Blues di fine estate a Wall Street


Settembre è iniziato con un forte ribasso in quanto sono tornati i timori di recessione, ridimensionatisi nel corso della seconda parte del mese passato. Quest’estate il mercato è passato dall’impaziente attesa del taglio tassi alla paura di un cambio troppo brusco della politica monetaria, in quanto farebbe emergere quel che alcuni dati macroeconomici stanno anticipando: la crescita economica sta rallentando.

Ieri il Nasdaq ha chiuso in ribasso del 3,3% e l’S&P500 del 2,1%. Il Dow Jones, arrivato venerdì sui massimi della storia, ha perso l’1,5%.

L’indice Sox di Philadelphia ha chiuso con una flessione del 7,7%. Il nome più rappresentativo del comparto, Nvidia, ha registrato un calo del 9,5%, ovvero, -279 miliardi di dollari in meno di valore della capitalizzazione rispetto a venerdì.

Brent ieri in ribasso di quasi il 5% per effetto della possibile attenuazione dei disordini politici in Libia, la notizia ha riportato l'attenzione sul piano dell'OPEC+ di aumento della produzione, mentre persistono le preoccupazioni sulla domanda


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Il ritorno al lavoro dopo il fine settimana lungo del Labour Day non è stato tranquillo per i trader di Wall Street: l’indice VIX della volatilità è balzato del 33% a 20,7, un livello che non si vedeva da prima di Ferragosto. Il Nasdaq ha chiuso in ribasso del 3,3% e l’S&P500 del 2,1%. Il Dow Jones, arrivato venerdì sui massimi della storia, ha perso l’1,5%.

La caduta della propensione al rischio ha messo in ginocchio i tech, soprattutto i titoli del segmento dei semiconduttori: l’indice Sox di Philadelphia ha chiuso con una flessione del 7,7%. Il nome più rappresentativo del comparto, Nvidia, ha registrato un calo del 9,5%, ovvero, -279 miliardi di dollari in meno di valore della capitalizzazione rispetto a venerdì. Mai era successo nella storia che una singola società perdesse in un giorno un simile valore di mercato. 

SETTEMBRE

Il nono mese dell’anno è tradizionalmente un periodo di stress per gli operatori del mercato finanziario degli Stati Uniti, settembre 2024 si pone in continuità con qualche è successo in passato nel periodo di ritorno dalle vacanze di agosto. Le obbligazioni, le azioni e l'oro hanno tipicamente subito perdite rilevanti, soprattutto a causa dei movimenti di portafoglio decisi dopo la pausa estiva. L'indice S&P 500 e il Dow Jones Industrial Average hanno registrato nel mese di settembre le maggiori perdite percentuali dal 1950. I titoli obbligazionari sono scesi in otto degli ultimi 10 mesi di settembre, mentre l'oro è sceso ogni volta dal 2017. I titoli azionari sono in prossimità dei record e i Treasury, iniziano settembre con alle spalle la più lunga striscia vincente mensile in tre anni, entrambi sembrano vulnerabili agli shock dei dati o alle sorprese di una imprevedibile corsa presidenziale negli Stati Uniti. "L'autunno porta con sé delle cadute, soprattutto con i mercati che danno per scontati i tagli della Fed e con la gente che insegue lo scenario 'Goldilocks'", ha dichiarato Vishnu Varathan, responsabile di economia e strategia presso la Mizuho Bank di Singapore. "I mercati sarebbero più nervosi del solito”.

Settembre è iniziato con un forte ribasso in quanto sono tornati i timori di recessione, ridimensionatisi nel corso della seconda parte del mese passato. Quest’estate il mercato è passato dall’impaziente attesa del taglio tassi alla paura di un cambio troppo brusco della politica monetaria, in quanto farebbe emergere quel che alcuni dati macroeconomici stanno anticipando: la crescita economica sta rallentando.

INDUSTRIA

Il mese scorso una misura del settore manifatturiero statunitense ha registrato un miglioramento, recuperando dal minimo di otto mesi toccato a luglio, grazie a un miglioramento dell'occupazione, ma la tendenza generale continua a suggerire un'attività manifatturiera ridotta. Secondo l'Institute for Supply Management (Ism), il Pmi manifatturiero è salito a 47,2 in agosto da 46,8 in luglio, che era stata la lettura più bassa da novembre. Una lettura del Pmi inferiore a 50 indica una contrazione del settore manifatturiero, che rappresenta il 10,3% dell’economia. Il Pmi si è mantenuto al di sotto della soglia di 50 per il quinto mese consecutivo, ma è risultato superiore al livello di 42,5 che, secondo l'Ism, nel tempo indica generalmente un'espansione dell'economia generale. Il Pmi e i sondaggi regionali sulle industrie, tuttavia, hanno costantemente sovrastimato la debolezza del settore manifatturiero.

