Btp futura 2. Ma quanto rende davvero?
Oggi via al collocamento del nuovo titolo di stato studiato per gli investitori retail. Rendimento che, con il premio fedeltà, oscilla dallo 0,73% a un massimo di 0,98% il doppio dei suoi competitor ma partiamo con tassi sui minimi.
Fasi del collocamento
Via al collocamento del nuovo Btp Futura 2, da lunedì 9 fino alle 13:00 di venerdì 13 novembre (i numeri non portano bene), il Tesoro collocherà la seconda emissione di questo particolare titolo di Stato studiato per il retail. In caso di forte domanda il Tesoro potrebbe optare per la chiusura anticipata dell’offerta alle 17.30 del terzo giorno di collocamento.
Il 17 novembre sarà il primo giorno di quotazione sul MOT.
Caratteristiche
Durata 8 anni, scadenza il 17 novembre 2028
- Premio fedeltà:
Chi detiene il titolo dall’emissione alla scadenza, avrà un premio garantito dell’1 fino a un massimo del 3% dell’ammontare sottoscritto (sulla base della media del tasso di crescita annuo del PIL nominale dell’Italia registrato dall’ISTAT nel periodo di vita del titolo).
Codice ISIN: IT0005425753
Rendimento
- 0,35% dal 1° al 3° anno
- 0,60% dal 4° al 6° anno
- 1% dal 7° all’8° anno
Nessuna commissione per gli acquisti al collocamento
Prezzo di emissione alla pari (100) e rimborso unico a scadenza
Taglio minimo acquistabile: 1.000 euro e senza limiti alla domanda
Quanto rende davvero?
Per calcolare il rendimento e, soprattutto capire se conviene o meno acquistarlo, bisogna paragonarlo a un titolo di Stato di pari durata. Oggi un governativo italiano a 8 anni rende circa lo 0,4% annuo, minimo di sempre. Lo stesso vale per le altre scadenze, i tassi sono sui minimi record.
Il BTp Futura, ponderando i tassi per chi lo tiene fino a scadenza (per i primi tre anni, 0,6% per i successivi due e 1% per il settimo e ottavo anno) rende lo 0,6%.
Questo però è il punto di partenza: adesso bisogna aggiungerci il premio fedeltà, calcolato al termine degli otto anni in base alla crescita del Pil. Dal +1% al +3%, quindi da 0,125% l’anno al 0,375%.
Quindi il tasso finale annuo del BTp Futura 2 oscillerà, salvo ulteriori ritocchi del Tesoro post-collocamento - che nella prima edizione non sono stati apportati - da un minimo dello 0,73% a un massimo dello 0,98%. In media 0,85%, il doppio del suo pari a 8 anni.
La domanda è conviene?
Rispetto a un suo pari, sì.
Guardando sul lungo periodo dobbiamo notare che i tassi sono ai minimi, per l’intervento della Bce a sostegno dell’economia che acquista titoli di Stato abbassandone i rendimenti e dunque il costo per il Paese. Pensare che da qui a 8 anni i tassi rimarranno a questi livelli è un’assunzione molto forte. Un aumento dei tassi nel breve significherebbe un calo del valore del Btp futura in portafoglio.
Ad esempio, un aumento dei tassi dello 0,3% l’anno significherebbe un calo del Btp futura di 0,3% (per 8 anni il 2,4%) e il suo valore in Borsa si porterebbe a 97,6 euro. A scadenza però il Btp futura verrà comunque ritirato a 100 e avrà sempre reso quel circa 0,73%-0,98%, ma nel frattempo qualche altro titolo emesso dopo avrebbe forse reso di più o per l’investitore non sarà conveniente venderlo.
Vale anche il contrario: con i tassi in calo il Btp Futura renderebbe meglio delle future emissioni, simili. Ad oggi, ad esempio, il Btp Futura 1 uno viene scambiato a 103 euro. Quindi il sottoscrittore che lo vende ora ha già guadagnato.
Tirando le somme, il Btp futura 2 offre più dei competitor ma siamo in un momento di mercato con tassi già molto bassi.
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