Azioni Moncler in fondo al Ftse Mib dopo la trimestrale

Ricavi deludenti per la casa di moda nonostante abbiano superato le previsioni degli analisti a causa della debolezza dell'Europa e del Giappone.
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Tonfo per le azioni Moncler
Deludono i ricavi di Moncler, nonostante il superamento delle previsioni degli analisti, e il titolo della casa di moda che apre la seduta in profondo rosso.
Dopo due ore di scambi, le azioni Moncler perdono ancora oltre il 3% dopo essere scese ad un minimo di 51,40 euro, ai minimi di due settimane e risultato la peggiore tra le blu chip del Ftse Mib di oggi (+0,50%).
Ricavi in calo
Il gruppo ha comunicato ieri sera un calo dell’1% dei suoi ricavi nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a 615,6 milioni di euro. Nonostante la flessione, questi numeri risultato superiori a quelli del consensus, ferme a 603,8 milioni.
A livello di marchi, nel periodo Moncler ha ottenuto ricavi per 514,2 milioni, Stone Island per 101,4 milioni, mentre nei primi nove mesi i ricavi sono arrivati rispettivamente a 1,553 miliardi e 288,1 milioni, con quelli di gruppo saliti a 1,841 miliardi.
Il fatturato è arrivato a 101,4 milioni, stabile, a cambi costanti, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il canale DTC ha accelerato registrando una solida crescita a doppia cifra (+11% cFX anno su anno), compensata dal calo del canale wholesale (-8% cFX anno su anno), dovuto a una diversa programmazione delle consegne nel Q3 vs Q4 rispetto all'anno precedente.
Le ragioni del calo
Il terzo trimestre piatto di Moncler “ha probabilmente frustrato gli investitori che valutavano se il gruppo avrebbe confermato le aspettative trimestrali superiori a quelle dei concorrenti del lusso”, spiegano gli analisti di Jefferies.
Ora il gruppo “avrà bisogno di un quarto trimestre buono per evitare un ulteriore calo delle aspettative di margine, e la sua valutazione scontata probabilmente persisterà”, aggiunge un broker.
"La visibilità sulla fine dell'anno rimane limitata, con il consenso attuale che già prevede un buon scenario su vendite e margini", sostiene JP Morgan.
La strategia
"Chiudiamo i primi nove mesi dell'anno restando concentrati sull'esecuzione della nostra strategia con disciplina, flessibilità e una direzione chiara, consapevoli delle sfide, ma anche aperti alle opportunità che ci attendono", ha commentato il presidente e ad del gruppo Moncler, Remo Ruffini.
"La nostra campagna di comunicazione Warmer Together, lanciata di recente, celebra i valori che definiscono Moncler da oltre 70 anni - le emozioni, le relazioni umane e il calore che nasce dallo stare insieme - raccontati attraverso l'amicizia di due icone di Hollywood. Gli stessi valori prendono vita in Casa Moncler, il nostro nuovo headquarter e una tappa importante nel nostro percorso. Più che un semplice luogo, è un'espressione concreta della nostra cultura, dove creatività e innovazione si incontrano, e dove le nostre persone si ritrovano con forte energia e senso di appartenenza per costruire il futuro del marchio. In un mondo in continua evoluzione, restiamo fedeli a ciò che siamo, agendo con responsabilità e determinazione, senza mai compromettere il valore a lungo termine dei nostri brand per risultati di breve periodo", conclude il manager.
La view degli analisti
I ricavi del gruppo sono “a causa della debolezza dell'Europa e del Giappone, ma crescono gli introiti nelle Americhe”, sottolineano da Intesa Sanpaolo, che ha alzato il target price a 64 euro, dai 61 precedenti, con raccomandazione buy confermata.
Deutsche Bank ha confermato rating hold su Moncler, con prezzo obiettivo di 54 euro per azione, dopo un terzo trimestre leggermente deludente. La debolezza è attribuita al Giappone e alla diminuzione dei turisti in Europa, ma non sembra esserci stata la ripresa compensativa in Cina osservata da altri.
Le vendite del gruppo nel terzo trimestre sono state leggermente superiori alle aspettative del consensus, ma DB evidenzia che qualcuno si chiederà perché la crescita delle vendite non abbia mostrato trend simili a quelli dei competitor. Nonostante i commenti positivi si ottobre, gli analisti prevedono pochi cambiamenti nelle previsioni del consensus.
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