Da seguire oggi, negli Stati Uniti, il dato sui posti di lavoro disponibili a fine luglio (JOLTS).

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, future del Dax di Francoforte -1%. Stamattina escono gli indici PMI Servizi in Spagna e Italia. Viene pubblicato alle 11 il dato sui prezzi alla produzione nella zona euro. Nel corso della giornata c’è l’intervento di Francois Villeory della BCE e il pronunciamento di politica monetaria della banca centrale della Polonia.

PETROLIO

Brent ieri in ribasso di quasi il 5% per effetto della possibile attenuazione dei disordini politici in Libia, le notizia ha riportato l'attenzione sul piano dell'OPEC+ di aumento della produzione, mentre persistono le preoccupazioni sulla domanda. Il West Texas Intermediate è stamattina sotti i settanta dollari, per la prima volta dall'inizio di gennaio. Il banchiere centrale libico ha dichiarato che sembra imminente un accordo per risolvere una disputa tra i governi rivali della nazione nordafricana dilaniata dai conflitti, che potrebbe stimolare la ripresa della produzione di petrolio. Il petrolio ha ormai cancellato tutti i guadagni di quest'anno a causa delle preoccupazioni per le prospettive economiche della Cina - il più grande importatore di greggio al mondo - e per l'ampia offerta proveniente dall'esterno dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio. Una parte del crollo di martedì potrebbe essere stata causata da trader algoritmici sempre più ribassisti e trend-following. "I mercati finanziari sembrano essere in modalità panico massimo a quindici giorni dalla riunione politica cruciale della Fed", ha dichiarato Vandana Hari, fondatore di Vanda Insights. Il possibile ritorno dell'offerta libica e il previsto aumento della produzione da parte dell'OPEC+ hanno rappresentato un ostacolo per il mercato”.

In Asia cadono le borse di Tokyo, e di Taipei, quelle più esposte all’industria dei chip. Nikkei -4,3% e TAIEX -4,2%. Nel listino del mercato azionario del Giappone perde terreno Softbank, -6,8%.
Scendono le borse della Cina nel giorno dell’arrivo di nuove evidenze della debolezza del settore dei servizi: l’indice PMI Caixin è sceso più del previsto. Hang Seng di Hong Kong -1,3%.

TITOLI

Saipem si è aggiudicata due contratti offshore in Arabia Saudita nell'ambito del Long-Term Agreement (LTA) in vigore con Saudi Aramco per un valore complessivo di circa 1 miliardo di dollari. Lo dice una nota. Le attività di Saipem per il primo contratto prevedono l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione (EPCI) di tre moduli di produzione (PDM), di 33 km di condotte rigide sottomarine con diametro di 12" e 16" e di 34 km di cavi elettrici sottomarini. Tali infrastrutture saranno installate presso il giacimento Marjan. Il secondo contratto riguarda l'EPCI di tre jacket, cinque moduli di produzione, 22 km di condotte rigide sottomarine con un diametro di 16", di 5 km di condotte flessibili sottomarine e di 35 km di cavi elettrici sottomarini.

Avio . A causa di problemi elettrici sui collegamenti a terra, la cronologia di lancio del VV24 è stata interrotta per oggi, dice una nota della società, che dice che sono in corso controlli per un nuovo tentativo di lancio stanotte.

Snam ha concluso con successo il collocamento della prima emissione obbligazionaria perpetua subordinata, dal valore nominale di 1 miliardo di euro, in un'operazione finalizzata, tra l'altro, a finanziare la possibile acquisizione di Edison Stoccaggio. La domanda ha superato di oltre 4 volte l'offerta, con ordini di oltre 4,5 miliardi di euro.

Eni. Flotation Energy e Vargronn - joint venture tra la controllata di Eni, Plenitude, e la società di private equity HitecVision - hanno detto che il loro progetto eolico offshore galleggiante Green Volt si è aggiudicato un contratto nell'ultima asta per le rinnovabili in Gran Bretagna. Il progetto da 2,5 miliardi di sterline (3,28 miliardi di dollari), che dovrebbe avere una capacità fino a 560 megawatt, si appresta a diventare il più grande parco eolico offshore galleggiante del mondo supportato da incentivi governativi.

Commerzbank. Il governo tedesco intende ridurre la propria quota, dopo aver acquisito una partecipazione nel 2008 e nel 2009, in piena crisi bancaria. "La situazione economica della banca è migliorata costantemente dal 2021. Il governo federale sta rispondendo a questo sviluppo positivo riducendo la quota in Commerzbank e iniziando l'uscita", ha detto Eva Grunwald, direttrice generale dell'agenzia finanziaria. Lo Stato, che detiene una quota del 16,49% nell'azienda tedesca attraverso il fondo di salvataggio bancario nazionale, non ha specificato di quanto ridurrà la partecipazione nella banca. Secondo la nota del governo, un comitato interministeriale deciderà a tempo debito le ulteriori misure da adottare.

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