Bene l’utile di SocGen, anche se il governo frena i risultati


La banca francese ha chiuso il primo trimestre con profitti per 868 milioni, il doppio delle stime degli analisti. Ottimo successo delle attività da trading, mentre l’attività bancaria tradizionale soffre per i limiti di legge al rialzo dei tassi attivi


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Si insedia il nuovo Ceo Slawomir Krupa

Société Générale, terza banca di Francia,  ha diffuso venerdì 12 maggio i risultati del primo trimestre, chiuso con un utile migliore del previsto grazie al forte incremento degli utili da trading, favoriti dalla fase di turbolenza sui mercati obbligazionari e valutari.

I buoni risultati del trading hanno attutito il crollo dell’attività bancaria tradizionale (retail) in Francia, i cui guadagni sono stati frenati dai limiti posti dal governo alla crescita dei tassi di interesse sui mutui e sui prestiti.

I risultati arrivano quando mancano meno di due settimane dall’insediamento del nuovo Ceo, Slawomir Krupa, il manager franco-polacco che attualmente guida le attività di investment banking di SocGen. Krupa avrà come primo compito quello di risollevare le quotazioni di SocGen,  penalizzata dalla Borsa dopo anni di ristrutturazioni e risultati poco brillanti. Il manager presenterà un nuovo piano strategico nel terzo trimestre. Dall’inizio dell’anno l’azione SocGen perde l’8%, una delle performance peggiori fra le grandi banche europee: peggio di lei ha fatto solo Deutsche Bank (11%).

I ricavi complessivi sono scesi del 5,3% a 6,7 miliardi

L'utile netto del trimestre è cresciuto del 5,7% rispetto allo stesso periodo del 2022 raggiungendo gli 868 milioni di euro, quasi il doppio della media delle stime degli analisti (470 milioni). Anche la controllata ALD,  società di leasing automobilistico quotata in Borsa, ha migliorato i risultati. La banca si appresta a concludere questo mese l'acquisizione della rivale europea LeasePlan per un valore di 4,9 miliardi di euro.

L'elevata volatilità dei tassi d'interesse e delle valute ha spinto la domanda di copertura nel trimestre, portando a un aumento del 16% degli utili da trading nel reddito fisso e nelle valute. Per contro, i ricavi generati dalle attività retail francesi di SocGen (la rete di sportelli) si sono ridotti dell'11%. Il risultato complessivo del gruppo è un calo dei ricavi  del 5,3% a circa 6,7 miliardi di euro.

I vincoli del governo pesano sul retail banking

Il problema è che in Francia il governo ha posto dei limiti di legge all’incremento dei tassi attivi delle banche sui mutui e sui prestiti, così come ha imposto un innalzamento della remunerazione dei popolari libretti di risparmio (Livret A) il cui rendimento da febbraio è salito dal 2% al 3%.  Secondo la società, è improbabile che SocGen riesca a raccogliere i benefici dell'aumento dei tassi d'interesse nella sua attività retail francese prima del 2024. La banca prevede che il margine di interesse netto del retail banking in Francia scenderà quest'anno di circa il 15%-20% rispetto al 2022.

SocGen ha dichiarato che quest'anno accantonerà meno denaro per i prestiti in sofferenza rispetto a quanto inizialmente previsto. Ora si aspetta che il cosiddetto "costo del rischio" sia inferiore a 30 punti base quest'anno, rispetto alla precedente previsione di 30-35 punti.

Il parere degli analisti

SocGen ha mantenuto i suoi obiettivi finanziari per il 2025, tra cui un rapporto costi/ricavi inferiore al 62% e un rendimento previsto sul patrimonio netto tangibile del 10%.

"Le performance sono buone in tutte le divisioni, ma il problema principale è l’attività bancaria retail in Francia", è il commento di JP Morgan ai risultati. La reazione del mercato è comunque positiva e a metà seduta l’azione Société Générale sale dell’1,8% a 22,10 euro, mentre l’indice della Borsa di Parigi Cac 40 segna un modesto +0,6%.

Su 21 analisti che coprono SocGen, 12 raccomandano di comprare le azioni e la media dei target price è 33 euro (+51% rispetto al prezzo attuale).

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