Bene Wall Street e le Borse asiatiche, anche se l’industria Usa frena


Sorprende la frenata della produzione industriale Usa a settembre (-1,3%), che fa scattare vendite sul dollaro. Ma gli investitori guardano ai dati delle trimestrali che finora sono stati molto positivi: Refinitiv stima una crescita degli utili del 32%.


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La Borsa di Tokio sale dello 0,6%, Hong Kong +1,2%, Shanghai +1%.

Borse di nuovo positive in Asia stamattina al traino della buona chiusura ieri sera di Wall Street, dove hanno brillato i grandi nomi del settore tech. Il future sull’EuroStoxx 50 segna un lieve progresso dello 0,1% e lascia immaginare un avvio poco mosso per i mercati azionari europei.

La Borsa di Tokio sale dello 0,6%, Hong Kong +1,2%, Shanghai +1%, Seul +0,7%.

Ieri sera a Wall Street l’S&P500 ha chiuso con un progresso dello 0,3%. Il Nasdaq è salito dello 0,8% grazie ai progressi di Apple +1,1%, Facebook +3,2%, Microsoft +1%, Alphabet +1% e Netflix +1,5%.

In serata è arrivato un dato sorprendente sulla frenata della produzione industriale Usa a settembre, scesa dell’1,3% contro attese di un incremento dello 0,2%. Si tratta del risultato peggiore da sette mesi. Le cause, dicono gli economisti, sono di due tipi: da un lato le devastazioni prodotte dall’uragano Ida, e dall’altro la carenza di semiconduttori e altri componenti che hanno frenato soprattutto l’industria automobilistica.

La prima reazione dei mercati è la discesa del dollaro. La valuta Usa stamattina perde terreno nei confronti dell’euro che avanza dello 0,3% a 1,164. Gli investitori si interrogano se il dato sulla produzione industriale possa modificare la direzione della politica monetaria Usa, che fino a ieri sembrava indirizzata verso la riduzione degli stimoli a partire dal mese di novembre.

Si registra una lieve variazione dei tassi di interesse sul mercato del reddito fisso, con il rendimento del Treasury decennale in calo di due punti base all’1,58%.

Oggi i risultati di Johnson & Johnson e Netflix.

Per le Borse alla fin fine non dovrebbe essere un cambiamento di scenario negativo: se i tassi non salgono è una buona notizia per i titoli tech, che subito hanno reagito positivamente. Inoltre l’attenzione degli investitori è puntata soprattutto sui risultati delle aziende Usa che stanno arrivando in queste ore: delle 48 società che finora hanno reso noti i conti, l’80% ha battuto le attese per quanto riguarda gli utili. Refinitiv stima che alla fine la stagione dei risultati del terzo trimestre mostrerà una crescita media degli utili del 32% sullo stesso periodo dell’anno scorso.

Oggi sono in arrivo in America i risultati di Johnson & Johnson, Procter & Gamble, Netflix e United Airlines. Per Netflix il dato da tenere d’occhio è quello dei nuovi clienti: tre mesi fa la società aveva detto di aspettarsi per il periodo luglio-settembre una crescita di 3,5 milioni di clienti, gli analisti prevedono +3,8 milioni. Ma l’attenzione sarà anche sulla previsione per il quarto trimestre, con gli analisti che stimano un balzo a +8,5 milioni.

In Europa sono attesi i conti delle società francesi Danone, Kering e Vinci.

Per concludere il panorama dei mercati finanziari, segnaliamo l’oro in crescita dello 0,5% a 1.774 dollari l’oncia e il Bitcoin stabile a 62.470 dollari (a un soffio dal record storico di 64.000 dollari).

Il petrolio, che aveva subito una battuta d’arresto dopo il dato sulla produzione industriale Usa, è tornato a salire: Brent a 84,5 dollari al barile (+0,2%), Wti a 82,7 dollari (+0,4%).

Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:

Unicredit – Secondo Reuters, Unicredit avrebbe chiesto al Tesoro una ricapitalizzazione preventiva di Banca Monte Paschi da oltre 7 miliardi di euro. L'Italia non intende chiedere e non ha chiesto alla Ue più tempo per uscire dal capitale di Banca Mps, riporta la stessa agenzia.

WIIT - Ha annunciato ieri sera l'acquisizione di Release42, società con sede nel Nord Est della Germania che opera nei servizi software basati sul cloud. Release 42 è stata pagata 71 milioni di euro, circa 8 volte l'Ev/Ebitda del 2021.

Generali – Secondo Il Sole24Ore, Leonardo Del Vecchio vorrebbe salire ancora nel capitale, in modo da portare la quota del patto con Caltagirone e CRT ad essere il primo socio.

Intermonte Partners Sim - Ha fissato a 2,8 euro il prezzo unitario di sottoscrizione delle azioni per lo sbarco sul mercato Aim di Borsa Italiana, che corrisponde a una capitalizzazione di 101,3 milioni.

Destination Italia- La società debutta oggi sull’ Aim.

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