Balzo Maire Tecnimont dopo maggior commessa della sua storia
La società ha ottenuto un contratto da 8,7 miliardi di dollari, il più grande dalla fondazione del gruppo, portando l’order intake 2023 a superare le previsioni degli analisti.
Rally Maire Tecnimont
Maire Tecnimont protagonista assoluto alla borsa di Milano dopo la commessa ottenuta con Adnoc e annunciata nel corso di Adipec, il più importante summit mondiale sull’energia, attualmente in corso ad Adu Dhabi.
Le azioni del gruppo societario italiano attivo nel settore ingegneristico, tecnologico ed energetico, con competenze specifiche nell'impiantistica, nella chimica verde e nello sviluppo di tecnologie per la transizione energetica arrivano a guadagnare il 9% nella prima mezz’ora di scambi, toccando un picco di 4,12 euro, ai massimi dal marzo scorso.
Volumi triplicati rispetto al normale, con 1.200.000 pezzi scambiati rispetto ai 460 mila relativi alla media di tre mesi.
La commessa
Questa mattina Tecnimont, parte della business unit Integrated E&C Solutions di Maire, ha annunciato la firma della lettera di aggiudicazione con Adnoc per l’impianto di trattamento onshore del progetto Hail e Ghasha.
Questo progetto si pone l’obiettivo di operare a emissioni zero “grazie anche alle unità di cattura e recupero della CO2 dell’impianto, che ne consentiranno la cattura e lo stoccaggio”, spiega la nota della società.
Il valore complessivo del contratto Epc è di circa 8,7 miliardi di dollari e il completamento delle operazioni è previsto nel corso del 2028.
Si tratta “del più grande contratto della storia del gruppo Maire”, spiega Alessandro Bernini, amministratore delegato del gruppo, che “darà un impulso significativo alla realizzazione del nostro piano strategico decennale”. “Siamo onorati di aver raggiunto questo grande risultato con un attore globale di primo piano come Adnoc, a ulteriore conferma della forza del nostro lungo e proficuo rapporto” e questa commessa rappresenta anche “un riconoscimento storico dell’ingegneria Made in Italy”, dimostrando “non solo la nostra leadership nel recupero dello zolfo e negli impianti di trattamento del gas ma, più in generale, le nostre indiscusse capacità di esecuzione e della nostra competenza tecnologica nella progettazione di soluzioni industriali carbon-free”, aggiungeva Bernini.
Notizia positiva per gli analisti
Il contratto rappresenta una “notizia molto positiva” secondo gli analisti di Websim Intermonte, i quali calcolano un order intake per la società da inizio anno che “dovrebbe aver raggiunto circa 11 miliardi di euro” rispetto alle loro previsioni per l’intero 2023 di 4,3 miliardi e ai 3,6 miliardi di euro registrati nel 2022”.
“Ricordiamo che Maire è attiva negli Emirati Arabi Uniti dalla fine degli anni '90, avendo eseguito diversi progetti strategici nel Paese per un valore complessivo di circa 17 miliardi di dollari, a partire dal primo impianto di poliolefine completato nel 2001 (Borouge 1)”, aggiungono dalla sim, mantenendo il giudizio ‘interessante’ sul titolo Maire Tecnimont, con target price di 4,70 euro.
Secondo Equita Sim, le implicazioni per il titolo sono “significativamente positive” perché il contratto è il più grande mai vinto dalla società ed “è quasi pari al backlog attuale di 9 miliardi di euro, già vicino ai massimi storici” e dalla sim stimano “una marginalità del contratto vicina al 6%”.
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