Borse in profondo rosso dopo gli annunci della Fed

Il listino di New York chiude la giornata lasciando sul terreno il 6,9%. Anche la Borsa di Milano segna -4,8%. Alle prospettive finanziarie negative annunciate ieri dalla banca centrale Usa si sommano i timori di una nuova ondata di Coronavirus.
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Tonfo dei mercati azionari globali
Ieri i mercati hanno chiuso in forte calo dopo un rally durato quasi tre mesi. A scatenare la corsa al ribasso le dichiarazioni di mercoledì della Fed, in chiusura della riunione del suo organismo di politica monetaria e le prospettive di un lungo percorso di ripresa dalla crisi Coronavirus.
In chiusura di giornata il Dow Jones di New York ha lasciato sul terreno il 6,9%, mentre l’S&P500 ha perso il 5,89%.
Male anche il listino tecnologico Nasdaq sceso del -5,27%.
Su questa sponda dell’Atlantico l’indice Euro Stoxx 600 ha chiuso la giornata a -4,1%.
Neanche la piazza milanese è stata risparmiata dalle vendite: il Ftse Mib ha chiuso la seduta dell’11 giugno con un tonfo del 4,8%, riportandosi sotto la soglia psicologica dei 19mila punti (a quota 18.806 punti).
Segno meno anche in tutte le altre piazze europee, il Dax di Francoforte ha lasciato sul terreno il 4,39%, il Ftse 100 di Londra il 4%, il Cac 40 di Parigi il 4,7% e l’Ibex 35 di Madrid il 5%.
Il colpo della Fed e quello del Coronavirus
Le previsioni economiche diffuse dalla banca centrale Usa indicano un -6,5% per il Pil Usa a fine anno e un tasso di disoccupazione al 9,3% nel 2020.
La Fed ha dichiarato che i tassi di interesse rimarranno vicini allo zero almeno fino alla fine del 2022.
Confermati anche gli acquisti di titoli di Stato fino a che non sopraggiungano «nuovi sviluppi».
Alle prospettive finanziarie si sommano i timori di una nuova ondata di Coronavirus. Anche se, come riporta Radiocor, dopo l'aumento dei ricoveri in ospedale notato in Texas e in Arizona e l'impennata dei casi in Carolina del Nord, il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, ha escluso una nuova chiusura del Paese.
Titoli di Stato in rosso
Non soltanto i mercati azionari hanno accusato il colpo. Il rendimento dell'indice di riferimento del Tesoro statunitense a 10 anni è sceso di 0,073 punti percentuali allo 0,6755% con l'aumento dei prezzi.
Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è sceso di 0,08 punti percentuali a meno dello 0,41%. Lo spread Btp Bund ha chiuso la seduta poco sotto i 190 punti (a quota 189), mentre il rendimento del BTp decennale ha chiuso in discesa all'1,48% dall'1,55% di ieri.
La giornata è stata negativa anche per i titoli del petrolio. I future del Wti con scadenza luglio sono arrivati a cedere oltre il 7% poco sopra i 36 dollari al barile, mentre quelli del Brent con scadenza agosto sono calati del 6% intorno ai 39 dollari.
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