Il cambio EUR/USD si muove tra le politiche FED e BCE ed in condizioni differenti delle due aree economiche


Le prossime mosse delle due banche centrali avranno un impatto significativo sulle dinamiche del mercato valutario, e la settimana a venire sarà cruciale per l'andamento del tasso di cambio EUR/USD.


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La Federal Reserve ha mantenuto stabili i tassi di interesse, in linea con le aspettative di mercato. Tuttavia, ci sono segnali che indicano una crescente fiducia nell'andamento dell'economia statunitense. Le proiezioni macroeconomiche sono state riviste al rialzo, e il Dot Plot ha rivelato che il FOMC prevede un possibile rialzo dei tassi entro la fine dell'anno, riducendo le prospettive di tagli dei tassi nel 2024.

Il presidente Jerome Powell ha enfatizzato la cautela, ma ha anche sottolineato che i dati economici continueranno a influenzare le decisioni della Fed. Sebbene l'Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) statunitense abbia superato le aspettative nei dati principali, le misure core sono rimaste in linea con le previsioni, e il mercato valutario ha reagito in modo limitato. Nel frattempo, il mercato del lavoro continua a dimostrare resilienza, con una netta diminuzione delle richieste di disoccupazione.

Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno superato le aspettative, suggerendo una spesa dei consumatori ancora forte. Il messaggio generale della Fed è che l'aumento dei rendimenti a lungo termine sta contribuendo al suo obiettivo, e quindi è probabile che i tassi di interesse rimarranno stabili almeno fino a novembre.

In area EU, L'IPC ha deluso le aspettative, confermando le preoccupazioni della BCE. Il mercato del lavoro nella zona euro rimane teso, con il tasso di disoccupazione a livelli record. Complessivamente, i dati economici europei hanno rivelato un rapido deterioramento dell'economia, che fornisce alla BCE ulteriori motivi per mantenere i tassi fermi ed anche i membri della BCE sembrano orientati a mantenere i tassi elevati per un periodo prolungato.

Una panoramica più chiara delle intenzioni della BCE emergerà con l'annuncio delle decisioni di politica monetaria. Christine Lagarde, presidente della BCE, ha evidenziato il rallentamento dell'economia dell'Eurozona e sembra aver messo in pausa il ciclo di rialzi dei tassi, dopo aver implementato incrementi per un totale di 450 punti base nelle ultime dieci riunioni.

I mercati finanziari hanno già tenuto conto di questa pausa anticipata, e pertanto l'attenzione si sposta sul messaggio comunicato dalla presidente Lagarde. Se Lagarde suggerirà che questa pausa rappresenta più di una temporanea fase di raccolta dati e valutazione delle prospettive, e piuttosto segna la conclusione del ciclo di rialzi, l'euro potrebbe subire significative perdite rispetto al dollaro statunitense.

Al contrario, se l'indicazione fosse che futuri aumenti dei tassi sono ancora possibili, magari a dicembre, l'EUR/USD potrebbe potenzialmente beneficiare di un modesto rimbalzo. Tuttavia, i guadagni potenziali potrebbero essere limitati dalla persistente differenza nei tassi d'interesse tra Stati Uniti ed Europa.

Sotto il profilo grafico il trend rimane ribassista. Il doppio test e perdita di area 1,06 USD indebolisce ancor più la struttura del rimbalzo. Possibile formazione in atto di un rising wedge di continuazione del trend primario. La rottura verso il basso di questa figura e la rottura del supporto in area 1,05 USD avrebbero come obiettivo area 1,034 USD che, se non mantenuto, porterebbe la coppia verso 1,01 USD.

Solo la rottura decisa di area 1,06 USD porterebbe il cambio verso area 1,08 USD.

Su timeframe giornaliero i prezzi sono sotto la EMA 200.

Su timeframe giornaliero: 4 indicatori tecnici su 18 sono rialzisti, 6 ribassisti e 8 neutrali.

Su TF orario, EUR/USD perde un supporto chiave

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