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Tassi, Inflazione e greggio. Cosa potrà dire Powell e le attese di un mondo a tassi sotto lo zero
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Aggiornamento economico della Fed.
Prima del suono della campana di apertura domani di Wall Street, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell fornirà un aggiornamento economico.
Powell sarà ospite a un evento di streaming tenuto dal Peterson Institute of International.
Al centro il pensiero di Powell sui tassi di interesse negativi. Il presidente Donald Trump ha invitato gli Stati Uniti a seguire altri paesi che hanno tassi negativi, cosa che ha fatto pressioni in passato per costi di prestito più convenienti.
Nei giorni scorsi la Fed, per la prima volta, aveva parlato di un obiettivo ambizioso, controllare tutta la curva dei tassi, ovvero da quelli a breve termine fino a lungo termine.
1. APPROFONDIMENTO SUI TASSI
Sotto i riflettori i Fed Fund (i future sui tassi che già scontano tassi negativi)
Nel grafico si riporta la scadenza di gennaio 2021.
Quando il grafico si porta sopra 100 significa che il mercato stima tassi negativi per la scadenza di gennaio 2021.

Differenziale tra i tassi a breve e a lungo termine
E in secondo luogo il differenziale tra i tassi a breve e a lungo termine. Quando il differenziale tra i tassi a 10 anni e due anni si avvicina allo zero si parla di appiattimento della curva e di solito questo è foriero di cattive notizie per le azioni. Si teme investire a lungo termine e dunque si abbassano i tassi a lungo alzando quelli a breve. Al contrario, un rialzo del differenziale, irripidimento della curva, è letto come scenario “più sano”. Gli interventi della Federal Reserve in genere si focalizzano sui tassi a breve, implicando una loro discesa (con l’acquisto di bond governativi a scadenza vicina) e irripidendo la curva.
Il grafico mostra l’andamento dei tassi a 10 anni per i bond governativi Usa meno i tassi a due anni. È evidente che in fase di crisi economica (vedi 2007), questo differenziale si è ampliato moltissimo. La fase precedente 2007 è stata caratterizzata da un differenziale negativo, anticipatore di attese negative.
I membri del consiglio della Fed hanno espresso il loro scetticismo questa settimana sul fatto che tassi inferiori allo zero sarebbero un rimedio efficace per il danno economico della pandemia, colpendo duramente il settore finanziario.
"Non prevedo che sia uno strumento che useremmo negli Stati Uniti", ha dichiarato ieri il presidente della Fed di Chicago Charles Evans.

2. INFLAZIONE ALL’INGROSSO
Ieri sono stati pubblicati i dati sull’inflazione usa, scesa ad aprile dello 0,8%, il maggiore calo da dicembre 2008.
La linea blu indica il dato effettivo, la viola quello atteso. Un dato negativo segna deflazione.
"I rischi di un ulteriore declino dell'inflazione core sono superiori ai rischi a breve termine di una riacutizzazione", ha dichiarato Diane Swonk, economista capo di Grant Thornton. "Stiamo assistendo a shock di approvvigionamento visti gli ostacoli che dobbiamo affrontare per riaprire e riutilizzare ampie porzioni della popolazione".
L'attenzione si sposta dall'inflazione al dettaglio a quella all'ingrosso oggi. Il Dipartimento del Lavoro pubblicherà l'indice dei prezzi alla produzione (PPI) di aprile. Gli economisti prevedono che l'IPP sia sceso dello 0,5%, più ampio del calo dello 0,2% di marzo. Il PPI di base, che esclude i prezzi dei generi alimentari e dell'energia, dovrebbe tornare piatto.

3. SCORTE DI GREGGIO
Greggio forte dopo la dichiarazione di Emirati Arabi Uniti e il Kuwait che si sono uniti all'Arabia Saudita annunciando tagli volontari alla produzione.
Domani il governo degli Stati Uniti pubblicherà i dati ufficiali sulle scorte di greggio settimanali
Dopo la campana oggi, l'American Petroleum Institute ha dichiarato che la sua misura di scorte ha mostrato una costruzione di 7,6 milioni di barili, ben al di sopra delle aspettative di un aumento di 5 milioni di barili.
Questa la situazione a ieri. Il grafico mostra come l’entità dei tagli non basta a controbilanciare il calo della domanda mondiale di greggio.

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