Baidu raccoglie a Hong Kong 3,1 mld di dollari e li punta sull’automotive


La società leader in Cina nelle ricerche su internet, già quotata al Nasdaq, è sbarcata anche sul listino asiatico. Il Ceo Robin Li intende accelerare sulla diversificazione con obiettivi come l’AI, il cloud computing, e soprattutto i sistemi di guida autonoma. Secondo Mizuho Securities già oggi le attività nell’automotive valgono 40 miliardi di dollari.


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La più grande Ipo realizzata alla Borsa di Hong Kong dal giugno 2020.

Questa mattina il debutto di Baidu alla Borsa di Hong Kong non ha fatto scintille, con il prezzo finale che segna un guadagno di meno dell’1% rispetto al prezzo dell’offerta pubblica. Ma per la società di Pechino, leader in Cina nelle ricerche su internet, si è trattato comunque di un grosso successo. La sua è stata la più grande Ipo realizzata sulla Borsa di Hong Kong dal giugno 2020 e le ha permesso di incassare 3,1 miliardi di dollari. Capitali freschi che il Ceo (e fondatore) Robin Li intende usare per accelerare la diversificazione del business puntando con forza sugli sviluppi dell’Intelligenza artificiale (AI), del cloud computing e dei sistemi di guida autonoma dei veicoli.

Gli analisti prevedono in media che quest’anno Baidu, soprannominata la Google della Cina, realizzerà una crescita dei ricavi del 17% arrivando a 126 miliardi di yuan, pari a 19,3 miliardi di dollari, con un utile di 2,7 miliardi di dollari. A oggi il 70% circa dei ricavi è generato dalla pubblicità e dai servizi di marketing online.

Oggi la pubblicità conta per il 70% dei ricavi, ma scenderà sotto il 50%.

Intervistato da Bloomberg Tv, Robin Li ha detto che nei prossimi anni i ricavi diversi dalla pubblicità cresceranno fino a superare il 50% (ma non ha indicato quando ciò avverrà), includeranno nuove attività come l’e-commerce e il gaming online, anche se poi il focus principale dello sviluppo futuro di Baidu è nell’automotive.

Baidu ha sviluppato un sistema di guida autonoma chiamato Apollo che può essere venduto alle case automobilistiche. Inoltre pochi mesi fa ha avviato una joint-venture con Geely, il primo produttore cinese di auto, per realizzare veicoli elettrici ad alta tecnologia. Sempre Baidu sta conducendo da tempo dei test su robotaxi (taxi senza guidatore) in alcune delle principali città cinesi, compresa Pechino.

L’impegno nel settore automobilistico e i forti investimenti realizzati negli ultimi anni in questa direzione sono stati gli elementi che hanno convinto gli investitori a tornare a scommettere sul futuro di Baidu, dopo alcuni anni di disaffezione.

Nella primavera 2018, dopo avere raggiunto al Nasdaq il suo massimo storico a 284 dollari, le quotazioni di Baidu sono progressivamente scese con la società che sembrava non riuscire a stare al passo delle rivali Alibaba e Tencent, più veloci nell’adeguarsi allo spostamento della pubblicità online sui telefoni mobili. Il titolo Baidu è arrivato a toccare il minimo di 83 dollari nel marzo di un anno fa, nel pieno della caduta dei mercati per la crisi da Coronavirus.

La ripresa dopo la caduta: il titolo vanta una performance a 12 mesi del 200%.

Robin Li ha lavorato intensamente per convincere gli investitori sulle potenzialità dell’AI sviluppata da Baidu in altri campi, diversi da quelli della pubblicità, e lo sforzo è stato premiato. Oggi il titolo vale 266 dollari e vanta una performance a 12 mesi del 200%. A febbraio ha segnato un nuovo top assoluto a 354 dollari.

Brendan Ahern, Chief Investment Officer di KraneShares, ha dichiarato a Reuters: “Penso che i veicoli elettrici abbiano un peso importante nella storia di investimento in Baidu. Anche il cloud computing e le applicazioni dell’AI sono aree dove la società sta investendo pesantemente dal 2014 e adesso stiamo soltanto iniziando a vedere i frutti di tutto questo lavoro”.
James Lee, analista di Mizuho Securities specializzato nelle attività internet, ha un target price su Baidu a 350 dollari. A suo giudizio le sole attività di Baidu nella guida autonoma dei veicoli potrebbero valere già oggi 40 miliardi di dollari, e in più queste attività godono dell’appoggio del governo cinese. Oggi la capitalizzazione di Baidu è 92 miliardi di dollari.

Dei 31 analisti che seguono il titolo, 25 hanno raccomandazione Buy, 6 Neutral, e la media dei target price è 206 dollari.

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