Banco BPM, svolta per la creazione del secondo operatore italiano della monetica


La banca con sede a Verona ha firmato un accordo con Gruppo BBC Iccrea/FSI dal valore complessivo di circa 600 milioni di euro con impatto previsto positivo sul suo Cet1 ratio fully loaded.


Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Le scelte di Banco BPM

Arrivato l’accordo tra Banco BPM e la coppia Gruppo BBC Iccrea/FSI dopo l’esclusiva concessa lo scorso 11 luglio, con il quale viene sottoscritto un accordo vincolante per la costituzione di una partnership strategica nel campo della monetica.

L’intesa porterà allo sviluppo di una nuova realtà italiana e indipendente nel settore de pagamenti digitali che si pone l’obiettivo di rappresentare un punto di riferimento nel panorama del fintech con un approccio orientato all’innovazione e alla crescita della digitalizzazione in Italia.

L’accordo, il cui closing è previsto arrivare entro il primo trimestre 2024, prevede un lock-up di Banco BPM fino al 2026 e meccanismi di exit tipici di questo tipo di operazioni.

Nella joint venture verranno conferite le attività della monetica di Banco BPM, con riconoscimento di un corrispettivo misto per cassa e in azioni emesse dal veicolo Pay Holding, che a sua volta controlla l'intero capitale di BCC Pay, a breve oggetto di rebranding.

Al termine dell’operazione Pay Holding risulterà partecipata per circa il 43% da FSI e per circa il 28,6% ciascuno da Banco BPM e Iccrea Banca.

La joint venture così creata rappresenterà il secondo operatore nazionale con una quota di mercato superiore al 10% nel settore della monetica, con circa 9 milioni di carte, 400 mila POS e circa euro 110 miliardi di euro di transato intermediato.

L’aspetto economico

Tra i termini dell’accordo c’è la sottoscrizione di un contratto di distribuzione pluriennale dei servizi della società anche sulla rete di Banco BPM.

La banca guidata da Giuseppe Castagna potrà preservare gli attuali margini commissionali generati dalla monetica (oltre 140 milioni di euro di ricavi netti nel 2022, con un incremento del 13% rispetto al 2021).
Il corrispettivo immediato previsto per BPM è pari a 500 milioni di euro, con una componente per cassa upfront di circa 200 milioni di euro, ai quali andranno sommate le componenti differite di prezzo, per ulteriori massimi 100 milioni di euro, che potranno portare a 600 milioni di euro di valore.

L’impatto atteso al momento del closing è valutato positivo di circa 32pb sul Cet1 ratio fully loaded su BPM, incluso l’effetto dell’assunzione della partecipazione, che può alzarsi fino ai 50 pb considerando anche le eventuali integrazioni future di prezzo.

Complessivamente, l’operazione genererà un beneficio di valorizzazione per Banco BPM pari ad oltre 2 miliardi in termini di valore attuale netto (NPV) nell’orizzonte temporale di riferimento dell’accordo.


La view degli analisti

“Questo accordo apre la strada a un riacquisto di azioni nel 2024” fino a 500 milioni di euro, con un aumento dell’utile per azione dell'8% nel 2025 sulla base dell'attuale prezzo di scambio, prevedono da JP Morgan in una nota.

Gli analisti di Barclays ritengono l’accordo “positivo su tutti i fronti”, in quanto avrà un impatto “positivo sulla generazione di capitale e sugli utili della banca e aiuterà BPM a trarre vantaggio dalla futura crescita del settore dei pagamenti”.

Da WebSim Intermonte sottolineano il valore “strategico elevato” dell’accordo, ritenendo che aumenti anche “la visibilità sul capitale, che su base PF e includendo il Danish compromise porterebbe il CET1 ratio a circa il 14,5%”.

“Crediamo che, alla luce del derisking completato in questi anni e dell’elevato livello di capitale, la banca possa indicare nel prossimo aggiornamento del business plan (quarto trimestre 2023), una politica di distribuzione del capitale più elevata (oggi payout ratio al 50%) e introdurre anche un piano di buyback”, aggiungono.

Anche alla luce di questa notizia, da WebSim mantengono il giudizio ‘molto interessante’ sul titolo BAMI, target price pari a 5,8 euro rispetto ai 4,464 euro di questa mattina (+2%).

Infine, per Equita Sim “rimarrà da valutare il rischio di execution/migrazione legato al cambiamento del partner tecnologico”, confermando la raccomandazione ‘buy’ su BAMI con prezzo obiettivo di 5,5 euro, considerando che il titolo “tratta con un 2024E P/TE di 0,5 volte”.

Seguici su Telegram

Idea di investimento
Possibile premio del 12% annuo con il certificate su Banco BPM, Intesa Sanpaolo e UniCredit
Sottostanti:
Intesa SanpaoloUniCredit S.p.ABanco BPM
Rendimento p.a.
12%
Cedole
3% - €30,00
Memoria
si
Barriera Cedole
60%
ISIN
DE000VU8N9W0
Emittente
Vontobel
Comunicazione Pubblicitaria
Fucina del Tag è un partner marketing di Vontobel
Maggiori Informazioni

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy

I titoli citati nell'Articolo

Titolo:
Codice: BAMI.MI
Isin: IT0005218380
Rimani aggiornato su: Banco Bpm

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni