Azioni Webuild in evidenza dopo ok al progetto del Ponte sullo Stretto

Azioni Webuild in evidenza dopo ok al progetto del Ponte sullo Stretto

Secondo alcuni analisti, l’opera rappresenta un importante catalist per il titolo della società italiana specializzata nelle grandi opere infrastrutturali.

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Azioni Webuild positive

Catalist importante per Webuild a Piazza Affari: il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha dato il via libera al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, insieme a una serie di opere complementari per il territorio.

Sulla scia delle attese sull’impatto che questa opera potrà avere sulla società italiana specializzata nelle grandi opere infrastrutturali, il titolo arriva a guadagnare oltre il 4% nelle prime due ore di contrattazione a Piazza Affari, toccando i 4,27 euro.

Continua, dunque, la crescita delle azioni Webuild, attualmente pari al 49% nel corso di questo 2025, mentre negli ultimi 12 mesi supera l’85%.

Catalist importante secondo analisti

Gli analisti di Websim Intermonte ricordano che la spesa per lo Stato, pari a 13,5 miliardi, dovrà essere approvata dalla Corte dei Conti entro 60 giorni e successivamente “il contratto verrà inserito nel backlog Webuild (circa 20% del backlog attuale). Il progetto ha un profilo di margini e cash flow/working capital attraente con la prima tranche di anticipi (stimati a 600 milioni) incassata nell'anno in corso”.

Inoltre, dalla sim aggiungono che il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, “ha dichiarato che spetterà al Ministro della Difesa ed al Ministro del Tesoro decidere se il costo dell'opera sarà parte dell'impegno assunto a livello Nato lo scorso giugno di aumentare lo spending difesa al 5% del GDP di cui 1,5% in infrastrutture e progetti dual use”.

Secondo Equita, l'approvazione del progetto “rappresenta un catalyst importante per Webuild (stimiamo preliminarmente un valore dell'opera pari a circa 350/500 milioni per Webuild o 9%/12% dell'attuale market cap) con il supporto politico del governo che è oggi molto elevato”.

Ad oggi, ricordano gli esperti, l'opera non è inclusa nel backlog e nei target della società. “Continuiamo a ritenere", proseguono, "che il Ponte sullo Stretto di Messina sia il perno dell'importante piano di investimenti previsto dal governo italiano nello sviluppo della mobilità in Meridione tra cui le due direttrici ferroviarie Palermo-Catania-Messina e Salerno-Reggio Calabria".

Al via la fase operativa

L’approvazione del Cipess segue la firma dell'atto aggiuntivo al contratto tra la società concessionaria Stretto Di Messina e il contraente Eurolink (consorzio guidato da Webuild) per un valore di 10,6 miliardi di euro. oltre all’azienda guidata da Pietro Salini, il consorzio è composto da altri grandi aziendetra cui Sacyr (Spagna), IHI (Giappone), Condotte, Itinera e la Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna.

Ora entra nel vivo la fase operativa, con Webuild che eseguirà i lavori per la realizzazione del ponteinsieme ad alcuni dei più importanti player di riferimento internazionali come il Gruppo Sacyr (Spagna), già partner di Webuild per il progetto di ampliamento del Canale di Panama, ed IHI (Giappone), che ha realizzato ponti come l'Akashi in Giappone, l'Osman Ghazi in Turchia e il Ponte sul Danubio a Braila in Romania assieme a Webuild, ed insieme ad altri partner italiani tra cui Condotte e Itinera.

Il progetto prevede in particolare la costruzione di un ponte di lunghezza complessiva di 3,666 metri con una campata centrale sospesa di 3,300 metri. Le opere complementari al ponte includono oltre 40km di strade e ferrovie, tre stazioni ferroviarie a Messina, un centro direzionale in Calabria e varie opere di compensazione territoriale. Il completamento dell'opera è previsto nel 2032-33.

Il Ponte sullo Stretto rappresenta il fulcro di un più ampio piano di investimenti infrastrutturali già in corso nel Mezzogiorno e si inserisce nel corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete TENT (Trans-European Transport Network), contribuendo a rafforzare l'integrazione logistica, economica e sociale del Sud Italia e il suo ruolo strategico nel contesto europeo e mediterraneo.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: WBD
Isin: IT0003865570
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