Campari, analisti alzano il target price dopo i conti 2022


Esperti convinti dalla crescita organica e dal positivo andamento di questo inizio 2023, mentre evidenziano gli investimenti previsti dalla società che porteranno al raddoppio della capacità produttiva.


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Luci accese su Campari

Focus degli analisti su Campari, sempre protagonista a Piazza Affari dopo la diffusione dei conti del 2022 arrivata nei giorni scorsi.

Nel corso di un incontro con gli investitori, il management ha supportato “ulteriormente la nostra convinzione che le guidance 2023 di crescita organica fornite in call (fatturato +mid/high single digit e Ebit margin flat) rappresentino un ‘floor’, data la consueta prudenza del management in questo momento dell’anno (un aggiornamento è previsto dopo i risultati del primo semestre a fine luglio), e in attesa di verificare l’esito delle negoziazioni con il trade per ulteriori aumenti prezzo e con i fornitori principalmente sul costo del vetro”, sottolineano da Equita Sim.

Tra i messaggi principali indicati dalla sim c’è la “fiducia sul mercato USA”, visto in “ottima salute” dalla società, la quale resta convinta della “propria capacità di sovraperformare il mercato facendo leva su aperitivi, bourbon e tequila”.

Oltre ad un buon inizio anno, arrivato nonostante le “difficoltà logistiche e di approvvigionamento di vetro che avevano pesato sul quarto trimestre”, ma “sostanzialmente risolte”, il management “vede costi di logistica in discesa (ca. 5-6% del fatturato) e si aspetta progressivo miglioramento su agave (3% del fatturato) e vetro (6-7% del fatturato) dal 2H e a maggior ragione nel 2024, grazie a crescente disponibilità di prodotto su entrambi i fronti. L’inflazione sul personale è vista invece più persistente, ma già incorporata nella guidance di crescita mid/high s.d. dei costi di SG&A per il 2023”, aggiungono da Equita.

Per quanto riguarda l’anno in corso, gli analisti della sim milanese stimano “una crescita organica 2023 leggermente sopra le guidance (fatturato +10% e margine organico +50 bps vs. consensus rispettivamente +6% e flat prima dei risultati)” e confermano la raccomandazione ‘buy’ sul titolo Campari, con target price di 12 euro rispetto ai 10,75 euro di questa mattina (+0,20%).

Analisti alzano il target price

Da WebSim definiscono “ottimi” i risultati sul 2022, oltre che “migliori della attese”, sottolineando una “crescita organica double-digit (+16,4% anno su anno) dopo il +26% registrato lo scorso anno e ha fornito indicazioni positive sull’andamento atteso del 2023”.

Inoltre, il “management ha inoltre annunciato un piano di investimenti per il prossimo triennio di circa 550-600 mln cumulati che porterà al raddoppio della capacità produttiva sulle tre categorie a maggior crescita: aperitivi, bourbon e tequila”, proseguono dalla sim.

Pertanto, da WebSim rivedono “in maniera estensiva le assunzioni e stime alla luce dei risultati e delle indicazioni”, ritoccando “il target price da 11,50 a 12,50 euro”, con raccomandazione ‘interessante’ sul titolo Campari.

Rialzo del prezzo obiettivo anche per Jefferies, portandolo da 10 a 11 euro e confermando la raccomandazione ‘hold’.

In particolare, gli analisti evidenziano un “outlook di crescita favorevole” emerso dai conti del gruppo e hanno aumentato le stime di ricavi ed Ebit 2023.

Sostanzialmente invariate però le previsioni di eps “per tener conto di maggiori oneri finanziari. Nello scenario migliore la valutazione del titolo è posta a 13 euro, in quello peggiore a 8 euro”, aggiungono dal broker.

Un altro anno forte

Ritocco al rialzo anche per Mediobanca Securities, con target price da 11,5 a 11,7 euro e raccomandazione ‘neutral’, dopo “dati del quarto trimestre del gruppo in linea al consensus a livello di Ebit adjusted, mentre l’utile netto è stato significativamente più basso a causa di maggiori costi non ricorrenti”.

In ogni modo, per MB il 2022 è stato “un altro forte anno per Campari, che ora deve affrontare la normalizzazione dei volumi post pandemia e l’aumento della capacità produttiva con investimenti destinati a supportare un ulteriore posizionamento premium del portafoglio”.

Infine, Intesa Sanpaolo ha portato il giudizio su Campari (invariata a 10,445 euro) da ‘buy’ a ‘add’, con prezzo obiettivo che passa da 11,5 a 11,7 euro.

“I risultati del 2022 sono stati migliori delle attese e il gruppo ha annunciato un forte piano di spese per investimenti nel 2023-2025 che consentirà di sfruttare pienamente il solido trend sottostante”, commentano gli analisti della banca torinese.

Opinione diversa, invece, da Banca Akros, i cui analisti hanno ridotto la loro valutazione da 13,8 a 13,2 euro, con ‘buy’ invariato.

Questi esperti hanno rivisto le stime sul 2023 e vedono ora un tax rate al 28% (dal precedente 26%): “dato il potenziale di rialzo del titolo ai prezzi attuali confermiamo la raccomandazione buy”, concludono da Akros.

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