Borsa del Giappone come a inizio anni ’90


Il Nikkei di Tokyo chiude in rialzo di quasi il 3%. Il Giappone è entrato in una fase di slancio sostenuto dopo un lungo periodo di crescita stagnante, afferma Daisuke Nomoto, Global Head of Japanese Equities di Columbia Threadneedle Investments in una nota sulle potenzialità dell’azionario della seconda economia dell’Asia. “Riteniamo che il prossimo decennio sarà caratterizzato da numerosi fattori in grado di determinare un cambio di paradigma. In Asia restano chiusi i mercati finanziari di China, Hong Kong, Taiwan e Vietnam. Ieri a Wall Street, boom di scambi su ARM Holding, il titolo ha chiuso in rialzo del 2%. Secondo Pictet, i bond governativi torneranno a svolgere il loro ruolo di diversificazione.


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All’indomani di una seduta interlocutoria a Wall Street, stanotte hanno riaperto alcune delle borse dell’Asia chiuse ieri per festività. L’indice MSCI Asia Pacific guadagna lo 0,8%, prima seduta con il segno positivo dopo quattro con il segno negativo.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, future del Dax di Francoforte -0,3%. Alle 8 escono i dati sul mercato del lavoro nel Regno Unito e alle 10 l’indice ZEW sulle aspettative di imprenditori e investitori tedeschi.

Restano chiusi i mercati finanziari di China, Hong Kong, Taiwan e Vietnam.

L’indice Kospi della borsa della Corea del Sud, in rialzo dell’1% ha quasi pareggiato le perdite da inizio anno.

NIKKEI

L’indice di riferimento della borsa di Tokyo è in rialzo di quasi il 3% nel finale di seduta, nuovo massimo degli ultimi trentatre anni.

Il Giappone è entrato in una fase di slancio sostenuto dopo un lungo periodo di crescita stagnante, afferma Daisuke Nomoto, Global Head of Japanese Equities di Columbia Threadneedle Investments in una nota sulle potenzialità dell’azionario della seconda economia dell’Asia. “Riteniamo che il prossimo decennio sarà caratterizzato da numerosi fattori in grado di determinare un cambio di paradigma. Innanzitutto, il passaggio dalla deflazione all’inflazione dovrebbe giovare a consumatori e imprese, inaugurando una nuova era di crescita economica. A questo si aggiungono le riforme nell’ambito della corporate governance: gli annunci della Borsa di Tokyo (TSE) nel corso del 2023 hanno indotto le imprese giapponesi a migliorare l'allocazione del capitale e a prestare maggiore attenzione ai rendimenti per gli azionisti. Inoltre, il nuovo programma di esenzione fiscale degli investimenti o "NISA" dovrebbe provocare un cambiamento strutturale negli acquisti di azioni giapponesi da parte degli investitori retail, incrementando i flussi di investimento interni”. In aggiunta, Nomoto segnala che il Giappone non è più considerato una potenziale minaccia per gli Stati Uniti e i suoi alleati, in quanto persegue una politica estera pacifista e costruisce solidi legami economici e di sicurezza con altre potenze regionali. Ciò contribuisce a creare un contesto socio-economico stabile, così come le partnership tecnologiche con Taiwan e la diversificazione delle esposizioni rispetto alla Cina rendono oggi il Giappone un'opportunità di investimento sempre più appetibile per gli investitori esteri”.

Poco mosse le variabili macroeconomiche nell’attesa del dato di oggi sull’inflazione negli Stati Uniti. Sale il petrolio Brent a 82 dollari il barile, scende l’oro, a 2.018 dollari.

Treasury Note a dieci anni intorno a 4,18%.

BOND GOVERNATIVI

L’eccesso di ottimismo seguito all’annuncio della fine della fase di rialzo dei tassi a dicembre dell’anno passato è stato in parte corretto in questo avvio di 2024. “Nei mesi a venire, i mercati continueranno a prestare attenzione ai dati relativi all'inflazione, ricalibrando, se necessario, le aspettative sui tagli delle banche centrali, ma riteniamo che, incrementalmente, l'attenzione degli operatori si sposterà sul tema della crescita”, si legge nella nota firmata da Fabio Castaldi, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management. “Assumendo che le dinamiche sull'inflazione proseguano nel processo di normalizzazione, saranno eventuali sorprese negative sul fronte della crescita a cui dovremo fare attenzione. Se tale scenario dovesse manifestarsi, i mercati azionari e del credito potrebbero subire perdite anche consistenti, compensate però da guadagni, anche importanti, dai bond governativi, che tornerebbero a svolgere il loro ruolo di diversificazione degli attivi rischiosi, perso a più riprese nel periodo inflazionistico degli ultimi 18 mesi.

A Wall Street, il Dow Jones è salito leggermente, +0,3%. Il Nasdaq ha chiuso in ribasso dello 0,3%. In calo dello 0,8% l’indice Magnificent Seven per effetto del calo di quasi il 3% di Tesla.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

ARM Holding ha chiuso in rialzo di quasi il 30% con volumi esplosivi, addirittura superiori a quelli di giovedì scorso, quando il titolo della società di progettazione dei chip aveva messo a segno una performance storica, +48%. Con il balzo di stanotte ARM ha raddoppiato in una settimana il valore di mercato 153 miliardi di dollari. "Quello a cui stiamo assistendo è una frenesia alimentata da qualsiasi cosa abbia a che fare con l'IA", ha detto a Bloomberg Dennis Dick, trader di Triple D Trading.

"Gli algos sono coinvolti, i trader al dettaglio sono coinvolti, la gente compra opzioni. E’ una palla di neve”.

Il bitcoin ha toccato stanotte, per la prima volta in due anni, quota cinquantamila dollari, stamattina poco mosso a 49.900 dollari.

TITOLI

Tod’s ha chiuso la seduta con un rialzo del 18,37% a 43,04 euro, adeguandosi al prezzo dell'Opa proposto dal fondo L Catterton sul 36% della società a 43 euro per azione con l'obiettivo di ottenere il delisting del gruppo del lusso, il cui controllo rimarrà in mano della famiglia Della Valle. Il Cda ha intanto avviato le attività di propria competenza relative all'operazione, tra cui la definizione dei criteri e delle modalità di selezione degli advisors per le valutazioni sull'offerta e sulla congruità del corrispettivo.

Saras ha perso il 3,73% a 1,728 euro sotto quota 1,75 euro per azione che è il prezzo pattuito dalla famiglia Moratti per cedere a Vitol una quota di controllo, e che sarà rettificato in caso di distribuzione di un dividendo prima del completamento dell’operazione. Secondo alcune fonti vicine alla situazione, nell'ambito dei propri poteri speciali di Golden Power, il governo italiano cercherà di ottenere da Vitol impegni su posti di lavoro, investimenti e continuità delle forniture.

Snam torna sul mercato delle obbligazioni. La società del trasporto del gas guidata da Stefano Venier ha concluso ieri con successo l’emissione di bond in dual tranche nell’ambito del Sustainable finance framework. Nel dettaglio, con questa operazione, Snam ha emesso il suo primo Green Bond da 500 milioni di euro per il finanziamento di Eligible Green Projects allineati alla tassonomia Europea e il suo primo Sustainability-Linked Bond da 1 miliardo legato al target sulla riduzione delle emissioni scope 3, oltre che al target sulla riduzione delle emissioni scope 1 e 2. L’operazione ha registrato una domanda superiore di quattro volte l’offerta, per un valore complessivo superiore a 6 miliardi.

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