ovviamente, è più grande. Monta il processore M2 prodotto da Apple che lo rende 12 volte più veloce rispetto al MacBook Air con processore Intel. Il nuovo MacBook Air parte da 1.299 dollari, che scendono a 1.199 per il mondo universitario.

In tema di processori Apple ha presentato M2 Ultra con riferimenti all’intelligenza artificiale: il processore è basato su machine learning e ha la capacità di apprendere modelli linguistici di grandi dimensioni.

Intelligenza artificiale anche nel nuovo sistema operativo iOS 17 con focus sul machine learning: migliora Autocorrect che aiuta nella scrittura più veloce. I consigli per la parola successiva e le correzioni arrivano in tempo reale.

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