Borse in calo arrivano le prese di beneficio


Dopo il mini rally di due giorni oggi le Borse europee sono deboli. Secondo i rumors, l'Opec+ potrebbe decidere un taglio della produzione di 2 milioni di barili al giorno. In rialzo Banca Generali +3% sulle voci di interesse da parte di Mediobanca.


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Prese di beneficio dopo il rialzo di due giorni maggiore dal 2020, l’S&P 500 ha guadagnato il 5,7%. Le Borse europee aprono sottotono ma segnali di inversione non ci sono.

Il Ftse Mib oggi flette dello 0,35% fisiologico dopo due sedute in rialzo, con le prese di beneficio che prendono il sopravvento, ovvero molti investitori portano a casa le buone performance. Stessa variazione per il Dax tedesco e per il Ftse 100 londinese, Parigi flette dello 0,3% mentre Madrid vede l’Ibex contrarsi dello 0,7%.

In Asia il Nikkei di Tokyo ha chiuso +0,48%. Si infiamma la borsa di Hong Kong dopo la chiusura per festività locali, l’Hang Seng guadagna il 5,7%.

I motivi del rally sono noti: dati macro Usa sotto le attese, segno che le politiche della Federal Reserve stanno andando a centro, con i mercati che sperano in una banca centrale più morbida. Atteggiamento più cauto anche da parte delle banche centrali di Australia e Inghilterra per non creare punti di rottura.

Ieri i dati macro Usa hanno mostrato il primo calo dell’indice ISM manifatturiero e poi la ripida discesa dei posti di lavoro vacanti.

Obbligazionario

Ossigeno anche dal mercato obbligazionario con il rendimento del decennale italiano al 4,2% e il Bund all'1,9%, sotto il 3,7% il T-note a 10 anni americano.

Greggio

Oil che rimane stabile con il Brent a 91,77 dollari al barile. Circolano rumors di un taglio di produzione ancora più netto da parte dell’Opec+ a 2 milioni di barile giorno.

Bce

Appuntamento nel primo pomeriggio con Francoforte che diffonderà lo spaccato bimestrale, di agosto e settembre, sui reinvestimenti in ambito Pepp - il programma pandemico chiuso a fine marzo - e quelli del mese scorso in ambito Qe, l'altro piano di acquisto titoli targato Bce terminato a fine giugno, slittato da ieri per via della fine del trimestre. Ieri sera la numero uno di Francoforte, Lagarde ha detto che è difficile dire se siamo di fronte a un picco dell'inflazione e che la Bce "come minimo" non deve stimolare la domanda.

Dati Usa e Fed

Nel pomeriggio riflettori puntati sui dati Adp di settembre sul settore privato negli Usa, considerati un buon anticipatore dei dati governativi in agenda il primo venerdì del mese. Le attese fotografano un'accelerazione a 200.000 rispetto ai 132.000 del mese precedente.

La statistica governativa sugli occupati non agricoli sarà, come di consueto, strettamente monitorata dalla Fed e le attese prevedono un calo a 250.000 rispetto a 315.000 del mese precedente. Intanto gli investitori sperano che i recenti segnali di debolezza economica spingano Fed e altre banche centrali a ridurre la stretta monetaria mentre Mary Daly (Fed) ha detto che l'istituto centrale Usa sa come combattere l'inflazione e cercherà di farlo in modo "morbido".

A seguire sarà la volta dell'indice Ism non manifatturiero relativo al mese scorso che dovrebbe registrare un rallentamento a 56,0 dal precedente 56,9.

Pmi Giappone

La lettura finale del Pmi servizi giapponese, a cura di Jibun Bank, ha mostrato a settembre un aumento a 52,2, con un contestuale ritorno all'espansione dopo il 49,5 di agosto. La lettura flash si è attestata a 51,9.

Cambi

Il dollaro torna in territorio positivo con il cambio euro/dollaro a 0,9944 (in calo di 0,4%); il cambio euro/yen 143,7 (in calo di 0,15%) mentre il dollaro scambia a 144,46 su yen (in rialzo dello 0,2%).

Titoli a Piazza Affari

Banca Generali è uno dei pochi titoli con un rialzo deciso a Piazza Affari +3% sulle speculazioni di un interesse da parte di Mediobanca in calo dello 0,7%. Le ipotesi di M&A hanno un forte senso industriale, tutto dipenderà se Generali vuole cedere per fare cassa e crescere sul fronte assicurativo all’estero. Come sempre crediamo che sia una questione di prezzo. Fino ad oggi banca Generali ha dimostrato di essere una bella società in grado di crescere anche da sola. Le mire di Mediobanca sono quelle di rafforzarsi sul risparmio gestito.

Tornano indietro le banche con Unicredit che arretra dell’1,7%, Intesa -1,5%, Bpm -1,7%.

Tim -0,5%. Il Tempo scrive che è in arrivo da CDP un’offerta per la società della rete da 15 miliardi di euro.

Prosegue il rialzo di STM +1%. Ottime notizie per il gruppo che ha ricevuto dalla UE 292,5 milioni di euro a sostegno dell'investimento da 730 milioni per l'impianto di Catania.

In calo Stellantis -1,8% e Pirelli -2%.

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