Arrivano i conti di Amazon, poi la Fed, poi Apple


Il trimestre del colosso del tech fondato da Jeff Bezos dovrebbe concludersi con 83 centesimi per azione di utile e 142 miliardi di dollari di ricavi, dai 127 miliardi di dollari dello scorso anno.


Domani la Federal Reserve dovrebbe lasciare i tassi nell’intervallo 5,25%-5,50%, livello raggiunto la scorsa estate e mai più cambiato. Jerome Powell potrebbe dare qualche indicazione importante sul programma di rallentamento del QT. MFS IM mette in guardia sulla possibilità che la Fed alzi i tassi.

In Asia, Hang Seng di Hong Kong sulla parità nell’ultima seduta di un mese molto positivo, +7,2% il bilancio provvisorio.



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Le borse di Europa e Stati Uniti si stanno preparando ai tanti eventi della settimana: trimestrali a non finire, comunicazioni di politica monetaria e dati macroeconomici.

Ieri l’indice S&P500 di Wall Street ha chiuso in rialzo dello 0,3%, Nasdaq +0,35%. In calo la volatilità espressa dall’indice VIX.
In Europa, l’indice Dax di Francoforte ha perso lo 0,2%, ai prezzi di ieri sera, il bilancio di aprile sarebbe negativo, -2%. I future anticipano un avvio piatto.

Domani la Federal Reserve dovrebbe lasciare i tassi nell’intervallo 5,25%-5,50%, livello raggiunto la scorsa estate e mai più cambiato.


Non c’è da aspettarsi da Jerome Powell indicazioni specifiche sui tempi del primo taglio, nel corso della conferenza stampa sarà probabilmente enfatizzato l'approccio dipendente dai dati. Barron’s scrive che potrebbero esserci maggiori dettagli riguardanti i piani sul bilancio. Infatti, oltre a fissare il tasso di interesse di riferimento che le banche guadagnano sulle loro riserve, la Fed può influenzare l'orientamento della politica monetaria attraverso cambiamenti nelle dimensioni del suo bilancio. Gli acquisti su larga scala di attività, chiamati quantitative easing, aggiungono denaro al sistema, rendendo il prestito più economico. L'opposto è chiamato restringimento quantitativo, o QT.

La Fed è impegnata in QT dal giugno 2022, consentendo 60 miliardi di dollari in titoli del Tesoro e 35 miliardi di dollari in titoli garantiti da mutui a scadenza mensile senza reinvestire i proventi, tirando quindi fuori il denaro dal sistema finanziario. A marzo, Powell aveva detto che sarebbe stato il momento di iniziare a rallentare il QT "abbastanza presto". Ciò potrebbe significare un piano formale a maggio, seguito da un dimezzamento del ritmo mensile a giugno o luglio.

TASSI ALTI MA ECONOMIA FORTE

Nel 2018, alla banca centrale bastò portare i tassi al 2,50% per ottenere una brusca frenata dell'economia. Sei anni dopo, 500 punti base di stretta monetaria non sembrano aver fiaccato il ciclo espansivo. Erik Weisman, Chief Economist and Portfolio Manager di MFS IM scriveva ieri in una nota che l'economia è meno sensibile ai tassi di interesse perché le condizioni fondamentali sono cambiate. “Se così fosse, la Fed potrebbe aver bisogno di alzare ulteriormente i tassi”. A suo avviso l’'economia è ancora sensibile ai tassi, “ma i tassi reali effettivi non sono così alti e le condizioni finanziarie generali sono ancora favorevoli. In tal caso, la Fed dovrebbe aumentare gradualmente i tassi fino a quando la politica monetaria non sarà sufficientemente restrittiva” Wesiman ritiene che l'economia sia meno sensibile ai tassi ora, ma solo a causa dello shock della pandemia, “questo implica che la Fed potrebbe semplicemente avere bisogno di più tempo perché i tassi attuali abbiano effetto”.

Payden & Rygel, nel commentare il dato del PIL pubblicato la scorsa settimana, scriveva che l’economia Usa continua a dare prova della sua resilienza: la spesa per i servizi personali ha contribuito al PIL in modo sostanziale, con livelli che non si registravano dal 2021, mentre gli investimenti immobiliari sono aumentati del 14%, un risultato migliore di qualsiasi altro trimestre dal 2013 al 2019. “Le preoccupazioni degli investitori per l’andamento della crescita risultano forse esagerate, mentre i timori legati all’inflazione sembrano per ora giustificati”.

