Carnival: con le navi piene, è ora di aggredire il debito


La prima società al mondo delle crociere ha avviato una serie di azioni per rimborsare anticipatamente i prestiti più costosi. Il titolo è arrivato al target price del consensus, ma il confronto con i concorrenti indica che le quotazioni non sono care


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La società rimborsa finanziamenti su cui paga interessi superiori al 10%

Grazie ai risultati migliori delle attese per quanto riguarda il rilancio del business, Carnival Corporation, la prima società al mondo nel settore delle crociere, può dedicarsi alla riorganizzazione del debito, che è il grande tema che rende nervosi molti suoi investitori. Per sopravvivere alla crisi del Covid, che ha obbligato la società a tenere ferme le navi per circa due anni, Carnival ha dovuto ricorrere a massicci prestiti. Il debito netto che a fine 2019 era pari a 10,9 miliardi di dollari, nel corso del 2022 è arrivato a sfiorare i 35 miliardi.

Ieri, lunedì 31 luglio, Carnival ha annunciato la commercializzazione di un nuovo prestito senior garantito da 1 miliardo di dollari, con scadenza prevista nel 2027, cui si aggiunge l’emissione di altri strumenti di debito garantiti con scadenza 2029 per circa 500 milioni. Il ricavato di queste emissioni saranno utilizzati per rimborsare una parte dei prestiti concessi nell'ambito dell'attuale linea di credito a termine senior garantita, con scadenza nel 2025 e nel 2026. Si tratta di finanziamenti su cui la compagnia paga interessi compresi fra il 10,125% e il 10,5%.

Migliorato di 1 miliardo l’obiettivo di debito per fine anno

Il direttore finanziario (Cfo) della società, David Bernstein, ha commentato: "Data la fiducia che abbiamo nel nostro business e nella sua generazione di flussi di cassa, abbiamo in programma di ritirare 1,2 miliardi di dollari del nostro debito a più alto costo. In concomitanza con questo ritiro, intendiamo estendere alcuni dei debiti pubblici a più basso costo presenti nel nostro portafoglio. Si tratta di un ulteriore passo avanti nel nostro percorso di riduzione della leva finanziaria, che si aggiunge agli 1,4 miliardi di dollari già ritirati anticipatamente quest'anno. Con questo rimborso del debito, ora prevediamo che il nostro saldo del debito a fine anno sarà inferiore a 32 miliardi di dollari, un miglioramento rispetto all’obiettivo di debito inferiore a 33 miliardi previsto nella nostra guidance di giugno".

La domanda di crociere è esplosa in tutto il mondo

La domanda di crociere è letteralmente esplosa in tutto il mondo. Il secondo trimestre (che per Carnival si chiude al 31 marzo) ha visto la società registrare il record storico di ricavi a 4,9 miliardi di dollari. Il Cfo Bernstein ha spiegato che, nonostante Carnival operi ancora in perdita, il secondo trimestre ha segnato un importante passo avanti verso la redditività.

Dopo aver raggiunto nel primo trimestre il 59% dell'Ebitda del 2019 e il 73% nel secondo trimestre, Carnival prevede di raggiungere l'85% dell’Ebitda di quattro anni fa nel terzo trimestre. Il terzo trimestre dovrebbe vedere per la prima volta dalla crisi il ritorno al profitto, con un utile di 1 miliardo di dollari. Il terzo trimestre del 2022 si era chiuso con una perdita di 770 milioni.

Per quanto riguarda l’intero esercizio 2023, la società prevede un ritorno completo ai livelli del 2019 in termini di Ebitda.

Dall’inizio dell’anno il titolo è salito del 133%

Dall’inizio dell’anno l’azione Carnival è salita del 133% arrivando a 18,84 dollari, superando di slancio la media dei target price degli analisti, ferma a 18,26 dollari.

Per valutare se le quotazioni possono ancora salire, un elemento importante sono i numeri sulla crescita delle prenotazioni, salite al massimo storico nel secondo trimestre. Mentre il primo trimestre è normalmente il periodo più importante per le prenotazioni, la stagione delle prenotazioni del 2023 si è estesa più che mai nel corso dell'anno e le prenotazioni del secondo trimestre hanno superato i livelli del 2019 del 17%.

A detta del Ceo Josh Weinstein, guardando al 2024 Carnival non ha mai avuto un portafoglio di prenotazioni così ricco. I depositi versati dai clienti hanno raggiunto un nuovo record di 7,2 miliardi di dollari, superando il precedente record di 6 miliardi di dollari. Weinstein ha sottolineato come i depositi dei clienti siano cresciuti del 26% nell'ultimo trimestre, mentre la compagnia di crociere spinge per aumentare la "spesa a bordo attraverso pacchetti e vendite pre-crociera".

Il confronto dei multipli con i concorrenti

Un altro elemento importante è il confronto con le valutazioni dei due principali competitor quotati, Royal Caribbean e Norwegian Cruise.

Come mostra la tabella qui sopra, nonostante dei tre Carnival sia il titolo che è maggiormente salito dall’inizio dell’anno, i suoi multipli lo rendono ancora il più conveniente.

I rapporti Valore d’impresa/Ricavi e Valore d’impresa/Ebitda sono i più adatti per confrontare le quotazioni di società altamente indebitate (il Valore d’impresa è dato dalla capitalizzazione più il debito netto) e i multipli di Carnival non sono certo più alti dei concorrenti. Per non parlare del Price to book, che vede le azioni Carnival valere soltanto 3,4 volte il valore di libro della società, contro le 6,5 volte di Royal Caribbean e addirittura le 28,6 volte di Norwegian Cruise.

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