Borse europee pronte al rimbalzo. Evergrande incassa 1,5 miliardi di dollari

Il future sull’EuroStoxx 50 sale dello 0,4%. Il gruppo immobiliare cinese ha trovato un compratore (lo Stato) per una quota della sua banca. Scende il petrolio (-1,5%) dopo una lunga serie di rialzi.
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Tokio perde il 2,3%, Hong Kong -0,2%, l’azione Evergrande guadagna l’11%.
Le Borse europee si preparano al rimbalzo dopo la pesante caduta di ieri. Il future sull’EuroStoxx 50 sale dello 0,4%, sono in rialzo dello 0,5% anche i future sugli americani S&P500 e Nasdaq. Ieri sera a New York l’indice S&P500 ha chiuso con un ribasso del 2% la peggiore seduta da maggio, il Nasdaq ha perso il 2,8% (peggiore risultato da marzo).
In Asia stamattina prevalgono le vendite, soprattutto alla Borsa di Tokio (Nikkei -2,3%). In Giappone sono in corso i conteggi dopo la consultazione interna al partito Liberaldemocratico per scegliere il candidato alle prossime elezioni nazionali che si terranno fra un paio di settimane.
La Borsa di Seul scende del 2%, Sidney -1,1%. Cali moderati sui mercati cinesi grazie alle interessanti novità sul caso Evergrande: il colosso immobiliare ha annunciato l’accordo per vendere una quota del 20% della banca Shengjing Bank al gruppo finanziario di Stato Shenyang Shengjing Finance Investment Group per un controvalore di 1,5 miliardi di dollari. La mossa dovrebbe permettere a Evergrande di guardare con più serenità alla nuova scadenza di oggi, il pagamento di 47,5 milioni di dollari di interessi sul bond in dollari 9,5% Marzo 2024, e di affrontare il pagamento scaduto la settimana scorsa di 83,5 milioni di dollari di interessi su un altro bond in dollari.
L’azione Evergrande sale alla Borsa di Hong Kong dell’11%, l’indice Hang Seng di Hong Kong scivola in calo dello 0,2%, la Borsa di Shanghai arretra dello 0,9%.
Yellen cerca di spaventare i Repubblicani per indurli all’accordo sul budget.
A spaventare gli investitori ieri, inducendoli a vendite massicce soprattutto sui titoli tech, sono stati il forte rialzo dei tassi Usa e le dichiarazioni di Janet Yellen, segretaria al Tesoro, che in audizione al Senato ha detto che c’è il rischio di “una crisi finanziaria e una recessione” se il Tesoro non rimborserà i detentori di bond in scadenza. Perciò “è imperativo che il Congresso alzi il limite del debito. Se non lo fa, l’America potrebbe fare default per la prima volta nella storia”. Yellen ha giocato la carta della drammatizzazione di fronte a un fatto già visto più volte negli ultimi 10 anni in Usa: se al Congresso Democratici e Repubblicani non trovano l’accordo sul nuovo budget del governo, la Casa Bianca rischia lo shutdown, con la chiusura temporanea di attività pubbliche in attesa che maturi l’accordo politico.
Treasury Note decennale all’1,53%. Dure contestazioni a Powell.
Diverso e più incisivo sui mercati è il tema del rialzo dei tassi. Il rendimento del Treasuruy Note decennale è schizzato ieri fino a un massimo dell’1,55%, per poi ridiscendere stamattina a 1,53%. Secondo said Daniel Lam, senior cross-asset strategist di Standard Chartered, “I rendimenti dei Treasury decennali hanno spazio per salire fino a 1,75%”. Il movimento riflette in parte le scelte della banca centrale Usa che fra poco avvierà il tapering per ridurre gli stimoli monetari. Un duro attacco al capo della Fed, Jerome Powell, è venuto ieri dalla potente senatrice Usa Elizabeth Warren, che lo ha definito “un uomo pericoloso”, e per questo ne avversa la conferma alla guida della banca centrale.
Oggi Powell parteciperà al Forum della Bce sulle Banche centrali insieme alla presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde, al governatore della Bank of Japan, Haruhiko Kuroda, e al governatore della Bank of England, Andrew Bailey.
Il rialzo dei tassi ha rinvigorito il dollaro, scambiato a 1,168 contro l’euro.
Petrolio in netto calo dopo una lunga serie di rialzi: Brent e Wti perdono l’1,5%, rispettivamente a 77,8 dollari al barile e a 74 dollari.
Oro poco mosso a 1.739 dollari l’oncia. Stabile il Bitcoin a 42.100 dollari.
Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Mediobanca – Generali - Edizione, la holding della famiglia Benetton, ha inviato disdetta dell'accordo di consultazione fra i soci di Mediobanca, di cui possiede il 2,1%. La famiglia Benetton, spiega una fonte, intende così mantenere una posizione neutrale anche rispetto ai contrasti emersi tra i soci sul rinnovo del Cda di Generali, di cui Edizione ha circa il 4%. Leonardo Del Vecchio, tramite la sua holding Delfin, ha annunciato di aver presentato alcune proposte di modifica dello statuto di Mediobanca volte ad assicurare che d'ora in avanti gli amministratori o manager della banca siano incentivati a concentrarsi sulla creazione di valore per tutti gli azionisti, lasciando al Cda e agli azionisti "il diritto di decidere in ultima istanza chi debba gestire la banca".
Generali – Cattolica Assicurazioni - Il Cda di Cattolica ha valutato congruo il prezzo del'Opa lanciata da Generali a 6,75 euro per azione.
Unicredit - Ha creato una divisione dedicata al wealth management e al private banking in Italia che sarà guidata dall'1 ottobre da Stefano Vecchi.
MontePaschi - La transazione con la Fondazione Mps per chiudere i contenziosi con una cifra di 150 milioni di euro dovrà concludersi entro fine ottobre, ha detto il presidente dell'ente senese Carlo Rossi.
Eni - L'AD di Eni, Claudio Descalzi, ha confermato martedì il pieno impegno del gruppo in Libia, con un focus sul gas, dopo un incontro con il presidente del Consiglio del Paese africano e il numero uno della compagnia petrolifera nazionale. Le parti hanno anche discusso di progetti nel settore delle energie rinnovabili.
Maire Tecnimont - Attraverso la controllata Kinetics Technology si è aggiudicata un contratto Epc (Engineering, Procurement & Construction) da oltre 200 milioni di euro per l'espansione della raffineria di Danzica, in Polonia.
Telecom Italia – Leonardo - Cdp, Leonardo, Sogei e Tim hanno presentato congiuntamente al ministro per l'Innovazione Tecnologica una proposta di partenariato pubblico-privato per la creazione del Polo Strategico Nazionale (PSN).
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