Brunello Cucinelli sospesa in borsa dopo short di Morpheus Research

La società di moda è accusata di operare ancora in Russia continuando a vendere nel Paese capi da migliaia di euro nonostante le sanzioni decise dall’Unione europea.
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Azioni Brunello Cucinelli sospese
Ancora ferma Brunello Cucinelli a Piazza Affari, in attesa di un comunicato mentre si assisteva ad un forte flusso di volumi di vendita.
Gli scambi sul il titolo della società di moda venivano fermati dopo le 12 di questa mattina quando quotava 97,76 euro, con una flessione del 4,95%, calo che porta al 9% le perdite da inizio anno per le azioni Brunello Cucinelli.
Lo short di Morpheus Research
Le vendite sono scattate dopo la diffusione di un report di Morpheus Research nel quale annunciava di aver preso una posizione short sul titolo, accusando la società di presunte attività in Russia ignorando le sanzioni europee sulla Russia e continuare a vendere beni di lusso di altissimo valore nel paese, oltre a svolgere strategie di posizionamento e gestione del marchio.
"Abbiamo scoperto che Cucinelli continua a gestire diversi negozi a Mosca, con un'ampia offerta di articoli venduti a migliaia di euro", scrive Morpheus, accusando la società di aver "ingannato gli azionisti".
In risposta, Cucinelli ha affermato che i suoi negozi russi sono chiusi, che le sue vendite in Russia sono diminuite dal 9% del fatturato totale nel 2021 ad appena il 2% oggi e che queste vendite limitate sono conformi alle sanzioni UE.
Come si è svolta l’indagine
L'indagine di Morpheus era durata oltre tre mesi e ha coinvolto interviste con ex dipendenti e partner di Cucinelli, un'analisi approfondita dei dati commerciali e visite ai negozi russi della casa di moda.
Nel realizzare il report, la società di short selling ha inviato acquirenti in incognito in alcuni dei negozi Cucinelli di Mosca ad agosto e settembre 2025, i quali hanno confermato che i negozi sono aperti e vendono beni di lusso per diverse migliaia di euro. In particolare, le etichette su molti di questi capi rivelano che sono stati prodotti in Italia nel 2024 o nel 2025, anni dopo l'imposizione delle sanzioni UE sul lusso.
Inoltre, Morpheus sostiene anche di aver ottenuto i bilanci della filiale russa di Cucinelli che rivelano che l'entità ha generato circa 15 milioni di euro di vendite sia nel 2023 che nel 2024, nonostante i principali negozi che gestisce siano presumibilmente chiusi. I bilanci della filiale rivelano una strategia per "ridurre l'impatto negativo delle sanzioni" continuando a vendere tramite "commercio a distanza" e "consegna a domicilio".
Pertanto, secondo la società di ricerca afferma che “le prove giustifichino una posizione corta sulle azioni Brunello Cucinelli”.
Le accuse di Pertento Partners
Il report arriva dopo che nei giorni scorsi il Financial Times riferiva delle accuse provenienti dall’hedge fund Pertento Partners, il quale affermava che Cucinelli continuasse a operare in Russia con i beni di lusso.
Nella sua risposta, la società italiana spiegava che i suoi negozi in Russia erano chiusi, che le vendite nel Paese sono diminuite al 2% dal 9% del 2021 e conformi alle sanzioni UE.
Questi numeri sono contestati da Morpheus: “I dati commerciali indicano che Cucinelli ha incrementato le sue esportazioni dopo l'imposizione delle sanzioni. Dal 2021 al 2023, le esportazioni di Cucinelli verso la sua controllata russa sono aumentate vertiginosamente di circa il 715% in termini di volumi. Sebbene parte di questo aumento possa essere dovuto a un volume maggiore di articoli a basso prezzo, un aumento così significativo risulta insolito nel contesto delle apparenti chiusure dei negozi Cucinelli in Russia”.
A questo Morpheus aggiunge che “Cucinelli vende anche attraverso negozi di fascia alta come TSUM, controllato dal conglomerato russo del lusso Mercury Group, che sembra sostenere la crescita del brand nella regione nonostante le sanzioni dell'UE”.
“I nostri acquirenti segreti hanno visitato il flagship store di TSUM, che aveva un'area dedicata a Cucinelli, e hanno documentato numerosi prodotti Cucinelli in vendita, inclusi articoli fabbricati nel 2025 venduti per l'equivalente di 5.000 euro”.
Infine, l’attacco al Presidente Cucinelli: se questo “discute del concetto di sostenibilità morale, soffermandosi anche su come bisogna vivere con onestà, nello spirito di questa etica, crediamo che gli azionisti meritino maggiore onestà per quanto riguarda le attività russe e la gestione delle scorte”.
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