Borse in rally, ma il percorso per i mercati azionari è ancora lungo

09/04/2020 14:00
Borse in rally, ma il percorso per i mercati azionari è ancora lungo

Mercati azionari in rapida ripresa spinti dall’ottimismo sui dati dei contagi. Dati macro ancora deboli, mentre alcuni già pensano a una riapertura dell’economia. Bruno Rovelli, BlackRock, analizza l’impatto degli eventi settimanali sui mercati finanziari.

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La stabilizzazione della curva dei contagi in Europa, in particolare in Italia e Spagna, ha alimentato il rally degli ultimi giorni. Abbiamo avuto una “conferma che la curva epidemiologica cinese può essere applicata ai paesi industrializzati, nella misura in cui vengano adottati lockdown intensi”, commenta Bruno Rovelli, Chief Investment Strategist di BlackRock.

Dati marco e riaperture economiche

I dati macro che caratterizzeranno le prossime settimane restano ancora molto deboli in Italia e nel resto del mondo. Se a Hubei ci sono voluti circa 2 mesi dal momento in cui la curva ha cominciato a piegare al momento in cui effettivamente l'attività economica è ripartita, “sarà interessante osservare la rapidità con cui i Paesi industrializzati riapriranno la loro economia. Se si anticipa troppo, si pone il rischio non indifferente di una riaccelerazione nella curva dei contagi”. Alcuni Paesi, come l’Austria, stanno infatti pianificando le riaperture controllate già a metà aprile.

Azione di policy

“Ci troviamo ancora in una fase in cui i governi stanno annunciando misure di sostegno all’economia”, come ad esempio in Giappone dove, oltre ad adottare politiche di espansione economica significative, è stato annunciato il lockdown di alcune province a seguito di un’accelerazione nel numero dei nuovi contagi.

Eurogruppo deludente: dopo una notte di trattative, non sono riusciti a trovare un accordo sulle misure di sostegno all'economia. Delle quattro proposte sul tavolo, su tre ci sarebbe un’intesa di massima, quali il prestito da parte della Banca europea degli investimenti (BEI) per 200 miliardi da destinare alle aziende in difficoltà, il piano anti disoccupazione messo a punto dalla Commissione europea con 100 miliardi e i 40 miliardi già decisi per le Pmi.

Quali strategie di investimento

“Alcune assets class hanno fatto ampi ritorni verso la normalizzazione”, tra cui “mortgage-backed securities (Mbs - titoli garantiti da mutui ipotecari) e in parte corporate investment grade”. “Altre hanno faticato un po’ di più, come il debito emergente”, continua nella sua analisi Rovelli.

“Il mercato azionario ha mostrato una ripresa molto rapida”. È un rally che va inseguito? “Come in tutte le crisi, ci sono delle fasi: il rally riflette la fase iniziale della crisi, cioè il contenimento dell'infezione”. Ma non bisogna dimenticare che è stato dispiegato un intervento nell'economia senza precedenti (bisogna ritornare al New Deal di Roosevelt negli anni ‘30 per osservare un piano di riforme economiche simili a quelle messe in atto in questi mesi), e questo ha dei costi: “costi di governance, di utilizzo del pagamento dei dividendi, di utilizzo dei fondi per fare buyback, ma anche di condizioni sotto le quali le aziende dovranno in qualche misura mantenere bilanci più solidi, costi per il settore privato che può far fronte a questa crisi solamente riducendo i propri risparmi”. La stabilizzazione della curva epidemiologica calma il nervosismo, ed è “improbabile che sui mercati azionari si torni a vedere dei minimi, ma non possiamo ancora dire che i mercati azionari abbiano imboccato un sentiero lineare di apprezzamento”. Tra i settori, “meglio puntare su quelli che combinano crescita e ciclo, come la tecnologia”.

Come muoversi nell'high yield? “Molto interessante la parte di qualità dell'universo high yield, perché l'obiettivo delle banche centrali e dei governi sarà quello di non far fallire queste aziende e gli spread ci sembrano tuttora molto interessanti”.

Passando al debito emergente, come le scorse settimane, ad eccezione della Cina i mercati faticano a conciliare il sostegno di policy con l'attività finanziaria.

Infine, asset difensivi come l’oro hanno continuato a performare bene anche nella fase di rimbalzo dei mercati. Questo prova che “a tutti gli effetti siamo usciti dalla fase emergenziale in cui il comportamento degli asset era spiegato esclusivamente dalle pressioni di vendita da parte degli investitori”.

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