BP, pesa l’uscita da Rosneft ma aumenta il dividendo


La società petrolifera britannica ha registrato una perdita di 2,5 miliardi nel 2022 dovuta principalmente alla guerra in Ucraina e alla scelta di abbandonare la compagnia detenuta a maggioranza dal governo russo.


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Rally BP

Partenza positiva per BP alla borsa di Londra dopo i risultati del 2022 comunicati questa mattina caratterizzati da un raddoppio dell’utile nonostante le scelte fatte dalla società britannica a seguito dell’invasione russa in Ucraina.

Le azioni della società petrolifera guadagnano subito oltre il 4% e sfiorano quota 500 sterline, ai massimi dallo scorso novembre.

I numeri del 2022

Se lo scorso anno BP ha registrato una perdita netta di 2,5 miliardi di dollari, il risultato è legato principalmente all’uscita da Rosneft decisa a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina.

Senza considerare questo evento, l’utile netto risulta più che raddoppiato nel corso dell’anno, arrivando a 27,7 miliardi, grazie all’aumento della domanda e alla guerra in Ucraina.

Nel quarto trimestre i ricavi sono arrivati a 70,356 miliardi di dollari rispetto ai 57,809 miliardi del periodo precedente, mentre l’utile netto adjusted è stato di 4,81 miliardi, inferiore ai 5,11 miliardi stimati dal consensus, con un eps adjusted di 26,44 centesimi (27,13 del consensus).

Il cash flow operativo è stato di 13,57 miliardi, inferiore ai 9,8 miliardi stimati dagli analisti, mentre il debito si è attestato a 21,42 miliardi (23,15 miliardi il consensus).

Dividendo e buyback

A fronte dei risultati conseguiti, il cda del gruppo petrolifero ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 6,61 dollari per azione per il solo quarto trimestre, con un aumento del 10% rispetto al trimestre precedente.

L’aumento, ha spiegato la società, è sostenuto da una “solida performance sottostante e supportato dalla fiducia nel fornire un Ebitda rettificato più elevato come risultato dei piani di investimento aggiornati”. Inoltre, la società ha annunciato l’intenzione di riacquistare 2,75 miliardi di dollari di azioni nei prossimi tre mesi dopo aver acquistato 11,7 miliardi di dollari nel 2022.

Strategia

“Stiamo contribuendo a fornire l'energia di cui il mondo ha bisogno oggi e, allo stesso tempo, investiamo con disciplina nella nostra transizione e nella transizione energetica, come dimostrato dall'acquisizione di Archaea Energy”, ha commentato il CEO Bernard Looney.“Stiamo rafforzando BP, con l'affidabilità del nostro upstream più forte mai registrata e i nostri costi di produzione più bassi in 16 anni, contribuendo a generare forti rendimenti e riducendo il debito per l'undicesimo trimestre consecutivo. È importante sottolineare che stiamo offrendo risultati ai nostri azionisti, con riacquisti e un dividendo in crescita”, aggiungeva il manager.

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