Nelle prossime ore escono i dati del trimestre di alcuni grandi nomi del tech, Amazon è il più importante, ma ci sono anche Advanced Micro Devices e Super Micro Computer.


AMAZON

Gli analisti si aspettano 83 centesimi per azione di utile e 142 miliardi di dollari di ricavi, dai 127 miliardi di dollari dello scorso anno. “Particolarmente interessante sarà l'impatto di Prime Video, il cui potenziale è stimato a circa 6,5 miliardi di dollari di entrate incrementali una volta pienamente integrato a livello mondiale. Con l'introduzione in corso degli annunci pubblicitari su Prime, poi, gli analisti prevedono un aumento sostanziale dei ricavi, posizionando l'azienda come un formidabile concorrente nel panorama della pubblicità digitale”, si legge nella nota di commento prima dei dati firmata da Sam North, market analyst di eToro. Per quanto riguarda l'intelligenza artificiale generativa, “l’azienda si trova ad affrontare una concorrenza agguerrita in questo settore da parte di aziende del calibro di Meta, Alphabet e Microsoft, ma ha dimostrato di essere pronta a competere con iniziative come Bedrock AI-Platform e Amazon Q”.

ASIA

Borse contrastate nel finale di seduta. Nikkei di Tokyo +1% a fine seduta, mentre lo yen torna a indebolirsi: aprile si sta per chiudere con un ribasso del 5%. Indice Hang Seng di Hong Kong sulla parità nell’ultima seduta di un mese molto positivo, +7,2% il bilancio provvisorio. Shanghai Composite -0,2%, +2% il mese. L’indice PMI manifatturiero elaborato dall’Ufficio di Statistica di Pechino si è attestato per il secondo mese consecutivo al di sopra della soglia che separa la contrazione dall’espansione, una sequenza positiva che non si vedeva da un anno. Bloomberg Economics ed altri osservatori segnalano che il miglioramento va avanti grazie alla spinta delle esportazioni verso l’Occidente, mentre la domanda interna resta debole.

BOND

Il Treasury Note a dieci anni si è rafforzato ieri a 4,61% di tasso di rendimento. Stesso trend in Europa, nonostante l’esito deludente di un’emissione di BTP a dieci anni. Lo spread è sceso a 130 punti base.

Il Tesoro degli Stati Uniti ha aumentato le stime sul prestito federale per il trimestre in corso a 243 miliardi di dollari, più di quanto previsto dalla maggior parte degli operatori, per effetto della diminuzione delle entrate di cassa. Il Dipartimento del Tesoro ha dichiarato che l'indebitamento netto per i mesi di aprile-giugno è ora previsto un aumento di 41 miliardi rispetto all’indicazione preliminare di fine gennaio. Societe Generale aveva previsto una riduzione delle stime di indebitamento a 166 miliardi di dollari, in parte sulla base di un miglioramento del deficit fiscale.

La revisione al rialzo è stata "alquanto sorprendente", ha dichiarato Zachary Griffiths, responsabile della strategia investment grade e macro degli Stati Uniti di CreditSights. "Tuttavia, una revisione di 41 miliardi di dollari per il Tesoro è un errore di arrotondamento con il livello di debito e deficit con cui abbiamo a che fare”.

TITOLI SOTTO I RIFLETTORI A PIAZZA AFFARI

Tim. Ieri il tribunale di Milano ha annullato il provvedimento di sequestro preventivo dell'importo di 249 milioni di euro imposto a Telecom Italia nell'ambito di un'indagine per presunta truffa nei servizi a pagamento.

Edison potrebbe nel futuro realizzare ulteriori acquisizioni o di uscire da attività non core, si legge nelle risposte fornite dal management ai soci in occasione dell'assemblea speciale degli azionisti di risparmio del 9 aprile scorso.

Prysmian. Valerio Battista, che ha lasciato la carica di Ceo dopo l'assemblea degli azionisti, riceverà un'indennità di fine carica pari a 24 mensilità della remunerazione annua fissa pari a 2,2 milioni di euro, oltre a un corrispettivo di 1,32 milioni, con riferimento al patto di non concorrenza, per i prossimi tre anni.

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