Balzo Campari su ipotesi taglio del personale

Taglio dei costi e razionalizzazione del portafoglio marchi di Campari per il gruppo: indiscrezioni che mettono le ali alle azioni Campari a Piazza Affari, dove il titolo guadagna il 3%, tra i migliori del FTSE MIB, e si porta a 5,44 euro.

Secondo fonti di MF, la società starebbe per avviare un piano di tagli rilevanti nei costi del personale, con una riduzione attesa del 10% circa nei costi del personale a livello globale, ovvero circa 500 dipendenti, di cui un centinaio in Italia, inclusi alcuni dirigenti. A questo potrebbe poi aggiungersi un'ulteriore sforbiciata ad altri costi non ritenuti necessari.

L’operazione permetterebbe al colosso italiano degli spirits di invertire la china di un Ebitda (590,7 milioni di euro)che a livello organico nei primi nove mesi dello scorso anno ha segnato una diminuzione del 2%, in calo drastico a due cifre (-14%) nel solo terzo trimestre. Le forbici si abbatteranno sui costi fissi e in particolare su quello del lavoro.

Questo piano, messo a punto da Simon Hunt dopo solo un mese dal suo insediamento come nuovo amministratore delegato, arriverebbe mentre si attende la sua presentazione ufficiale al mercato, prevista per il 4 marzo quando illustrerà i conti annuali del gruppo, anche se questi non portano la sua firma.

Dopo il rumor gli analisti di EQUITA confermano la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 8,9 euro sul titolo. “L'indiscrezione ci sembra coerente con il piano di contenimento dei costi di SG&A (costi di vendita e generali) annunciato dal gruppo a margine dei risultati del terzo trimestre a fine ottobre, che ha come obiettivo una riduzione di circa 200 punti base dell'incidenza di questi costi sul fatturato nell'arco del triennio 2025-2027”, spiegano dalla sim.

“Questo primo intervento sui costi del personale pensiamo possa spiegare almeno metà del piano complessivo, a cui pensiamo si aggiungerà progressivamente un taglio di altri costi non necessari (nell'ambito di costi per servizi, consulenze)”, proseguono gli esperti.

Il miglioramento della redditività, insieme al ritorno a una traiettoria di crescita a media/alta singola cifra percentuale del fatturato, “sono i due elementi chiave per il re-rating del titolo, che tratta su valutazioni compresse pari a 16,5-14,5 volte il PE 2025-2026 (ai minimi dal 2012) rispetto alle 29 volte di media storica, e con un premio su Pernod/Diageo del 5-10% rispetto a una media storica a tre anni del 50%", concludono da EQUITA.

Hold sulle azioni Campari per Intesa Sanpaolo, con il prezzo obiettivo confermato a 6,8 euro. Gli analisti della banca torinese evidenziano come eventuali misure di questo tipo sarebbero "compatibili con l'obiettivo di razionalizzare l'SG&A (costi di vendita e generali, ndr) nei prossimi tre anni". Tenuto conto del "costo mediano del lavoro del gruppo di circa 50.000 euro nel 2023, una riduzione nella forza lavoro da 500 unità come indicato dalla stampa porterebbe a risparmi di circa 25 mln euro, pari al 3/4% delle nostre stime di Ebitda/Ebit 2024", concludono gli esperti.