Banco Bpm nel mirino dei mercati. Si avvicina l’ipotesi Unicredit

27/05/2021 06:30

Il titolo della banca di Piazza Meda guida il listino principale di Piazza Affari all’indomani del riaccendersi dell’interesse sui potenziali M&A nel comparto bancario e dell’attesa dei mercati sulle prossime mosse di Unicredit. Popolare di Sondrio continua a guadagnare sul segmento mid cap dopo l’ingresso di peso di UnipolSai e l’apertura al merger con Bper (di cui Unipol è principale azionista).  Sul deal Unicredit-Unipol pesano però le incognite Dta e Mps.

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Banco Bpm continua a macinare vendite

Banco Bpm ancora protagonista a Piazza Affari sulla scia dei rumor sui potenziali M&A nel comparto bancario. A fine mattinata il titolo dell'istituto guida il rialzo sul Ftse Mib in guadagno del 2,05% a 2,88 euro mentre l’indice di settore che mette a segno un recupero dell’1,40% dopo il calo generale di ieri. A spingere sugli acquisti le ipotesi di maggiore appeal dell’istituto di Piazza Meda sulle possibili mire di aggregazione di Unicredit dopo l’allontanamento dell’altro possibile deal: quello tra Bpm e Bper.

A determinare la nuova definizione del risiko bancario la vicenda di ieri con protagonista Banca Popolare di Sondrio (+2,81%) dopo il “blitz” di UnipolSai. La compagnia veronese ha messo in saccoccia il 6,9% del capitale della popolare con una procedura di Rabb (Reverse accelerated book build) che apre la strada a un'aggregazione di Pop Sondrio con Bper (+0,74%), di cui la capogruppo di UnipolSai, Unipol è primo azionista (con il 20%).

Dta e Mps sulle spalle del merger Bpm-Unicredit

L’operazione tra Bpm e Unicredit tuttavia ha “i giorni contati”. Entro giugno infatti un eventuale M&A potrà ancora beneficiare della norma sulle Dta inclusa nel decreto Sostegni-bis: per le operazioni amichevoli è sufficiente l'ok dei cda entro la fine dell’anno, mentre per le operazioni ostili entro la fine dell’anno occorre ottenere il controllo.

Resta poi la questione Banco Mps, con il Tesoro che spinge per un’aggregazione “a tre” con Piazza Meda e Gae Aulenti.

«Resto convinto della necessità di valutare con molta attenzione ipotesi di aggregazione», ha affermato il presidente Massimo Tononi in un’intervista rilasciata nei giorni scorsi a MF. “Vanno considerate le opportunità che ne possono derivare in termini di economia fiscale, razionalizzazione degli assetti organizzativi, condivisione di best practices e investimenti nella trasformazione digitale. Se ci saranno queste condizioni, non mancherà da parte di Banco Bpm l'impegno a realizzare operazioni», ha aggiunto il manager.

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