Banco Bpm, partita la gara per le attività assicurative: anche Generali e Allianz in corsa


La banca ha confermato il lancio di un processo di selezione per valutare le migliori proposte arrivate per le sue attività bancassurance che potrebbero spostare la sua strategia dall’internalizzazione ad una partnership esterna.


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La gara per Banco BPM

Aumenta ancora di più l’interesse per le attività bancassurance di Banco BPM, costringendo l’istituto guidato da Giuseppe Castagna a lanciare una vera e propria gara.

La notizia è stata confermata da un portavoce dello stesso istituto, secondo il quale sono state ricevute “diverse manifestazioni di interesse da primari operatori assicurativi”, aprendo così la strada a possibili future nuove partnership, da “esaminare e valutare” tramite un “processo strutturato”.

Le offerte, avvisa la banca di Piazza Meda, dovranno mirare “all’interesse dei propri azionisti” ed essere in linea con “le migliori condizioni di mercato”, assicurando “un’importante creazione di valore coerente rispetto alle scelte aziendali definite nel piano strategico”.

La notizia sta sostenendo le quotazioni di Banco BPM a Piazza Affari, dove è in crescita di oltre l’1% dopo circa un’ora di contrattazioni, tra i pochi titoli del Ftse Mib (-1%) in verde.

Le ipotesi già in campo

Il portavoce di BPM ha ribadito che “l’opzione principale rimane l’internalizzazione del business assicurativo entro la fine del 2023”, con l’obiettivo di sviluppare ‘in-house’ tale settore.

Lo stesso portavoce, però, ammetteva che il valore finanziario dell’accordo e una positiva portata di un progetto industriale comune, potrebbero “aprire la strada a nuove alleanze”.

Già nei mesi scorsi era emerso l’interesse per il business assicurativo da parte di Crédit Agricole, dopo il blitz dei francesi nel capitale di BPM, a cui si era aggiunta AXA.

Inoltre, dal Sole 24 Ore scrivono che il gruppo degli interessati si potrebbe allargare a due altri grandi competitor, Generali e Allianz, le quali hanno presentato in queste una manifestazione di interesse non vincolante.

A questo punto, Banco BPM inizia il suo percorso per la scelta del futuro alleato nella joint venture di bancassurance con alcuni dei maggiori pesi massimi tra gli assicuratori attivi in Italia.

La view degli analisti

Da Equita Sim ricordano che “nei primi sei mesi del 2023 Banco Bpm ha un call option per il riacquisto del 65% delle jv assicurative con Cattolica (Vera Vita e Vera Assicurazioni), per cui crediamo che l’interesse di Generali (proprietario di Cattolica) sia finalizzato a valutare la possibilità di mantenere ed eventualmente estendere la partnership in essere”.

Se nel piano industriale presentato a novembre, l’istituto aveva già comunque indicato di voler esercitare la call option a sua disposizione, secondo gli esperti della sim “per Banco Bpm la notizia è positiva in quanto conferma l’interesse di numerosi operatori per il business bancassurance”.

“Qualora le indiscrezioni su una valutazione del business assicurativo di Banco Bpm da parte di Axa pari a 1,5 miliardi di euro trovassero conferma, questa potrebbe rappresentare una base di partenza su cui il management della banca potrebbe far leva nelle trattative”, aggiungono da Equita.

“Stimiamo preliminarmente che la cessione del business assicurativo a una valutazione di 1,5 miliardi possa implicare un impatto positivo sulla nostra valutazione pari a circa il 10%”, concludono gli esperti, confermando la raccomandazione ‘buy’ su BAMI e un prezzo obiettivo a 3,7 euro rispetto agli odierni 3,11.

“Riteniamo che maggiori dettagli potranno essere forniti durante la presentazione dei risultati del primo trimestre 2022”, ritengono da WebSim.

“Ricordiamo che nel piano industriale il bancassurance era previsto contribuire agli utili per 125 milioni (dal 2024 in poi)”, aggiungono, confermando la raccomandazione ‘molto interessante’ sulla banca, con target price a 3,85 euro.

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