Big deal nel settore energetico: Chevron annuncia l’acquisto di Noble Energy

Chevron mette a segno un colpo di grossa portata e lavora a una ripresa nel settore energetico. Ieri la major petrolifera Usa ha annunciato di aver raggiunto un accordo per l'acquisto del produttore di petrolio e gas Noble Energy Inc. per 5 miliardi di dollari, in quello che si configura come il più grande affare nel settore dell’energia da quando è scoppiata la pandemia di Coronavirus.

La transazione sarà tutta in azioni. La società petrolifera californiana ha valutato Noble 10,38 dollari ad azione, o 0,1191 azioni di Chevron, pari a un premio del 7,5% rispetto alla chiusura di venerdì. Compreso il debito, l'accordo valuta Noble circa 13 miliardi di dollari.

L’acquisizione rafforzerà gli investimenti di Chevron nello scisto e nel gas naturale. In particolare, Chevron entrerà in possesso del più grande giacimento di gas naturale nel Mediterraneo orientale, Leviathan, fiore all’occhiello di Noble in Israele. L'operazione determinerà anche l’ingresso di Chevron nel Paese. Non solo, con gli asset di Noble, Chevron espanderà la propria presenza nel Bacino di Denver in Colorado, nel Bacino Permiano nel West Texas e nel New Mexico e in Africa occidentale, con una potenziale riduzione dei costi di circa 300 milioni di dollari all'anno.

Immediata la risposta sui due titoli quotati a Wall Street. La notizia dell’acquisizione ha messo il turbo alle azioni Noble, con una chiusura in guadagno del 5,54% su un Nasdaq in grande spolvero dopo l'impennata delle azioni tecnologiche, anche grazie ai promettenti risultati dei potenziali vaccini contro Covid-19 (chiusura +2,51% a 10.767,09 punti).  Meno positiva la seduta per la società acquirente. Chevron ha chiuso in discesa del 2,18% scambiato a 85,29 dollari, sul Nyse in positivo dello 0,12% (a 12417.9847 punti).

La proposta di Chevron arriva più di un anno dopo che il gruppo è stato costretto ad abbandonare l'offerta per l'acquisizione di Anadarko Petroleum, battuta da quella più alta di Occidental Petroleum. I produttori di scisto sono stati duramente colpiti dal crollo dei prezzi del petrolio ad aprile a causa della pandemia e dalla guerra dei prezzi tra Arabia Saudita e Russia, che ha portato molte società a chiedere la protezione dai creditori.