Autopilot di Tesla sul banco degli imputati. E Ford ci sguazza


Musk subito in campo dopo lo schianto in Texas di una Model S con due passeggeri morti: “I dati mostrano che il sistema di guida autonomo non era abilitato”. Ma il Ceo di Ford attacca “Usano i clienti come cavie”. A Wall Street Tesla in ribasso del 3,4%. Al motor show di Shanghai la concorrenza si gioca sulla guida autonoma.


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Sabato l’incidente nella periferia di Houston che è costato la vita a due persone.

Non c’è pietà per i morti nella competizione sempre più accesa che sta caratterizzando il mercato dei veicoli elettrici. In queste ore Tesla è mediaticamente sul banco degli accusati dopo che sabato 17 aprile una Model S si è schiantata contro un albero alla periferia di Houston (Texas), prendendo fuoco e causando la morte dei due passeggeri, nessuno dei quali sedeva al posto di guida, il che fa pensare che avessero attivato il sistema di guida autonoma.

Mentre la National Highway Traffic Safety Administration ha annunciato l’apertura di un’indagine, che si va ad aggiungere alle altre 27 inchieste avviate il mese scorso su altrettanti incidenti che hanno riguardato veicoli Tesla, il Ceo di Ford, Jim Farley, stamattina non ha esitato a imbracciare la tastiera per sparare un tweet ad alzo zero contro il leader mondiale dell’auto elettrica: “BlueCruise! Noi lo abbiamo testato nel mondo reale, così i nostri clienti non devono farlo per noi”.

Come funzionano Autopilot e il Full Self-Driving (FSD) di Tesla.

Il riferimento è al sistema di guida autonoma BlueCruise con cui Ford equipaggerà il suo nuovo modello elettrico Mustang Mach-E, messo a confronto con la politica di Tesla che, a richiesta dei clienti (costa 10.000 dollari) installa sulle sue auto il software FSD (Full Self-Driving), che però è ancora in versione beta, cioè non definitiva e suscettibile di miglioramenti sulla base delle indicazioni degli utilizzatori.

Ovviamente Farley ha del tutto ignorato il commento di Elon Musk, che il giorno prima aveva escluso che l’incidente di Houston fosse stato causato dal sistema di guida autonoma. In un tweet di lunedì l’imprenditore aveva scritto: “L’analisi dei dati raccolti finora mostra che Autopilot non era abilitato e che per questa macchina non era stato acquistato FSD. Inoltre, lo standard richiede che per accendere Autopilot la strada sia dotata di strisce che segnano le corsie, e su quella strada mancavano”.

Lunedì a Wall Street Tesla ha guidato la discesa dei titoli tech con un calo del 3,4% a 714 dollari.

In Germania vietata la pubblicità che promette prestazioni di guida autonoma non vere.

Le auto Tesla sono dotate di serie di un sistema di guida autonomo chiamato Autopilot, al quale si può eventualmente aggiungere FSD. Al momento sono circa 2.000 i possessori di Tesla che hanno acquistato anche il sistema FSD, ma ad alcuni di loro è stato revocato perché, secondo la Casa, smettevano di guardare la strada dopo averlo inserito. Infatti, anche quando operano insieme, Autopilot e FSD non sono in grado di controllare il veicolo in tutte le possibili circostanze di una normale esperienza di guida e le indicazioni ufficiali di Tesla raccomandano di mantenere “una supervisione attiva” quando li si utilizza.

Per questi motivi negli Stati Uniti Tesla ha ricevuto forti critiche per avere scelto di chiamare i suoi sistemi di guida autonoma con nomi come Autopilot e Full Self-Driving, che evocano prestazioni molto più elevate di quelle reali e possono creare aspettative sbagliate nei consumatori. In Germania un tribunale ha vietato a Tesla di usare quei nomi nella pubblicità.

A Shanghai, dove in questi giorni si tiene Auto Shanghai, uno dei saloni dell’auto più importante del mondo, i sistemi di guida autonoma sono fra gli elementi più importanti della concorrenza fra le diverse Case, soprattutto nel campo degli EV (Electric Vehicle). Ad esempio Ford, che sta presentando la Mustang Mach-E che verrà prodotta anche in Cina con l’ambizione di replicare i buoni successi di vendita che sta ottenendo in Usa, punta molto sul sistema BlueCruise , che entro la fine dell’anno verrà montato anche sul nuovo pick-up elettrico F-150.

La sfida è in Cina: la corsa ai sistemi di guida di Ford, Xpeng, Nio e Baidu.

Dal punto di vista delle prestazioni, Blue Cruise e il Super Cruise di General Motors promettono prestazioni inferiori alla coppia Autopilot e FSD di Tesla. Infatti li si può utilizzare soltanto in alcune ben definite autostrade pre-selezionate in Usa e in Canada, mentre Tesla non pone nessuna restrizione geografica all’utilizzo dei suoi sistemi.

La settimana scorsa la cinese XPeng ha lanciato la nuova berlina elettrica P5, dotata di un nuovo sistema di guida autonoma. XPeng ha obiettivi di vendita molto aggressivi sul primo mercato al mondo di EV e il primo concorrente da sfidare è Tesla, che l’anno scorso ha venduto in Cina 137.000 vetture su un totale di circa 500.000. Quest’anno il mercato di auto elettriche in Cina è previsto in crescita del 51% a 1,9 milioni di vetture e crescerà ancora di più negli anni futuri: è noto che il governo di Pechino ha come obiettivo che entro il 2035 la maggior parte dei veicoli circolanti in Cina sia elettrico.

La P5 della XPeng, che verrà commercializzata anche in Nord Europa, è equipaggiata di un sistema chiamato Lidar (Light Detection and Ranging technology) che utilizza raggi laser per misurare le distanza dagli oggetti circostanti e rendere una rappresentazione tridimensionale dell’ambiente attorno al veicolo. Secondo XPeng, Lidar aiuta a distinguere pedoni, ciclisti e scooter di notte e con scarsa illuminazione.

Un altro sfidante cinese di Tesla, Nio, equipaggia le sue auto di lusso con un sistema di guida autonoma chiamato Nio Pilot e il mercato è in attesa di vedere quale sarà la proposta della nuova joint-venture nata nei mesi scorsi fra il colosso delle ricerche online Baidu e Geely, il primo produttore cinese di auto. Insieme vogliono realizzare auto elettriche che si distinguono per l’altissima tecnologia.

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Codice: TSLA.US
Isin: US88160R1014
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